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Le prime Compagnie di navigazione |
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di Alessandro Arseni (A.S.Po.T.) |
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L’evoluzione delle prime linee di navigazione per il trasporto dei passeggeri e posta tra un continente ed un altro, ha origine nei primi anni del diciannovesimo secolo con l’introduzione del primo motore marino. La prima imbarcazione mossa dalla forza meccanica che attraversò l’Atlantico, fu una piccola nave a pale americana, la Savannah, di 320 tonn., partita il 24 maggio
1819 per Liverpool, ove giunse il 20 giugno. Il suo piccolo motore monocilindrico era stato azionato solo per breve tempo,
poiché il Capitano aveva avuto modo di osservare che vela e motore, contemporaneamente, non potevano coesistere: una pala affondava nell’acqua e, sottovento, un’altra girava a vuoto, facendo avanzare la nave in cerchio. Dei 27 giorni di navigazione, il Savannah azionò la trazione a motore solo per 80 ore. Di questo storico viaggio, si conosce solo una lettera, pubblicata sul fondamentale lavoro di Alan W. Robertson “Ship Letter”. (Fig. 1)
Alcuni anni dopo, il canadese Royal William, di 364 tonn., lasciò Pictou il 18 agosto 1833 con 18 passeggeri e un carico di 320 tonnellate di carbone. Giunse a Cowes (Isola di Wight) il 9 settembre. I suoi motori furono sempre in attività eccetto un giorno ogni quattro per dar modo al personale di pulire la caldaia
dal sale marino che si accumulava durante la navigazione.
La nave pioniera della compagnia, il Great Western, di 1,340 tonn., fu pronta per affrontare l’oceano nella primavera del 1838 (Fig. 3)
Nello stesso tempo un’altra compagnia, la British and American Steam Navigation Company, era impegnata nella costruzione del British Queen, di 1.860 tonn., che avrebbe dovuto inaugurare la linea per l’America. Ma una serie di inconvenienti nella costruzione dei motori causarono ritardi, tanto da costringere la B. & A., ormai determinata ad essere la prima nel settore dei trasporti transatlantici, a noleggiare una nave più piccola, il Sirius di 700 tonn., per il viaggio inaugurale. Il Sirius lasciò Cork il 4 aprile 1838, con 450 tonnellate di carbone, 94 passeggeri, posta e poche merci, giungendo a New York alle prime luci dell’alba del 23 aprile, dopo un viaggio durato 18 giorni e mezzo. Il Great Western, partito da Bristol l’8 aprile, giunse per secondo a New York, poche ore dopo il Sirius, ma dimostrando la sua netta velocità e assicurando affidabilità per il mantenimento di una linea regolare tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti. Il Sirius tornò in Inghilterra (fig. 4), fece ancora un viaggio di andata e ritorno nel corso del 1838, e terminò la sua breve carriera transatlantica per gli alti costi di noleggio e gli scarsi profitti.
Al Great Western (1838/1857) e al Sirius (1838/1847) seguirono altri vapori, tutti inglesi, come il Royal William (1838/1888) della City of Dublin Steam Packet Co. (da non confondersi con l’omonimo canadese), il British Queen (1839/1844) e President (1840/1841) della British and American Steam Nav. Co., il Liverpool (1838/1846) della Transatlantic Steam Ship Co., il Great Britain (1845) della Great Western Steam Ship Co. (primo battello in ferro ed elica ad attraversare l’Atlantico), ed il Sarah Sands (1847/1869), anch’esso in ferro ed elica (Fig. 5).
Riconosciuta, da parte dell’Ammiragliato britannico, l’effettiva utilità della navigazione a vapore nelle rotte del Nord Atlantico, nel novembre 1838 venne promossa la prima gara d’appalto per il trasporto della posta: era previsto un adeguato contributo alla compagnia che potesse garantire velocità, regolarità e sicurezza. Gli accordi prevedevano due viaggi ogni mese tra Liverpool e Boston. Il contratto per il trasporto postale fu affidato ad un mercante canadese di Halifax, Samuel Cunard, che già svolgeva servizi di posta e passeggeri tra Halifax e Bermuda. Senza avere navi e mezzi finanziari per svolgere un compito così impegnativo, Cunard formò una società con George Burns di Glasgow e David Mc Iver di Liverpool, avvalendosi della collaborazione di Robert Napier, uno dei più noti ingegneri marittimi del tempo. Il nome della compagnia appena nata fu “British & North American Royal Mail Steam Packet Company”. Cunard inviò l’Unicorn, piccola nave di 400 tonn., per effettuare il servizio tra Pictou (Nuova Scozia) e Quebec lungo il fiume San Lorenzo. L’Unicorn avrebbe atteso la posta delle navi più grandi ad Halifax, ed avrebbe abbreviato il tragitto del trasporto postale con le provincie canadesi. Partito il 16 maggio 1840, trasportava le prime lettere affrancate con i primi francobolli emessi al mondo (Fig. 6).
