il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


6° Periodo dal 24 gennaio al 9 febbraio 1944.
Territorio a nord della linea del fuoco: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Prima parte (dal 1 al 9 febbraio 1944)
 

Martedì 1 Febbraio 1944


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - L’Ufficio Reclutamento e Mobilitazione dello Stato Maggiore dell’Esercito così scrive oggi in un rapporto al generale Gambara:
“Come è noto a V. E. vi sono tuttora nella Venezia Euganea (Padova), nell’Emilia e nella Toscana, alcune migliaia di reclute non equipaggiate per assoluta deficienza degli oggetti di corredo di prima vestizione”.
 

 

ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD - Roma – “L’Unità” clandestina incita i romani all’insurrezione.

Viene anche pubblicato il n° 5 del giornale “La Libertà”, organo del Partito d’Azione.
 


 

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI - A Roma vengono catturati dalle SS due degli artificieri dei GAP: Gianfranco Mattei, chimico, e Giorgio Labò, architetto (1).
…………
(1) Saranno sottoposti a terribili sevizie in via Tasso dagli uomini di Kappler. Mattei si impiccherà per il timore di non riuscire a resistere agli interrogatori degli aguzzini, Labò sarà fucilato al forte Bravetta il 7 marzo.

BOMBARDAMENTI ALLEATI - I bombardieri alleati, grazie alle segnalazioni dell’agente Peter Tompkins, riescono a colpire in pieno il posto di comando del 1° Corpo Paracadutisti (gruppo da combattimento Graser) a Pratica di Mare, mettendo temporaneamente fuori uso la sua intera rete di comunicazioni e paralizzando così la possibilità di direzionare il fuoco dell’artiglieria. I tedeschi sono costretti a rimandare di 24 ore la propria controffensiva.

IL COMANDO SUPREMO TEDESCO COMUNICA - “….Nell’Italia meridionale i combattimenti crescono d’intensità dopo l’arrivo di rinforzi su entrambi i fronti. Nei pressi di Nettuno forze nemiche proseguono nei loro attacchi in forza verso nord e nordest. I loro tentativi di operare una penetrazione in quelle direzioni sono crollati nel corso di sanguinosi combattimenti. Sul fronte sud le forze nemiche limitano la loro attività ad azioni locali in conseguenza delle perdite subite lunedì…”.



STORIA POSTALE del 1 ° febbraio

 


 


Questo “brutto” espresso, deturpato dall’uso di colla, mostra sia il valore con sovrastampa (serie denominata “Provvisoria”) che quello senza. Sono presenti in questa pregevole affrancatura, oltre ai succitati gemelli, due valori da 0,50 della serie Galilei non tassati anche se fuori corso dal 1° luglio 1943.
 


Lettera raccomandata inviata da Bologna al Comitato Internazionale della Crocr Rossa a Ginevra dove giunse il 15 maggio 1944 a causa del blocco, in Italia, di tutta la corrispondenza diretta verso l’estero. Questa lettera fu, stranamente, censurata prima in Italia, a Genova, dalla Commissione Provinciale 47R e in arrivo dai tedeschi.



Mercoledì 2 Febbraio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Viene reso pubblico il provvedimento di amnistia per i renitenti alla leva.

DAL DIARIO DEL CONTE SERAFINO MAZZOLINI - “Porto al Duce il blocco dei decreti relativi al personale. Conversazione breve. Il Duce mi dice che non è necessario completare i quadri con nuovi elementi. Nell’attuale dolorosa situazione bastano quelli che sono rimasti.
Vado a Colazione da Rahn che trovo gentilissimo. Ci sono anche i funzionari tecnici che hanno condotto le recenti trattative economiche. Dopo colazione Rahn mi parla di una segnalazione del generale Toussaint sulla defezione di circa tremila reclute nostre e sull’inazione delle nostre autorità per arrestare i disertori. Gli ambienti militari germanici sono impressionati male. Decido di andare subito dal Duce e riferirgli. Il Duce non ritrova esatti i dati di Toussaint e si duole, con accenti di amarezza, che si viva della penuria di indumenti e di materiali di casermaggio e di armi in cui i tedeschi continuano a tenere i nostri reparti. Un soldato non vestito o mal vestito ha diritto a tornare a casa sua. Il Duce riceverà Rahn alle 19. Mi dice, congedandomi, che ho fatto il dover mio informandolo. E’ ormai collaudato alle amarezze e le sopporta, con pazienza di cui non si riteneva capace, per l’Italia”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI - Ad Albacina (AN), alcune decine di partigiani attaccano e mettono fuori combattimento i componenti la scorta di un treno militare in sosta sul quale vi sono cinquecento soldati di Salò, li mettono in fuga e rimandano alle loro case i soldati repubblichini appropriandosi anche di un ingente bottino di armi e materiali.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE - Provincia di Roma – Nel forte Bravetta, a Roma, vengono fucilati undici uomini appartenenti alla formazione Bandiera Rossa (1). Sono i giornalisti Ezio Malatesta e Carlo Merli, Gino Rossi (architetto e tenente colonnello degli alpini che si fa chiamare Bixio) e otto partigiani.
…………
(1) Formazione che conterà 187 caduti, tra assassinati e uccisi in combattimento. Secondo altri testi, più probabilmente 224.
 


