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Gli interspazi di gruppo, i bordi e gli angoli di foglio nei francobolli toscani con la Prima Filigrana |
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© Tiziano Nocentini 2022 © Emilio F. Calcagno 2022 all rights reserved |
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Le "divise uniformi" degli impiegati delle Poste Granducali - 1835 |
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I francobolli toscani, siano essi granducali o del Governo Provvisorio, furono stampati in fogli da 240 esemplari, disposti in quindici righe di sedici francobolli ciascuna, raggruppati in tre blocchi orizzontali da ottanta, separati da un interspazio, che possiamo chiamare gruppo superiore (prime cinque righe dall'alto, posizioni 1-80), gruppo centrale (righe 6-10, posizioni 81-160) e gruppo inferiore (ultime cinque righe dall'alto, posizioni 161-240). I francobolli granducali furono stampati lasciando tra un esemplare e l’altro 0,5-0,6 mm orizzontalmente e 0,8-0,9 mm verticalmente. Tra i tre gruppi fu però lasciato uno spazio maggiore, tra le righe 5 e 6 e tra quelle 10 e 11, di circa 2,8-2,9 mm, in modo che i tre gruppi si potessero agevolmente dividere tramite taglio della carta, e quindi facilitare la spedizione ai vari uffici postali di fogli più piccoli. I 240 cliché erano contornati da quattro strisce di metallo molto sottili che chiudevano la composizione superiormente, inferiormente e ai lati destro e sinistro, che aveva il compito essenzialmente di addolcire la piegatura della carta in prossimità dei bordi, ad evitare un effetto di inchiostrazione non uniforme, caratteristica che è comunque leggermente visibile in alcuni casi. Questa striscia di metallo ai quattro lati veniva inchiostrata come la lastra metallica e ha lasciato molto spesso il suo segno, risultando visibile in quegli esemplari nei quali la rifilatura ha lasciato sufficiente margine. Vedremo che la spaziatura tra i francobolli e la riga di composizione non è sempre la stessa, essendo più piccola sul lato superiore (0,8-0,9 mm), maggiore sul lato inferiore (1,6 mm) e su quelli sinistro (1,3 mm) e destro (1,3 mm). In Figura 1 è riportata una schematizzazione delle posizioni, che mostra con colori diversi le varie tipologie.
Il tema dei margini e angoli di foglio e degli interspazi di gruppo è già stato affrontato in vari articoli e post. In questa sede vogliamo proporre una nuova prospettiva a questo argomento e oltre che descrivere le caratteristiche tipiche del 'lato stampato' degli esemplari, vogliamo prendere in considerazione anche la filigrana e descriverne le tipologie negli esemplari che si trovano appunto, al margine del foglio, in angolo e adiacenti ad un interspazio di gruppo. Le posizioni in un foglio intero da 240 esemplari possono essere classificate in base alla vicinanza al perimetro e agli interspazi di gruppo. Le posizioni più rare e caratteristiche sono gli angoli di foglio, che ovviamente sono quattro e sono uniche. La numero 1 angolo in alto a sinistra, la 16 quale angolo in alto a destra, la 225 in basso a sinistra e l'ultima posizione, la 240 in angolo basso a destra. In queste posizioni è possibile trovare tra i margini bianchi più ampi e tracce delle due righe di composizione verticale ed orizzontale. I quattro angoli di foglio sono tutti topologicamente diversi tra loro, quindi non equivalenti e perciò tutti e quattro unici. Ognuno ha una prevalenza dello 0,42%, ovvero solamente un francobollo ogni 240 è un angolo di foglio di posizione 1, 16, 225 e 240. Oltre agli angoli di foglio abbiamo gli 'angoli di gruppo', che sono 8. Due angoli di gruppo in basso a sinistra (65 e 145), due in basso a destra (80 e 160), due in alto a sinistra (81 e 161) e due in alto a destra (96 e 176). In queste posizioni è possibile osservare sia parte o tutto l'interspazio di gruppo in alto o in basso al francobollo e tracce della riga di composizione verticale a sinistra o a destra (0,83%). Abbiamo poi 14 francobolli collocati al margine superiore del foglio (2-15), nei quali è possibile osservare tracce della riga di composizione superiore orizzontale (5,8%) e 14 francobolli collocati al margine inferiore del foglio (226-239), che possono presentare la riga di composizione orizzontale inferiore (5,8%). Gli esemplari che si collocano come puri margini di foglio a sinistra sono 9, tre per ogni gruppo (17, 33, 49, 97, 113, 129, 177, 193 e 209, 3,75%), così come nello stesso modo 9 sono quelli che si collocano come puri margini di foglio a destra (32, 48, 64, 112, 128, 144, 192, 208 e 224, 3,75%). Anche in questi francobolli è possibile vedere la riga di composizione verticale rispettivamente sul lato sinistro o sul lato destro. 28 sono i francobolli che possono presentare interspazio di gruppo in basso (posizioni 66-79 nel gruppo superiore e 146-159 nel gruppo centrale, 11,7%), così come sono 28 quelli che possono mostrare l'interspazio di gruppo in alto (posizioni 82-95 nel gruppo centrale e 162-175 nel gruppo inferiore, 11,7%). Infine, ci sono i francobolli generici, quelli cioè che hanno attorno a se solamente altri francobolli, che in totale sono 126, ovvero 42 per ogni gruppo (52.5%).
