7° Periodo: dal 10 febbraio 1944 al
10 maggio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./ A.C.C. E REGNO DEL SUD
CON SEDE A SALERNO E NAPOLI.
Terza parte (dal 26 febbraio al 13 marzo)
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Sabato 26 Febbraio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI - “Il Capo del Governo ha fatto
un’altra dichiarazione ufficiale che i giornali pubblicano stamattina.
E’ un’esplosione di gioia per le dichiarazioni di Churchill ai Comuni e
un ringraziamento per l’elemosina di ossigeno fatta al suo ministero.
Come al solito, quando parla, Badoglio parla soltanto di se”.
Storia postale del 26 febbraio
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Lettera semplice da Lecce per la PM 50 (in Sardegna) con una particolare
fascetta di censura ricavata dal ritaglio di uno stampato
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Domenica 27 Febbraio 1944
LINEA DEL FUOCO IN ITALIA - Dal settore del 1° Raggruppamento
Motorizzato italiano – Fronte statico, limitate azioni di pattuglia.
Arriva dalla Sardegna l’866° ospedale da campo a rafforzare il settore
sanitario del Raggruppamento. Linea Gustav - Limitata attività di
pattuglie in tutti i settori. Gli eccellenti “parà” della 1^
Fallschirmdivision danno il cambio alla valorosa, ma stremata, 15^ div.
panzergrenedieren. Testa di sbarco di Anzio - Limitata attività
di pattuglie. Settore Adriatico - Fronte abbastanza statico.
Storia Postale del 27 febbraio
Lettera in franchigia da Bronte (CT) all’Ufficio Informazioni delle
Croce Rossa Internazionale di Ginevra. Censurata dagli Alleati cpn
fascetta EXAMINED e bollo analogo in cartella con ACS. Censurata anche
dai tedeschi.
Lunedì 28 Febbraio 1944
STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA - Il generale
Alexander tiene una prima conferenza con i comandanti d’armata per
studiare un nuovo raggruppamento per l’assalto finale alla linea Gustav
e dalla testa di sbarco di Anzio (operazione Diadem per la conquista di
Roma).
Storia Postale del 28 febbraio
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Lettera raccomandata espressa inviata in RSI da Voghera (PV) in data
odierna a Camerino (MC). Malgrado il servizio espresso richiesto la
missiva giungerà a destinazione solo dopo la conquista di Camerino da
parte Alleata come dimostrato dal bollo di visto censura ACS. |
Martedì 29 Febbraio 1944
TESTA DI SBARCO DI ANZIO - La XIV Armata tedesca di Mackensen
riprendono ad attaccare le linee alleate. Rinforzi freschi appena giunti
tentano di penetrare nel fronte della 3^ divisione USA muovendo da
Cisterna.
Nel resto del fronte di guerra, dal Tirreno all’Adriatico sola attività
di pattuglie.
Mercoledì 1 Marzo 1944
DALLA CITTA’ DEL VATICANO - Ad una nuova richiesta rivolta agli
Stati Uniti da parte della segreteria di Stato vaticana di ridurre gli
attacchi aerei su Roma. Roosvelt risponde oggi al cardinale Cicognani
che: “…la nostra unica ragione nell’attaccare |
qualunque parte di Roma sta nella sua occupazione e nel suo uso da parte
dei tedeschi. Se Sua Santità riuscirà a persuaderli a rispettare il
carattere sacro e culturale di Roma ritirandosi da essa senza che ci sia
battaglia, egli potrà allora assicurare la sua salvezza”.
Proprio oggi gli Alleati colpiscono dal cielo il Vaticano, ma si tratta
di un errore. Il misterioso aeroplano che sorvola ogni notte la città e
che i romani chiamano, quasi affettuosamente la “vedova nera”, sgancia
tre bombe sui giardini del Vaticano, danneggiando qualche edificio.
BOMBARDAMENTI ALLEATI - Roma subisce un nuovo bombardamento (vedi
foto) che coinvolge anche il palazzo degli uffici della Santa Sede, il
Collegio Agostiniano, l’Oratorio di San Pietro, il Collegio pontificio
urbano di propaganda e altri stabili in zona extraterritoriale vaticana.
