il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


4° Periodo: dal 24 settembre al 25 novembre 1943.
Territorio a nord della linea del fuoco: STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Terza parte (dal 17 ottobre al 4 novembre)

 


Domenica 17 Ottobre 1943

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Hotte, capo del servizio segreto (e capo di Felicitas Beetz che sarà molto vicina a Ciano nella sua futura prigionia), si presenta a Ciano, ancora in Germania, e gli comunica, senza tanti riguardi, che in vista del processo contro i membri del Gran Consiglio, i tedeschi hanno deciso di consegnarlo alla polizia italiana. Una specie di estradizione in stato di semilibertà.

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Berlino - Il generale Canevari, incaricato da Mussolini e Graziani di trattare con i tedeschi le modalità necessarie per trarre dai nostri prigionieri gli effettivi per formare le quattro divisioni, incontra il generale Buhle, capo di stato Maggiore di Keitel e si sente dire che, in linea di massima, le reclute dovranno raggiungere la Germania entro il 15 novembre. Raggiungere la Germania? A Canevari, che si è recato in Germania senza ordini o istruzioni per scritto, non resta altro che tornare in Italia e riferire a Mussolini la “novità” e scoppia la bomba (Secondo altri testi: Canevari firma “gli accordi fondamentali per la ricostruzione delle forze armate italiane”. Dai lager verranno tratti soltanto dodicimila volontari, tremila per ciascuna delle quattro divisioni: ufficiali, sottufficiali, graduati e soldati anziani che serviranno da istruttori per la massa delle reclute che la RSI chiamerà alle armi in Italia e che, a partire dal gennaio 1944, dovranno cominciare ad affluire dal Brennero nei campi d’addestramento tedeschi).
Intanto è stato deciso che le quattro divisioni italiane saranno tre di Cacciatori e una di Alpini.

STORIA POSTALE del 17 ottobre

Piego prestampato tedesco per la corrispondenza degli internati italiani in Germania. Censurato in partenza dai tedeschi e in arrivo dalla Commissione Provinciale di censura di Piacenza con il solo bollo del censore.
 

Lunedì 18 Ottobre 1943

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Mussolini è sconvolto dalla inattesa notizia portatagli da Canevari al suo rientro dalla Germania. Già l’idea di chiamare alle armi una o due classi di ragazzi lo preoccupa molto, perché non si sa come reagiranno i coscritti, se si presenteranno e quanti. Ma la prospettiva di doverli addirittura mandare in Germania, dove già si trovano migliaia di prigionieri catturati nel modo ben noto, costituisce un rischio che sembra impossibile dover correre. Mussolini sembra incapace di prendere decisioni.

DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Oggi il ministro guardasigilli dispone che il nuovo Stato fascista assuma la denominazione di "Stato Fascista Repubblicano d'Italia".

STORIA POSTALE del 18 ottobre
 

 

 

Martedì 19 Ottobre 43

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Dopo Marinelli, Gottardi, Pareschi e Cianetti, viene arrestato Galeazzo Ciano (nella foto) all'aeroporto di Villafranca, a 16 chilometri da Verona. Ciano sta rientrando dalla Germania, avvicinato e preso in consegna dalla polizia fascista viene condotto al carcere Degli Scalzi (nella foto) a Verona, dove due SS vengono posti subito di guardia davanti alla sua cella (nella foto). Anche Ciano è stato arrestato sotto l'accusa di "tradimento dell'idea fascista". Il quadriunviro De Bono, settantasettenne, è fin dai primi di ottobre, agli arresti domiciliari nella sua villa di Cassano d'Adda assistito da una vecchia donna di servizio.

L’assemblea degli iscritti al fascio repubblicano di Modena delibera “l’immediata condanna a morte di tutti i traditori del paese, non uno escluso” e conferma inoltre direttore della “Gazzetta dell’Emilia” Enrico Cacciari, entusiasta dei plotoni di esecuzione. I suoi articoli di fondo sono tutti un’istigazione a delinquere e a uccidere.

