il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


7° Periodo: dal 10 febbraio 1944 al 10 maggio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./ A.C.C. E REGNO DEL SUD CON SEDE A SALERNO E NAPOLI.

Ottava parte (dal 25 aprile al 10 maggio 1944)

 

Martedì 25 Aprile 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN - Caserta/Napoli – “A Napoli per parlare con Mason – MacFarlane e Noel Charles e anche con un ufficiale del SOE giunto da poco dall’Albania. Ha fatto molto caldo e non spira vento. Una vera giornata d’estate. Cena tranquilla col generale Alex”.

Storia postale del 25 aprile
 

 

 

 

Lettera inviata oggi da Napoli a Santa Maria Capua Vetere regolarmente affrancata con centesimi 50 ma con un valore della serie “propaganda di guerra” tuttora in corso (lo sarà fino al 7 agosto del 1945) ma di uso molto infrequente, specialmente al sud. ACS di Napoli.

Mercoledì 26 Aprile 1944

UMBERTO NEI GUAI - Viene pubblicata oggi sul “Times” la compromettente intervista rilasciata il 19 aprile dal principe Umberto al giornalista Lumby.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL - Facendo seguito alla conferenza tenuta il 23, il generale Browning, quasi temendo di non essere stato abbastanza esplicito, conferma oggi per scritto a Berardi, Capo di Stato Maggiore esercito, che l’imbarco (dalla Sardegna) della divisione “Nembo” non deve significare affatto che vi sia stato un accordo per aumentare la cifra degli effettivi del CIL, già stabilita in 14.100 unità, cifra che è soltanto “raccomandata dal comandante alleato in capo ai Capi dello Stato Maggiore alleato combinato”. Trasparisce da ciò la preoccupazione, nei capi alleati, che la nostra partecipazione alla guerra di liberazione del nostro Paese non oltrepassi i modesti limiti impostici e che venga contenuta in una misura sempre scarsa.


Storia postale del 26 aprile

Due strane lettere semplici dalla RSI; entrambe inviate il 26 aprile, una da Rovato (BS), l’altra da Pontida Bergamo ed entrambe inviate a Ministeri che in quel momento erano a Roma (il Ministero delle Finanze e quello della Guerra). Evidentemente bloccate in Toscana proseguirono il viaggio solo dopo la liberazione di Roma dove giunsero però una solo il 12 febbraio del 1945 e l’altra il 9 marzo sempre del 1945 dopo essere anche state censurate dalla censura con bollo a ponte 8209 e 8216 di Grosseto dove, molto probabilmente, avevano giaciuto per dieci mesi in qualche sacco dimenticato.
 


Giovedì 27 Aprile 1944
 

DAL REGNO DEL SUD: POLITICA INTERNA -
Prima riunione del governo Badoglio di concentrazione democratica a Salerno (vedi le tre foto).


Viene creato anzitutto il cosiddetto Consiglio di gabinetto (1), con il compito di mettere a punto e coordinare l’indirizzo politico di un governo di unità nazionale in cui per la prima volta sono presenti esponenti dei partiti.
Badoglio fa il punto dei rapporti internazionali italiani. Nella sua relazione il Consiglio dei ministri elenca i risultati raggiunti dal governo precedente: collaborazione con le Nazioni Unite, ripresa dei rapporti con l’URSS, riapertura del

dialogo con le molte (44) nazioni cui il fascismo si era posto in stato di guerra e di rottura diplomatica, contatti amichevoli con la Francia, adesione alla Carta Atlantica e rientro nell’Ufficio internazionale del lavoro, aiuti per i prigionieri italiani nei diversi paesi. Tutte iniziative condotte con personale diplomatico al minimo e nella prospettiva di superare al più presto le difficoltà del dopo armistizio: in altre parole di passare dalla posizione di cobelligeranti a quella di alleati a pieno titolo.

