VERBALE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO ASPOT PER L’ASSEGNAZIONE
DEL PREMIO PANTANI
Il giorno 15 marzo 2018, alle ore 18,30, in Empoli, via Cavour n° 47, si è riunito il Consiglio Direttivo dell’Aspot, composto da Alessandro Papanti presidente, Paolo Saletti vicepresidente, Daniele Bicchi segretario, Giacomo Giustarini tesoriere e Franco Canepa consigliere, per discutere e deliberare in merito all’attribuzione del Premio Pantani 2018.
Sono presenti i suddetti componenti del consiglio i quali – visto il regolamento del Premio – sulla base delle proprie conoscenze e della documentazione in loro possesso, all’unanimità assegnano a:
CLEMENTE FEDELE
MOTIVAZIONI RIFERITE AL CONFERIMENTO DEL PREMIO PANTANI 2018
“Capacità nella ricerca delle fonti e nella loro elaborazione, eccezionale proprietà di linguaggio, nonché una vasta cultura consentono a Clemente Fedele un approccio alla storia postale di alto livello.
I suoi studi non consistono solo in un accurato esame della lettera che rivela i segni manoscritti, la scrittura ed il percorso, tipici di chi si interessa di storia postale, ma ci fanno conoscere tutto ciò che sta intorno alla comunicazione postale sia essa quella della postalettere che quella della postacavalli. E lo fanno con una capacità espressiva originale, con un linguaggio colto, preciso e deciso, ma accessibile anche ai non accademici, con una padronanza delle fonti straordinaria e invidiabile, frutto di evidenti e lunghe frequentazioni archivistiche e bibliotecarie, con una rispettosa attenzione anche alle piccole cose che nei suoi scritti si trasformano in elementi portanti dei ragionamenti. La comunicazione epistolare viene così inserita nel contesto storico del tempo, in un modo che solo il lavoro interdisciplinare fa emergere.
Portano la sua firma articoli sul Notiziario ASIF di Storia Postale già dalla fine degli anni ’70. A soli 28 anni è membro dell’Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale; è fra i primi animatori dell’Istituto di Studi Storici Postali di Prato. Le sue opere principali sono: “Ravenna e le sue poste. Dai corrieri veneti al XIX secolo” scritto con Francesco Fioravanti (1978); “Bologna e le sue poste” scritto con Francesco Mainoldi (1981); “Per servizio di Nostro Signore” con Mario Gallenga (1988); “La voce della Posta. Comunicazioni e società nell’Italia napoleonica” (1998).
Fra le pubblicazioni riguardanti la Toscana, ricordiamo: “Corrieri, Procacci e Procaccini. A modo loro”, importante e documentato articolo sul carattere misto della Posta toscana, affidata a vettori privati sui tratti locali e “Ragionamento 1786 sulla postalettere toscana” recentemente comparso sulla rivista dell’associazione.
Con tutto questo egli ha contribuito in modo determinante alla conoscenza e diffusione della storia postale, anche toscana”.
Daniele Bicchi
Franco Canepa Giacomo Giustarini
Paolo Saletti Alessandro Papanti
|