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Mentre continua il travaglio di Mussolini a proposito della formazione delle divisioni in Germania, il comando tedesco precisa che gli ufficiali italiani che le comanderanno e le addestreranno, devono essere oggetto di un rapporto che valuti anche il loro comportamento "dopo il tradimento di Badoglio".

 



 

Cartolina affrancata in eccesso di 0,20 con un valore Rossini fuori corso non tassato. Censurata dalla commissione Provinciale di Vicenza (60R)

 

 

 

 

 

Mercoledì 20 Ottobre 1943

DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Oggi si legge sui quotidiani il seguente comunicato:

"Il Ministro Guardasigilli ha diramato la disposizione con la quale viene stabilito:

a) che la denominazione "Regno d'Italia" negli atti e documenti e in tutte le intestazioni relative a questo Ministero e agli Uffici da esso dipendenti, sia sostituita dalla denominazione: "Stato Nazionale Repubblicano d'Italia";

b) che le denominazioni "procuratore generale del Re" siano sostituite con quelle Procuratore e Procuratore Generale di Stato" e che siano soppressi gli attributi di "Regio" nella intestazione degli Uffici e cariche dipendenti da questo Ministero;

c) che la denominazione "Ministero di Grazia e Giustizia" sia sostituita da quella di "Ministero della Giustizia".

La "Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia" uscirà regolarmente d'ora in avanti col titolo di "Gazzetta Ufficiale d'Italia".

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Graziani nomina ufficialmente capo di Stato Maggiore dell’Esercito il generale Gastone Gambara, ma proprio oggi muore in un incidente d’auto l’ammiraglio Antonio Legnani, sottosegretario alla Marina. Gambara ha avuto il suo momento durante la guerra di Spagna, quando era giudicato la grande speranza dello Stato Maggiore italiano. In Africa settentrionale è stato un pò ridimensionato e l’otto settembre – comandante a Fiume – vagava stranamente tra Roma (che lo rimandava in Jugoslavia) e il confine giuliano. Nella penuria di capi militari disposti a mettersi al servizio della Repubblica, è il nome di maggior prestigio che Graziani ha sottomano. Insieme con Gambara viene nominato segretario generale del ministero della Difesa il generale Emilio Canevari, divulgatore di argomenti militari sui giornali, già appartenente ai servizi segreti, collaboratore del “Regime Fascista” di Farinacci e che sta già espletando tale mansione (vedi il suo recente viaggio in Germania).

In previsione del preannunciato richiamo alle armi dell’ultima aliquota del 1924 e dell’intera classe del 1925, riaprono oggi gli uffici leva.


STORIA POSTALE del 20 ottobre
 

 

Lettera raccomandata espressa da Castion Veronese per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra. Censura tedesca.

 

 

 

Giovedì 21 Ottobre 1943

STORIA POSTALE del 21 ottobre

 

Lettera semplice, non comune la corrispondenza proveniente dall’Istria come questa lettera da Capodistria – Pola a Bizzozero (VA) dove arriva il 23.
 

 

 

 

 

 

 

 

Cartolina raccomandata da Siena il 20 ottobre a Venezia il 23.

 

 

 

 

 

Venerdì 22 Ottobre 1943

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Edda Ciano riesce ad avere un primo colloquio col marito imprigionato agli Scalzi di Verona.


STORIA POSTALE 22 ottobre 1943
 


 

Raccomandata doppio porto da Chiavari (GE) il 22 ottobre alla Posta Militare 44. Censurata dalla Commissione Provinciale di Genova (47R) (vedi riproduzione dell’impronta del bollo) arriverà alla PM 44 il 25.

 


Sabato 23 Ottobre 1943

DALLO STATO FASCISTA ITALIANO

A Roma vengono arrestati Sandro Pertini e Giuseppe Saragat. Sono minacciati di condanna a morte. Saranno liberati il 14 gennaio 1944 con una perfetta falsificazione di documenti da parte di un gruppo antifascista romano.