STORIA POSTALE del 2 febbraio


 


 

Cartolina precetto raccomandata nel distretto di Firenze, affrancata 0,75 (0,15 cartolina nel distretto + 0,60 di raccomandazione aperta) con due valori dell’Imperiale, uno sovrastampato e l’altro no (tollerato).

 

 



 

Ancora un esempio di corrispondenza con affrancatura mista “con e senza” sovrastampa. Si tratta di una raccomandata espressa da Mogliano Veneto (TV) a Cremona. Regolarmente affrancata 3,00 (0,50 di lettera + 1,25 di raccomandazione + 1,25 di espresso), presenta l’espresso della Provvisoria e un 0,25 della Imperiale non sovrastampato ma regolarmente in corso fino al 15 marzo.

 

 

 

Manoscritti raccomandati (0,60 + 0,60) affrancata con due valori (non sovrastampati) della serie Propaganda di Guerra, da Camerlata (CO) il 2 febbraio a Trovano.

Tutti i valori con effige reale senza sovrastampa saranno comunque tollerati fino al 15 marzo 1944. Sono sempre interessanti tutte le affrancature miste fra sovrastampati e non (come nella seguente immagine), specialmente se valori gemelli in particolare quando genuinamente giocoforza create, per indisponibilità di valori alternativi regolari.
 

 

La tassazione di questa lettera potrebbe sembrare dovuta alla presenza del 0,50 Imperiale non sovrastampato, ma in realtà, anche perché quel valore era in periodo di tolleranza, non è così. La tassazione avvenne per il supero del peso consentito con un solo porto. A fianco del segnatasse è infatti distinguibile una segnalazione a matita, 2 P, riferita appunto alla mancanza del secondo porto (0,50) nell’affrancatura. Tassata 1,00 al doppio del porto mancante….con viva gioia del destinatario.

 

 

Giovedì 3 Febbraio 1944

DALLA RSI: DELLA BANDA CARUSO - Roma – Nella notte sul 4, guardie armate qualificatesi come reparti di polizia repubblicana, al comando del questore di Roma, Pietro Caruso, irrompono nella Patriarcale Basilica di San Paolo violando la extraterritorialità del luogo e possono così catturare il generale Adriano Monti, quattro ufficiali realisti, nove ebrei e quarantotto renitenti alla leva. Tutti finiscono in carcere.
Caruso ha costituito in questura le squadre speciali: una, agli ordini di Umberto Perrone, per perseguitare gli antifascisti e gli ebrei; la seconda per la requisizione delle automobili; la terza, comandata da Gennaro Cappa, per razziare uomini da consegnare ai tedeschi.

MUSSOLINI SI LAMENTA - Mussolini è esasperato dal comportamento dei tedeschi. Il suo segretario, Dolfin, gli chiede oggi perché non cerca di incontrarsi con Hitler per chiarire tutte queste contrarietà e dissipare ogni possibile equivoco in nome della loro immutata amicizia. Il duce gli risponde che il momento non è adatto: “La lettera insultante di mia figlia – e si riferisce a quella che Edda ha inviato al Fuhrer durante il processo di Verona – ha aumentato la gelidità dei nostri rapporti. Ho con Hitler ben pochi contatti diretti e quasi sempre essi non riguardano le questioni più gravi che ci separano”.
 