Viene poi emanata una dichiarazione programmatica (2). Il testo è necessariamente generico, con molti principi e pochi impegni concreti. Viene dichiarato il carattere di unione nazionale del governo appena formato e il rinvio della questione istituzionale “a un’assemblea costituente e legislativa”, per la prima volta annunciata, da eleggersi a guerra terminata; viene riconosciuta la priorità della lotta di liberazione e il ruolo del rinato esercito, “il primo, supremo oggetto” dell’attività del governo; si ribadisce anche l’impegno nell’epurazione, come “esigenza morale della guerra in corso, senza passioni di vendetta”, affidandone

l’applicazione a una “commissione guidata da norme giuste e sicure”. Sul piano pratico viene promesso il miglioramento delle dure condizioni di vita della popolazione, un accentuato impegno per la ripresa produttiva, la lotta alla speculazione, il miglioramento delle comunicazioni, la ripresa dei controlli amministrativi della Ragioneria di Stato e della Corte dei conti.

Nella conclusione si accenna al proposito di dare vita, in attesa di elezioni, “a un sia pur ristretto corpo consultivo (…) al quale periodicamente fare l’esposizione del lavoro compiuto”.

Il Consiglio passa quindi a trattare i vari punti all’ordine del giorno: l’eterno e irrisolvibile problema della riorganizzazione delle forze armata; il trattamento dei prigionieri italiani sui diversi fronti; il miglioramento dei rapporti con i francesi; la ripresa delle relazioni con la Russia (3).

In questa prima seduta viene volutamente ignorata l’intervista di Umberto al corrispondente napoletano del “Times”, che ha suscitato un notevole clamore (vedi nello specifico capitolo).

Badoglio scrive a Roosvelt per ragguagliarlo sulla formazione del nuovo governo e ribadire la richiesta italiana per un ruolo di alleato con gli altri paesi in guerra con la Germania.

…………
(1) Si tratta di un organo non previsto nell’ordinamento precostituzionale né in quello successivo; che è stato tuttavia più volte attivato nella storia recente, con funzioni diverse da un periodo all’altro, ma sempre prevalentemente di raccordo e coordinamento politico, senza implicazioni dirette sul piano istituzionale o della produzione normativa.
(2) Preparata da Benedetto Croce, discussa e limata in bozza durante un incontro tra i ministri senza portafoglio che ha preceduto il Consiglio dei ministri.
(3) A indicare le scarse possibilità pratiche del nuovo governo, significativamente la discussione più accesa si sviluppò su un problema marginale: la data di celebrazione della festa del lavoro, fissata dagli Alleati al 30 aprile nei territori sotto la loro giurisdizione. Alla fine fù scelta quella stessa data per la festa (che coincideva con una domenica e garantiva così le esigenze della produzione), stabilendo però la decorrenza ufficiale al 1° maggio e invitando tutti i lavoratori dei territori occupati dai tedeschi “a fare del primo maggio una giornata di lotta per la liberazione del paese dall’invasione straniera”.

DAL REGNO DEL SUD: UMBERTO NEI GUAI - Attraverso una trasmissione radiofonica della BBC viene resa nota in Italia l’intervista rilasciata dal principe Umberto al giornalista Lumby pubblicata ieri sul “Times”. Negli ambienti politici del Sud ha l’effetto di una bomba. La frase di Umberto era stata indubbiamente infelice.

DAL DIARIO DI PUNTONI
- I nostri “amici alleati” come se non bastasse, ne hanno combinata un’altra. Sul “Risorgimento”, che nonostante sia in lingua italiana si può considerare il loro giornale, è apparsa la risposta del Re a Badoglio durante il giuramento dei ministri sostanzialmente cambiata. Solo per intervento del Maresciallo, il 26 è stato pubblicato il testo esatto della dichiarazione del Sovrano”.


Storia postale del 27 aprile
 

 

 

 

Lettera a tariffa ridotta per militari inviata da Napoli alla PM 16 dislocata a San Pietro di Lama (LE). Bella ACS di Napoli con punti tondi e grandi.


