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Posizioni Costanti del valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo e Interspazi Di Gruppo anomali |
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© Tiziano Nocentini 2023 © Emilio F. Calcagno 2023 all rights reserved |
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Le "divise uniformi" degli impiegati delle Poste Granducali - 1835 |
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Il concetto di Posizione Costante per i francobolli toscani, siano essi emessi dal Granducato o dal Governo della Toscana, è un fenomeno che è possibile riscontrare nello studio di questi valori, abbastanza frequentemente rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare data la tecnica utilizzata per la realizzazione degli stessi, ovvero la stampa tipografica. In questo articolo vogliamo mostrare il caso di Posizioni Costanti censite per il valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo, la 159 e la 160. La discussione sulla costanza di varietà e posizione ci dà l'occasione, come vedremo, di presentare due dei casi in cui si riscontra una marcata anomalia nelle dimensioni dell'interspazio di gruppo.
Prendiamo in considerazione la striscia orizzontale di quattro esemplari del valore da 9 crazie mostrata in figura 1. Possiamo osservare che il pezzo proviene verosimilmente dalla quinta, dalla decima o dalla quindicesima riga dall'alto del foglio da 240 esemplari, in quanto l'abbondante margine inferiore bianco non può che essere un interspazio di gruppo o lo spazio che separa la cornice inferiore dei francobolli dell'ultima riga in basso e la riga di composizione che chiude il quadro di stampa. La striscia inoltre doveva trovarsi al margine destro del foglio, anche questo deducibile dall'ampio margine bianco a destra. Dal solo esame del lato stampato del francobollo possiamo quindi già delimitare di molto le posizioni che i quattro francobolli occupavano nel foglio, ovvero le 77, 78, 79 e 80, le 157, 158, 159 e 160 oppure le 237, 238, 239 e 240.
Lo studio della filigrana di questa striscia può tuttavia fornirci informazioni utili per circoscrivere ulteriormente le posizioni di provenienza dei francobolli. Nella figura 2 che segue riportiamo la striscia assieme al verso e alla filigrana, che mostra, come evidente, la parte superiore di una corona, comprendente ben sei delle perle apicali.
La solcatura della filigrana è visibile sul fronte dei francobolli (Recto) ed essendo evidentemente le corone rivolte con le punte verso il basso (Capovolta), occorre servirci della tavola S04 per determinare la posizione nel quadro di stampa. Come mostrato in figura 3 le tracce della filigrana che si intravedono nella striscia appartengono alla quarta corona e i francobolli occupavano le posizioni 157, 158, 159 e 160 del quadro di stampa. Ciò conferma sia il margine di foglio a destra, sia l'interspazio di gruppo in basso.
Proviamo ad analizzare i francobolli in cerca di eventuali varietà. In figura 4 abbiamo evidenziato otto delle anomalie riscontrabili nei francobolli che compongono la striscia, dettagli che ci permettono di riconoscere i cliché della vignetta che sono all'origine dei francobolli stessi. In particolare riconosciamo nel francobollo di destra la varietà A2 caratterizzata dai dettagli D1 e D2 e nel secondo francobollo da destra la varietà A8 caratterizzata dai dettagli D3, D4, D5, D6 e D7. Anche il secondo francobollo da sinistra presenta una anomalia dell'Ornato 4 (D8), non rilevante per quanto concerne questa pubblicazione, indicato solamente per completezza.
Prendiamo in esame ora la coppia riportata in figura 5 di sotto. Anche per questo pezzo possiamo dedurre che, dai i margini molto ampi in basso e a destra privi di stampa, questo si potesse trovare in posizione subito sopra un interspazio di gruppo e al margine destro del foglio.
Studiamo la filigrana di questa coppia, che riportiamo nella figura 6 che segue. La solcatura appare come visibile sul retro dei francobolli (Verso) e le corone sono chiaramente rivolte verso il basso (Capovolta). Ne segue che per determinare la posizione che i due francobolli occupavano nel quadro di stampa, occorre utilizzare la tavola S02.
Come dimostrato nella seguente figura 7, le due perle apicali visibili nella filigrana della coppia del valore da 9 crazie, appartengono alla sesta corona e posizionando i francobolli in modo da sovrapporli alla stessa nella tavola S02, deduciamo che gli stessi occupavano le posizioni 159 e 160 del quadro di stampa.