PER UN ESERCITO ITALIANO AL NORD

Il generale Gambara invia il seguente documento sulla “Riorganizzazione dell’esercito” a tutti i comandi regionali:

“I vecchi sistemi verranno inesorabilmente soppressi – la burocrazia relegata – tutto dovrà essere informato al concetto della rapidità – dell’impellente necessità di sollevare la Patria dall’angoscia in cui è stata gettata. Chiamo tutti ad un attiva – appassionata – redditizia collaborazione. Mi rivolgo soprattutto a tutti quelli che hanno operato in guerra e che hanno ancora nelle orecchie il ronzio delle pallottole ed il fischio delle cannonate”.

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI

Arriva ad Auschwitz-Birkenau il convoglio di ebrei deportati da Roma. Dopo la selezione vengono immessi nel campo 149 uomini e 47 donne dei quali 15 uomini e una sola donna faranno ritorno in Italia alla fine della guerra. Gli altri 839 vengono passati subito nelle camere a gas. Secondo altri testi il primo convoglio con parte dei 1007 prigionieri sarebbe giunto il 21 ottobre (cinque giorni dopo la cattura), e 300 sarebbero le vittime uccise subito nelle camere a gas.


STORIA POSTALE del 23 ottobre
 

 


 

 

Raccomandata dal comune di Monte San Giusto (MC) a Roma. La corrispondenza in RSI dalle province del Sud sono abbastanza infrequenti.
 


 

Domenica 24 Ottobre 1943

PER UN ESERCITO DEL NORD

Mussolini
invia un “caldissimo telegramma”, in cui insiste, con un tono che sa di minaccia, sulla grande importanza politica della chiamata alle armi:

“Vi impegno personalmente per quanto riguarda la imminente chiamata alle armi delle classi 1924 – 25. Con opera di propaganda intensa e di vigilanza, chiamando alla collaborazioni tutte le forze sociali, si deve raggiungere l’obiettivo, che è quello di avere il maggior numero possibile di futuri soldati del nuovo esercito. Il successo della presentazione sarà il segno sicuro della ripresa nazionale”.

Sempre in merito alla imminente chiamata alle armi, viene diffusa oggi una circolare del generale Gambara nella quale si ribadisce, in termini espliciti, un’odiosa misura decisa a freddo dallo Stato Maggiore:

“In caso di mancata presentazione dei militari soggetti agli obblighi di leva, oltre alle pene stabilite dalla vigente regolamentazione militare, saranno presi immediatamente provvedimenti a carico dei podestà e dei capi famiglia”.



STORIA POSTALE del 24 ottobre
 

 

 

 

Cartolina postale Vinceremo da 0,15 con valori aggiunti fuori distretto da Cecina (LI) a Livorno.
 

 


Lunedì 25 Ottobre 1943

I TEDESCHI IN ITALIA

Le autorità tedesche stabiliscono la quota mensile che deve pagare il governo italiano per le spese di occupazione da parte delle forze tedesche in 7 miliardi di lire mensili che successivamente aumenteranno a 10,5 miliardi mensili.
STORIA POSTALE del 25 ottobre

Un articolo da “LA STAMPA” di Torino
 

Una raccomandata da Firenze per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra che arriverà 21 maggio 1944 censurata dai tedeschi e una lettera semplice Fermo Posta da Genova a Trieste nella quale i 15 centesimi rappresentano la tassa pagata dal mittente per tale servizio suppletivo.





Inizia l’ostracismo postale all’effige reale. Non potendo economicamente permettersi l’incenerimento delle ingenti scorte di francobolli della serie Imperiale con il volto del Re, le autorità postali della RSI stavano studiando una sovrastampa deturpante.
In realtà questa "emissione" vedrà la luce soltanto il 23 o 24 gennaio 1944 e la sua distribuzione non avverrà contemporaneamente in tutte le località che in quel momento faranno ancora parte della RSI. La soprascritta sarà sia in nero che in rosso e, data l'evoluzione nella denominazione dello Stato nel frattempo verificatasi, sarà o un solo fascio o Repubblica Sociale Italiana che, in entrambi i casi non otterrà il voluto effetto di coprire il volto del Re.
 

