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Varietà del tassello del valore dei francobolli toscani
– Parte I -

© Tiziano Nocentini 2024
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Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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Introduzione

Come è ben noto, i francobolli toscani, granducali e del Governo della Toscana, furono prodotti realizzando le stampe con la tecnica tipografica. Gli esemplari venivano stampati in fogli da 240 unità in un rettangolo di 15 righe per 16 colonne, suddivise in tre blocchi verticali da 80 esemplari ciascuno. La matrice di stampa veniva composta a partire da 240 stereotipi (cliché) per la Vignetta e 240 stereotipi (cliché) per il Tassello del Valore. Gli stereotipi per la vignetta erano sempre gli stessi a prescindere dal valore che doveva essere prodotto, mentre quello del tassello del valore variava ovviamente a seconda della produzione da eseguire.

Figura 1 − Esempio di composizione di un francobollo toscano in relazione ai due stereotipi che lo compongono


Per i francobolli granducali il tipografo aveva quindi a disposizione almeno 240 stereotipi raffiguranti il leone (Marzocco) seduto a lato dello scudo su cui poggiava la zampa anteriore destra e almeno 240 stereotipi per ognuno dei valori emessi in periodo granducale, ovvero quelli da 1 quattrino, 1 soldo, 2 soldi, 1 crazia, 2 crazie, 4 crazie, 6 crazie, 9 crazie e 60 crazie. In totale esistevano almeno 2400 stereotipi.

Analogamente per i francobolli emessi dal successivo Governo della Toscana erano presenti in tipografia almeno 240 stereotipi raffiguranti lo scudo crociato della casata dei Savoia e 240 stereotipi per ognuno dei 7 valori emessi, ovvero da 1, 5, 10, 20, 40, 80 centesimi e da 3 Lire italiane, per un totale di 1920.

Per quanta cura fosse stata impiegata per realizzare tutti questi stereotipi identici l'uno con l'altro all'interno di ogni tipologia, data la rudimentale tecnica di produzione, si produssero oggetti che talvolta differivano tra loro per dettagli più o meno evidenti. Inoltre l'utilizzo portò nel tempo alla creazione di ulteriori piccoli danneggiamenti dei cliché. Tali imperfezioni sono risultati nella stampa dei francobolli, dando luogo alle Varietà, ovvero francobolli che mostrano particolari caratteristici ed unici nell'immagine, tali da poter riconoscere, caratterizzare e catalogare lo stereotipo di cui sono l'impronta. Fino ad oggi ciò è stato fatto per gli stereotipi delle vignette, per i francobolli granducali1 e per quelli del Governo della Toscana. Uno studio analogo può essere relizzato anche per gli stereotipi del Tassello del Valore.

Con questa pubblicazione e con le altre analoghe che seguiranno, vogliamo riportare alcuni esempi tra i più eclatanti di Varietà del Tassello del Valore. Nel presente articolo ne tratteremo alcune del valore da 10 centesimi.



Varietà del tassello del valore da 10 centesimi

Ogni varietà verrà catalogata assegnando un codice del tipo TXY-Z, dove la lettera 'T' sta per 'Tassello' ed identifica la varietà come relativa ad un tassello del valore, 'X' è un numero che indica la quantità monetaria del valore e potrà essere 1, 2, 3, 4, 5, 6, 9, 10, 20, 40, 60, 80, Y potrà essere uguale a 'C' nel caso si tratti di un tassello del valore in Centesimi, 'Cr' nel caso il tassello sia riferito al valore in Crazie', 'S' nel caso del valore in Soldi, 'Q' per il valore in Quattrini e 'L' per il valore in Lire. Infine 'Z' sarà un numero progressivo a partire da '01' ad indicare la successiva varietà di ogni tipologia.

T10C-01 - 'T' tagliata in verticale Tipo I

Iniziamo con il descrivere la prima varietà del tassello del valore da 10 centesimi, ovviamente dei francobolli emessi dal Governo della Toscana. Questa è stata in realtà già introdotta in un articolo precedente, ovvero nel primo capitolo relativo alle varietà della Dicitura 2, in particolare riguardo alla D2-05 'T' deforme di 'Postale'.

Come evidenziato nella figura 2 che segue, la varietà T10C-01 consiste in una falla lineare verticale in corrispondenza del carattere 'T' della dicitura '10·CENTES'. Da notare come l'estremità destra del segmento sinistro dei due in cui la falla divide la linea di base del tassello del valore, sia leggermente piegata verso l'alto (Dt252).

Figura 2 − I dettagli caratteristici della varietà del tassello del valore T10C-01


Lo stereotipo T10C-01 lo riscontriamo associato ad almeno 3 diversi stereotipi della vignetta. Il primo di questi è riportato in figura 3 che segue, dove lo stereotipo del tassello del valore da 10 centesimi T10C-01 è associato allo stereotipo V08 per la Vignetta, riconoscibile dalle due falle presenti nei quadranti Q1 e Q2 dello scudo, che abbiamo a suo tempo codificato come Dt200 e Dt201.