Una risposta più ovvia alla domanda del titolo di questo paragrafo è "perché sono posizioni particolari e più rare", oppure "perché a differenza delle posizioni generiche e più comuni (52,5%), nelle posizioni a bordo di foglio, angolo o interspazio è possibile trovare margini bianchi molto più ampi che non nelle altre posizioni". Da non trascurare poi il fatto che "la rarità suscita sempre un certo fascino e quindi riuscire ad intravedere la riga di composizione, parzialmente o interamente o tracce dell'esemplare oltre l'interspazio di gruppo, cosa decisamente non comune, rappresenta un elemento attraente per i collezionisti e i cultori dei francobolli toscani". Negli esempi che seguono, verranno mostrati casi di francobolli che risiedevano nelle posizioni sopra descritte, iniziando dal margine superiore del foglio intero da 240 esemplari, proseguendo in senso orario verso l'angolo alto destro, margine di foglio a destra, angolo basso a destra, margine in basso, angolo in basso a sinistra, terminano con il margine sinistro.
In figura 2 sono mostrate le posizioni dei francobolli che si trovano al margine superiore del foglio. Normalmente la filigrana nei francobolli che occupavano queste posizioni consiste di una o due linee orizzontali (raramente tre linee), nella metà inferiore del francobollo (A). Ci sono due eccezioni, ovvero le posizioni 6 e 11 che presentano anche una linea verticale (B).
La posizione (altezza) delle linee orizzontali della filigrana dipende da come fu posizionato il foglio rispetto alla tavola di stampa.
In figura 3 è rappresentato un esemplare del valore da 2 crazie annullato a Montecatini che presenta la riga di composizione in alto completa per tutta la larghezza del francobollo. Il dettaglio di detta linea è riportato come ingrandimento per meglio apprezzare il dettaglio. In questo caso quasi tutto il francobollo è privo di filigrana e solamente una traccia dell'ultima linea orizzontale superiore del pattern è visibile molto in basso, al limite inferiore del francobollo. Sono noti esemplari in cui il foglio fu posizionato talmente in basso rispetto alla tavola di stampa, che il francobollo risulta completamente privo di filigrana. Non è possibile al momento determinare quale fosse la posizione esatta del francobollo nel quadro di stampa. Possiamo solamente dire che può essere una qualunque dalla 1 alla 16 ad esclusione della 6 e della 11, in quanto non si osservano linee verticali nella filigrana.
Caso#02 In figura 4 è rappresentato un francobollo da 6 crazie nel quale è parzialmente visibile in alto la riga di composizione. La filigrana mostra chiaramente una singola linea orizzontale. Anche in questo caso la posizione esatta del francobollo nella prima riga in alto non può essere assegnata con certezza, escludendo ancora una volta la 6 e la 11.
In figura 5 è riportato un altro esemplare del valore da 6 crazie nel quale è visibile completamente in alto la riga di composizione del quadro di stampa. La filigrana in questo caso mostra pienamente due linee orizzontali.
In figura 6 è riportata una coppia orizzontale del valore da due crazie che affrancava una missiva in partenza da Scarperia. La coppia presenta la riga di composizione per l'intera larghezza dei francobolli, oltre che parte della carta non stampata oltre questa. Si noti come in questo caso la riga di composizione sia sottile, leggermente frastagliata ed in alcuni punti addirittura interrotta, a differenza dei primi due casi mostrati dove questa era più marcata e continua.
La filigrana della coppia in questo caso mostra, oltre ad una linea orizzontale leggermente discendente, anche una linea verticale sull'esemplare di sinistra. In questo caso è possibile determinare con certezza le posizioni che i francobolli occupavano nella tavola di stampa che li ha prodotti, ovvero la 6 e la 7, come mostrato in figura 7.
Caso#05 In questo caso mostriamo una striscia orizzontale di tre esemplari del valore da 1 crazia. La striscia mostra a tratti la riga di composizione del quadro di stampa in alto, molto sottile e per quanto visibile non interrotta.