Proviamo a rintracciare eventuali anomalie di stampa nei due francobolli della coppia, in caso queste ci permettano di riconoscere varietà del cliché della vignetta. Come evidenziato in figura 8 nei due francobolli che costituiscono la coppia orizzontale del 9 crazie ritroviamo le stesse micro-caratteristiche osservate nei due francobolli a destra della striscia orizzontale di quattro esemplari, descritta all'inizio di questo articolo. Ne segue che i due francobolli della coppia sono anch'essi nelle varietà A8 (quello di sinistra) e A2 (quello di destra).
Esaminiamo ora il caso del francobollo sempre da 9 crazie riportato nella figura 9 che segue. Anche in questo caso, solamente osservando il recto, possiamo affermare che l'esemplare si trovasse nella sedicesima colonna del quadro di stampa, ovvero al bordo di destra, dato il margine sufficientemente ampio e non stampato su quel lato, tale da dimostrare l'assenza di un ulteriore francobollo. Anche in questo caso il margine inferiore è ampio e privo di stampa, sufficiente da dimostrare che si tratti di un interspazio o di un margine inferiore del foglio.
Lo studio della filigrana ci permette di compiere un passo ulteriore nella determinazione della posizione di provenienza del francobollo. Come mostrato in figura 10 questa mostra una perla apicale esterna di una corona. Essendo la solcatura della filigrana osservabile al verso dobbiamo servirci della tavola S02 per determinare la posizione di provenienza del francobollo.
Come dimostrato nella figura 11 che segue, la filigrana coincide con la porzione esterna della sesta corona e quindi la posizione cui si risale è la 160, confermando quindi l'interspazio di gruppo in basso.
Per quanto riguarda eventuali anomalie di stampa, possiamo osservare nel francobollo singolo da 9 crazie, le stesse due micro-deformazioni descritte in precedenza, ovvero i dettagli D1 e D2 tipici della varietà A2.
I tre pezzi descritti finora permettono di definire due Posizioni Costanti dei francobolli granducali di Toscana. La varietà A8 si riscontra infatti in posizione 159 in almeno due esemplari, il centrale a destra della striscia orizzontale da quattro esemplari (figura 1) e l'esemplare di sinistra della coppia (figura 13).
La varietà A2 si riscontra invece in posizione 160 in almeno tre esemplari, ovvero il francobollo di destra della striscia da quattro esemplari, quello di destra della coppia ed il singolo appena discusso (figura 14).
La discussione dei tre precedenti pezzi, che ci ha mostrato due esempi di Varietà in Posizione Costante degli esemplari del valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo, ci permette di estendere la discussione e di descrivere un caso particolare di interspazio di gruppo, quello che tra gli specialisti di francobolli di Toscana viene definito 'Interspazio Jumbo'. È noto che lo spazio che normalmente intercorre verticalmente tra i francobolli toscani è di circa 1 millimetro, mentre in caso di interspazio di gruppo, che normalmente si trova tra le righe 5 e 6 e tra le righe 10 e 11, questo è maggiore, arrivando a misurare fino a 1,4-1,5 millimetri, come mostrato con l'esemplare riportato in figura 15, dove si può osservare sia una normale spaziatura verticale (in basso 1 millimetro), sia la spaziatura di interspazio di gruppo (in alto 1,5 millimetri).
Riprendendo in esame la coppia sempre del valore da 9 crazie mostrata in precedenza e confrontando le dimensioni del margine inferiore con quelle dell'interspazio di gruppo del francobollo riportato in figura 15, possiamo notare una decisa incongruenza (figura 16).
Anche il margine inferiore della striscia orizzontale da quattro esemplari mostrata all'inizio di questa pubblicazione rientra nella classificazione di Interspazio di Gruppo Jumbo, per l'insolita ampiezza non stampata. Il margine inferiore del francobollo singolo riportato in figura 9, risulta invece troppo corto per poterlo definire con certezza Jumbo. In figura 17 riportiamo altri sei esempi di francobolli che mostrano un margine, superiore o inferiore inusualmente ampio e privo di stampa, tanto da poter essere classificato come Interspazio di Gruppo Jumbo.