I viaggi seguenti furono effettuati dalle prime quattro grandi navi a pale di 1.200 tonnellate, la Acadia, Britannia, Caledonia e il Columbia, che iniziarono il loro servizio transatlantico lo stesso anno, tra Liverpool, Halifax e Boston. I risultati delle navi di Cunard furono così evidenti che nel 1844 fece costruire altre due navi, l’Hibernia e il Cambria, ancora più grandi e veloci delle prime quattro. L’Hibernia, infatti, fu il primo piroscafo ad attraversare l’Atlantico in meno di 10 giorni, e fu il primo a servire il porto di New York anzichè quello di Boston, grazie anche ad un nuovo contratto con il Governo Americano che entrò in vigore nel 1847. Nel 1848 mise in cantiere altre quattro navi da 1820 tonnellate e con velocità superiore ai 10 nodi: il Niagara, l’America, l’Europa e il Canada, cui seguirono, due anni dopo, l’Africa e l’Asia e, nel 1853, l’Arabia. A questo punto, la compagnia britannica poteva offrire, con una flotta di tredici piroscafi, un servizio più frequente e veloce. Le navi erano poste, alternativamente e secondo le esigenze, in linea con Boston o con New York, via Halifax per Liverpool. Intanto il Governo degli Stati Uniti era ancora in ritardo, rispetto all’Inghilterra, nel finanziare la costituzione di compagnie di navigazione. I primi vapori americani in servizio regolare furono il Washington (Fig. 7) seguito dall’Hermann, sulla linea New York-Southampton-Brema, della Ocean Steam Navigation Company.
Una seconda compagnia, costituita nel 1849, la New York & Havre Steam Navigation Company, effettuava servizio sulla linea New York - Southampton - Havre, con il Franklin (1850/1854) e l’Humboldt (1851/1853) che facevano sosta anche all’isola di Wight per sbarcare passeggeri, merci e posta per l’Inghilterra. Nel 1847, il Governo incoraggiò un altro armatore a competere con l’inglese Cunard, affidando alla Collins Line il trasporto della posta in partenza per l’Europa, stanziando un sussidio di 385.000 $ all’anno, per l’organizzazione di una linea tra New York e Liverpool. Furono costruiti quattro grandi piroscafi di circa 3000 tonn. ciascuno: l’Artic, l’Atlantic, il Baltic e il Pacific, appena più veloci delle navi di Cunard. I viaggi cominciarono nel 1850, e si dimostrarono veloci tanto quanto quelli della rivale inglese. Il Pacific fece la traversata verso est in 9 giorni e 17 ore, e il viaggio di ritorno con un’ora in più, meritandosi per questo, il “Nastro azzurro” che mantenne fino al 1856, quando, cioè, le fu tolto dal Persia della Cunard, che attraversò l’oceano in 9 giorni e 5 ore (record mantenuto sino al 1863). Di tutte queste navi, pioniere della navigazione a vapore transatlantica, si conoscono lettere, alcune molto rare, altre facilmente reperibili sul mercato. Esiste anche una notevole bibliografia che supporta il collezionista che volesse iniziare una collezione di “transatlantiche”. Sfogliare le pagine di una collezione di lettere viaggiate sulle rotte dell’Atlantico del Nord, porta la fantasia che esiste in ogni collezionista a imbarcarsi su navi mosse dalle ruote, ad avventure senza fine, alla ricerca di un mondo nuovo, in un tempo in cui per comunicare con qualcuno oltreoceano ed ottenere una risposta, occorreva at-tendere quasi un mese. | ||||||||||||||
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