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Studio della filigrana e delle varietà
di un esemplare da 60 crazie

© Tiziano Nocentini 2024
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Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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Introduzione

Piotr Berezowski ha sottoposto alla nostra attenzione l'esemplare da 60 crazie emesso dal Granducato di Toscana e annullato leggermente in nero con un datario circolare, che riportiamo nella figura 1 che segue, perché ne dessimo una descrizione dal punto di vista della filigrana e delle varietà.

Approfittiamo di questa opportunità per descrivere più in dettaglio il procedimento da noi utilizzano per questo tipo di studio.

Figura 1 − L'esemplare da 60 crazie in esame



Descrizione

Come primo passo procediamo col mettere in evidenza la filigrana, ritracciandola a colori, in questo caso il rosso, come mostrato nella figura 2 che segue.

Figura 2 − L'esemplare da 60 crazie con il verso e con la filigrana ritracciata


Introduciamo ora il metodo di numerazione delle perle che utilizziamo normalmente nell'ambito dei nostri studi. Nella figura 3 che segue riportiamo come esempio la Corona 11 assieme al codice di ognuna delle 10 perle che la costituiscono. La forma delle corone cui facciamo riferimento è della Faccia A, ovvero quella in cui normalmente riscontriamo l'impronta della filigrana al verso del francobollo. Nel disegno totale della filigrana a 12 corone le perle sono complessivamente 120 ed ognuna è identificata da un codice alfanumerico, nel quale il primo numero indica la corona cui la perla appartiene (corone numerate da quella in alto a sinistra a quella in basso a destra in riferimento sempre alla Faccia A), seguito dalla lettera 'P' e da un numero che va da 1 a 10, come indicato dalla figura 3, ovvero P1, P2, P3 e P4 per le Perle apicali singole, P3, P4 e P5 per le perle che compongono il Trittico e P8, P9 e P10 per le tre perle incastonate nella Ghiera orizzontale.

La filigrana del francobollo da 60 crazie di Piotr, mostra chiaramente frammenti di una corona, in configurazione Dritta (ovvero le punte delle corone sono rivolte verso l'alto), in cui sono visibili parti di 3 delle 10 perle che la costituiscono. Si può facilmente intuire che la perla in basso a sinistra sia una delle tre incastonate nella Ghiera orizzontale, quella in alto a destra sia una delle tre che costituiscono il Trittico apicale, mentre quella a sinistra a circa metà altezza sia una delle quattro Singole apicali.

Figura 3 − Ricostruzione della corona 11 a partire da esemplari reali


Confrontando la disposizione geometrica delle linee della filigrana del francobollo da 60 crazie, con la ricostruzione accurata di ognuna delle 12 corone realizzata a partire da esemplari reali, si osserva perfetta coincidenza con parte della Corona 11 come appare nell'immagine Faccia A.

Nella figura 4 che segue, riportiamo una sovrapposizione dell'esemplare da 60 crazie con la parte corrispondente della Corona 11, come si osserva nella Faccia A. Se ne deduce che le perle visibili nella filigrana del francobollo sono le 11P2, 11P3 e 11P8.

Figura 4 − Sovrapposizione della filigrana dell'esemplare da 60 crazie con la ricostruzione della corona 11


Da quanto detto deriva che dobbiamo servirci della tavola di riferimento S01 per rintracciare la posizione che il francobollo occupava nel quadro di stampa. Andando a posizionare il francobollo in corrispondenza delle perle 11P2, 11P3 e 11P8 nella tavola S01, otteniamo coincidenza pressoché perfetta con la posizione 201, come mostrato nella composizione grafica di figura 5.

Figura 5 − Dimostrazione della posizione occupata dall'esemplare da 60 crazia nel foglio di stampa


L'esemplare da 60 crazie fornito da Piotr fu stampato con uno stereotipo della vignetta, che mostra una particolare ed inconfondibile deformazione dell'Ornato 4, che abbiamo indicato con il numero 61 in figura 6. Tale caratteristica individua la varietà catalogata come A16 nel manuale a cura di E. Calcagno e V. Morani1 e come G16 in quello redatto da L. Guido2. Per confronto, si può consultare questa pagina dove sono mostrati altri 7 esempi di francobolli nella varietà A16 (G16).

Figura 6 − Deformazione dell'Ornato 4 che caratterizza la varietà A16 (G16)



Conclusioni

Il francobollo fornito da Piotr Berezowski ci ha permesso di approfondire la metodologia da noi utilizzata per lo studio della filigrana dei francobolli toscani. Abbiamo inoltre descritto il criterio che proponiamo per indicare ognuna delle 120 perle presenti nel disegno completo, che costituisce la filigrana del Primo Tipo di Toscana.

La filigrana dell'esemplare da 60 crazie, è risultata essere nella configurazione Verso-Dritta, la piĆ¹ comune delle quattro in cui possono presentarsi i francobolli toscani. Questa configurazione implica normalmente che l'impronta della filigrana sia presente al verso del francobollo, cosa che può essere effettivamente verificata solamente potendo studiare il pezzo dal vivo.

Grazie alla metodologia messa a punto e descritta in un precedente articolo, è stato possibile determinare la posizione che il francobollo occupava nel quadro di stampa complessivo, la 201, ovvero apparteneva al blocco inferiore dei tre nei quali era suddiviso il foglio intero da 240 esemplari.

Abbiamo mostrato inoltre che il francobollo fu stampato utilizzando per la vignetta un particolare stereotipo, che è all'origine della varietà definita A16 dal manuale di Calcagno-Morani1 e G16 da quello di L. Guido2.

Ringraziamo Piotr Berezowski per averci dato l'opportunità di realizzare questa pubblicazione.


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Riferimenti

1. E. Calcagno, V. Morani - Granducato di Toscana - I francobolli e le varieta' di cliché - ed. Unificato

2. L. Guido - Il Marzocco e i difetti costanti nei francobolli del Granducato di Toscana

3. Sito di riferimento per la filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana



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