Coloro che leggono Il Postalista avranno notato che le segnalazioni di aggiornamenti al “Nuovo Gaggero” sono sempre accompagnate dai dati amministrativi del relativo ufficio postale, redatti preventivamente dallo scrivente. Un piccolo problema è sorto con l’inedito tondoriquadrato GERACE BAGNI impresso sulla busta qui riprodotta, poiché di questo ufficio si perdono le tracce dopo la citazione nell’elenco 1903/04.
Il primo dato certo è che si trattava di una collettoria di 1^ classe a funzionamento estivo, istituita il 16.7.1896 e aggregata all’ufficio GERACE MARINA (l’odierna Locri). La sua esistenza (sempre estiva) è confermata dall’elenco 1900, mentre da quello 1903/04 apprendiamo che era stata promossa a ufficio di 3^ classe, sempre a funzionamento estivo.
La collettoria aveva sede nella struttura termale delle “Acque sante locresi”, realizzata nel 1870, nella località appunto chiamata “Bagni”, in comune di Antonimina, ma quasi al confine con quella parte del comune di Gerace che nel 1905 diventerà autonoma costituendo Gerace Marina, assumendo poi nel 1934 il nome Locri. Per chi conosce la costa ionica, le terme sono vicine allo svincolo ove per ora termina il raddoppio della statale 106 Jonica, ovvero presso l’ospedale di Locri.
La denominazione della collettoria, che teoricamente avrebbe dovuto essere “Antonimina Bagni”, probabilmente derivò da più cause: da un lato Antonimina era uno sperduto paese all’interno e sicuramente il luogo, malgrado l’appartenenza amministrativa, era comunemente indicato come i Bagni di Gerace (o Bagni locresi, come scritto sulla busta); dall’altro ad Antonimina la posta fu istituita solo nel 1903 e quindi fu gioco forza aggregare la collettoria a Gerace Marina, influenzandone indirettamente il nome.
Ma ecco il problema; negli elenchi successivi a quello del 1903/04 l’ufficio non compare più e, salvo sviste, nessun B.U. ne ha comunicato la soppressione. Per avere qualche lume non restava che controllare se c’era qualche frazionario attualmente libero, da potersi presumere assegnato a Gerace Bagni, dato che, promosso a ufficio, svolgeva anche servizi a danaro. Sia considerando l’anno 1896 di istituzione o la successiva trasformazione in ufficio, l’ipotetico frazionario di Gerace Bagni doveva essere compreso nell’elenco iniziale in ordine alfabetico, comprendente, come abbiamo più volte ricordato, gli stabilimenti postale esistenti al 31.12.1905. Ma ecco la sequenza: 53/43 GALLINA, 53/44 GERACE MARINA, 53/45 GERACE SUPERIORE, 53/46 GIFFONE, ovvero nessuna traccia di Gerace Bagni. A questo punto è venuto il dubbio che essendo un ufficio temporaneo fosse inserito in coda all’elenco, ma l’ultimo ufficio della sequenza alfabetica, VITO ha il 53/124 e il successivo 53/125 fu assegnato a PIETRAPENNATA. Istituito il 1° aprile 1906 e primo ufficio della sequenza cronologica. Da tutto ciò se ne deduce che GERACE BAGNI fu soppresso alla fine della stagione termale 1905, perché appunto non compare nell’elenco dei frazionari. D’altra parte, se consideriamo le condizioni socio-economiche della costa ionica in quell’epoca, le terme dovevano avere una frequentazione prettamente locale e quindi le necessità di dover ricorrere al servizio postale assai limitate, con conseguente scarsissimo utilizzo dell’ufficio, tale da giustificarne la chiusura e i soli dieci anni di funzionamento, solo stagionale, ci fanno capire perché il timbro era tuttora inedito.
(N.d.R: Il ritrovamento del tondo riquadrato di Gerace Bagni è di Pierpaolo Rosso, che ringraziamo. Il bollo ha permesso la stesura dell'articolo di Alcide Sortino sull'ultimo numero de L'Annullo, il Notiziario dell'A.N.C.A.I. - Il nuovo annullo verrà inserito a catalogo come: Gerace-Bagni (RC) tipo G.)
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