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI - Pizzoferrato (Chieti) -. I patrioti della “Maiella” (la “Banda patrioti della Maiella” è una formazione partigiana costituita dall’avvocato socialista Ettore Troilo, ex combattente della prima guerra mondiale), dopo avere avanzato combattendo a Pineta di Lama, Corpi Santi e Civitella Messer Raimondo, ingaggia oggi un combattimento contro i tedeschi combattendo anche a fianco di un reparto britannico agli ordini del maggiore Wingram. La popolazione, armatasi, si unisce ai partigiani impedendo così ai tedeschi di rioccupare il paese. I tedeschi, asserragliati in una villa alla sommità del paese, oppongono una accanita resistenza e quando stanno per soccombere ricorrono ad un ignobile tranello. Fingono di arrendersi e quando gli attaccanti avanzano allo scoperto, li colpiscono con un violento fuoco, infliggendo loro gravi perdite. Cade, fra gli altri, anche il maggiore Wingram.
Nella foto i partigiani della “Banda patrioti della Maiella”
 

TESTA DI SBARCO DI ANZIO – Tedeschi - A disposizione di von Mackensen per l’offensiva vi sono ora 33 battaglioni di fanteria, 45 carri armati pesanti e 250 cannoni. Nella notte le prime unità della XIV Armata lanciano un pericoloso contrattacco “di assaggio” verso il saliente che la 3^ divisione ha creato nei pressi della stazione di Campoleone da dove gli inglesi vengono sloggiati e bloccati a sud della località. Anche le truppe americane della 1^ divisione devono arretrare e riescono a stento a mantenere il possesso di Aprilia.
 

Cominciano ad aprire il fuoco i due cannoni su carro ferroviario che i soldati alleati chiameranno “Anzio Express” e “Annie di Anzio”. I tedeschi li hanno battezzati “Leopold”. I loro tiri sono diretti contro le navi da trasporto nel porto di Anzio mentre le spiagge dove continuano ad effettuarsi gli sbarchi sono ora divenute bersaglio delle artiglierie tedesche di medio calibro. I due grandi cannoni, progettati dalla Krupp con la sigla 28 – cm K5 (E), hanno una bocca di fuoco lunga 21,538 metri, per una gittata di 62 km e 400 m e pesavano in tutto 218 tonnellate ciascuno. I tedeschi li tengono nascosti, durante le ore diurne, nella galleria ferroviaria di Villa Senni a Frascati e, nella notte, vengono trainati nella stazione di Ciampino per sparare.

 

IL COMANDO SUPREMO TEDESCO COMUNICA - “…Ieri, nell’Italia meridionale, nella testa di sbarco di Nettuno, il nemico ha effettuato senza successo alcuni attacchi locali contro il fronte settentrionale. Contrattacchi convergenti hanno annullato ogni vantaggio conseguito dal nemico. Sul fronte meridionale si è avuto un aspro combattimento per le alture che dominano Cassino, il cui controllo resta in mano tedesca. Le perdite del nemico su entrambi i fronti sono elevate…”.

 

STORIA POSTALE del 3 febbraio

 

 

Altra lettera raccomandata da Mosciano Sant’Angelo (TE) a Teramo. La presenza dell’1,25 senza sovrastampa, in questo caso, non aveva alternative perché i valori della Provvisoria giunsero nel teramano solo dopo il 10 marzo.

 

 

 

 

 

 

Una raccomandata espressa che presenta due valori da 1,25 non sovrastampati della Imperiale. Da San Pietro in Casale (BO), il 3 febbraio, a Bologna.

 

 

 

 


 

Ancora una lettera semplice, regolarmenete affrancata 1,25, per l’Ufficio della Croce Rossa Internazionale di Basilea, che presenta un valore non sovrastampato.
La lettera fu censurata dai tedeschi.
 

 

 

 

Venerdì 4 Febbraio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Viene pubblicato un nuovo manifesto di richiamo alle armi che riguarda le classi del 1922 e 1923 e il primo quadrimestre del 1924: termine ultimo di presentazione il 25 febbraio. In pratica, quindi, tenendo conto anche del manifesto di novembre, sono quattro le classi chiamate a servire la RSI.