Storia Postale del 1 marzo
Raccomandata per la Svizzera da Botticino Mattina (BS). Affrancata 2,75
(1,25 per la lettera e 1,50 per la raccomandazione) con due valori da
1,00 soprastampati GNR, un 0,25 imperiale e un 0,50 “propaganda di
guerra” con vignetta ritagliata
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Anche al sud i “propaganda di guerra”, quando vengono raramente
usati, subiscono la “mutilazione” della vignetta propagandistica; ecco
un caso di contemporaneità di tale uso nella stessa data nelle due parti
d’Italia (vedi scansione sottostante). Raro anche l’uso del timbro di
censura di Potenza.
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Giovedì 2 Marzo 1944
DEL GOVERNO BADOGLIO - Fra il 23 febbraio ed oggi è state
approvate l’istituzione dell’Alto commissariato per l’epurazione,
la nomina ad alto commissario di Tito Zaniboni (deputato socialista) e
le “norme integrative dei decreti per la defascistizzazione delle
pubbliche amministrazioni e per la revisione delle carriere” degli
impiegati pubblici, molto attese in quanto essenziali per il
funzionamento del nuovo meccanismo epurativo.
La situazione economica e finanziaria sta diventando sempre più
drammatica, nonostante i ripetuti tentativi sia di Jung che di
Corbino per richiamare l’attenzione prima dei colleghi di governo e poi
dei membri dell’ACC su temi raramente affrontati in questi ultimi mesi.
Già da alcune settimane Corbino ha compiuto un’accurata analisi degli
ostacoli che sta incontrando la politica degli ammassi alimentari,
caldeggiando l’opportunità di uniformare i prezzi tra le varie province,
e delineando, nei limiti della situazione, una politica di priorità nei
rifornimenti. Su sua proposta sono stati anche annullati i divieti di
spostamento delle merci, in modo da ripristinare una qualche parvenza di
mercato. Oggi, Jung pone con forza sul tappeto i termini del problema:
le scarse attività produttive dell’Italia liberata, dove vive solo il
18% dell’intera popolazione attiva; la concentrazione di queste attività
nel settore agricolo, meno incisivo di quello industriale e terziario
sulla massa monetaria; i margini ridotti per l’incremento dell’attività
impositiva; la sproporzione nella circolazione monetaria tra una realtà
economica così modesta e la massa extramonetaria messa in circolazione
dalle truppe alleate al Sud e da quelle tedesche al Nord; il tasso di
cambio sbagliato e sfavorevole con dollaro e sterlina e l’inflazione che
ne deriva. Un quadro fosco da cui discendono condizioni drammatiche per
tutti i lavoratori a reddito fisso, in particolare per i pensionati. A
integrazione della sua analisi, Jung presenta ai colleghi alcuni
memoriali sulla situazione finanziaria e sul cambio inviati alla
Commissione a all’ACC, che non hanno ricevuto risposta per lo scarso
interesse alleato al problema (1).
…………
(1) La conclusione sarà necessariamente interlocutoria: troppo
ristretta la base economica di manovra e troppo pressanti i problemi
quotidiani per programmi di ampio respiro. Tutto si ridurrà a una
richiesta agli Alleati di revisione del cambio, che non verrà accolta, e
alla formulazione di ottimistici programmi legati alla creazione di
condizioni generali più favorevoli.
DAL DIARIO DEL MINISTRO DELLA GUERRA AMERICANO STIMSON - Henry L.
Stimson scrive oggi sul suo diario settimanale:
“In Italia, sul fronte di Anzio, i tedeschi hanno attaccato in forze
durante i due ultimi giorni, concentrando i loro assalti sulla linea a
metà strada fra Carroceto e Cisterna. Appoggiato da potente fuoco di
artiglieria e da carri armati il nemico riuscì a guadagnare in un punto
1500 metri di terreno, ma un contrattacco americano ne recuperava due
terzi. Il nostro fuoco concentrato di artiglieria ed una preponderante
aviazione, insieme ai valorosi combattenti della fanteria, hanno
contribuito ad arrestare la pressione nazista. Abbiamo fatto un buon
numero di prigionieri, ma il nemico dispone di potenti forze in questa
zona e la battaglia continua. Non si sa ancora se la sua intera forza
sia stata impiegata o no.