La filigrana anche in questo caso mostra, oltre a due linee orizzontali, una pienamente visibile ed una esattamente al margine inferiore dei francobolli, anche una linea verticale. Tale linea verticale ci permette di determinare le posizioni dei francobolli che costituiscono la striscia, che sono le 11, 12 e 13, come evidenziato nella trasparenza di figura 9.
Nelle posizioni di angolo di foglio, è in teoria possibile osservare entrambe le righe di composizione, anche se ciò è molto raro in quanto in fase di produzione dei fogli, i margini venivano tagliati (rifilati) per rendere le dimensioni dei blocchi da spedire il meno ingombranti possibile. Caso#06 In figura 10 è mostrata una coppia del valore da 1 crazia angolo di foglio in cui è chiaramente visibile parte della riga di composizione in alto, molto sottile, discontinua e leggermente frastagliata, oltre a tracce estremamente leggere della riga di composizione a destra, osservabili in basso e solo con forte ingrandimento.
Non ci sono dubbi sull'assegnazione dei francobolli alle posizioni 15 e 16, come evidenziato in figura 11. La filigrana mostra una sola linea orizzontale leggermente ascendente, nella metà inferiore dei francobolli.
In figura 12 sono riportate le possibili posizioni del margine di foglio destro. Tipiche sono le filigrane che mostrano la parte esterna delle corone a margine del foglio, la punta con in cima una perla, che cambiano ovviamente in base a come fu posizionato il foglio rispetto alla matrice di stampa e quindi possono essere rivolte verso l'alto o verso il basso (posizioni 48, 96, 112, 144, 160 e 208). In questo caso è riportato ad esempio la porzione della S01 e della S02, ma ovviamente si possono trovare anche gli altri due casi. Possiamo anche però trovare filigrane che mostrano solo linee orizzontali come le 80, 128 e 176.
Caso#07 In figura 13 è riportato un esemplare del valore da 2 crazie annullato con il muto a losanghe in nero. Si tratta di un francobollo che si trovava senza dubbio sul bordo destro del foglio, vista l'ampiezza del margine che permette di vedere con estrema chiarezza tutta la linea di composizione.
La filigrana, che è dritta e al verso, mostra la parte esterna della quarta corona. Tramite la S01 si risale alla posizione del francobollo nel quadro di stampa, che risulta essere la 96 (figura 14). Il francobollo è un 'angolo di gruppo' alto a destra del blocco centrale e quindi l'interspazio di gruppo passava esattamente sopra di lui.
Caso#08 In figura 15 è riportato un altro esempio di francobollo a margine di foglio che mostra la riga di composizione quasi interamente per tutta l'altezza. Si tratta di un esemplare del valore da 1 quattrino nel quale la filigrana è dritta e al verso e mostra la parte esterna terminale di una corona, la prima.
Sempre utilizzando la S01 si può risalire alla posizione del francobollo nel quadro di stampa, che risulta essere la 48, come mostrato in figura 16.
Caso#09 In figura 17 è riportata una coppia orizzontale del valore da 9 crazie viola scuro. Come si può dedurre dall'ampiezza del margine a destra, questa coppia si trovava nella colonna a bordo di foglio, la sedicesima.
La filigrana della coppia è osservabile al verso, è dritta e mostra la parte esterna della decima corona. Tramite l'utilizzo della S01 si risale alle posizioni 207 e 208 per i francobolli, come descritto in figura 18.
Caso#10 Vediamo ora il caso di una coppia orizzontale dove è presente la linea di composizione. L'esemplare da 4 crazie di figura 19 era chiaramente localizzato sul margine destro vista la posizione della linea di riquadro.
In questo caso la filigrana è al recto e dritta e mostra le due perle più esterne della sesta corona. Utilizzando la S03 si ricavano le posizioni dei francobolli che sono la 95 e la 96, come mostrato in figura 20. La coppia si trovava quindi in posizione d'angolo del gruppo centrale e quindi adiacente in alto ad un interspazio di gruppo.
Caso#11 In figura 21 è riportato un caso molto interessante di margine di foglio. Si tratta di una striscia verticale di cinque esemplari del valore da 1 crazia, annullata tre volte con il PD ombreggiato di Livorno. L'ampiezza del margine destro ci permette di vedere che non erano presenti altri francobolli oltre quelli principali. La filigrana al verso e dritta mostra la parte terminale esterna di due corone, la quarta e la settima e le cinque linee orizzontali che le separavano.