Figura 3 − Un esemplare da 10 centesimi del Governo della Toscana, stampato utilizzando il tassello T10C-01 associato al V08


Nei due esemplari riprodotti in figura 4 troviamo lo stereotipo T10C-01 associato a quello per la Vignetta D2-05, caratterizzato quest'ultimo in modo inconfondibile dalla deformazione del carattere 'T' della Dicitura 2.

Figura 4 − Due esemplari da 10 centesimi del Governo della Toscana, stampati utilizzando il tassello T10C-01 associato al D2-05


Lo stereotipo per il tassello del valore da 10 centesimi T10C-01 lo troviamo associato anche con quello V16 della Vignetta, in almeno 4 esemplari che sono riprodotti in figura 5 che segue. Lo stereotipo V16 è chiaramente identificabile dalla deformazione nel drappo destro codificato come Dt223.

Figura 5 − Due esemplari da 10 centesimi del Governo della Toscana, stampati utilizzando il tassello T10C-01 associato al V16


T10C-02 - 'T' tagliata in verticale Tipo II

Questa varietà del tassello del valore da 10 centesimi è molto simile alla precedente. Si tratta anche in questo caso di una falla verticale che attraversa il carattere 'T' della dicitura '10·CENTES.', ma in posizione quasi impercettibilmente spostata verso sinistra. Inoltre, a differenza della varietà precedente, dove l'estremità destra del segmento di sinistra della linea di base della cornice sterna, non è piegata verso l'alto (Dt254, figura 6).

Figura 6 − I due dettagli che caratterizzano la varietà del tassello del valore T10C-02


Il tassello T10C-02 lo troviamo associato a diversi cliché della vignetta, come ad esempio il D1-08, il cui risultato è il francobollo riprodotto in figura 7. Nella figura abbiamo anche evidenziato il dettaglio Dt90 caratteristico appunto della varietà del cliché della vignetta D1-08 discusso in precedenza.

Figura 7 − Un esemplare prodotto impiegando il tassello T10C-02 e lo stereotipo D1-08


Altro stereotipo per la vignetta con cui si trova associato il T10C-02 è il D3-02 a formare i tre esemplari riprodotti nella figura 8 che segue. I dettagli Dt145 e Dt146 sono quelli più evidenti della D3-02 e sono stati evidenziati nella composizione grafica.

Figura 8 − Tre esemplari prodotti utilizzando gli stereotipi T10C-02 per il tassello del valore e il D3-02 per la Vignetta


La varietà T10C-02 la troviamo associata ad almeno una terza tipologia di stereotipi della vignetta, al momento non codificati, a realizzare i sei esemplari riportati nella figura 9 che segue.

Figura 9 − Ulteriori nove esemplari di francobolli del valore da 10 centesimi stampati utilizzando lo stereotipo T10C-02


È stato possibile rintracciare anche una terza tipologia della varietà 'T' tagliata in verticale, molto simile alla T10C-02, dove la falla verticale risulta più ampia orizzontalmente rispetto agli esemplari precedenti. Due di questi francobolli sono riprodotti nella figura 10 che segue.

Figura 10 − Due esemplari del valore da 10 centesimi che presentano una sotto-varietà della T10C-02



Conclusioni

Con questo articolo abbiamo introdotto un nuovo argomento riguardo i francobolli toscani, granducali e del Governo della Toscana, ovvero le varietà che interessano gli stereotipi utilizzati per la stampa dei tasselli del valore. Come per i cliché della Vignetta, anche quelli utilizzati per la stampa dei valori facciali dei francobolli possono presentare caratteristiche peculiari grafiche ricorrenti, univocamente identificabili e quindi catalogabili.

Date le ridotte dimensioni degli stereotipi per i tasselli del valore rispetto a quelli per la Vignetta e dato il loro utilizzo limitato (i cliché per la Vignetta venivano utilizzati sempre, ogniqualvolta si doveva stampare dei francobolli, mentre i tasselli del valore venivano utilizzati solo nel caso della stampa di un determinato valore), furono oggetto di un numero molto inferiore di danneggiamenti. Da tutto ciò deriva che il numero di varità dei tasselli dei valori sia di molto inferiore.

Abbiamo mostrato qui le prime due varietà catalogate per il valore da 10 centesimi del Governo della Toscana:

  • la T10C-01 che si è trovata associata fino ad oggi agli stereotipi per la Vignetta V08 (1 esemplare), D2-05 (2 esemplari) e V16 (4 esemplari)

  • la T10C-02 che ad oggi è stata riscontrata accoppiata con gli stereotipi per la Vignetta D1-08 (1 esemplare), D3-02 (3 esemplari), e in altri 9 esemplari associata ad uno stereotipo per la Vignetta al momento non catalogato.

È stata inoltre riscontrata una sotto-varietà della T10C-02, in cui la falla verticale che attraversa il carattere 'T' della dicitura '10·CENTES.' risulta orizzontalmente più ampia.



Riferimenti

Emilio Calcagno, Vittorio Morani, Granducato di Toscana - I francobolli e le varietá di cliché, ed. Unificato, 2014



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Riferimenti

Sito di riferimento per la filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana



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