Dal 1/1/1924 la tariffa per gli editori che spedivano le proprie pubblicazioni come "piego di libri" passava da cent. 10 ogni 50 grammi a cent. 7½ ogni 50 grammi di peso fino ad un massimo di 500 gr. che diventeranno 700 a partire dal 16 agosto 1927. La tariffa rimarrà immutata fino al 1° luglio 1940 quando passerà a cent. 50 ogni 50 grammi fino ad un massimo sempre di 700 grammi.
Per corrispondere tale tassa il 1 gennaio del 1924 venne sovrastampato il vecchio francobollo da da 85 c. del 1920
con validità fino al 30 giugno del 1928 (alcuni cataloghi riportano il 30 maggio); i cataloghi poi numerano come nuova emissione quella del 17 ottobre 1927, ma si tratta del medesimo francobollo da c. 85 con una diversa sovrastampa rispetto a quella del 1924 e naturalmente con la medesima validità.
Il 21 giugno 1928 vede finalmente la luce un francobollo da c. 7½ con effige di Vittorio Emanuele III che ha validità fino al 31 dicembre 1930 e successivamente il 21 aprile 1929 viene emesso il c. 7½ nella serie cosiddetta "Imperiale" la cui validità sarà fino al 30 settembre 1940: pochi mesi dopo l'aumento della tariffa "piego di libri" da c. 7½ a c. 50.
Non si tratta in questo caso di tariffa insolita perché insolita non era nei tempi. Si tratta del ritrovamente infrequente di un oggetto che i riceventi – anche se collezionisti – se ne disfacevano abitualmente sia per il non-valore dell’oggetto sia per l’abituale formato che non trovava collocazione in un album filatelico.
NOTA:
Il francobollo da c. 7½ poteva essere utilizzato per affrancare lettera ai militari in A.O.I. (c. 37½) dal 12/01/1939 al 30/06/1940 e quale frazione di mezzo decimo per la corrispondenza dei podestà fino al 30.9.1944. (Rif. F. Filanci e D. Bogoni: Imperiale una serie per tutte le stagioni).
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