 

Venerdì 28 aprile 1944

UMBERTO NEI GUAI - Sempre a seguito dell’intervista rilasciata dal principe Umberto al giornalista Lumby pubblicata il 26 sul “Times” e allo scalpore sollevato, Badoglio si muove con tempestività. Parla prima con il re e poi con Umberto perché non siano più rilasciate “dichiarazioni politiche incompatibili con la situazione determinatasi con la nomina del nuovo governo” e provvede anche ad alcune sostituzioni nel seguito di Umberto, per filtrare i contatti esterni del principe.

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Sui giornali di oggi appare un comunicato ufficiale con il programma del nuovo governo, concretato durante il primo consiglio dei ministri che si è tenuto ieri. Punto fondamentale di tale programma è l’impegno, espresso dal Gabinetto, di eleggere un’assemblea costituente e l’accenno di dar vita a un ristretto corpo consultivo simbolo del Parlamento che manca”.


Storia postale del 28 aprile
 

 

 

Avviso ricevimento dell’Ufficiale Giudiziario bollato a Comiso (RG) e anche censurato con VERIFICATO PER CENSURA in cartella su due righe e con bollo 22 del censore. Anche gli AR potevano ricevere il controllo della censura.


 

Sabato 29 aprile 1944


Storia postale del 29 aprile
 

Lettera semplice da Napoli a Casa del Conte (SA). Censurata con fascetta e bollo a ponte 3021 di Napoli.

 


Domenica 30 aprile 1944


NOTIZIE DALL’INTERNO - Giunge oggi a Badoglio la risposta di Roosvelt alla sua lettera del 27. Nella sua missiva, pur riflettendo l’apprezzamento americano per il nuovo governo e la disponibilità a riconsiderare i termini dell’armistizio, il Presidente USA, ribadisce la necessaria collegialità tra gli Alleati per ogni revisione degli accordi con l’Italia e consiglia la pazienza nell’immediato.

Per la prima volta dopo venti anni si torna a celebrare la festa dei lavoratori del 1° maggio. Il governo “per non rallentare la produzione” decide però che la celebrazione avrà luogo in due distinte date, nella giornata di domenica 30 aprile per alcune categorie di lavoratori e il 15 maggio per le altre categorie.

A Napoli si tiene un comizio in piazza Mancini.

A Salerno, nuova capitale provvisoria del regno del Sud, la celebrazione ha luogo in una sala cinematografica gremita di bandiere rosse; parlano Dino Gentili per i sindacati e il ministro Attilio Di Napoli.


Storia postale del 30 aprile

Quando a Napoli viene distribuita una seconda ondata di posta dagli Stati Uniti, qualche napoletano fa una terribile scoperta. La tanto sospirata letterina dei parenti lontani, dopo i convenevoli d’uso ed i complimenti per l’avvenuta liberazione, dice: “E adesso, cari parenti, una preghiera. Come vi abbiamo detto, la nonna è spirata qualche mese fa. Per tutta la vita ci aveva chiesto di essere seppellita in Italia, nel Paese dove riposano i nostri morti. E noi abbiamo approfittato dell’invio di questo primo pacco per spedirvela: ne abbiamo fatto cremare il corpo e le ceneri le abbiamo racchiuse in una scatola. E’ cosa questa che resta fra noi. Ora deponete i resti della nonna nella tomba di famiglia. Noi pregheremo per lei anche di lontano”. Il problema è che il pacco inviato dai parenti era giunto a Napoli il 22 aprile con la prima posta dagli Stati Uniti e qualcuno, vista una scatola di polvere, l’avevano mescolata con acqua fresca, quattro cucchiai d’acqua per ogni cucchiaio di polvere, l’avevano riscaldata sul fuoco, ottenendone una discreta minestra! Così alcuni napoletani scoprono che si sono mangiata…la nonna. La notizia si sparge in tutta la città e suscita incredulità ed orrore. Qualcuno ritiene che essa sia stata inventata, nient’altro che una barzelletta, diffusa dai nemici acerrimi delle polveri da minestra. Ma si può anche credere che sia vera.
 

