A.S.PO.T. Associazione per lo Studio della Storia Postale Toscana
Presentazione
Benvenuti a "TOSCANA 2012", dodicesima edizione della manifestazione nata nel
2001 - in occasione dei 150 anni dalla emissione dei francobolli di Toscana - per
volontà del nostro socio Luigi Impallomeni, che in tutti questi anni ne ha curato la
realizzazione profondendovi tanto impegno ed entusiasmo. A Luigi vanno i nostri
ringraziamenti ed il merito di avere riportato nella nostra regione mostre e convegni
filatelici di tutto rilievo.
Continua la tradizione di abbinare a questa manifestazione un numero unico di
interesse storico postale. L'argomento svolto in questi volumetti è stato di carattere
specialistico, rivolto prevalentemente a chi già possedeva conoscenze filateliche più
o meno approfondite.
Questa volta abbiamo preferito svolgere – come l'autore stesso tiene a precisare
nell'introduzione - un tema generale di vasto interesse, in grado di essere apprezzato
anche dai non addetti ai lavori, che si pone sulla scia della ricorrenza dell'Unità
d'Italia, celebrata lo scorso anno. Il lavoro infatti ha il pregio di cogliere la
diretta relazione esistente fra posta e storia nell'ultimo decennio del Risorgimento,
osservato dal lato toscano, nonché quello di essere scritto in modo vivace ed assai
scorrevole. Il testo è accompagnato dalle immagini di bellissimi esemplari di
francobolli e lettere, facenti parte della raccolta di un collezionista che ha sempre
avuto come obiettivo il reperimento di pezzi di qualità superiore. Il libretto potrà
essere quindi apprezzato già scorrendone le riproduzioni.
L'annullo speciale e la cartolina sono dedicati ad un personaggio di primo piano del
nostro Risorgimento, al quale forse non è finora stato riconosciuto il dovuto merito:
quel Bettino Ricasoli che lavorò per l'affermazione della nazionalità italiana prima
presso il Granduca Leopoldo II, poi come capo del Governo Toscano ed infine nei
primi anni del neonato Regno d'Italia, del quale ricoprì la carica di Presidente del
Consiglio per due volte. Un personaggio il cui alto senso dello Stato si è manifestato
attraverso la conduzione della "Cosa Pubblica" intesa come servizio, con sacrificio
degli interessi personali ed improntata all'integrità morale.
Altri motivi di interesse sono costituiti da: la mostra di storia postale realizzata
dai nostri soci, la cerimonia di consegna del Premio Pantani, l'Asta Filatelica ed
ovviamente il convegno commerciale arricchito dalla presenza di commercianti
filatelici, numismatici, cartofili, nonché di documenti, libri ed oggetti di interesse
antiquario in genere.
Un sentito grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell'evento.
Il Presidente
Alessandro Papanti
Introduzione
E' per me motivo di viva soddisfazione l'essere stato invitato a pubblicare questo breve saggio
sui francobolli di Toscana, modesto ma doveroso tributo di affetto e di memoria alla
mia terra in occasione del 150° anno dall'Unità italiana, appena trascorso.
Mi corre tuttavia l'obbligo di precisare che il seguente testo non rappresenta il frutto di una
ricerca specialistica volta ad offrire ai cultori della storia postale informazioni e dati inediti;
al contrario si tratta del tentativo di raccontare la storia toscana attraverso i francobolli, ed
al contempo i francobolli toscani attraverso la storia.
Pertanto queste pagine sono rivolte, anzitutto, proprio a coloro che poco o nulla conoscono
dei francobolli di Toscana, e che forse neanche immaginano la potenzialità in termini
di testimonianza storica di quegli antichi "bollini", cronisti straordinariamente eloquenti e
suggestivi del convulso susseguirsi delle tappe del nostro Risorgimento.
Devo allora scusarmi con gli esperti delle emissioni toscane che sentiranno ripetere cose per
loro arcinote; consapevole di questo limite mi sono sforzato quantomeno di rendere la narrazione
leggera e scorrevole. Il saggio costituisce infatti una proposta di lettura (o rilettura)
delle pagine della storia attraverso l'affascinante lente del filatelista. Lente che, per trasmettere
all'osservatore la curiosità culturale di un messaggio storico genuino ed avvincente, non
deve necessariamente posarsi su esemplari di grande rarità. Del resto, tolte esperienze personali
del tutto eccezionali, è proprio osservando francobolli di Toscana accessibili o persino
comuni che tutti noi abbiamo maturato l'interesse collezionistico verso questi veri e propri
cimeli dei tempi avventurosi e irripetibili in cui si trovarono i nostri antenati.
Non si sarebbe potuto scegliere miglior corredo alle vicende dei francobolli di Toscana delle
immagini di alcune vere e proprie gemme filateliche tratte dalla straordinaria collezione di
Massimo Bernocchi, raffi nato cultore ai massimi livelli della qualità degli esemplari di Toscana.
Gli sono grato per averne eccezionalmente consentito la riproduzione, vincendo per la
prima volta quel naturale pudore proprio di chi è consapevole di detenere dei tesori dall'incomparabile
bellezza.
* Si ringrazia il Gruppo Collezionisti della Valdera per aver autorizzato la riproduzione del testo.
Lorenzo Gremigni
Presentazione del Presidente Alessandro PAPANTI
Introduzione di Lorenzo GREMIGNI
La riforma postale: una
vera rivoluzione
1° aprile 1851: anche in Toscana arrivano i francobolli
La seconda emissione (1857)
La "rivoluzione" del 27 aprile
L'emissione "patriottica" del 1° gennaio 1860
Eccezionali utilizzi della serie "patriottica"
al di fuori della Toscana
Arrivano i francobolli sardi
Verso la prima serie di francobolli veramente "italiana"
Bibliografia essenziale
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