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FORNACI DI BARGA METALLURGICA |
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Alcide Sortino | |||||||||
Le "divise uniformi" degli impiegati delle Poste Granducali - 1835 |
PERCORSO: le schede > Uffici postali e bolli di Toscana > questa pagina Premessa di Roberto Monticini. L'amico Alessandro Papanti, già presidente dell'Aspot, ci ha inviato una bella e rara cartolina che ci ha fatto richiamare alla mente un articolo di Alcide Sortino, pubblicato sul n. 220 dell'Annullo; l'autore ci ha autorizzato a riprodurlo nella nostra rivista e molto volentieri lo ringraziamo. LA CARTOLINA
L'ARTICOLO Molto tempo fa avevamo parlato di Avigliana Dinamitificio, un ufficio creato durante la 1^ guerra mondiale ad uso dell’omonimo opificio e poi chiuso dopo la fine delle ostilità. Dobbiamo sempre ricordare che allora le comunicazioni erano in pratica solo epistolari o telegrafiche e i grandi impianti impegnati nella produzione bellica avevano la necessità di avere direttamente (o dietro l’angolo) il servizio postale per velocizzare ogni messaggio relativo alla loro attività. Ne L’Annullo n° 138, dell’ormai lontano 2002, era stata pubblicata una busta inviata dal socio Brown, spedita IL 14.12.1917 dalla Società Metallurgica Italiana e timbrata con il datario “FORNACI DI BARGA METALLURGICA”. La società, appartenente al Gruppo Orlando, per far fronte alla aumentata richiesta di munizioni causata dalla guerra, per cui l’esistente stabilimento di Campo di Zoro (san Marcello Pistoiese) risultava insufficiente, realizzò un nuovo impianto a Fornaci di Barga (LU), diventato operativo nel 1916.
Fortunatamente il bollo era del tipo tondo-frazionario e quindi recava l’indicazione 33/142, da cui si deduceva immediatamente che si trattava di un ufficio diverso da quello esistente di Fornaci di Barga, contraddistinto dal frazionario 33/31.
Sul Bollettino Ufficiale non è apparsa nessuna comunicazione in merito e anche l’esame dei due elenchi temporalmente più vicini, ovvero quello del luglio 1916 con le variazioni e aggiunte al precedente del 1913 e quello del 1922, non ha fornito alcuna informazione, non essendo l’ufficio mai citato.
Da tutto ciò l’ipotesi più probabile è che anche in questo caso si tratti di un ufficio creato per le esigenze belliche e chiuso una volta tornati alla normalità. Questa ipotesi è anche avvalorata dal fatto che anche a Campo di Zoro fu istituito un ufficio in data 16.8.1916 e il Bollettino Ufficiale che ne dava notizia (n° 30/1916) aggiungeva la nota che il funzionamento dell’ufficio era limitato al periodo bellico.
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