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Tariffe Toscane in periodo Dipartimentale 1808 – 1814 | ||||||||||||||
Daniele BICCHI (Il Monitore della Toscana n. 13 - A.S.Po.T) | ||||||||||||||
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Per delineare questo studio ho preso come punto di partenza l’ottimo articolo fatto dall’amico Giovanni Guerri presente nel Monitore della Toscana n. 9 del maggio 2009 riguardante le tariffe Dauchy, articolo nel quale vengono in modo dettagliato elencati gli avvenimenti storico-politici che caratterizzarono la Toscana dalla fine del 1807 sino all’ inizio del 1809 e l’ eventuali ripercussioni che questi ultimi ebbero da un punto di vista postale. Dallo studio sul periodo Dauchy viene rilevato che le tariffe francesi in franchi e decimi dovevano in pratica essere applicate a partire dal 1° novembre 1808, tuttavia per difficoltà d’attuazione tutto questo slittò di un mese. Dalla data dunque del 1° dicembre 1808 sappiamo con certezza che la corrispondenza Toscana doveva essere tassata secondo le tariffe francesi, ma la domanda che adesso mi pongo è la seguente: quale tariffario francese venne veramente applicato e soprattutto per quanto tempo?. In data 14 settembre 1808 viene emanata una Delibera della Giunta Toscana dalla quale si intuisce che la tariffazione in franchi e decimi doveva essere applicata in base alla legge del 27 frimale anno VIII (18 dicembre 1799) per quanto riguarda le distanze e in base alla legge del 14 fiorile anno X (4 maggio 1802) per quanto riguarda il peso. Leggi che riassumo brevemente con le seguenti tabelle: Tabella delle distanze del 1799: Tabella di valutazione dei pesi del 1802: Riporto inoltre il seguente Prospetto, relativo alla tassazione della corrispondenza, che riassume la Delibera della Giunta Toscana e che fu sicuramente istituito per cercare di far maggiore chiarezza e far fronte alle difficoltà di tariffazione che si trovava ad affrontare il Granducato nel seguente periodo. Prospetto della Tassa proposta per la Corrispondenza dell’ Interno della Toscana del 14 settembre 1808: Come possiamo vedere questa tabella è un ulteriore conferma che la tariffazione vigente era quella che rispecchiava la legge del 1799, esaminando infatti le vie di percorrenza dell’epoca e le distanze fra Firenze, Livorno, Siena con le rispettive città del prospetto ne emerge che tutto è conforme alla normativa. Da Firenze ad Empoli per una distanza di circa 30 km viene applicata una tariffa di 2 décimes (1° Distanza inferiore a 100 Km), da Firenze a Cortona per una distanza circa 120 km una tariffa di 3 décimes (2° Distanza da 100 a 200 Km) , da Livorno a Radicofani per una distanza di circa 240 km una tariffa di 4 dècimes (3 ° Distanza da 200 a 300 Km) etc. Alleghiamo dunque qualche esempio pratico:
Lettera da Radicofani per Siena datata 22 aprile 1809 pesando 8 grammi (in alto a sinistra) e per una distanza di 70 km circa (1° distanza) fu tassata 3 décimes (2 décimes per la distanza + 50% del porto per il sovrappeso).
Lettera da Firenze per Pisa datata 2 luglio 1810 e tassata 2 décimes per una distanza di 90 km circa (1° distanza).
Se in questi esempi tutto non fa una piega e rispecchia la legge del 1799 e quanto detto dalla Delibera Toscana del 14 settembre 1808, un po’ di perplessità invece nascono dal 1811 in poi. Prendiamo in esempio il seguente documento:
Lettera da Livorno per Firenze datata 20 marzo 1811, per una distanza di 110 km circa questo documento doveva essere tassato secondo la vigente normativa 3 décimes invece la vediamo tassata 4 dècimes.
Indubbiamente da questa lettera nascono dei dubbi su un eventuale cambio di tariffazione. Se tuttavia questo documento non avendo espresso il peso (per distrazione poteva essere stata tranquillamente dimenticata l’ annotazione del medesimo) lascia qualche perplessità, le certezze si concretizzano dall’analisi dei documenti seguenti che dimostrano infatti che dal (ipotizzo una data approssimativa ma non certa) primo gennaio del 1811 vi sia un cambio tariffario che in pratica rispecchia quello che diceva la legge francese del 24 aprile 1806 per le distanze mentre rimane certamente invariato il tariffario relativo al peso. Tabella delle distanze del 1806:
Lettera da Livorno per Firenze datata 4 marzo 1811, pesando 8 grammi (in alto a sinistra) per una distanza di 110 km circa fu tassata 6 décimes (4 per la distanza + 50% per il sovrappeso)
Lettera da Arezzo per Firenze datata 22 maggio 1811 pesando 11 grammi (in alto a sinistra) e per una distanza di 80 km circa come risulta dalla legge del 24 aprile 1806 fu tassata 6 décimes (3 décimes per la distanza + 100% per il sovrappeso).
Mi soffermo inoltre a sottolineare l’esistenza di una tariffa cittadina, come fra l’altro già precisato dalla legge del 1799, pari ad una décimes per lettere che non passavano i 15 grammi di peso. Anche se in realtà più che di tariffa cittadina, almeno per quanto riguarda il Granducato, dovremmo semplicemente parlare di tariffa agevolata della quale potevano usufruire in casi particolari certi Maire e certi privati. Preciso inoltre che le eventuali raccomandate dell’ epoca, “chargè”, avevano un porto raddoppiato rispetto alla corrispondenza ordinaria.
Lettera da Livorno per Firenze datata 20 ottobre 1813 pesando 6 grammi (al verso in alto a destra) per una distanza di 110 km circa, come risulta dalla legge del 24 aprile 1806 fu tassata 10 décimes (4 décimes per la distanza + 1 décimes per il sovrappeso, il tutto raddoppiato in quanto lettera raccomandata).(Coll. Privata).
Posso tranquillamente concludere riepilogando che a partire dal 1° dicembre 1808 sino al 31 dicembre 1810 il Granducato applica le tariffe postali in base alla legge francese del 1799 per le distanze e quella del 1802 per il peso, mentre a partire dai primi giorni del 1811 sino a metà circa del 1814 le tariffe rispecchiano per le distanze quanto evidenziato dalla legge francese del 1806. Non avendo circolari e altri documenti da analizzare premetto che le date da me ipotizzate relative al cambio tariffario possano tranquillamente slittare anche di alcuni mesi e quanto specificato è solo il risultato dell’analisi dei documenti in mio possesso e da quelli dei vari archivi privati visionati ad oggi. | |||||||||||||
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