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storia postale dello Stato Pontificio
le domande dei lettori: Guardia Nazionale Sedentaria
Ho una lettera del 1813 con un timbro ( di possibile franchigia ) lineare corsivo inclinato GUARDIA NAZIONALE / SEDENTARIA.

Detto timbro non è in Gallenga "I bolli di Roma"

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La lettera è datata nel testo 6 settembre 1813, è inviata da Il duca di Zagarolo colonnello comandante la legione della guardia nazionale sedentaria della città di Roma ( così il testo ) al Marchese ? comandante la corte della guardia nazionale ( senza città, ipotizzo Roma )

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Al retro la lettera ha un timbro poco leggibile doppio cerchio con la scritta … DELLA LEGIONE … e al centro - forse - un'aquila. Potrebbe essere il timbro di partenza della legione della guardia nazionale sedentaria

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Ho alcuni chiarimenti da chiedere:

Il timbro GUARDIA NAZIONALE / SEDENTARIA come detto non è presente in Gallenga; potrebbe essere di franchigia, perché la lettera non riporta indicazioni di tariffe a penna, ma neanche la barra trasversale a penna di franchigia. Qualche idea in proposito ? è riportato in qualche pubblicazione ?

Grazie e cordiali saluti

Andrea Grimaldi

La Guardia Nazionale Sedentaria del 1813. È senza dubbio un bollo di franchigia. Conosco tante lettere in franchigia che non portano la riga trasversale di quel periodo.
Non saprei in quale catalogo si trova questo bollo, ma devi sapere che durante l'occupazione francese, i bolli di franchigia, si usavano a centinaia se non a migliaie.
Luciano Previato ha fatto un catalogo con tante riproduzioni di bolli di franchigia militari del periodo napoleonico, ma anche questo non sarà mai completo. In questo momento non sono in grado di trovare il libro (ne ho troppi e non sempre trovo quello che cerco!)
I bolli di franchigia militare sono più rari che quelli amministrativi comunali ecc., comunque sono sempre tantissimi.
Mi dispiace di non poterti dare una risposta più precisa.
Cordiali saluti

Paolo Vollmeier
non mi occupo di Pontificio e non mi pare di dover ufficialmente intervenire sulla questione del bollo perché Vollmeier mi sembra abbia detto tutto quello che c'è da dire...
però volevo fare 2 precisazioni:
1) vista la lettera non è assolutamente detto che sia passata per la posta, ma può benissimo essere stata recapitata a mano... anche perché trattasi di comunicazione fra due ufficiali di stanza entrambi a Roma (il testo si vede male ma se si tratta di materia militare credo sia quasi certo che non sia passata per posta)...
2) Il Marchese Massimo (il nome che il Grimaldi non aveva decifrato), comandante la 4° Coorte della Guardia Nazionale è certamente appartenente alla famiglia Massimo che detiene tutt'ora l'omonimo grandioso Palazzo in Corso Vittorio Emanuele, nelle vicinanze di Palazzo Braschi e Palazzo Barraco, dietro Piazza Navona...
ciao a presto - Paolo Saletti


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