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San Gregorio di Narek Dottore della Chiesa Universale |
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di Angelo SIRO (da Filatelia Religiosa Flash) | |
Papa Francesco ha confermato la sentenza affermativa della Sessione Plenaria dei cardinali e vescovi, membri della Congregazione delle Cause dei Santi, circa il titolo di Dottore della
Chiesa Universale conferito a San Gregorio di Narek. San Gregorio di Narek, nacque da una famiglia di scrittori ad Andzevatsik, che allora era in Armenia (oggi Turchia), intorno all'anno 950 e morì a Narek (anche questa città ora è turca) circa nel 1005/1010. La madre morì mentre Gregorio era ancora in tenera età. Suo padre Khosrov, divenuto in seguito arcivescovo, lo affidò, insieme al fratello Giovanni, alla cugina Anania di Narek, fondatrice della scuola e del villaggio. Gran parte della sua vita l’ha vissuta nel monastero di Narek, nei pressi del lago di Van, vicino alla chiesa di Akhtamar. Ben presto fu ordinato sacerdote e divenne in seguito insegnante e abate del Monastero. Condusse una vita di umiltà e carità, impregnata di lavoro e di preghiera. Tra le sue opere si annoverano un Commentario al Cantico dei Cantici, il Libro delle Lamentazioni, numerosi panegerici ed una raccolta di 95 preghiere in forma poetica dette “Narek”, dal nome del monastero in cui visse. Fedele alla tradizione della sua Chiesa, è stato un grande devoto della Vergine, e secondo la tradizione, Maria gli sarebbe anche apparsa. Tra le sue composizioni sono degne di nota il “Discorso panegirico alla Beata Vergine Maria” e la Preghiera 80 intitolata “Dal fondo del cuore, colloquio con la Madre di Dio”. Visse in uno dei pochi periodi relativamente pacifici della storia dell'Armenia e fu sepolto nello stesso monastero. La sua tomba fu meta di pellegrinaggi sino ai tempi dei massacri perpetrati dai Turchi. Angelo Siro
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