E' una tariffa che ebbe vita breve dal
1° agosto del 1918 al 1° aprile 1920. Di certo non è facilissimo trovarne,
soprattutto perchè quasi sicuramente affrancata con un francobollo
piuttosto comune, il 5 Cent. Leoni di colore verde che all'epoca era il
più usato, perciò non attira l'attenzione, ma con un pò di pazienza
cercando nelle scatole dei mercatini, facendo attenzione alle date,
preferibilmente delle buste di piccole dimensioni con il lembo non
incollato e con bordo a lutto, potremmo trovarla a poco prezzo.
Come è noto gli oggetti postali definiti partecipazioni erano
corrispondenze che trasmettevano frasi di circostanza, notizie generiche
inerenti a nascite, lauree, matrimoni, morti. Il loro compito era di
"partecipare" cioè portare a conoscenza i destinatari dei fatti accaduti.
Una delle poche buste di questa inconsueta tariffa in vigore dal 1 agosto
1918 al 1 aprile 1920 che mi è capitato di trovare; ad uno sguardo
superficiale può essere considerata una busta banale e di scarso interesse
ma è abbastanza rara.
Dal 1 Gennaio
1863 quando entrò in esercizio il regolamento del servizio postale del
Regno d'Italia, le corrispondenze che successivamente vennero comprese
nella categoria dei biglietti da visita e delle partecipazioni vennero
assimilate alle stampe con una tariffa ridotta rispetto alla
corrispondenza normale. Gli invii a tariffa stampe erano prodotti
tipografici su cui era concesso riportare poche parole di convenevoli, la
data e la firma con una tariffa uniforme su tutto il territorio nazionale
ma da spedire aperte per controllo. Le partecipazioni e i biglietti da
visita solitamente erano costituite da un cartoncino su cui erano vergate
a mano delle brevi frasi che si univano a quelle impresse a stampa; per
consuetudine erano introdotte in buste di piccole dimensioni.
La tariffa stampe fu abolita per questi oggetti dal 1 settembre 1905 e fu
creata la categoria dei biglietti da visita e partecipazioni con
una tariffa che curiosamente era la stessa delle lettere, delle cartoline
postali per il distretto e delle cartoline illustrate. La direzione
postale perciò stabilì che tali oggetti se circolanti nel distretto
potevano riportare tutte le scritte che il mittente voleva inviare
(praticamente erano assimilate alle lettere distretto).
Infatti il regolamento del 1908 in merito alle cartoline illustrate
e ai biglietti da visita e partecipazioni così recita:
"Art. 112 - Sulle cartoline illustrate e sui biglietti di visita è
consentito di scrivere il nome e cognome, la qualità e l'indirizzo del
mittente, come pure auguri, felicitazioni, ringraziamenti, complimenti,
condoglianze od altre frasi di convenienza, espresse al massimo in cinque
parole o mediante iniziali convenzionali (p. f., ecc.) ....Tale
limitazione non è applicabile alle cartoline illustrate ed ai biglietti di
visita circolanti nel distretto dell'ufficio di impostazione - I mittenti
sono liberi quindi di fare qualsiasi comunicazione su tali oggetti, purchè
ciascuno di essi non ecceda il peso di grammi 15".
Per alcuni anni ebbero una tariffa ridotta uniforme su tutto il territorio
nazionale, poi ebbero il raddoppio della tariffa per l'interno dal 1
Agosto 1918.
Da tale data i biglietti da visita e le partecipazioni e fino al 1° aprile
1920 ebbero una tariffa per il distretto ridotta al 50%.
Dopo il 21 giugno 1927 la tariffa biglietti da visita e partecipazioni
che era unica fu divisa in due tariffe: i biglietti da visita da
affrancare con 20 Cent. e le partecipazioni da Cent. 15.
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