Il confronto con la S01 dei frammenti di filigrana della striscia verticale permette di assegnare le posizioni 96, 112, 128, 144 e 160 ai francobolli che la compongono. Il pezzo costituiva quindi la sedicesima colonna del blocco centrale e quindi i francobolli in alto e in basso erano angoli di gruppo rispettivamente superiore ed inferiore e avevano ai loro estremi i due interspazi, come evidente dalla sovrapposizione di figura 22.
Questa striscia è interessante anche per un altro particolare che la contraddistingue. Il pezzo presenta infatti gomma completa ed originale per tutta la sua lunghezza, come mostrato in figura 23 che riporta l'ingrandimento di una porzione del verso dei francobolli, dove è chiaramente visibile la 'crettatura' tipica della gomma dei francobolli toscani nuovi. Possiamo fantasticare sul motivo per cui questa striscia fu acquistata all'ufficio postale di Livorno, fu annullata, ma di fatto mai utilizzata. Siamo in presenza di un caso estremamente raro, un ibrido, in quanto si tratta di un pezzo nuovo ma annullato, un qualcosa che molto probabilmente non è contemplato da nessun catalogo esistente.
Caso#12 In figura 24 è riportato un esemplare del valore da 4 crazie annullato con bare sottili in nero. Il francobollo era chiaramente posizionato sul margine destro del foglio, come si può dedurre dall'ampio margine che mostra gran parte della linea di composizione. La filigrana è al recto ed è costituita da una sola linea orizzontale posizionata nella metà superiore del francobollo. Le posizioni possibili che poteva assumere nel quadro di stampa sono almeno due per questo esemplare e sono descritte in figura 25.
Difficile affermare con assoluta certezza quale fosse la reale posizione, anche se, l'osservazione del recto del francobollo potrebbe far sbilanciare la decisione verso l'angolo in basso a destra. Questa affermazione è dettata dalla forma della riga di composizione che in prossimità del termine del francobollo si interrompe, come accade in generale appunto per questo tipo di elemento tipografico.
Caso#13 In questo caso descriviamo la quartina del valore da 9 crazie viola scuro di figura 26. Anche questo è un pezzo molto interessate, essenzialmente per quanto riguarda la filigrana. Il recto ci comunica che il blocco si trovava al margine destro del foglio, visto l'ampio bordo non stampato chiaramente visibile alla destra dei francobolli.
La filigrana è al verso e dritta e mostra la parte bassa a sinistra di una corona, tre linee orizzontali in basso ed una linea verticale a sinistra. Per come era costituita la prima filigrana di Toscana e non essendo visibili altre linee in basso oltre le tre nel pezzo di figura 27, è evidente che i francobolli si trovavano al margine di foglio in basso. Se ne deduce quindi che la quartina si trovava in angolo di foglio basso destro.
La particolarità decisamente interessante di questo pezzo risiede nel fatto che sia chiaramente visibile anche la linea verticale a chiusura della composizione della filigrana, fatto decisamente raro in quanto possibile solo quando il foglio veniva posizionato in modo insolitamente anomalo.
Come si può vedere dalla figura 28, le posizioni dei francobolli che compongono la quartina del valore da 9 crazie sono quelle di angolo e la corona parzialmente visibile è la decima. La quartina di cui abbiamo appena discusso non era in origine come la si può ammirare oggi. Questo pezzo faceva parte della prestigiosa collezione curata da Alfred Caspary, che fu dispersa nelle aste dedicate nel 1959 a New York come lotto n. 460 (figura 29) e ancor prima della antica collezione dell'Ammiraglio Harris.
Il pezzo che fu in mano di Harris e di Caspary era un blocco 3x2 di sei esemplari come mostrato in figura 29, sfiorato a sinistra, cosa che fece evidentemente decidere un commerciante per l'escissione dei due esemplari a sinistra per farne una quartina abbondantemente marginata.
Per il margine di foglio in basso valgono considerazioni analoghe a quelle fatte per il margine di foglio in alto. La maggior parte delle posizioni presentano come filigrana una o più linee orizzontali. In questo caso però queste si trovano nella metà superiore del francobollo. Solo per due posizioni, la 230 e la 235 sarà visibile anche una linea verticale. In figura 30 è riportato un estratto della S01, come esempio della tipologia di filigrana che ci possiamo aspettare per queste posizioni.
I francobolli che si trovano nelle posizioni a margine di foglio inferiore possono presentare in basso la linea di composizione, sempre che il margine sia ampio a sufficienza. Caso#14 In figura 31 è riportato come esempio un esemplare da 4 crazie nel quale è visibile completamente la linea di composizione, ben marcata e continua per tutta la larghezza del pezzo.
