A Salò, al tempo della Magnifica Patria, la corrispondenza, in tutte le sue accezioni, poteva giungere con la diligenza da Brescia (via Ponte San Marco), da Venezia (via lago, dogana di Lazise) e da Milano (Via Desenzano, col pedone).
Questo che osserviamo è il primo caso: la diligenza fermava la sua corsa all’Hosteria della Posta che si trovava lungo la strada postale regia di Borgo di Bel Fiore (Via Garibaldi) che moriva in Fossa (Piazza Barbara).
Le sedi di posta rispondevano a varie esigenze, oltre a quelle a loro consone: il passeggero che viaggiava con la corrispondenza poteva rifocillarsi e riposarsi, e le cavalcature usufruire delle annesse scuderie per cui nell’Hosteria, con il mastro di posta e l’oste, trovava posto il personale di cucina, postiglioni, veterinari, maniscalchi, garzoni, cavalli freschi e tutto l’occorrente per sostituire i componenti, in legno o in ferro, della diligenza rotti o logorati dalle infernali strade del tempo.
FB: Centro studi storico - postali del Garda
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