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alcune precisazioni sulle CARTELLE ESATTORIALI |
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di Marino Bignami | |||||||||||||||
Ricordando la regola generale valida dall'Unità che i debitori e i
creditori dello stato godono della facoltà di ricevere la corrispondenza
senza pagare la tassazione, nel riordino generale di fine secolo -1894 -
nell'intento di favorire gli operatori che fungevano da esattorie (banche
o altri enti preposti), si stabilì di poter equiparare alle stampe le loro
comunicazioni dirette ai debitori. Come é noto, tutte le stampe non
periodiche, per godere della facilitazione, dovevano essere sempre inviate
già affrancate. Le esattorie utilizzarono ampiamente l'agevolazione, pur
tuttavia devo rilevare che nell'insieme dei pochi documenti in mio
possesso ho notato che raramente sono state rispettate tutte le
condizioni, vuoi perché affrancate in eccesso di tariffa e inviate con
agevolazioni tariffarie dei sindaci, vuoi perché la busta risulta
sigillata e non aperta come da normativa per l'eventuale ispezione postale
praticata dall'amministrazione sulle stampe in genere.
1948 - Fronte e retro di cartolina "carte
esattoriali" affrancata in tariffa ridotta di £ 6 per i sindaci,
1945 - L'esattoria di Merate invia, secondo le
norme, la lettera non sigillata, ma applica, forse per carenza di
francobolli adatti, un valore di 25 cent., mentre la tariffa stampe nel
periodo era di cent. 20
1953 - L'esattoria di Contarina invia secondo le norme con affrancatura a tariffa stampe, ma la busta è stata erroneamente sigillata ed é sfuggita al controllo (al retro è senza bollo di arrivo) forse perchè, da circa un anno, la normativa non prevedeva la bollatura della posta ordinaria prima della distribuzione | |||||||||||||||