La filigrana è costituita da due linee orizzontali poste nella metà superiore del francobollo, chiaramente visibili con andamento leggermente ascendente. Questo esemplare avrà occupato molto probabilmente una delle dodici posizioni evidenziate in rosso in figura 30. Essendo possibile intravedere un ulteriore esemplare sia alla sinistra che alla destra del francobollo principale, non si tratterà di un caso di angolo di foglio basso sinistro o basso destro e neppure della posizione 234 o 235 in quanto non sono presenti linee verticali nella filigrana. Caso#15 In questo caso proviamo a studiare la coppia verticale del valore da 2 crazie riportata in figura 32. Si tratta di francobolli che formavano un'affrancatura da otto crazie in partenza da Seravezza per la Svizzera. La coppia fu annullata infatti con il muto a sigillo dell'ufficio postale toscano.
Il margine in basso della coppia è molto ampio, il che potrebbe far pensare in prima battuta ad un interspazio di gruppo, anche perché non si intravede nessuna traccia della linea di composizione. Osservando la filigrana però si notano solamente tre linee orizzontali, due poste nella metà superiore del francobollo in basso ed una nella metà inferiore del francobollo in alto. Questa configurazione della filigrana si può trovare solamente nelle prime due righe in alto del quadro di stampa complessivo o nelle due ultime in basso. Il margine inferiore così ampio però ci dice che i francobolli si trovavano nella penultima e nell'ultima riga in basso, altrimenti avremmo dovuto intravedere tracce del francobollo sottostante.
L'immagine riportata in figura 33 mostra alcune ipotesi di posizionamento, quelle dove una coppia verticale può mostrare solamente linee orizzontali e nessuna traccia di corone, come di fatto si osserva. In realtà le posizioni 224/240 sono da escludere perché osservando i francobolli a forte ingrandimento, si notano tracce di un francobollo che si trovava alla destra dei due principali, cosa che permette di escludere la posizione d'angolo di foglio basso destro.
Caso#16 Esaminiamo il caso del francobollo da 2 crazie di figura 34. L'esemplare presenta margini molto ampi su tutti i lati, tanto che a destra è possibile intravedere l'esemplare adiacente e a sinistra parte della riga di composizione. Si tratta chiaramente di un esemplare che si trovava nella prima colonna della composizione di stampa. Il margine in basso è molto ampio, ma non si intravede né un ulteriore esemplare, né la riga di composizione. Potrebbe trattarsi quindi sia di un margine di foglio in basso sia di un interspazio di gruppo in basso.
Osservando la filigrana notiamo una sola linea orizzontale nella parte alta del francobollo con andamento decisamente ascendente, che verosimilmente colloca il pezzo in angolo di foglio basso sinistro. I dettagli della stampa avvalorano in effetti questa ipotesi. Se si osserva l'inchiostrazione del francobollo si nota che questa è leggermente più marcata in basso che in alto, fenomeno che, come detto in precedenza, si verifica in corrispondenza del margine del foglio. La posizione dell'esemplare è quindi la 225 come mostrato in figura 35.
Caso#17 In figura 36 è riportata una striscia orizzontale di cinque esemplari del valore da 1 crazia, annullata leggermente con un muto a barre in nero. è possibile determinare la posizione che ognuno dei francobolli occupava nel quadro di stampa, sfruttando le informazioni fornite dalla filigrana e da ciò che è visibile al recto del francobollo. La filigrana mostra solamente due linee orizzontali che corrono attraverso tutti gli esemplari, collocate nella metà superiore del pezzo. Non essendo visibili parti di corone, il pezzo sarà collocabile solo nell'ultima riga in basso della composizione. Questo tipo di filigrana potremmo riscontrarla sia per le posizioni 225-229 sia per quelle 236-240, ovvero i due estremi a destra e a sinistra della riga, ma non nella parte centrale in quanto qui solamente quattro esemplari contigui possono mostrare solamente due linee orizzontali, mentre uno quinto avrebbe dovuto mostrare anche una linea verticale, che non osserviamo. Il margine destro della striscia però è ampio a sufficienza da lasciar intravedere un ulteriore esemplare, elemento che ci permette di escludere le posizioni 236-240, perché in questo caso non potremmo trovare ulteriori esemplari a destra.
Il pezzo si trovava quindi in angolo di foglio basso sinistro, ovvero occupava le posizioni 225-230 (figura 37). Da notare che in questo caso la rifilatura del foglio di fine stampa non ha lasciato molto margine sul lato sinistro.
