In questa calda estate presento due lettere che vengono o vanno in un posto molto freddo. Sono certo andranno bene anche se mi leggerete d’inverno al caldo tepore di un caminetto.
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"Bollo Straordinario Livorno" per "S.6.8" con cui il testo della lettera fu legalizzato |
Inizio con questa lettera anche perché (vedete l’interno) porta il “N°1”, forse perché è la prima che quest’armatore indirizza ad un suo nuovo corrispondente o forse perché, come anticamente si soleva, in tempi e posti difficili, si replicavano più invii sperando che almeno uno arrivasse a destinazione.
È datata “ Uleaborg 1 ottobre 1838”
Del testo, che sembra scritto in svedese antico, sono riuscito a farmi decifrare questo:
“ A suo tempo ho ricevuto lettera del 14 maggio di quest’anno ma, non avendo avuto occasione prima d’ora di spedire qualcuna delle mie navi sul Mediterraneo…non ho risposto.
…un mio comandante …. a Marsiglia……Cadice ….signori La Cava (?) …i quali a Livorno….
per circa 1200 …barili (?) di pece
100 di merci varie
…. circa 400 di tavole di legno (?)
La nave Helena Sophia è pronta a partire questa settimana…..capitano Haeikert
Saluti …. …Franzen (?)
Poi è stato aggiunto, probabilmente dal destinatario :
“Lego Livorno li undici Gennaio 1839…..
43 … Ricevuto Lire Tre Benedetto Viola (?)”
Notare anche il Bollo Straordinario Livorno per S.6.8 (6 soldi e 8 denari, equivalenti a 4 crazie) con quale la lettera fu ufficializzata, come fosse un contratto.
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Lettera spedita da Uleaborg a Livorno (fronte e retro). |
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Ora prima di cercare di capire le scritte e le tariffe di questa lettera, vi dico che è partita da Uleaborg, che si trova in Finlandia, nel nord del golfo di Botnia, vicino al Circolo Polare Artico ed alla Lapponia. Babbo Natale, dicono, abiti nei pressi ed abbia lì la sua slitta e le sue renne!
Ante c’è scritto “O^fner Ystad” cioè “per Ystad” (Ystad è un porto nella parte più a sud della Svezia, dove facevano scalo le navi che la collegavano alla Danimarca, la Prussia e la Polonia). Sulla lettera viene indicata la via (di mare) da percorrere.
Il bollo lineare di partenza (poco leggibile) sembra essere“ VAN….GENS “ che dovrebbe corrispondere, in lingua suomi, a ULEABORG .
Vi è poi il bollo di transito di GRISSLEHAMN (un piccolo porto della Svezia, di fronte all’isola di Aland) del 15/10 1838. Come sarà arrivata qui? Penso, via di mare. Non credo che in ottobre, a inverno artico già iniziato, abbia viaggiato tra neve e ghiacci verso nord e ridisceso tutta la Svezia.
Ante vi è anche il bollo di GREIFSWALD (in Danimarca a sud di Stralsund) del 20/10
Al retro il bollo circolare Berlin 21/10 di transito a Berlino, in Prussia e di arrivo 31 OTTOBRE 1838 di Livorno.
Dieci giorni quindi da Berlino a Livorno ed un mese esatto per arrivare dal freddo nord. Nel 1838 una buona performance.
Arrivare a capire le tariffe è cosa dura e, malgrado abbia chiesto a molte parti, vi dico apertamente, senza vergogna, che ho risolto poco.
La lettera ha, in alto a sinistra, 25 copechi ?? e 1 BF 7 …Sv S8E Rickbankschilling svedesi?? e un 12 ??
In alto a destra una specie (ma non è) di 7 e ? . Sotto si intravede un ½ in nero e, in violaceo, F(ranco?) 11 ¼ e FA ??
Alla fine 10, che sono le crazie pagate a Livorno.
Se qualcuno riuscisse ad aiutarmi…..
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Il golfo di Botnia in una carta dell'800. |
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Qualcosa di più, anzi molto di più sono riuscito a sapere di questa lettera che, al contrario dell’altra, da Livorno è andata in Finlandia, nella stessa Uleaborg da dove è partita la precedente. Testimonianza che negli anni (tra la prima lettera e questa ne son passati quasi 20) si sono allacciati rapporti commerciali duraturi tra queste città marinare dalle acque così differenti.
Questa lettera è partita da Livorno il 17 settembre 1857 ed è diretta a “Uleaborg – Russisch Finland”. Infatti la Finlandia faceva allora parte del vastissimo Impero Russo e, anche se aveva un’amministrazione postale autonoma, le tariffe postali erano quelle russe. Per questo fatto ed anche perché è di un periodo dove più numerosi sono gli scambi postali e soprattutto più approfondite sono state le ricerche degli studiosi della Posta, si è in grado di comprendere il significato dei vari segni e numeri colorati scritti su di essa.
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Lettera del 17.9.1857 da Livorno a Uleaborg. |
Innanzitutto l’indicazione “Voie St. Petersbourg”, via di San Pietroburgo, che indica la strada che questa lettera avrebbe dovuto percorrere per arrivare fin lassù. E’ questa una via completamente diversa da quella seguita in discesa, anni prima, dall’altra e resa possibile e conveniente dallo sviluppo che ebbero nel frattempo le ferrovie.
La lettera dalle Poste Granducali è stata affidata a quelle Poste e quel “15” sono kreuzer austriaci (9 kr secondo la tariffa per la terza distanza della lega Austro-italica + 6 kr per il transito in terra tedesca secondo le tariffe della GAPU (German Austrian Postal Union).
Le poste Prussiane convertirono (cambio 1 Sgr = 3 Kr) i 15 kr in “5” silbergroschen e, sempre a sanguigna, cancellarono il 15 e indicarono, in inchiostro blu, le rispettive competenze: “2”Sgr corrispondenti a 6 kr per la Prussia e “3”Sgr corrispondenti a 9 kr per l’Austria.
Poi la lettera, tramite l’ambulante ferroviario “Oldenberg – Breslau” del 23 settembre 1857 fu portata fino al confine tedesco ed affidata alle poste russe che, come al solito, danno poca traccia del loro operato se non quel “/27” scritto in ciclamino al retro ed un più esplicito “Losen 27. Kopechi”, questo se la lettura di “Losen” = da pagare, è corretta . I 27 kopechi segnati sono dati dalla somma di 15 copechi derivanti dalla conversione dei 5 silbergroschen (1 Sbg = 3 kp, un kopeco equivaleva quindi circa a un kreuzer) e 12 kopechi per le poste russe e finlandesi.
Non si hanno notizie, nemmeno da note del ricevente, di come e quando questa lettera sia infine arrivata a Uleaborg.
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