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MODULI E TIPOLOGIE 1938-1970 |
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di Marino BIGNAMI | ||||||||||||||
Esclusi i primi moduli degli anni 60 - 80 dell’ Ottocento, modificati per accordi internazionali di omogeneità di servizio, la produzione degli stampati fu affidata alle tipografie private con inevitabili piccole differenze. Significativi i cambiamenti successivi, avvenuti negli anni Trenta del Novecento, su una parte consistente degli stampati, per ragioni commerciali fu inserita della pubblicità che causò l’eliminazione della tabella delle indicazioni dei servizi a pagamento e la rotazione del foglio per avere un aumento della superficie utilizzabile per la pubblicità. Dal1938 venne diminuita la pubblicità e si tornò al vecchio modello che potremmo definire grande; successivamente dagli anni “40 forse per la scarsità di materie prime le dimensioni dei Mod.30 diminuirono ad un tipo medio. Dalla fine del 1942 si ridusse drasticamente ad un formato piccolo. Tale misura rimase anche nella R.S.I. e alla fine della guerra si utilizzarono le giacenze anteguerra e gli stampati bellici, ma per carenza di carta continuarono le stampe con vari formati ridotti. Le tipografie private continuarono le forniture per alcuni anni, ma verso il 1950 la produzione passò massicciamente al Poligrafico dello Stato P.V. con grandi edizioni fino a 50.000.000 di copie per ordine. Con la stampa passata interamente al Poligrafico si ebbero nuovamente interventi commerciali della pubblicità ma di modesta entità. In fondo alla pagina sono mostrati anche due versioni del Mod. 31 simile come grafica al Mod. 30 ma senza lembo di chiusura in due versioni. Probabilmente era previsto per uso dei militari con l’inserimento in buste o nel Mod. 30 consueto. In questo capitolo il modulo è datato con l’anno di stampa ed anche di utilizzo.
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