Come nel caso della quartina del 9 crazie descritto precedentemente, anche questo pezzo ha fatto parte della prestigiosa e famosissima collezione curata da Alfred Caspary. Questa striscia fu venduta al momento della dissoluzione della collezione nel 1959 a New York come lotto n.414. Notiamo però che tale striscia al momento della vendita era costituita da sei esemplari. Evidentemente il sesto esemplare è stato in un certo momento rimosso in quanto probabilmente ritenuto difettoso. In figura 38 è riportata l'immagine del pezzo al momento in cui lasciò la collezione Caspary, come appariva prima dello scempio.
Da notare che se avessimo avuto la possibilità di osservare il pezzo prima che venisse asportato il sesto esemplare a destra, avremmo notato nella filigrana di questo francobollo una linea verticale, oltre alle due orizzontali (posizione 230 di figura 37). Purtroppo, ciò non è più possibile.
Le considerazioni fatte per quanto riguarda i francobolli che si trovavano sul margine di foglio a destra, valgono anche per quelli che si trovavano sul lato opposto, ovvero nella prima colonna della composizione (cfr. figura 12). Caso#18 In questo caso proponiamo l'esemplare da 4 crazie riportato in figura 39. Si tratta di francobollo che sicuramente si trovava al margine di foglio sinistro, dato che è ben visibile la riga di composizione, sulla sinistra. La filigrana la cui solcatura è visibile al recto, è composta solamente da linee orizzontali, in particolare se ne vedono tre, poste grosso modo nella parte centrale del pezzo. Si tratta quindi di un esempio delle posizioni che cadono in pieno nella zona attraversata dalle cinque linee orizzontali che separano le righe di corone.
In figura 40 sono riportate due possibili posizioni compatibili con la filigrana del francobollo di figura 39, la 65 e la 113. Purtroppo, non disponiamo di elementi per raffinare ulteriormente la ricerca della posizione esatta.
Caso#19 In figura 41 è riportato un esemplare del valore da 6 crazie annullato con il lineare 'FELD POST.II' in nero, utilizzato dalle forze militari austriache di stanza in Toscana. Dato l'ampio margine sinistro, il francobollo mostra gran parte della riga di composizione che delimitava il quadro di stampa. La filigrana al verso e dritta mostra la perla più esterna della dodicesima corona, il che colloca il francobollo nella posizione 193.
In figura 42 è riportata la sovrapposizione della trasparenza del francobollo da 6 crazie di figura 41 con la porzione della S01 che mostra l'estremità destra della dodicesima corona e la posizione del francobollo.
Caso#20 Altro esempio di francobollo che si trovava al margine sinistro del foglio, che ci permette di studiare la filigrana in questa regione del quadro di stampa, è la striscia rappresentata in figura 43. Si tratta di un multiplo orizzontale di quattro esemplari del valore da nove crazie viola scuro. Il margine sinistro del pezzo è ampio a sufficienza da mostrare la riga di composizione per tutta l'altezza dei francobolli.
La filigrana al recto e dritta, mostra ben sei perle della decima corona, il che ci permette di collocare i francobolli utilizzando la S03, nelle posizioni 193-196, ovvero al margine del foglio a sinistra (figura 44).
Caso#21 In questo caso esaminiamo una striscia orizzontale di quattro esemplari del valore da due crazie, annullata quattro volte in nero con un bollo PD. La filigrana è praticamente identica al pezzo precedente riportato in figura 43, stessa corona, la decima e disposizione tra i quattro francobolli che compongono il pezzo estremamente simile. Anche in questo caso la solcatura della filigrana è al recto e le corone sono dritte.
Evidentemente le posizioni occupate dagli esemplari del pezzo riportato in figura 45 sono esattamente le stesse del pezzo di figura 43, ovvero le 193-196 come mostrato in figura 46. A differenza del caso precedente però il margine sinistro non è sufficientemente abbondante da far sospettare che il pezzo si trovasse ad un margine di foglio, cosa che solamente la filigrana è in grado di dirci con assoluta certezza.
Come spiegato nell'introduzione a questo articolo, l'interspazio di gruppo consiste in una maggiore spaziatura tra le righe quinta/sesta e decima/undicesima, che serviva a facilitare la separazione del foglio totale dei 240 esemplari in tre blocchi da 80 esemplari ciascuno. Al momento della separazione, il taglio non veniva effettuato sempre in modo preciso ed accadeva che questo andasse ad invadere gli esemplari superiore o inferiore, lasciando nei francobolli opposti un margine superiore o inferiore abbondante, tanto da intravedere gli esemplari oltre l'interspazio. Per le dinamiche appena descritte, dovrebbe risultare impossibile trovare multipli verticali dove due francobolli siano separati verticalmente da un interspazio di gruppo. Il massimo che possiamo aspettarci è di trovare quindi una porzione, per quanto abbondante, di un esemplare oltre l'interspazio, ma mai un francobollo intero. Normalmente si usa parlare di presenza di un interspazio di gruppo in alto o in basso quando, oltre l'interspazio stesso è visibile l'esemplare che si trovava oltre, anche se solo in tracce. Negli altri casi possiamo parlare di un margine molto ampio in alto o in basso, che magari presuppone in modo certo la presenza di un interspazio di gruppo (ricordiamo che lo spazio in alto tra la cornice superiore dell'ultimo esemplare e la riga di composizione è molto inferiore a quella di un interspazio di gruppo). Quanto detto sopra deriva dall'osservazione del solo recto del pezzo. Chiaramente lo studio della filigrana ci permette di individuare le posizioni adiacenti ad un interspazio di gruppo, anche quando il margine non è ampio a sufficienza da permetterne l'identificazione dalla sola osservazione del lato stampato.