 



Martedì 26 Ottobre 1943

DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Nuove direttive regoleranno da oggi il razionamento dei tabacchi. Tre sigarette o un sigaro al giorno per i maggiori di 18 anni. Viene razionato anche il sale del quale ne toccheranno 300 grammi al mese per famiglia.



STORIA POSTALE del 26 ottobre
 

In RSI (ricordando che con Repubblica Sociale Italiana si intende convenzionalmente anche il periodo in esame dello Stato Fascista Repubblicano) la corrispondenza da e nel centro–sud era sicuramente meno intensa e quindi anche oggi meno reperibile. Penso si possa considerare come “centro–sud” quella porzione di Italia al di sotto dalla linea Grosseto – Perugia – Ancona. Da questa considerazione occorre escludere Roma che, pur avendo persa la prerogativa di capitale politica con il trasferimento dei Ministeri al nord, manteneva quella di capitale geografica e, comunque, di centro di uffici ancora importanti con contatti epistolari con tutto il territorio della RSI, sicuramente sempre diretti verso il nord.

Con questa premessa, la raccomandata–espressa qui riprodotta, partita dall’Aquila il 26 ottobre, è sicuramente meno reperibile di una analoga (stesse data e affrancatura) partita da Roma, Milano e anche Firenze.


 

Mercoledì 27 Ottobre 1943


LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

A Verona arriva un'agente dello spionaggio politico delle SS, si tratta di frau Beetz che ha già operato a Roma a fianco del maggiore Kappler. Si presenta al comando tedesco della città con una lettera di accredito che l'autorizza a visitare liberamente Galeazzo Ciano nella sua cella.

 

STORIA POSTALE del 27 ottobre


Raccomandata per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra partita da Rimini (FO) il 27 ottobre e arrivata a destinazione il 21 maggio 1944 e una cartolina

 


postale Vinceremo inviata da Fiume a Trieste. La corrispondenza proveniente da Fiume o Gorizia, anche se semplice, è sempre interessante

 

Giovedì 28 Ottobre 1943

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Mussolini riceve il Feldmaresciallo Von Richthofen, Graziani e Pavolini e, a Brescia, passa in rassegna i primo reparto ricostituito di camicie nere della ex Milizia che prenderà la nuova denominazione di Guardia Nazionale Repubblicana. Il generale comandante questo “nuovo” corpo, Renato Ricci, vuole forze armate politiche fondate sulla Milizia. Questo corpo, per lui, deve rimanere autonomo per la difesa delle nuove istituzioni repubblicane. Un esercito di cui lui sarà il capo limitando Graziani alle funzioni di ministro della Difesa e per la cui formazione sta già provvedendo a indire gli arruolamenti. Ricci sembra segnare un punto a suo favore, ma Mussolini sta tergiversando su questa scelta fra un esercito politicizzato (Ricci) e uno apolitico (come vuole Graziani). Infatti al mattino alle 10, sotto la sua presidenza, si è riunito il Consiglio dei Ministri, presenti tutti i ministri; segretario il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Mussolini, nel discorso d’apertura, ha annunciato che la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale farà parte integrante dell’esercito e vi formerà – analogamente al corpo degli alpini e dei bersaglieri – il Corpo delle Camicie Nere”. E’ una dizione non molto chiara, ma è chiaro il testo della legge fondamentale sulle Forze Armate che viene approvata oggi dove, a differenza del mese precedente, non si parla più di “Milizia, marina e aeronautica” bensì di “esercito, marina e aeronautica”. Gli articoli 19 e 20 della legge stabiliscono poi che gli ufficiali, i sottufficiali e i soldati in servizio attivo “non possono esplicare alcuna attività politica né appartenere a società segrete”. Si tratta del virtuale scioglimento della Milizia, destinata a diventare, appunto, una qualsiasi specialità dell’esercito. E’ la volta di Graziani di segnare, così, un punto a suo favore.

LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Il Consiglio dei Ministri odierno approva anche lo schema di decreto concernente la costituzione di Tribunali provinciali straordinari e di un Tribunale speciale straordinario. I più importanti articoli di tale schema sono i seguenti:

Art.1- In ogni capoluogo di provincia è istituito un Tribunale straordinario con il compito di giudicare:
a) i fascisti che hanno tradito il giuramento di fedeltà all'Idea;
b) coloro che dopo il colpo di Stato del 25 luglio 1943-XXI hanno comunque, con parole o con scritti o altrimenti, denigrato il Fascismo e le sue istituzioni;
c) coloro che hanno compiuto comunque violenze contro la persona e le cose dei fascisti o appartenenti alle organizzazioni del Fascismo o contro le cose o i simboli di pertinenza dello stesso.

Art.4- E' altresì istituito un tribunale straordinario speciale per giudicare i fascisti che nella caduta del Gran Consiglio del giorno 24 luglio 1943-XXI tradirono l'Idea rivoluzionaria alla quale si erano votati fino al sacrificio del sangue e col voto del Gran Consiglio offrirono al re il pretesto per effettuare il colpo di Stato.

Art.7- Per i reati di cui all'articolo 1, lettera a), è comminata la pena di morte. Per i reati di cui all'articolo 1, lettere b) e c), è comminata la pena della reclusione da cinque a trenta anni.

Art.10- La durata dei Tribunali suddetti è fissata in mesi sei dall'inizio della loro attività.

Un codicillo chiarisce che la lista civica del re e gli appannaggi dei principi di casa Savoia sono aboliti.

 


STORIA POSTALE del 28 ottobre
 

 

Entrambe partite oggi, 28 ottobre, arriveranno il 22 maggio 1944.

 

 

 

Venerdì 29 Ottobre 43

 

STORIA POSTALE

Su La Stampa di Torino appare oggi il seguente articolo:

E’ immaginabile l’ansia di quelle famiglie che non avendo più avuto notizie del proprio congiunto in armi, sperano di ricevere notizie. Molti militari italiani catturati dai tedeschi in Italia, nei Balcani, in Grecia e nelle isole dell’Egeo, avevano avuto la possibilità di far giungere loro notizie in vari modi, ma non tutti avevano avuto quelle opportunità.
 

 

Sabato 30 Ottobre 1943


STORIA POSTALE del 30 ottobre
 

 

 

La prima lettera è un espresso per la Croce Rossa Internazionale a Ginevra (affrancato 1,25 + 2,50) la seconda una raccomandata dove il francobollo espresso è insufficiente per la sovrattassa occorrente (2,50).

 

 

 

Questa lettera, inviata oggi dal Comune di Santa Lucia di Piave (TV) al municipio di Termini Imerese (PA) che già dal 23 luglio scorso è in mano alleata, sembra tacciare di ignoranza degli eventi il del comune di Santa Lucia. Logicamente fu respinta AL MITTENTE.

 

 

 

 

 

 


Cartolina partita il 30 ottobre da Voghera (PV) a Genova Voltri affrancata con un valore Imperiale e un Galilei fuori corso dal 1° luglio.

 

Domenica 31 Ottobre 1943


STORIA POSTALE del 31 ottobre

Raccomandata-espressa per l’Ufficio Ricerche Prigionieri di Guerra della Croce Rossa Internazionale a Zurigo (1,25 + 1,50 + 2,50). Partita oggi 31 ottobre arriverà il 3 aprile 1944.
 

 

 

 

 

Una piacevole cartolina della linea automobilistica Lazzi

 

Lunedì 1 Novembre 1943

DALLO STATO FASCISTA REPUBBLICANO

Mussolini, in crisi di depressione, fa sapere di desiderare che le sue fotografie non appaiano più in pubblico. Il suo segretario particolare manda, infatti, a Sandro Pavolini, segretario del partito, questa nota:

"Il Duce ti prega di impartire precise disposizioni affinché nelle assemblee sia abolito l'ormai superficiale "Saluto al Duce" e non siano nemmeno esposte Sue fotografie, come del resto ha già prescritto per tutti gli edifici pubblici".

