I calcolatori elettronici e l’informatica sono estremamente popolari in quanto vengono impiegati nella vita di tutti i giorni. Non è una coincidenza il fatto che il tema dell’informatica venga sempre più spesso ripreso nei francobolli, tanto da contarne circa mezzo migliaio diversi, prodotti un po’ in tutto il mondo, ma sicuramente sono più di 500 le immagini dedicate.
Oggigiorno è difficile immaginare un processo di produzione moderno che non abbia l’ausilio e il controllo di un computer. Su tutta la produzione di carte valori, spiccano i sistemi dedicati alle telecomunicazioni: centralini telefonici, terminali, server, internet, e-mail, ecc….
In quanto sono gli stessi Enti Postali ad essere i gestori di parte di questi sistemi di telecomunicazione, ed anche perché una distinzione netta in questo settore è complicata.
La traccia seguita in questa esposizione è quella che ci conduce a quegli strumenti che ci consentono di scrivere e visualizzare una parte o tutto il testo che si vuole utilizzare, ci si riferisce in particolare a quelle macchine manuali, meccaniche, elettromeccaniche o elettroniche che sono utili a fare calcoli (non solo matematici), a loro volta riprodotte sui francobolli.
Oggi queste macchine sono conosciute col nome di computer (calcolatori elettronici), in questa categoria sono inclusi i computer tascabili e le calcolatrici.
Con il progredire della tecnologia dei computer, anche i soggetti dei francobolli mutano.
Il numero di campi di impiego di queste macchine va sempre aumentando, sta diventando difficile immaginare un suo non utilizzo nel settore.
Quali argomenti andremo ad affrontare nella presente collezione? (Vedi fig. 1)
Ho prediletto l’ordine storico-cronologico, anche per una migliore comprensione dell’evoluzione dei macchinari:
- l’abaco, il calcolatore a palline, è senza dubbio lo strumento più antico per il calcolo digitale.
Fu “inventato” nel 2000 a.C. circa, ed è stato molto usato in Cina, Russia, nell’Impero Romano, ed un po’ ovunque per molti secoli (1);
- le più “recenti invenzioni” vennero prodotte solo 350 anni fa, quando apparvero i primi calcolatori meccanici portatili (2). Questi calcolatori vennero sostituiti nel XX secolo da calcolatori meccanici e successivamente elettromeccanici (3). Sfortunatamente invenzioni come la macchina di Babbage, tra queste pagine, non potremo ammirarla, in compenso possiamo trovare il suo costruttore, Charles Babbage (23);
- facciamo un salto nel XX secolo, nell’era dei computer digitali: elettromeccanici ed elettronici.
Quelli che utilizzavano schede perforate, nastri perforati, nastro o disco magnetico per il funzionamento dei dispositivi in input/output. Dal solo formato (stilizzato) della scheda non sempre è possibile determinare se è per un lettore di schede perforate o di una scheda perforata che controlla direttamente la macchina elettromeccanica (4, 5, 6). A tal proposito menziono il francobollo (6) che è stato, nel 1964, il primo emesso con questo tema.
Inoltre, un nastro forato per queste macchine potrebbe essere considerato quello di un telegrafo di posta a 5 fori, o una stampante (teletype) per computer con 7 fori (6, 7, 9, 11).
Si può presentare un problema simile, quando si va a visualizzare un nastro magnetico che è utilizzabile nel registratore o nel computer oppure un nastro di pellicola in celluloide (6, 7, 11, 18).
I grafici dei francobolli rimasero indifferenti ai singoli dettagli, per loro era importante simboleggiare il progresso, la moderna tecnologia o l’elaborazione dei computer;
- è difficile immaginare un computer senza numeri o codici binari. Li troviamo nel (12);
- l’invenzione dei transistor (13), e quindi lo sviluppo dell’elettronica, ed in particolare della microelettronica (16, 17), cioè dei circuiti integrati (14), ha sicuramente contribuito al rapido avanzamento dell’uso di massa ed all’abbassamento del costo dei computer in tutti i settori;
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la funzionalità dei computer degli anni ‘70 del secolo scorso, era data senza ombra di dubbio da un hardware esteso (15, 19, 20) con una consolle a più tasti (21), ed input di dati derivanti direttamente da stampanti (15) o lettori di schede, ecc.;
Figura 1. Mosaico di francobolli a tema computer
- a questo punto possiamo dire che alla fine di quegli anni ‘70, sono comparsi degli “strumenti più amichevoli” per un rapporto di lavoro tra l’uomo e la macchina, quali schermi o display per la grafica, tastiere, “mouse” o penne grafiche, plotter, terminali intelligenti (18, 22, 23, 24, 25, 27);
- nei primi anni del XXI secolo abbiamo assistito ad una svolta senza precedenti nello sviluppo dei personal computer, dalle versioni economiche (18, 26) alle versioni più costose (25, 29);
- una menzione speciale dovrebbe andare allo sviluppo della computer grafica (30), che migliorando, ha portato gli schermi da un numero basso di pixel (a volte piuttosto stilizzato) (31, 32) ad un numero maggiore di pixel ed una migliore qualità dell’immagine;
- ultimo, ma non meno importante, è una serie di francobolli dedicati ai giochi per computer, alla rete di computer ed a Internet (8) alle e-mail (16), ecc.
E continuano ad arrivare nuovi e nuovi francobolli da tutte le parti del mondo...
Veselko Guštin
26-03-2020
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