Una mista Italia - Austria: o forse no!
Buongiorno,
a me pare interessante questa mista Italia-Austria. Sarebbero forse (non conosco regolamento postale del momento) dovuti essere stati usati i valori di Austria soprastampati che erano già stati emessi da un mese (e non valori senza soprastampa?).
Giorgio Landmans
RISPONDE
Beniamino CADIOLI:
Caro Roberto,
nemmeno io conosco, purtroppo, le disposizioni delle autorità italiane delle "Terre Redente" circa la validità dei francobolli austriaci. Sui Bollettini Postali non ho trovato niente per il periodo in questione, ma so che molte circolari urgenti, di solito telegrafiche, non vi venivano pubblicate e che le circolari dal 1918 al 1922 mancano persino nelle raccolte della Biblioteca ministeriale a Roma.
So, empiricamente, che i francobolli austriaci furono ritenuti validi nel primo periodo di occupazione e/o tollerati fino alla fine del 1918, in qualche caso ancora a gennaio 1919, sia presso gli uffici postali civili che presso quelli di PM, tanto in Trentino come in Venezia Giulia, Quarnaro etc. Occorre tener conto della particolarità ed eccezionalità del momento.
Non posso al momento inviarti le scansioni di alcuni dei pezzi che conosco, affrancati con francobolli austriaci "tollerati", ma un esempio di cartolina del novembre 1918 da Trieste con francobolli austriaci, ritenuti validi dalla posta civile e da quella militare, è riprodotto a p. 155 del 1° volume mio e di Aldo edito da Sirotti nel 1979 (I servizi postali dell'Esercito Italiano 1915-1923), che dovresti avere.
Quanto alla interessante cartolina di Landmans col bollo scalpellato di Trento, non credo si possa applicare la definizione di affrancatura mista (che riserverei alle combinazioni di francobolli di amministrazioni diverse, concorrenti alla copertura della tariffa) dato che all'epoca la tassa per le cartoline illustrate fino a 5 parole di convenevoli era di 10 centesimi. Quindi si tratta di un'affrancatura "doppia", in eccesso, nel senso che ciascuno dei due francobolli bastava a coprire il porto.
Un cordialissimo saluto, Beniamino
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