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Studio di un esemplare da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo |
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Le "divise uniformi" degli impiegati delle Poste Granducali - 1835 |
PERCORSO: le schede > Francobolli di Toscana > questa pagina
Alberto M. Firenze ci scrive riguardo un esemplare granducale del valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo, per confrontarsi sull'interpretazione della filigrana e sulla determinazione della posizione del francobollo nel foglio da 240 esemplari da cui proviene. In figura 1 riportiamo il valore affiancato dall'immagine del verso dove abbiamo evidenziato la filigrana in rosso.
La filigrana mostra il trittico di perle apicale di una corona delle 12 che costituiscono il motivo del Primo Tipo di Toscana, in configurazione chiaramente Capovolta. Il trittico risulta centrato all'interno dell'area del francobollo, è completamente visibile e poggiata sul lato inferiore dello stesso. In condizioni standard, ovvero quando non siamo in presenza di un disallineamento troppo marcato del foglio rispetto alla matrice di stampa, il trittico apicale risulta centrato nel francobollo, solamente per le corone situate sulle colonne esterne, ovvero le 1, 3, 4, 6, 7, 9, 10 e 12, mentre per le corone poste sulla colonna centrale, le 2, 5, 8 e 11 il trittico risulta visibile solo a metà su uno dei lati sinistro o destro. Delle otto corone esterne inoltre, solamente in due il trittico risulta orientato rispetto all'area del francobollo come per l'esemplare che stiamo studiando, ovvero la 4 e la 6. In figura 2 abbiamo evidenziato le colonne e la riga dove verosimilmente dobbiamo andare a ricercare la posizione del francobollo da 9 crazie. Le caselle che risultano dall'incrocio delle due colonne, la terza e la quattordicesima e la riga, la decima, sono la 147 e la 158, che corrispondono alle corone 4 e 6.
Le tavole di riferimento per la filigrana Capovolta sono la S02 e la S04, ed in linea di principio dobbiamo consultarle entrambe per determinare con quale delle due si osserva migliore coincidenza della filigrana del francobollo con il disegno di riferimento. Nella figura 3 che segue riportiamo la sovrapposizione in trasparenza della filigrana del francobollo che stiamo studiando con il trittico delle Corone 4 e 6 ricavato dalle due tavole, la S02 e la S04.
Osservando nel dettaglio le immagini di figura 3 si può verificare che la coincidenza maggiore tra le linee della filigrana del francobollo e quelle della filigrana di riferimento si osserva per la S02 Corona 6, in alto a sinistra, che corrisponde alla posizione 158. L'appartenenza del trittico del francobollo in oggetto alla Corona 6 si dimostra realizzando una sovrapposizione in trasparenza tra questo e la ricostruzione della corona ad alto livello di dettaglio, realizzata a partire da esemplari reali, come riportato nella figura 4 che segue.
Un dato a supporto della corretta assegnazione della posizione 158 per il francobollo del valore da 9 crazie sottopostoci da Alberto M. Firenze, si ottiene confrontando l'esemplare con quello presente alla stessa posizione nel foglio di prova di stampa del valore da 9 crazie pervenutoci nella sua interezza. Come si può osservare nell'immagine di figura 5 che segue, i due francobolli presentano caratteristiche simili. In particolare l'ultimo carattere 'O' della Dicitura 3 (TOSCANO), risulta leggermente deformato in entrambi gli esemplari, rispetto al disegno standard, così come i caratteri 'AZIE' della Dicitura 4, quella del tassello del valore.
Abbiamo riportato un esempio di studio della filigrana di un esemplare del valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo, propostoci da Alberto M. Firenze (figura 1). Si è determinata la configurazione della stessa, grazie alla quale è stato possibile risalire alla posizione che il francobollo occupava nel foglio da 240 esemplari. La filigrana mostra il trittico di perle apicale della Corona 6 (figura 4), con orientamento Capovolto. Alberto ci riporta che l'impronta della filigrana si osserva al recto in questo esemplare, il che ci suggerirebbe di utilizzare la tavola di riferimento S04 per la determinazione della posizione. Ciò rappresenta una anomalia in quanto la corretta corrispondenza del disegno della filigrana si osserva con la tavola S02 (figura 3), che implicherebbe l'impronta della filigrana visibile al Verso. Ad ogni modo, data la perfetta corrispondenza dei frammenti di filigrana del francobollo in esame, con la tavola S02, determiniamo la posizione originaria nel foglio da 240 esemplari essere la 158 (figura 3). Si è osservata infine la corrispondenza posizione-varietà del francobollo in esame con quello presente nel foglio di prova di stampa del valore da 9 crazie, giuntoci integro, della stessa posizione 158. In questo caso la corrispondenza posizione-varietà si osserva sia per il cliché della vignetta, sia per quello del tassello del valore (figura 5), ovvero le micro-caratteristiche peculiari dei due cliché si riscontrano identiche nei due francobolli. Questo fatto suggerisce che il francobollo di Alberto M. Firenze possa verosimilmente essere stato prodotto nella stessa sessione di stampa del foglio di prova, ovvero utilizzando la stessa composizione della matrice dei cliché. Ringraziamo Alberto A. Firenze per averci permesso di studiare il suo francobollo, risultato decisamente molto interessante per la comprensione e la ricostruzione della storia dei francobolli toscani. © Tiziano Nocentini 2024
all rights reserved Riferimenti 1. Sito di riferimento per la filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana
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