TESTA DI SBARCO DI ANZIO - I tedeschi hanno oggi completato nella zona gli organici della 715^ div. motorizzata di fanteria (proveniente dalla Francia). La testa di ponte presenta ora la forma di un triangolo isoscele di oltre venticinque km. di lato, la cui base è il mare e il vertice, assai appiattito, la regione di Cisterna. Sul lato nord di questo triangolo, ne nasce un altro che congiunge Carroceto, Carano e Campoleone, quest’ultimo villaggio nelle mani dei tedeschi.
Sotto l’azione dell’attacco tedesco, gli inglesi continuano a indietreggiare lentamente. Al pomeriggio la loro situazione si è fatta critica. Le riserve ancora sulle navi da sbarco sono subito accorpate alle truppe a terra. Verso la mezzanotte gli inglesi hanno perso il loro saliente oltre a circa 1400 uomini, ma tengono ancora la linea principale.


STORIA POSTALE del 4 febbraio

 

 

 

Lettera semplice da Rovigo a Ferrara affrancata in emergenza con un 0,35 Imperiale e tre valori pacchi da 0,05.

 

 

 

 

Una cartolina da Venezia a Poleo di Schio affrancata con coppia di marche da bollo da 0,05, un 0,05 Imperiale (valori gemelli) e un 0,20 Imperiale. Tassata 0,10. perché carente di 0,05 nella giusta affrancatura di 0,30 in quanto le marche da bollo non furono considerate valide.

 

 



Lettera semplice da Genova a Valdobbiadene (TV), che sembra affrancata regolarmente 0,50 ma che invece è stata tassata per il doppio. Timbrate il 4 febbraio. I valori con il volto del re sono ancora ufficialmente in corso e pertanto la tassazione non sembra dovuta a tale presenza. Il timbretto FRANCOBOLLO INSUFFICIENTE sulla busta potrebbe riferirsi al porto insufficiente in caso di peso da doppio porto.

 

 

 


Lettera raccomandata regolarmente affrancata 1,75, con un 1,25 Imperiale e un pacchi da 0,50 in emergenza da San Martino di Venazze (RO) a Rovigo.

 

 

 

Lettera raccomandata affrancata in emergenza con soli valori segnatasse. Da Ariano Polesine (Rovigo) a Ferrara.

 

 

 

Sabato 5 Febbraio 1944


LE SEGNALAZIONI DELLA GNR - I notiziari segreti della GNR continuano a segnalare il comportamento fazioso dell’Arma dei Carabinieri. Da Casale Monferrato, quello odierno, rileva: “Nella collaborazione dei carabinieri (…) si deve rilevare come in talune stazioni dislocate nel territorio di questa giurisdizione, esista una specie di indolenza e di eccessiva tolleranza, sia nella ricerca dei precettati (…), sia nell’opera di persuasione personale, sia nei riguardi dei reati di carattere politico. Le lamentele e le critiche da parte di elementi di fede circa questo assenteismo dell’arma concordano in proposito”.

MUSSOLINI CERCA UN CONTATTO CON EDDA - Don Giusto Pancino ha un secondo incontro con Mussolini. Dal 26 gennaio, quando ha accettato il delicato compito di trovare Edda e contattarla per perorare una riconciliazione col padre, ha dovuto recarsi a Roma e pregare monsignor Domenico Tardini, vicesegretario dello Stato Vaticano, di dargli una lettera di presentazione per il nunzio papale a Berna. Si è scoperto, nel frattempo, che Edda si trova in quella zona. Don Giusto ha grosse difficoltà a recarsi in Svizzera; dice che dovrà ritornare a Roma per chiedere l’intervento di Pio XII. Nell’aggiornare il Duce sugli sviluppi della sua ricerca, il sacerdote, è assalito anche da una inquietante prospettiva: se Mussolini gli chiedesse di confessarlo, cosa dovrebbe fare lui, giovane e oscuro prete di campagna? Mussolini, notoriamente anticlericale, in questo loro secondo incontro, si è dichiarato convinto cattolico, desideroso di morire nel grembo della Chiesa, serenamente come ha fatto suo genero.