Lunedì 1 Maggio 1944

 

 

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA - L’ultima riunione dei comandanti alleati sull’operazione Diadem (assalto alla linea Gustav) si tiene nel treno sede del Comando alleato (vedi foto).

 

 

Storia postale del 1° maggio

 

Il generale Alexander visita anche le truppe della 5^ divisione britannica (nella foto).

 


Cartolina postale VINCEREMO 0,30 dalla PM 179, assegnata alla 210^ divisione dislocata a Sparanise (NA) con compiti di riorganizzazione e sminamento porti e aeroporti, ad Avellino. Scritta il 29 dal “salmiere” De Feo al proprio padre. Rara censura alleata del Chief Base Censor Censura del Comando Base)

 

Una cartolina prestampata dalla Sede di Napoli dell’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche) inviata al Comune di Colosimi (CS) il 19 aprile e giunta a destinazione soltanto oggi, 1° maggio. Censura a ponte 3023 di Napoli. Si tratta di un sollecito di pagamento del canone 1944 da parte di quel Comune. Viene da domandarci come, in periodo “buio e tempestoso” come quello, un Comune poteva ricordarsi di tale adempimento.



Martedì 2 Maggio 1944

 

 

 

LINEA GUSTAV - Nella foto a destra il generale R. L. Mc Creery pronunzia il discorso celebrativo e di ringraziamento durante la cerimonia dello scoprimento della lapide sul Monte Camino per onorare i caduti britannici. Alla sua sinistra il generale Guillaume del corpo d’Armata francese.

 

 

 

 

Le truppe marocchine rendono gli onori durante la cerimonia.

Mercoledì 3 Maggio 1944

Nessuna notizia o immagine particolare



Giovedì 4 Maggio 1944

NOTIZIE DALL’INTERNO - Si tiene oggi la seconda seduta del Consiglio dei ministri del nuovo governo Badoglio che si apre sul vespaio suscitato dall’intervista che Umberto aveva rilasciato al corrispondente napoletano del Times. Vengono ascoltate le dichiarazioni del maresciallo, accettando senza ulteriori richieste i provvedimenti del presidente. L’unico intervento verbale è quello di Croce che, a proposito delle dichiarazioni di Umberto, dice:

“…alla domanda come mai l’Italia avesse dichiarato guerra alla Gran Bretagna e alla Francia, si risponde che così volle Mussolini, ma che tutto il popolo consentì, a segno che non si levò alcuna voce di protesta o di richiesta per la convocazione del Parlamento. Come se fosse stata possibile una protesta nella schiavitù generale della stampa, e come se fosse esistito ancora in Italia un Parlamento, quando la Camera non si chiamava più dei deputati ma dei Fasci e Corporazioni ed era composta di gente nominata dallo stesso Mussolini e che egli, a suo arbitrio e capriccio, rimaneggiava e sostituiva! Tutto ciò il principe non poteva e non doveva ignorare: l’ignoranza sarebbe in questo caso assai peggiore, cioè assai più negativa, della sofisticazione e della menzogna per cercare una scusa alla monarchia”.


Storia postale del 4 maggio
 

 

 


Cartolina dell’Amministazione Provinciale di Palermo inviata nel distretto e regolarmente affrancata con 0,15 AMGOT. Bollo di visto censura ACS indubbiamente di Palermo.


 

Venerdì 5 Maggio 1944

DEL CLN - Dopo la nascita del nuovo governo, oggi si riunisce a Roma il Comitato centrale di liberazione nazionale (1) e approva un ordine del giorno di sostegno al nuovo ministero, invitando tutti i partiti a cooperare con “il Governo ai fini della guerra di liberazione nazionale”. Il Comitato, inoltre, invita Bonomi a riprendere il proprio posto di presidente del CLN.
…………
(1) E’ la prima riunione ufficiale dopo le dimissioni di Bonomi da presidente, il 24 marzo.
 