Il totale delle perdite, dall’inizio della campagna sul territorio
italiano, ammonta a 5061 morti, 21788 feriti e 9922 dispersi. Queste
cifre però sono necessariamente arretrate di due o tre settimane. Alcuni
hanno chiesta se Roma viene usata come principale base di rifornimenti e
rinforzi tedeschi e se noi attacchiamo il nemico in quella zona. Nel
solo mese di febbraio, comunicati del Quartier Generale dell’Esercito
Alleato hanno ripetutamente annunciato il bombardamento di comunicazioni
ferroviarie nella zona di Roma.
Come nella questione dell’abbazia di Montecassino, così per Roma,
l’atteggiamento del Ministero della Guerra è chiaro e definitivo: ogni
possibile precauzione deve essere presa contro la distruzione di
monumenti culturali, storici e religiosi; ma se dovesse apparire
evidente che il nemico fa uso di tali monumenti per scopi militari, e
che le vite dei soldati americani sono di conseguenza in pericolo, non
vi può essere alternativa; le vite devono essere salvaguardate,
qualunque sia il valore delle cose materiali”.
Storia Postale del 2 marzo
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Venerdì 3 Marzo 1944
DAL REGNO DEL SUD: UNA TRAGEDIA INCREDIBILE - Nella notte,
sulla linea ferroviaria Battipaglia – Potenza, un treno merci
sovraccarico di viaggiatori “clandestini” rimane bloccato all’interno
della galleria Bolvano e 521 persone (secondo altre fonti: 426) muoiono
asfissiate.
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Cartolina fuori distretto da Palermo a Paternò (CT) regolarmente
affrancata con un 0,30 della serie AMGOT per la Sicilia e con un visto
ACS della censura Alleata di particolare e infrequente foggia.
Molti sono pendolari abusivi, profughi e borsari neri che stavano
recandosi a Potenza per acquistare merce da rivendere sul mercato di
Napoli (vedi foto). Forse la più grave strage della storia delle
ferrovie mondiali. |
DEL GOVERNO
BADOGLIO - Il ministro delle Finanze, Jung, interviene oggi
lungamente per far pesare il proprio dissenso nei confronti della nomina
dell’alto commissario per la Sicilia. La scelta è caduta sul prefetto di
Palermo, Francesco Musetto, che ha collaborato al coordinamento
dell’azione civile del governo militare Alleato fino alla fine della sua
gestione e la cui nomina è stata confermata nonostante l’opposizione di
Jung che lo accusa di essere mafioso. |
ALLEATI - Roosvelt, durante una conferenza stampa, dando la cosa
come scontata, rivela che, in base agli accordi presi con Stalin, un
terzo della flotta italiana dovrà passare all’URSS. Si tratta di una
inattesa e sconcertante modifica agli accordi Cunningham – De Courten.
In proposito, nella RSI, verrà emessa una cartolina di propaganda che
così commenta la cessione della flotta italiana all’URSS:
“Delano e Winston non vogliono disgustare il terzo ladrone. E’ a lui,
allo zar bolscevico, che viene ceduto il boccone più ghiotto. La nostra
flotta, giudaicamente comprata coi venti dinari del tradimento, è un
gradito omaggio per Stalin. Perfino i due biechi mercanti(Badoglio e
Vittorio Emanuele III), pensano adesso di non aver fatto un ottimo
affare. Non li turba, non li offende la bassezza del baratto; solo li
amareggia la tardiva constatazione di non aver saputo “vendere” quello
che era un invitto e glorioso patrimonio di popolo. Oltre che traditori,
anche imbecilli”.
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TESTA DI SBARCO DI ANZIO
- La 3^ divisione americana arresta un nuovo attacco tedesco in località
Ponte Rotto; nel pomeriggio un contrattacco dell’unità americana
consente la riconquista di qualche posizione. Ma è principalmente
l’appoggio dell’aviazione che permette alle forze di terra di contenere
gli attacchi, ormai in via di esaurimento, dei tedeschi. Sebbene il
tempo non sia favorevole, le forze aeree, fra ieri ed oggi, compiono 800
incursioni di bombardieri e cacciabombardieri sganciando 900 tonnellate
di bombe. I bombardieri pesanti hanno fatto più di 600 incursioni contro
obiettivi lungo il fronte; i bombardieri medi e leggeri hanno colpito
obiettivi interno a Cisterna, Carroceto, Campoleone e Velletri. Hanno
così paralizzato le truppe nemiche, distrutto unità e installazioni e
concretamente sconvolto i piani per la continuazione dell’offensiva.