PER UN ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Mussolini scrive a Hitler: “Fra pochi giorni dovranno presentarsi alle caserme i giovani del 1924. Se si presenteranno al completo, questo sarà il segno decisivo che la crisi è superata”.

Gli ufficiali che si stanno arruolando nel nuovo esercito repubblicano sono una enormità. Ne occorrono non più di 5000: ma se ne sono presentati subito 20000, poi altri 20000. A conti fatti risultano 62000. Graziani, che ne dichiara 65000, decide oggi di creare la posizione di “ufficiale in disponibilità” per quelli che non trovano un impiego. Sono veramente troppi rispetto alla scarsissima truppa. La ragione di questa anomala situazione ha una sua logica spiegazione nella necessità di percepire uno stipendio mensile che, fra l’altro, è sostanzialmente migliore di quello che questi stessi ufficiali percepivano nel Regio Esercito. Non sempre, insomma, si tratta di amor Patrio. Occorre sfoltire.


STORIA POSTALE del 1° novembre

 

 

 

Raccomandata-espressa da Verona per la Croce Rossa Internazionale a Ginevra. Partita oggi arriverà il 21 maggio 1944. Censura tedesca

 

 




 


Martedì 2 Novembre 1943

ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD

A Milano sciopero alla Breda.

In Svizzera a Certenago Ferruccio Parri e Leo Valiani incontrano una missione alleata alla quale sollecitano aiuti militari al fine di sostenere la crescita di un forte esercito partigiano nella Repubblica Fascista del Nord.



STORIA POSTALE 2 novembre


Una lettera espressa con l’uso abbastanza raro del valore Rossini. Passata attraverso la Commissione Provinciale di Censura di Sondrio (83R).


Mercoledì 3 Novembre 1943


DELL’ABBAZIA DI MONTECASSINO

 

L’ultimo autocarro che trasporta l’archivio e i volumi della biblioteca dell’Abbazia giunge ai depositi tedeschi di Roma. Tutta l’operazione è stata concertata su iniziativa del dottor Maximilian J. Becker capitano medico della divisione Herman Goering. Sono stati trasferiti a Roma anche gli ultimi monaci. Il fronte si sta avvicinando ed è stata presa la decisione di sfollare i monaci. Rimangono a Montecassino l’abate Gregorio Diamare, settantanovenne capo della comunità, il monaco Martino Matronola, suo segretario, dieci monaci più giovani, un fratello laico, anch’egli settantanovenne, e circa 150 profughi dalla vicina città di Cassino e dalla campagna, che hanno deciso di restare con i monaci.

 

STORIA POSTALE del 3 novembre

 

Nelle foto: Il dottor Becker e i monaci che resteranno nell’Abbazia (gli ultimi due di destra sono rispettivamente l’abate Diamare e il suo segretario Matronola) mentre salutano gli ultimi partenti.

 

 

 

 

 

 

Lettera da Trieste a Firenze, affrancata in eccesso (+0,05) con l’uso di un valore Galilei fuori corso dal 1° luglio non tassato.

 

 

Giovedì 4 Novembre 1943

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD

Viene emesso il primo bando di leva. Sono richiamate le classi 1924 e 1925.


LA VENDETTA PER IL TRADIMENTO DEL 25 LUGLIO

Giovanni Marinelli, Carlo Pareschi, Tullio Cianetti e Luciano Gottardi vengono associati al Carcere degli Scalzi di Verona. Emilio de Bono si trova piantonato nella sua villa di Cassano d'Adda, ove rimarrà fino al processo, in considerazione della sua età avanzata.



STORIA POSTALE del 4 novembre
 


Cartolina espressa sottoaffrancata perché doveva avere 3,25 di affrancatura, 0,75 di cartolina per l’estero e 2,50 di espresso per l’estero. Il mittente l’ha considerata come una cartolina per l’interno con espresso per estero. comunque viaggiata da Torno (CO) ad Avignone.

 

 

 

 

 

 

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