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I SANTI CHE "NON" INCONTREREMO IN PARADISO! | ||||||||||||||||
di Angelo Siro (da FilateliaReligiosa.it) | |||||||||||||||||
È aspirazione di tutti noi cristiani andare, prima o poi in Paradiso! Alcuni di noi, penso, dopo un periodo più o meno lungo di Purgatorio… Probabilmente, tra le molte sorprese che incontreremo, ci sarà anche quella di non ritrovare alcuni dei "santi" che sulla terra abbiamo venerato e, come filatelici e collezionisti, ne abbiamo raccontato la storia, raccolto immagini, francobolli, notizie. L'occasione per questa ricerca mi è stata stimolata dalle bellissime serie di francobolli che le Poste del Liechtenstein hanno emesso negli ultimi anni per ricordare numerosi Santi che in maggioranza sono frutto di leggende e sono stati tolti dal "Nuovo Calendario Liturgico Romano" voluto dal Papa Paolo VI, ed entrato in vigore il 1° gennaio 1970. All'epoca la notizia aveva fatto scalpore; nello stesso ambiente ecclesiastico si criticava l'azione della Chiesa che, "come nello stesso periodo l'URSS aveva destituito 15 generali, così il Vaticano aveva destituito ben 30 santi famosi". In pratica l'elenco preparato dagli esperti e dagli studiosi era ben più corposo: sono stati tolti quelli che "erano stati considerati santi o martiri solo dall'ignoranza popolare" mentre per molti altri, che avrebbero dovuto subire la stessa sorte, è stata conservata la festa "a causa della grande devozione popolare di cui godono!" I santi tolti dal calendario ufficiale (mentre molti calendari in commercio ancora li ricordano) sono quelli che la critica storica li considera mai esistiti. Alcuni sono nomi generici con caratteristiche agiografiche comuni a numerosi "santi" (almeno ad una trentina di "santi" è stata attribuita la leggenda del drago caratteristica di San Giorgio!) L'agiografia antica ci offre molti casi di santi con caratteristiche generiche e ricorrenti, frutto di falsificazioni e sovente di "sfruttamento della pietà popolare". Specie nel Medioevo gli agiografi avevano prevalentemente lo scopo di "edificare la fede semplice dei fedeli" e quindi utilizzavano la propria fantasia per riempire i vuoti, e molte volte il nulla, esistente sulla figura del "santo" che si voleva proporre. Esempio classico è la famosa "Legenda Aurea" del mons. Iacopo da Varazze (1228-1298) già Vescovo di Genova, che riassunse in una voluminosa opera tutte le leggende note su 182 "santi" sia antichi che a lui contemporanei. Su uno sfondo avventuroso e coloratissimo si stagliano personaggi in bilico fra leggenda e favola, trame fantastiche capaci di colpire, l'immaginazione dei semplici. Compendio della fede e della storia della chiesa, la "Legenda" fornisce un repertorio di storie e di materiali iconografici che costituirà una comune fonte normativa di ispirazione per decine di generazioni di pittori, scultori, miniatori, maestri istoriatori, per vetrate e cattedrali, … e per diversi secoli!. Leggere quelle storie e ammirare le potenti immagini che ad esse si sono ispirate, ha aiutato a perpetuare la fama di molti pseudo-santi in tutto il mondo. Queste agiografie sono utilizzate nel mondo cattolico ancora oggi! Un esempio eclatante sono i fondatori dei "tituli delle Chiese di Roma: Santi Prisca, Prassede, Eusebio, Sabina, Crisogono, Anastasia, Pudenziana e Cecilia" tutte persone proprietarie di case in Roma che, se esistite, le avevano solo messe a disposizione dei cristiani. Analogamente vi sono sante, onorate come vergini, solo per l'attrattiva che certe "passioni di vergini" contribuiva, per un certo sapore "piccante", a rendere attraente la lettura! Le stesse notizie "storiche" di moltissimi santi si riducono soltanto a un nome "dubbio", ad una indicazione topografica "incerta" e a un giorno di festa " per tradizione non suffragata" ed è completamente sconosciuto non solo l'anno ma anche il periodo storico in cui è vissuto. Cadono sotto questa scure santi come Giorgio, Mauro, Martina, Domitilla, Alessio, Cristoforo, Susanna. Geminiano, Giustina, Tecla, Orsola, Caterina, Barbara, Bibiana, Cecilia, Cristina, Venanzio, Modesto, Raimondo, Sebastiano, Siro ecc. per altri proposti non si è avuto il coraggio di depennarli e anche per questi " a causa della devozione popolare" si è autorizzato il ricordo "facoltativo" secondo l'interesse che può avere in determinate Chiese locali. Famosi santi come Gennaro, Pantaleone, Secondo, Lucia, Rosalia, Agata, Efisio ecc. di cui non si hanno dati certi, e la vita raccontata è pura leggenda, continuano a godere della devozione popolare per evidenti motivi "di ordine pubblico"! Di molti altri, inoltre, pur disponendo di tracce sulla loro presenza, la vita e le opere raccontate, sono frutto della fantasia di agiografi interessati a valorizzare luoghi, chiese, casati, ecc.! Di alcuni di questi "santi" ricordati filatelicamente, ne tracciamo un breve profilo per la curiosità dei collezionisti:
Per questo articolo si può sospendere la narrazione, perché l'elenco sarebbe ancora lungo… Per contro, incontreremo certamente una moltitudine di santi, non riconosciuti come beati dalla Chiesa ma che brilleranno per le loro virtù e testimonianze offerte sulla terra, fino al martirio: dai martiri delle persecuzioni inglesi e irlandesi del XVI Secolo, ai martiri indigeni nel "Nuovo Mondo"; dai martiri contadini "cristeros" uccisi durante la persecuzione messicana (XX Secolo) a quelli uccisi durante la guerra civile spagnola. Ai martiri vietnamiti, cinesi, coreani, filippini, russi, ugandesi, ecc… Nonché quelli appartenenti alle diverse confessioni, martirizzati durante i totalitarismi nazisti e comunisti… Purtroppo ancora oggi in molte parti del mondo, la testimonianza della propria fede porta inevitabilmente al martirio. |