In figura 47 è rappresentato un estratto grafico della S01 che mostra la tipologia della filigrana che ci possiamo aspettare per questi francobolli che si trovavano adiacenti ad un interspazio di gruppo. Nel caso di filigrana capovolta, anche le tipologie della filigrana sono capovolte (figura 48). Negli esempi mostrati si sono considerati solamente i casi di solcatura della filigrana al verso, in quanto gli altri sono molto simili come tipologia.
Nelle immagini delle figure 47 e 48 sono state evidenziate alcune posizioni. Si tratta delle tipologie di filigrana che in quelle righe ci permettono di identifica con certezza la posizione dei francobolli, in quanto oltre alle linee orizzontali è visibile anche una linea verticale. Ciò è certamente vero per le posizioni 80-65 della S01 (figura 47) e le posizioni 176-161 della S02 (figura 48). Possono in realtà esserci eccezioni, come la posizione 78 della S01 e la 163 della S02, dove oltre alle linee orizzontali può essere visibile anche parte della perla apicale della corona oltre l'interspazio di gruppo. Le posizioni adiacenti agli interspazi di gruppo sono state da noi codificate con le sigle in colore azzurro poste alla sinistra delle rispettive righe nelle figure 47 e 48. Queste sigle sono costituite da tre caratteri dove il primo, la 'I' sta per 'Interspazio', il secondo indica se la filigrana è Capovolta (C) o Dritta (D) e il terzo indica su quale delle quattro righe, numerate a partire dall'alto, si trova l'esemplare in esame. La codifica appena descritta viene normalmente da noi applicata preceduta dalla IDG A (o B), ad indicare che siamo in presenza di un Interspazio Di Gruppo in Alto o in Basso. Negli esempi che verranno descritti di seguito la presenza di interspazio di gruppo è chiaramente conclamato, anche solamente osservando il recto del francobollo. Caso#22 Il francobollo da 4 crazie di figura 49 è un esemplare che presenta interspazio di gruppo in basso.
La filigrana di questo esemplare è chiaramente capovolta, la solcatura è visibile al verso ed è visibile una perla della sesta corona. La posizione di questo pezzo risulta essere la 157 per confronto con la S02 (figura 50) ed è un caso di IDG B IC3.
Caso#23 L'esemplare del valore da 2 crazie di figura 51 presenta l'interspazio di gruppo in alto. La filigrana al recto e capovolta, mostra la parte centrale della settima corona, il che per confronto con la S04 ci indica la posizione 83 (figura 52).
Il caso in esame è quindi un esempio di tipologia IDG A IC2. In figura 52 la sovrapposizione della trasparenza del francobollo è sovrapposta alla S04 ad indicare la corrispondenza con la posizione indicata.
Caso#24 In figura 53 è riportato il caso di un esemplare del valore da 1 crazia, che presenta l'interspazio di gruppo in alto. La filigrana, che appare al verso e capovolta, mostra tre linee orizzontali e parte della perla apicale della corona che si trova oltre l'interspazio di gruppo.
Si tratta di un caso IDG A IC4, ovvero una delle eccezioni in cui è possibile definire esattamente la posizione del francobollo in questa riga della composizione complessiva. Come mostrato in figura 54, la posizione risulta essere la 169 determinata per confronto con la S02.
Caso#25 In figura 55 è mostrato un francobollo da 4 crazie che mostra l'interspazio di gruppo in basso. L'esemplare, annullato con un bollo PD in cartella in nero presenta filigrana al recto e capovolta. Sono visibili tre linee orizzontali e la parte inferiore di una corona. Si tratta di una delle posizioni della riga IC1 di figura 48 (IDG B IC1).
Confrontando il pattern della filigrana con la S04 si deduce la 73 come posizione per questo esemplare (figura 56).
