Possiedo alcuni bollettini pacchi che da città italiane vennero inviati a Lubiana negli anni Quaranta; recano tutti una strana tassazione effettuata con segnatasse e la dicitura ESENTE DA DIRITTI DOGANALI-PROSTO CARINE scritta in sloveno ed italiano per segnalare l'esenzione dai diritti doganali.
Come è noto durante l'ultimo conflitto mondiale, dal 5 maggio 1941 Slovenia e Dalmazia furono annesse all'Italia diventando province del Regno e dal 24 giugno 41 all' 8 settembre 43 (?), il servizio postale ebbe tariffa interna (fino all'occupazione tedesca).
Ciononostante non tutte le misure amministrative vennero immediatamente recepite, alcune merci e la moneta non potevano circolare liberamente forse anche per motivi finanziari legati alle restrizioni di guerra.
I pacchi postali dovevano passare dalla dogana di Trieste ed essere vistati, anche se i diritti doganali erano stati soppressi come risulta dalla vistosa scritta applicata con un foglietto a stampa sui bollettini di spedizione. In quel periodo, secondo norme U.P.U., i bollettini di spedizione viaggiavano separati dai pacchi ed al retro del bollettino era indicato, con dei cerchi,dove applicare i bolli con la data del giorno di arrivo del bollettino, quello di arrivo del pacco e quello di consegna del pacco. Il destinatario da parte sua doveva segnare di suo pugno la data del ritiro e la firma per ricevuta.
Però qualche cosa è cambiata rispetto al servizio interno italiano, infatti al retro di questi bollettini usati nel periodo, sono applicati dei segnatasse che non ci dovrebbero essere: la data di consegna è sempre il giorno successivo all'arrivo del pacco, ed è la stessa della tassazione. Incuriosito ho consultato alcune pubblicazioni specializzate: queste riportano che l'applicazione dei segnatasse era dovuta al pagamento della giacenza dei pacchi alla posta.
Non penso sia così. Comunemente nel periodo in oggetto, per tassare la giacenza (cent. 25 al giorno, 40 se assicurati) si dovevano utilizzare i francobolli doppi per pacchi applicati intieri, infatti la filosofia del servizio pacchi è sempre stata quella di far pagare i servizi effettuati ai pacchi con i francobolli doppi specifici del servizio (dall'introduzione nel 1914 e fino agli anni Ottanta in epoca Repubblica) .
Il fatto inconsueto dei segnatasse (presenti in tutti i bollettini) per un servizio effettuato ai pacchi potrebbe essere determinato (è solo una supposizione che vorrei confermare) dalla necessità di affidare a personale locale (del servizio corrispondenza) la consegna dei pacchi in arrivo (per ovvia conoscenza del territorio) e per tranquillizzare i destinatari dell'assoluta regolarità della richiesta aggiuntiva da pagare.
Partito da Milano il 15-7-42 il bollettino con assegno è transitato da Trieste pacchi Dogana il 17-7-42 ed è arrivato a Lubiana il 19-7-42 . Il pacco è arrivato il giorno dopo 20-7-42 e la consegna del pacco il giorno seguente 21-7-42; questa è la stessa data riportata al retro che corrisponde anche alla data di tassazione e alla data del timbro del destinatario in calce con la firma per ricevuta.
Sul fronte (al centro) con matita copiativa l'addetto postale ha riportato la cifra che doveva essere pagata dal destinatario comprendente la cifra dell'assegno e la tassazione applicata con i segnatasse 4X40 cent., totale 390,60. Sempre sul fronte a destra contornato di rosso il conto della cifra incassata per l'assegno £ 389 decurtata della tassa per l'invio del vaglia a favore del mittente £ 3,10 pari a totale £ 385,90.
Notare che la data del giorno di tassazione è la stessa di quella del ritiro. La consegna è stata effettuata il giorno successivo all'arrivo pacco. Anche il destinatario al ritiro ha marcato con un timbro sia la data che il nome della ditta con inchiostro dello stesso colore e come da norme ha controfirmato.
Infatti ho notato che la firma del destinatario e la data di ricevuta applicata al retro del modulo (che è sempre quella del giorno successivo all'arrivo in ufficio postale destinatario) è completata dal timbro con la ragione sociale del destinatario e spesso anche da un timbro per la data. Se fosse stata una tassazione per la giacenza, fra la data dell'arrivo pacco ed il suo ritiro sarebbero passati alcuni giorni (all'epoca il periodo di giacenza gratuita era di 3 gg.) mentre è sempre del giorno successivo. Altra osservazione: il pacco con giacenza sarebbe stato ritirato in ufficio postale e non è pensabile che gli incaricati si portassero appresso i timbri della ditta e il timbro per la data. Da ciò mi sembra più verosimile che la tassazione sia dipesa dalla consegna a domicilio, dove i timbri e la data con la firma erano disponibili nella sede del destinatario.
Nessuno dei pacchi in osservazione era assicurato (pacco valore) e due sono con assegno, gli altri pacchi sono ordinari, ma tutti hanno segnatasse applicati. Le tassazioni sono di 80 cent. o del doppio lire 1,60. Secondo i dati dei bollettini in esame queste tassazioni potrebbero corrispondere agli scaglioni di peso, la prima di 80 cent. fino ai Kg. 5 ed il doppio, cent. 160 per pacchi di peso superiore ai 5 Kg. e fino ai 10 Kg. che era il massimo peso consentito nel periodo.
La questione rimane aperta: c'è qualche collezionista specializzato di quel breve periodo di competenza italiana del servizio pacchi a Lubiana che possa chiarire i dubbi?
Ringrazio anticipatamente
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