il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia Pistoia, una storia antica CATALOGHI DI TOSCANA
 

Analisi delle varietà di una
striscia orizzontale di tre esemplari
del valore da 1 centesimo

© Tiziano Nocentini 2024
all rights reserved
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

PERCORSO: le schede > Francobolli di Toscana > questa pagina



Introduzione

Questo breve articolo lo dedichiamo alla descrizione di un multiplo di francobolli emessi dal Governo della Toscana, la striscia orizzontale di tre esemplari del valore da 1 centesimo riportata in figura 1.

I francobolli furono annullati con inchiostro nero con due impronte complete ed una parziale del bollo PD senza punti di Talamone (si confronti con le tavole di E. Sogno, Tavola XII, n.285).

Una delle caratteristiche di questa striscia è la presenza per tutta la larghezza della riga di colore in alto, prodotta dal listello metallico posto a chiusura della matrice di stampa.

Questo pezzo racchiude molte caratteristiche interessanti, tra le quali una completamente inedita a quanto ci risulta. Di seguito proponiamo lo studio che abbiamo realizzato.

Figura 1 − Striscia orizzontale di tre esemplari del valore da 1 centesimo



Descrizione

Gli stereotipi della vignetta dei tre francobolli che compongono la striscia, sono stati tutti identificati e catalogati. Vediamo di rintracciarne i dettagli che li contraddistinguono.

Figura 2 − I dettagli che caratterizzano le varietà presenti nella striscia in esame


L'esemplare a sinistra è nella varietà O2-02 per la vignetta, che si può facilmente riconoscere dalle tipiche falle in basso all'Ornato 2 (Dt29) e dalla caratteristica deformazione del carattere 'P' (Dt30).

Il francobollo centrale è di più difficile identificazione, in quanto le micro-deformazioni che ne caratterizzano la varietà della vignetta, sono coperte dal carattere 'D' dell'annullo di sinistra. Si tratta infatti della varietà D1-18, che in questo caso si riconosce dalla particolare deformazione del carattere 'T' della Dicitura 2 (POSTALE, Dt232). I dettagli che meglio permetterebbero di identificare questa varietà sono le deformazioni del secondo carattere 'O' ed il primo carattere 'L' della Dicitura 1 (FRANCOBOLLO, Dt31), parzialmente visibili in figura 2, grazie alla modifica dei colori nel riquadro in basso.

L'esemplare a destra presenta le caratteristiche della varietà della vignetta che abbiamo catalogato con il codice D1-04. Le micro-deformazioni che lo contraddistinguono sono la scalfittura interna al Segmento 2 della Cornice all'altezza dell'Ornato 2 (Dt74) e le falle a destra dei caratteri 'OLLO' della Dicitura 1 (Dt75).

Nel francobollo di destra possiamo riconoscere una ulteriore varietà, quella del tassello del valore. Si tratta della T1C-02 di cui parleremo più estesamente in futuro in un articolo dedicato, caratterizzata dalla forma inusuale del carattere 'S' della Dicitura 4 (il tassello del valore appunto), 1·CENTES., che risulta ispessito nel tratto obliquo centrale, oltre a presentare un piccolo punto di colore al suo interno all'estremità in basso a sinistra (Dt262).

Il pezzo presenta una ulteriore caratteristica molto interessante, ovvero l'interruzione della riga di colore in alto, all'altezza dell'estremità destra del francobollo centrale, che abbiamo identificato con il codice Dt263. Questo tipo di interruzione si riscontra molto raramente nei francobolli emessi dal Governo della Toscana ed è molto probabilmente causata dalla insufficiente lunghezza dei listelli metallici che venivano posti a chiusura della matrice di stampa (i 240 stereotipi della vignetta più i 240 stereotipi del tassello del valore), per evitare una sovra inchiostrazione delle estremità dei francobolli. Questi listelli metallici non erano evidentemente di lunghezza sufficiente a coprire l'interno lato esterno del quadro di stampa, quindi ne venivano posizionati più di uno. Nel caso in cui questi elementi tipografici non fossero poggiati perfettamente l'uno contro l'altro, rimaneva scoperto uno spazio di pochi millimetri, risultante in una falla di stampa come quella del dettaglio Dt263.