DALL’ABBAZIA DI MONTECASSINO - Al mattino una decina di donne si mette a bussare alla porta del monastero chiedendo di essere accolte. I gendarmi tedeschi che hanno fatto la guardia all’ingresso per tre mesi se ne sono andati. I monaci, in un primo momento, rifiutano l’accesso alle donne, ma queste, disperate, minacciano di dare fuoco al portone. Al che l’abate Diamare ordina di aprire il portone e lasciarle passare. Altri civili però si accalcano dietro alle donne e il gruppetto diviene rapidamente una fiumana di gente che i monaci, senza l’autorità dei tedeschi, non sono in grado di fermare. Ben presto circa ottocento civili atterriti invadono il Monastero (1).
…………
(1) Successivamente quattro donne di Cassino riferiranno: “Dormivamo sul pavimento. La maggior parte della gente si era portata dietro viveri propri: quelli che non ne avevano acquistarono granturco a 15 lire il chilo, frumento a 25 lire e carne, ogni volta che una bestia rimaneva uccisa dalle cannonate, a 50 lire il chilo. Era venduto tutto da un civile che, si diceva, aveva avuto quella roba dai monaci. C’erano grossi quantitativi di vino e di altri generi alimentari nell’abbazia, ma non furono mai distribuiti. Noi ne avemmo qualcosa soltanto quando alcune granate fecero crollare le pareti del magazzino”.
 


STORIA POSTALE del 5 febbraio

 


 

 

 

 

Piego con tassa a carico nel distretto di Bologna.

 




 

 

Domenica 6 Febbraio 1944


LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI ITALIANI - Arrivano ad Auschwitz-Birkenau i 700 ebrei di Verona e Milano. Sono immessi nel campo 97 uomini e 31.donne (1).
………..
(1) Ritorneranno soltanto 13 uomini e 8 donne.
 


STORIA POSTALE del 6 febbraio
 


 

 

 

 

 

Cartolina ad uso stampe da Firenze a Lastra a Signa (FI). Notare la R di Regie “cancellata” nella intestazione dell’ospedale.

 

 

Lunedì 7 Febbraio 1944

TESTA DI SBARCO DI ANZIO - I tedeschi lanciano un nuovo contrattacco contro le posizioni della 1^ divisione britannica (VI Corpo USA) in direzione di Carroceto e Aprilia ma trovano una inaspettata resistenza alleata.
 



STORIA POSTALE del 7 febbraio
 

 

 

Lettera semplice che presenta un completamento di affrancatura con l’impiego di marche per i trasporti, non tassata. Da Cerea (TO) a Torino.
Da presumere una non casuale affrancatura di sapore filatelico.
 

 

 

Ecco una cartolina espressa 0,15 Vinceremo, inviata da Padova a Bologna, con alcuni valori aggiunti a completamento di affrancatura fra i quali un 0,25 Imperiale ammesso in corso fino al 15 marzo. L’incongruenza fra le due scadenza, valori Imperiale e biglietti e cartoline postali con effige reale, viene evidenziate nel caso di contemporaneità dopo il 15 marzo. I due documenti riprodotti, se inviati anziché oggi in una qualunque data successiva al 15 marzo e precedente al 15 agosto, sarebbero stati tassabili per la presenza dei valori non sovrastampati ma vrebbero comunque mostrato l’effige e i simboli dell’odiato re.

 

 

Anche in quegli anni le affrancature filateliche andavano di gran moda. Di questa combinazione se ne possono trovare a diecine. In questo caso direi che solo un impiegato delle Poste poteva riuscire a far obliterare un missiva passandola tre volte in una timbratrice meccanica.
 

 



 

 


Una lettera raccomandata da Montona (PL), a Genova. Regolarmente affrancata 1,75 presenta un valore della Provvisoria e un 0,50 Imperiale ancora in corso anche se tollerato. Si tratta di una provenienza inconsueta con presenza di Provvisoria.

 

 

 

Per una non comprensibile ragione (forse dovuta a un eccesso di scorte) sia i biglietti postali che le cartoline postali Vinceremo che mostravano effige e stemma reale, furono ammessi in corso fino al 15 agosto1944.
Il biglietto, inviato da Genova a Modena, presenta anche un 0,25 come affrancatura aggiunta, ammesso in corso fino al 15 marzo.
 

 

 

 

 

Lettera semplice da Firenze a Scandicci con l’uso del raro sovrastampato in rosso lillaceo della tiratura di Firenze (FI 493/I).
In questo caso l’INPS si era premurata di cassare lo stemma sabaudo della sua carta intestata.
 