Caso#26 In figura 57 riportiamo una striscia verticale di tre esemplari del valore da 2 crazie, che mostra l'interspazio di gruppo in basso.
In questo caso la solcatura della filigrana è visibile al recto, è chiaramente capovolta e mostra quattro linee orizzontali in alto e una sezione della quarta corona. La posizione dei tre francobolli va quindi ricercata con l'ausilio della S04, che ci mostra le 127, 143 e 159 come collocazione nel quadro di stampa (figura 58).
Riferendosi agli schemi di figura 48, la filigrana di questa striscia verticale è della tipologia IC3 (IDG B IC3). Caso#27 Il francobollo da 4 crazie di figura 59, annullato con tracce di un bollo PD in rosso, mostra chiaramente l'interspazio di gruppo in alto. Data la tipologia della filigrana, la cui solcatura è al recto, che mostra quattro segmenti di linea, uno verticale e tre orizzontali, questo esemplare occupava la posizione 166 del quadro di stampa (figura 60).
Risulta però difficile determinare se si tratti di tipologia ID4 o IC4, ovvero determinare se siamo in presenza di filigrana diritta o capovolta, fatto che comunque in questo caso risulta ininfluente ai fini della determinazione della posizione nel quadro di stampa.
Caso#28 Esaminiamo ora l'esemplare da 6 crazie di figura 61. Si tratta di un francobollo dai margini molto ampi che mostra chiaramente tracce dei tre esemplari oltre l'interspazio di gruppo in alto.
La solcatura della filigrana di questo esemplare è al recto ed è chiaramente capovolta. La parte di corona che si osserva, appartiene alla ottava delle dodici presenti nel pattern totale. Grazie alla S04 possiamo risalire alla posizione del francobollo nel quadro di stampa, la 90, come riportato in figura 62.
La tipologia di cui questo francobollo è un esempio è la IC2, ovvero appartiene alla riga inferiore dell'interspazio di gruppo in alto (figura 48). Caso#29 Il caso che descriviamo ora è quello dell'esemplare del valore da 2 crazie annullato con uno degli annulli muti di S. Sofia di figura 63, che mostra l'interspazio di gruppo in alto.
Anche in questo caso nella filigrana distinguiamo solo frammenti di corona, l'ottava ed è della tipologia IC2 (figura 48). Essendo la solcatura al recto occorre utilizzare la S04 per la determinazione della posizione, che ci fornisce la 89 (figura 64).
Il pezzo è rappresentato come uno dei due esempi per gli annulli muti di S. Sofia, numero 322 nelle tavole degli annulli toscani dell'ing. Emanuele Sogno. Caso#30 Come ultimo caso descriviamo quello di una striscia orizzontale del valore da 1 crazia, che presenta chiaramente l'interspazio di gruppo in basso (figura 65).
La solcatura della filigrana è osservabile al recto dei francobolli ed è evidentemente capovolta, in quanto mostra tre linee orizzontali nella metà superiore dei francobolli e la linea curva inferiore di una corona, l'ottava, nella metà inferiore. Si tratta di un caso della tipologia IC1 (figura 48). Per determinare la posizione dei francobolli che compongono questa striscia, occorre utilizzare la S04, che ci permette di risalire alle 71, 72 e 73 (figura 66).
Grazie ai numerosi esempi descritti in questo lavoro è stato possibile mostrare come si presenta la prima filigrana impiegata nella fabbricazione dei francobolli granducali di Toscana, negli esemplari collocati nelle posizioni angoli di foglio, margini di foglio ed interspazio di gruppo. Abbiamo dimostrato come i metodi di rintracciamento della posizione dei francobolli toscani basati sull'osservazione della filigrana, permettono di estendere i concetti di 'margine di foglio', 'angolo di foglio' e 'interspazio di gruppo' anche a quegli esemplari che non potrebbero essere assegnati a tali posizioni semplicemente osservando il recto. Questo rappresenta un ulteriore esempio della potenza e della versatilità delle suddette metodologie. Riteniamo che i numerosi esempi trattati in questo articolo forniscano una base solida attraverso la quale apprendere in modo approfondito le tecniche fondamentali ed indispensabili di studio dei francobolli toscani. © Tiziano Nocentini 2022 © Emilio F. Calcagno 2022 Riferimenti Emilio Calcagno, Vittorio Morani, Granducato di Toscana - I francobolli e le varietá di cliché, ed. Unificato, 2014 Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, PLATTAGGIO DEI FRANCOBOLLI GRANDUCALI DI TOSCANA, Il Postalista Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, PLATTAGGIO DEI FRANCOBOLLI DI TOSCANA CON FILIGRANA A LINEE ONDULATE, Il Postalista Blog di filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana
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