Sabato 4 Marzo 1944
DAL GOVERNO BADOGLIO: I CONTATTI CON L’URSS - In un colloquio con
Badoglio, Bogomolov, nuovo rappresentante russo presso la Commissione
consultiva, comunica al maresciallo che il suo paese è pronto ad
allacciare rapporti diplomatici con l’Italia.
TOGLIATTI RIENTRA DALL’URSS - Palmiro Togliatti lascia Mosca in
aereo, dopo un colloquio notturno con Stalin durante il quale viene
aggiornato circa la linea da adottare una volta giunto in Italia; viene
anche informato da Vysinskij dei contatti con il governo Badoglio per il
ristabilimento dei rapporti diplomatici tra i due paesi.
DAL DIARIO DI PUNTONI - “Giornata nera per le nostre Forze
armate. Alcune radio straniere hanno annunciato, ieri sera, che gli
alleati hanno deciso di ripartire la nostra flotta fra gli Stati Uniti,
l’Inghilterra e la Russia. I giornali di stamane riportano, al riguardo,
una dichiarazione di Roosvelt.
I membri del governo sono costernati; dopo le dichiarazioni di Churchill
s’erano illusi che gli alleati ci avrebbero usato clemenza! Badoglio
minaccia le dimissioni. Alle 16 si è precipitato dal Re per parlargli
della faccenda; come al solito quando è nei pasticci infila la porta del
Sovrano. Il Re gli ha consigliato di agire con estrema fermezza”.
TESTA DI SBARCO DI ANZIO - Si esaurisce l’offensiva lanciata dai
tedeschi il 29 febbraio. Kesselring ordina il tamponamento (1). Il
bilancio di “Schingle” è deludente: in tutto questo tempo (46 giorni) è
stato conquistato un tratto di territorio di circa 200 – 300 chilometri
quadrati, distante 70 km. dal fronte principale. Churchill è furibondo.
Ora non gli resta che ripiegare sull’ironia, chiedendo al Comandante in
capo del Mediterraneo come riescono a muoversi i 18000 autoveicoli
sbarcati in uno spazio tanto ristretto. “Dobbiamo avere una notevole
superiorità in fatto di autisti” osserva con malizia.
Anche Hitler, che aveva chiesto ai suoi generali di ricacciare in mare
gli Alleati, comincia a presagire l’avvisaglia della casa che gli sta
per cadere addosso. Perciò ha convocato presso di se una ventina di
ufficiali e soldati del fronte italiano. Vuole scoprire chi ha fatto
fallire l’operazione Fischfang. Trasportati in aereo a Berchtesgaden
dovranno sottostare a due giorni di interrogatorio. A placare la collera
di Hitler è la risolutezza del generale Walther Fries: non c’è stato
tradimento, non c’è stata negligenza, non c’è stato collasso morale, non
c’è stata incapacità: c’è stata solamente la prepotenza dei cannoni, dei
carri armati, delle navi e, soprattutto, degli aerei alleati (una
sproporzione di 300 apparecchi contro 4000 a persino 5000).
………..
(1) Per tre mesi, su questo settore del fronte italiano, cala il
silenzio. Tutti si pongono sulla difensiva.
Storia Postale del 4 marzo
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Bella lettera da Ploaghe (SS) indirizzata al Nunzio Apostolico presso il
Governo Portoghese a Lisbona. Censurata dagli Alleati con fascetta
inglese e bollo EXAMINED BY con ACS in cartella normalmente usato per
l’estero. Rara affrancatura. |
Domenica 5 Marzo 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI - “Acquarone mi consegna un rapporto
informativo sull’attività di un certo gruppo che starebbe organizzando
un attentato contro il Re. Vi sarebbe implicato anche il segretario di
un ex – ministro. Ho scritto subito ai Carabinieri. Non so se potrà far
nulla, però, perché quelli del complotto sono in stretti rapporti con
elementi del PWB inglese.