Durante lo studio della filigrana del Primo Tipo dei francobolli granducali di Toscana ci siamo imbattuti in alcuni esempi di francobolli in cui sembra che l'usuale distanziamento tra gli esemplari che normalmente intercorre tra le righe 5 e 6 e tra le 10 e 11, definito 'Interspazio di Gruppo', risulti identico al distanziamento tipico lasciato tra le altre righe. È stato possibile rintracciare casi in cui il distanziamento maggiore (1,5 millmetri) sarebbe dovuto esserci, in quanto i francobolli risultano provenire da posizioni adiacenti ad un interspazio di gruppo, ma di fatto questo non si osserva. In figura 18 riportiamo l'immagine di una striscia orizzontale di tre esemplari del valore da 1 crazia su filigrana del Primo Tipo, come è evidente dall'immagine della stessa in trasparenza.
La filigrana della striscia è nella configurazione Verso-Dritta, ovvero le corone sono orientate con le punte rivolte verso l'alto (Dritta) e la solcatura delle linee di filigrana è visibile sul retro del francobollo (Verso). Le cinque perle che mostra la filigrana, un trittico centrale superiore e due singole laterali, appartengono alla sesta corona. Nella figura 19 che segue riportiamo la sovrapposizione in trasparenza del verso della striscia, dove abbiamo ritracciato in rosso le linee della filigrana, con l'opportuna zona della tavola S01.
Le posizioni occupate dai tre francobolli che compongono la striscia occupavano quindi le posizioni 81, 82 e 83 del foglio, in particolare la striscia si trovava in angolo superiore sinistro del blocco centrale da 80 esemplari. Questa posizione è confermata dall'ampio margine bianco sinistro della striscia, che dimostra l'assenza di ulteriori esemplari su quel lato. La posizione riscontrata con il metodo della filigrana, implica che in alto ai francobolli fosse presente un Interspazio di Gruppo, in particolare quello superiore dei due presenti nel foglio completo da 240 esemplari. L'analisi più accurata dei francobolli però ci mostra che sul lato superiore a destra della striscia si intravedono tracce della stampa dei francobolli che si trovavano sulla riga superiore, ovvero la quinta, fatto che ci permette di misurare la distanza che separava verticalmente i francobolli della quinta riga da quelli della sesta. Il valore di 1 millimetro rilevato, risulta decisamente molto più piccolo di quello che ci aspetteremmo per un Interspazio di Gruppo. Nella figura 20 che segue riportiamo un confronto tra le dimensioni di un interspazio di gruppo standard, quelle decisamente molto più piccole che osserviamo in alto a destra della striscia orizzontale della crazia e quelle di un Interspazio Jumbo.
In questa pubblicazione abbiamo riportato due esempi di Posizione Costante di varietà dei francobolli granducali di Toscana su filigrana del Primo Tipo, per il valore da 9 crazie, ovvero la A8 in posizione 159 con 2 esemplari e la A2 in posizione 160 con 3 esemplari. Ciò è stato possibile grazie alla tecnica di posizionamento dei francobolli nel quadro di stampa, da noi giĆ descritta in un precedente articolo. La discussione delle Posizioni Costanti, ci ha permesso di descrivere un fenomeno decisamente molto insolito, quello che in gergo specialistico viene definito come Interspazio di Gruppo Jumbo, ovvero dimensioni inusualmente grandi dell'Interspazio di Gruppo, che si riscontrano, sebbene molto raramente, in alcuni francobolli del valore da 9 crazie su filigrana del Primo Tipo. È stato inoltre descritto un caso eccezionale di Interspazio di Gruppo Assente, ovvero di dimensione della distanza tra due righe contigue, che sarebbe dovuta essere compatibile con quelle di un Interspazio di Gruppo (~1,5 millimetri), che risulta invece essere delle dimensioni tipiche di un non interspazio (~1 millimetro). Entrambi i casi riportati di Dimensioni Anomale dell'Interspazio di Gruppo, inusualmente ampio (Jumbo) o assente, risultano decisamente rari. Si tratta molto probabilmente di errori nella composizione della matrice di stampa, in un caso si è evidentemente inserito un listello spaziatore troppo spesso o uno di troppo e nell'altro ci si è dimenticati di inserirlo. © Tiziano Nocentini 2023 © Emilio F. Calcagno 2023 Riferimenti Emilio Calcagno, Vittorio Morani, Granducato di Toscana - I francobolli e le varietá di cliché, ed. Unificato, 2014 Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, Determinazione della Posizione nel Quadro di Stampa dei francobolli toscana su filigrana del Primo Tipo Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, Le 'Posizioni Costanti' dei francobolli granducali di Toscana su filigrana del Primo Tipo Sito di riferimento per la filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana
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