 

 

Anche i migliori periti commettono degli errori. In questo caso Raybaudi nel dichiarare che “A nostro parere l’affrancatura qui sotto fotograficamente riprodotta è originale in ogni sua parte. Poiché trovasi tuttora in ottimo stato di conservazione, è stata firmata” ammetteva, avallando la data del timbro postale 7 febbraio 1944, che quella lettera, inviata da una Firenze in regime di RSI, avesse una rarissima presenza di sovrastampati PM in RSI. Come tale mi venne offerta per un congruo prezzo, ma chi l’aveva acquistata si era fidato del giudizio del perito che però non si era (stranamente) reso conto che l’affrancatura era esuberante, se non era un doppio porto, che sulla busta vi erano impressi in chiara evidenza un bollo a ponte e un RITARDATA PERCHE’ PRIVA INDIRIZZO DEL MITTENTE, che evidenziavano chiaramente trattarsi di una lettera con guller 7.2.44 anziché 7.2.45

 

 

 

 

Martedì 8 Febbraio 1944

DALL’ABBAZIA DI MONTECASSINO - Un rapporto telefonico fra alleati riferisce: “Tedeschi sono stati notati nel monastero mentre usano l’edificio come posto di osservazione”. La 34^ divisione riceve oggi il seguente rapportino:

“Una batteria del 133° fanteria riferisce di aver avvistato un telescopio nella fila di mezzo delle finestre sulla facciata est dell’abbazia di Montecassino. Questa finestra non ha vetri ed è stata chiusa con una coperta. Lo stesso giorno l’ufficiale sottoscritto ha osservato un telescopio nella finestra in alto a destra della facciata est dell’abbazia. E’ stato osservato il nemico in movimento attorno alla base della parete nord dell’edificio”.

Nonché questo messaggio:

“Un italiano interrogato dal CIC (controspionaggio) riferisce di essere andato via dalla zona di Montecassino il 7 febbraio e di essere stato spesso all’interno dell’abbazia durante il mese scorso. Dice che un’ottantina fra soldati e ufficiali e trenta mitragliatrici si trovano nel complesso”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI - Nelle Marche, nelle zone molto vicine al fronte, l’azione partigiana si fa molto intensa. A Pizzoferrato i tedeschi vengono respinti, oltre che dai partigiani, dalla popolazione che si è armata in qualche modo. Ad Albacina (AN) una formazione partigiana attacca e blocca un treno; sopraffatta la scorta militare, i partigiani rimandano alle loro case i 500 soldati della RSI che erano sul treno e si appropriano delle armi e delle munizioni trasportate. A Firenze viene arrestata una “gappista” che stava tentando di far esplodere una bomba nel bar Paskowski, abituale ritrovo di nazifascisti. A Parma, mentre un gruppo di giovani volontari della RSI transita in via Cavour, sconosciuti lanciano alcune bombe. Il milite diciottenne Adolfo Cianchi rimane sfracellato; molti sono i feriti.

 

CRONACA - Nella villa di un ingegnare lombardo sul lago d’Orta (NO) viene arrestato Montanelli. Nell’articolo pubblicato sul “Corriere della Sera” si legge, fra l’altro: “….è stato arrestato Indro Montanelli, noto giornalista, il quale, anche sotto lo pseudonimo di Calandrino, su “Tempo” scrisse articoli diffamanti il Regime ed esaltò perfino capi partigiani in Balcania rei di tristi massacri di nostri connazionali. Tradotto nelle carceri di Novara, il Montanelli è stato avviato a Milano”.

Una foto di Montanelli nel 1948.

 

 

 

BOMBARDAMENTI ALLEATI - Padova subisce un lungo e pesante bombardamento durante il quale viene centrato anche un rifugio antiaereo a Porta Trento. I morti sono più di 300, innumerevoli i feriti. Bombardate anche Livorno, Viterbo, Orte, Frascati ed altre località a nord e sud di Roma che durante la notte è stata sorvolata dagli aerei alleati. Uno di questi, precipitato per cause imprecisate, cade su una palazzina a due piani che viene completamente distrutta a seguito della esplosione delle bombe che erano a bordo. Anche la periferia di Firenze subisce una incursione durante la quale una bomba colpisce la villa nella quale risiede Lina Cavalieri che resta vittima dell’esplosione. La Cavalieri è una delle più celebri artiste liriche del mondo e di una bellezza famosa in tutto il mondo. Un apparecchio americano sgancia alcune bombe nei dintorni di Sesto Fiorentino, cinque di queste esplodono a pochi metri da un gruppo di bambini ospiti del Collegino di San Pietro di Colonnata e ne fa una strage.