Ecco il rapporto: Signor R. e moglie, non meglio identificati.
Abitano in una loro villa a Capo di Sorrento. Ambedue di sentimenti
ferocemente anti monarchici, pare siano al centro di una propaganda che
ha per fine di convertire alle loro idee elementi italiani e alleati. La
loro casa è luogo di riunione e sembra che i coniugi R. non facciano
mistero con alcuno dei loro sentimenti. Ricevono spesso ufficiali
britannici e del PWB. Il conte M. già segretario del ministro P. è uno
degli assidui frequentatori di casa R. Professa le loro stesse idee e
risulta essersi vantato apertamente di svolgere attiva opera anti
monarchica nell’ambiente degli ufficiali alleati con i quali lavora. I
coniugi R. sono in contatto con i capi del partito d’azione. Alcuni
giorni or sono parecchie persone erano riunite in casa R. all’ora del
tè; si commentava il recente discorso di Churchill. Il conte M.
deplorando l’atteggiamento del Primo Ministro inglese si dichiarava
meravigliato dicendo che i suoi conoscenti alleati in Italia gli
avevano, sino al giorno prima, fatto credere che in Inghilterra si
avessero idee e programmi opposti a quelli espressi da Churchill. Il
signor R. con parole piene di livore e insulti contro il Sovrano e il
Principe di Piemonte, affermava che nonostante le dichiarazioni di
Churchill, il Re doveva essere mandato via e, allo scopo, sosteneva la
necessità di ricorrere, eventualmente, a un movimento rivoluzionario: e
poiché uno dei presenti osservava la difficoltà di creare, nelle attuali
condizioni, un tale |
movimento, il
signor R. aggiungeva con violenza: “E allora il Re ce lo leveremo di
torno con un attentato! Non sarà difficile!”. Il M. approvava”.
DAL REGNO DEL SUD: DEL GENERALE ROATTA - Il generale Roatta
(nella foto), ricoverato sotto sorveglianza dei carabinieri all’ospedale
militare di Roma, in attesa di processo per complicità nell’assassinio
in Francia dei fratelli Rosselli e per la mancata difesa di Roma dopo
l’armistizio, invano chiesto anche da Tito come criminale di guerra,
riesce ad evadere. |
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Lunedì 6 Marzo 1944
DAL GOVERNO BADOGLIO: I CONTATTI CON L’URSS - A seguito del
colloquio avuto con Bogomolov, nuovo rappresentante russo presso la
Commissione consultiva, con il quale ha comunicato al maresciallo che il
suo paese è pronto ad allacciare rapporti diplomatici con l’Italia,
Badoglio, prepara una richiesta ufficiale in questo senso al governo
sovietico.
DAL DIARIO DI PUNTONI - “Nessuna schiarita nella situazione
politica. Il Capo del Governo minaccia sempre le dimissioni e corre
voce ormai che con le dimissioni di Badoglio anche il Re dovrà andarsene”.
Martedì 7 Marzo 1944
LINEA GUSTAV E TESTA DI SBARCO DI ANZIO - Limitata attività di
pattuglie in tutti i settori a causa dell’insistente maltempo.
Storia Postale del 7 marzo
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Piego comunale affrancato in tariffa ridotta per corrispondenza fra
sindaci da Bocchigliero (CS) a Pallagaria (CZ) con il raro uso di un
valore “Propaganda di Guerra”. Censura di Catanzaro
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Mercoledì 8 Marzo 1944
DAL GOVERNO BADOGLIO: I CONTATTI CON L’URSS - Il segretario
generale degli Esteri Prunas, che in due colloqui avuti con il
viceministro degli Esteri sovietico, Vysinskij, membro altresì della
Commissione consultiva per l’Italia, il 10 e 11 gennaio, aveva chiesto
il riconoscimento formale del suo governo e l’apertura di rapporti
diplomatici ufficiali, informa oggi inglesi e americani (che sono già
perfettamente al corrente della situazione) degli sviluppi dei rapporti
con l’URSS.