Una falla di stampa che interrompe dal riga di colore nella striscia di figura 2, la ritroviamo identica nel francobollo del valore da 10 centesimi riprodotto in figura 3, ancora aderente ad un frammento della missiva che affrancava, che fu annullato dall'ufficio postale di Galeata con un datario circolare, il 30 Dicembre del 1860.

Figura 3 − Il valore da 10 centesimi su frammento annullato a Galeata


Non solo l'interruzione della riga di colore in alto risulta della stessa ampiezza e posizionata nello stesso punto rispetto al francobollo centrale della striscia, ma anche l'impronta dello stereotipo della vignetta risulta la stessa, ovvero quella catalogata come D1-18. Nella figura 4 che segue evidenziamo i dettagli che la caratterizzano. In questo caso sono chiaramente visibili anche le deformazioni identificate come dettaglio Dt231.

Figura 4 − Il francobollo annullato a Galeata con evidenziate le caratteristiche peculiari


Nella figura 5 che segue, riportiamo affiancati i due francobolli nella varietà della vignetta D1-18 ed in altro sovrapposti gli ingrandimenti della loro porzione superiore, comprendente anche la riga di colore in alto, a mostrare la perfetta coincidenza dell'interruzione nei due esemplari.

Figura 5 − I due francobolli del valore da 1 e da 10 centesimi nella varietà della vignetta D1-18 con la stessa interruzione della riga di composizione in alto


I due esemplari di figura 5 ci forniscono informazioni molto interessanti per ricostruire le modalità con cui venivano stampati i francobolli emessi dal Governo della Toscana. Essendo le interruzioni delle righe di composizione molto rare, possiamo verosimilmente assumere che i due francobolli da 1 e da 10 centesimi occupassero la stessa posizione all'interno della prima riga in alto di sedici esemplari, ovvero quella coincidente appunto con la congiunzione dei due listelli di metallo all'origine della riga di colore. Lo stereotipo utilizzato per la stampa della vignetta era anch'esso lo stesso, il D1-18. Ovviamente lo stereotipo per il tassello del valore non può essere lo stesso in quanto si tratta di due valori diversi. Da queste osservazioni ci sentiamo legittimati ad ipotizzare che nella stampa dei fogli da 1 e da 10 centesimi cui appartenevano i francobolli di figura 5, la matrice di stampa non fu smontata completamente, ovvero la disposizione dei listelli esterni e dei cliché delle vignette fu lasciata invariata e furono sostituiti solamente quelli del tassello del valore.


Conclusioni

Abbiamo presentato lo studio di una striscia orizzontale di tre esemplari del valore da 1 centesimo emesso dal Governo della Toscana, annullato a Galeata il 30 Dicembre del 1860 in nero con il bollo PD, dal punto di vista delle varietà. Abbiamo mostrato come in ognuno dei tre francobolli che costituiscono la striscia si possano riscontrare varietà per la vignetta, ovvero la O2-02 a sinistra, la D1-18 al centro e la D1-04 a destra. Per il francobollo di destra abbiamo anche brevemente descritto il tassello del valore, impronta dello stereotipo T1C-02 (F2).

Lo studio della striscia da 1 centesimo, ci ha permesso di discutere un ulteriore elemento tipografico presente, ovvero l’interruzione della riga di colore in alto, riscontrabile in casi molto rari nei francobolli toscani. Abbiamo visto come la stessa interruzione della riga si ritrovi identica in un altro esemplare, in questo caso del valore da 10 centesimi, sempre con la medesima varietà per la vignetta, la D1-18. Ciò ci ha permesso di identificare una Posizione Ricorrente Generica (F5) per questa varietà nella prima riga in alto.


© Tiziano Nocentini 2024 all rights reserved


Riferimenti

1. Sito di riferimento per la filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana



il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia Pistoia, una storia antica CATALOGHI DI TOSCANA