STORIA POSTALE dell’8 febbraio

 

 

Lettera raccomandata nel distretto di Roma. Regolarmente affrancata 1,50 (0,25 lettera nel distretto + 1,25 di raccomandazione), presenta un 0,25 della Provvisoria con un 1,25 della Imperiale. Queste affrancature “miste” nel periodo 23 gennaio (emissione Provvisoria) – 15 marzo (scadenza tolleranza Imperiali con l’effige reale) sono sempre interessanti e degne di essere collezionate.

 


 

 

 

 


Piego inviato come stampa raccomandata aperta (0,10 + 0,60) da Trieste che presenta il timbro della Pretura con entrambi gli stemmi, fascista e reale, non scalpellati.

 

 

 


 

 

Altro caso di tassazione per la mancanza di affrancatura del secondo porto come evidenziato dalla scritta a lapis in basso a sinistra: 2 P. Da Dolo (VE) a Venezia.

Mercoledì 9 Febbraio 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - In tutti i centri maggiori e minori della RSI si rinnova oggi la cerimonia del giuramento dei reparti in armi. La nuova formula è:

“Giuro di servire e difendere la Repubblica Sociale Italiana nelle sue istituzioni e nelle sue leggi, nel suo onore e nei suoi territori, in pace e in guerra, fino al sacrificio supremo, lo giuro davanti a Dio, ai caduti per l’unità, l’indipendenza e l’avvenire della Patria”.
 


 

La Spezia – Il tenente di vascello Bussola (nella foto) passa oggi in rassegna i reparti della X Mas che hanno pronunciato il giuramento alla RSI

Al mattino, a Villa Omodeo di Desenzano sul Garda, “sede di campagna” del ministero della Difesa, Graziani, parlando davanti a Gambara, ai comandanti regionali e ad altri generali raccolti per il giuramento, dice:

“Camerati! Di fronte al conservatorismo plutocratico delle democrazie e al bolscevismo distruttore di ogni ordine, si erge purissima e livellatrice, da tre decenni circa, l’idea fascista con la soluzione del problema sociale che affatica da millenni l’umanità. (…l’idea fascista) oggi maggiormente rifulge di nuova, purissima e vivissima luce nella sorgente Repubblica Sociale Italiana, che del Fascismo applica e realizza i postulati fondamentali. A questa Idea, che dovrà dare domani alla Patria il suo definitivo assetto sociale e nazionale, noi oggi, camerati dell’esercito repubblicano, giuriamo religiosamente e con purezza di intenti, sicura e diritta coscienza, assoluta fedeltà per la vita e per la morte!”


STORIA POSTALE del 9 febbraio
 

 

 

Lettera raccomandata espressa da Sirmione (BS) a Rovereto (TN) affrancata con valori della serie “provvisoria” e della Propaganda di Guerra sovrastampati GNR

 

 

 

 


 

Lettera espressa da Bassano del Grappa a Bellagio (CO) regolarmente affrancata 1,75 con i valori della Propaganda di Guerra e l’espresso in periodo di tolleranza.

 

 

 

 


Lettera semplice da Oggebbio sul Lago Maggiore a Zagabria (Croazia) regolarmente affrancata una lira con valori gemelli del 0,50 Propaganda di Guerra, già infrequente in questo periodo, con 0,50 pacchi usato in affrancatura di emergenza
Un’affrancatura probabilmente unica anche per la presenza del gemello pacchi per l’estero.
 

 


 

Ecco un evidente contrasto fra un volto del re scoperto nel biglietto postale ancora in corso e il volte del re “deturpato” dalla sovrastampa. Raccomandata nel distretto di Roma regolarmente affrancata 1,50 (0,25 tariffa nel distretto + 1,25 di raccomandazione).

 

 

 

 

Lettera raccomandata affrancata 3,25 per ragioni non evidenti (4 porti?). Anche questa presenta i Propaganda di Guerra non sovrastampati

 

 

 

 

 

 

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