ALLEATI - Churchill insiste per un’Italia vinta mediante un
governo ubbidiente (con Badoglio e il re) e seguita a diffidare dei
partiti antifascisti costituitisi in CLN che vogliono costituire un
governo “legale” in quanto veramente democratico e di popolo. In
proposito, oggi scrive ancora a Roosvelt rincarando quanto aveva
asserito nelle sue precedenti del 3 e del 13 febbraio: “…non dobbiamo
liberarci dell’utilissimo governo del re e Badoglio”.
Giovedì 9 Marzo 1944
DAL DIARIO DEL MINISTRO DELLA GUERRA AMERICANO STIMSON - Sui fronti
di battaglia italiani vi è stasi. Ciò nonostante i nostri velivoli hanno
attaccato senza posa scali ferroviari ed aeroporti della zona di Roma di
cui si servono i tedeschi, nonché truppe e batterie nemiche nelle zona
della testa di sbarco di Anzio”.
DAL REGNO DEL SUD: A PROPOSITO DELLA NOSTRA FLOTTA - Durante
l’odierno Consiglio dei ministri il cui principale argomento è la
minacciata cessione di un terzo della nostra flotta all’URSS, si
spalanca la porta della sala e, senza farsi annunciare, entra
l’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione Alleata. Egli porta
buone notizie. La minaccia di Roosvelt non avrà seguito, Churchill ha
appena fatta una dichiarazione rassicurante a proposito della
spartizione della nostra flotta.
DAL DIARIO DI PUNTONI - “Churchill ha fatto una dichiarazione che
in parte annulla quella precedente di Roosvelt relativa alla spartizione
della flotta italiana. Si respira!
In mattinata il Re riceve i ministri Orlando e Siciliani; alle 18 viene
in udienza il generale Chatrian il quale esprime al Sovrano, in termini
commossi, la sua assoluta fedeltà alla causa monarchica”.
Venerdì 10 Marzo 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN - Algeri – “(…) Dalle quattro e mezzo
alle sei è venuto a parlarmi Reinhardt (che sostituisce ancora Murphy) a
proposito dell’Italia. Reihardt è bravo e leale e mi piace moltissimo.
Non ci nasconde le informazioni che gli arrivano da Washington e la
divergenza tra quello che vuole il presidente Roosevelt e quello che
vuole il nostro primo ministro persiste. Tuttavia, a parte i problemi
interni dell’Italia, abbiamo appena ricevuto un telegramma con cui ci si
annuncia che i russi si apprestano a mandare un loro ambasciatore a
Napoli e ad accettare un rappresentante italiano a Mosca. Ho subito
riferito la cosa a Londra e ho chiesto istruzioni, ma i russi se ne
stanno quieti e non ci dicono nulla. Alle sette sono andata da Bogomolov.
Ho cenato solo con lui (c’era però anche sua moglie con un bell’abito di
seta nera, una camicetta di seta bianca e orecchini di diamanti). Non
sono riuscito a tirar fuori niente da Bogomolov. E’ un tipo sfuggente e
antipatico, non è un mariolo aperto e gioviale come è Vyshinsky. Gli ho
lanciato diversi ami, ma non ha abboccato mai”.
Sabato 11 Marzo 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN - Algeri – “Le voci sulle mosse dei russi
sono confermate da Mason MacFarlane, ma non mi è giunta nessuna
istruzione. Penso che a Londra non si voglia uno screzio aperto con i
russi, vorrei però che ci si dicesse quali precise direttive impartite
agli italiani.
Alle dieci e mezzo, ho visto Harman (inglese) e Russel Barnes
(americano) capi del servizio psicologico (ovvero del servizio
politico). Li ho trovati molto allarmati perché il generale Devers
(l’americano che è il vice di Wilson e che comanda le forze americane
nel teatro di operazioni) ha tagliato loro i fondi del 50 per cento.
Dopo avere parlato a lungo (ma nel mio intimo sto dalla parte di Devers)
ho detto loro che avrei scritto un promemoria per il comando supremo
alleato, chiedendo che si riconsiderasse la decisione. Alle undici e
mezzo il generale Wilson è venuto a trovarmi per discutere delle mene
russe in Italia, come la pretesa di avere una loro base aerea a Bari (adducono
che così possono andare e venire in aereo dallo loro missione a Tito) e
dell’effetto del processo Pocheu sulle forze francesi. Per mio conto non
ci sarà una reazione di qualche peso, ma se i francesi cominceranno a
processare gente della marina e dell’esercito, allora sarà un altro paio
di maniche. (…)”.
Domenica 12 Marzo 1944
ATTIVITA’ POLITICA DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE AL SUD - Napoli–
A duecento chilometri di distanza, al di là della linea del fuoco, si
svolge un comizio su iniziativa dei partiti di sinistra.
Immagini dell’odierno comizio tenutosi a Napoli
ALLEATI
- L’interessato sostegno di Churchill a un governo italiano
“ubbidiente” (con Badoglio e il re), subisce oggi un duro colpo.
Roosvelt gli scrive oggi:
“La situazione politica in Italia ha subito una rapida evoluzione dal
tempo dei nostri primi messaggi in proposito (l’appello agli italiani
del 17 luglio 1943). La situazione militare non ha proceduto con la
stessa velocità. La conquista di Roma è ancora lontana e bisogna
prendere decisioni politiche della massima importanza. Nella situazione
attuale il Comandante in capo (Eisenhower) e i suoi consiglieri
politici, sia britannici che americani (Mac Millan e McFarlane), hanno
raccomandato di dare immediato appoggio al programma dei sei partiti di
opposizione…Non riesco assolutamente a capire perché dovremmo ancora
esitare ad appoggiare una politica che si accorda così bene coi nostri
obiettivi militari e politici. La pubblica opinione americana non
potrebbe mai comprendere la nostra costante tolleranza e il nostro
apparente appoggio a Vittorio Emanuele”.
Storia Postale del 12 marzo
Lettera
semplice da Bari a Peglie (LE) regolarmente affrancata 0,50 censurata a
Bari con fascetta e bollo di visto ACS.
Lunedì 13 Marzo 1944
ALLEATI - Roosvelt ha ormai deciso che gli Alleati devono
cessare il loro sostegno al governo Badoglio e trasferirlo ai partiti
del CLN. Scrive a Churchill per denunciare l’ostilità dell’opinione
pubblica americana nei confronti del governo Badoglio, ma in particolare
di Vittorio Emanuele e per sollecitare l’apertura del governo
italiano alle forze antifasciste. Churchill risponde in modo
interlocutorio: non è pronto al cambio della guardia e teme di perdere
il controllo della situazione politica italiana. Si è così giunti al
punto di frattura. Si trovano di fronte Roosvelt e lo Stato Maggiore
combinato, sostenuto dal comando del Mediterraneo, e Churchill sostenuto
da Stalin, dallo stesso sollecitato.
REGNO DEL SUD: POLITICA ESTERA - L’Unione Sovietica, primo fra i
paesi alleati, riconosce ufficialmente il governo Badoglio.
DAL DIARIO DI MACMILLAN - Algeri – “A proposito della mossa dei
russi in Italia stanno piovendo ora telegrammi su telegrammi. Stamattina
è venuto il generale Wilson per discutere della cosa. A mezzogiorno e
tre quarti è venuto Bogomolev ad annunciare la decisione del suo
governo. Gli ho manifestato la più alta sorpresa, anzi gli ho detto di
essere spiacevolmente colpito. Tuttavia gli ho anche detto di stentare a
credere che Mosca voglia agire per proprio conto: indubbiamente avrà
combinato tutto con Londra e Washington, dimenticandosi poi di farglielo
sapere. Bogomolev (che ha sempre tenuto gli occhi a terra o si girava di
lato) ha detto di non avere informazioni in proposito. Non c’è nulla che
possa fare. Ho chiesto a Bogomolev se della cosa si sarebbe dato
annuncio alla stampa, ma non ha potuto garantirmi nulla; è chiaro che i
russi sono stati molto astuti e hanno spinto gli italiani a dare
l’annuncio per primi. Solo un giorno dopo renderanno pubblico il loro
comunicato. (…)”.
LINEA GUSTAV - Torna il bel tempo e Freyberg fissa l’attacco al
monastero di Montecassino per il 15. Limitata attività di pattuglie in
tutti i settori.
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