Sabato 6 Maggio 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI - “La situazione militare è confusa come quella politica. Dopo un lungo periodo di letargo le forze alleate accennano a muoversi. Intensi bombardamenti e una più intensa azione di propaganda fanno ritenere imminente una vasta offensiva sull’intero fronte.
In questi ultimi giorni il Principe di Piemonte ha concesso alcune interviste a corrispondenti inglesi. Una di esse nella quale Sua Altezza Reale ha voluto esprimere il suo pensiero circa un possibile accordo fra popoli latini e popoli slavi, è stata aspramente criticata dalla stampa britannica e dai nostri partiti antifascisti perché ritenuta contraria allo spirito di collaborazione universale che dovrà scaturire da questa guerra. In un’altra intervista, concessa a un corrispondente del “Times”, il Principe ha cercato di scusare il Sovrano per aver dichiarato la guerra alle Nazioni Unite, sostenendo che ogni tentativo di opporsi ai disegni germanici avrebbe provocato l’immediata invasione dell’Italia da parte dei tedeschi. “Per di più” ha aggiunto il Principe “non c’erano stati indizi di opposizione, tali da far credere che il pensiero della Nazione divergesse da quello di Mussolini; nessuna voce infatti si è levata a protestare contro le decisioni del Duce”.
Croce è insorto in maniera violenta e ha manifestato la sua indignazione attraverso una dichiarazione fatta a Cecil Sprigge corrispondente della “Reuter”a Napoli e ampiamente diffusa da Radio Londra. Le parole di Croce hanno messo in fermento il nostro mondo politico. Sua Maestà mi è parso assai preoccupato. “Bisogna che mio figlio” ha detto “si decida a scegliersi un primo aiutante di campo che sia all’altezza della situazione e un Capo di Gabinetto con la testa sul collo, in grado di aiutarlo e consigliarlo come si conviene…”. Per il primo aiutante di campo si parla di un ufficiale generale che dovrebbe rientrare dalla prigionia ma per il momento non se ne è fatto il nome. Non si sa neppure chi possa essere l’eventuale Capo di Gabinetto.
Scoppiano le prime scaramucce in seno al nuovo Ministero. I ministri pretendono che Badoglio modifichi il decreto che lo definisce “Capo del Governo” e insistono perché si ritorni alla vecchia locuzione di “Presidente del Consiglio dei ministri”.
Il Re lo aveva previsto e difatti quando ha risposto al Maresciallo, in occasione del giuramento del Gabinetto, lo ha chiamato “signor Presidente del Consiglio dei ministri”. A tale abitudine, del resto, il Sovrano era rimasto fedele anche durante il governo di Mussolini e infatti quando parlava del Duce diceva sempre “il Presidente”.

Domenica 7 Maggio 1944


Storia postale del 7 maggio
 

 

 


Modulo tedesco per la corrispondenza dei prigionieri e internati in Germania inviata a Rieti.
Bollo muto tedesco.
 

 

Lunedì 8 Maggio 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI - “E’ lunedì e non si è visto alcun ministro. Non si è fatto vivo neppure Badoglio. E’ chiaro che il governo evita il più possibile di avere contatti con Sua Maestà”.
 


Storia postale dell’8 maggio
 

 

Piego di Ente inviato da Bisceglie (BA) a Francavilla Fontana (BR) dove giunse il 13. Affrancata come lettera a tariffa ridotta mostra il bollo a ponte 2307 e l’ACS di Bari. Gli Enti o le Istituzioni come quella di cui mostro la parte interna del piego, erano quasi sicuramente emanazioni del fascismo che presumevo superate, almeno nella intestazione, veramente antiquata. In realtà come si può rilevare dallo stralcio che non ho resistito dal catturare da Internet, quanto segue che ci fa capire a distanza di oltre 60 anni, la Casa della Divina Provvidenza di Bisceglie per i Deficienti dell’Italia Meridionale esisteva ancora.

 

 

Martedì 9 Maggio 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Continuano i bombardamenti e continua la guerra dei nervi. Il fronte è sempre fermo. Al nord, nella Repubblica Sociale Italiana, si commemora il 9 maggio 1936: l’Impero!”



Storia postale del 9 maggio
 

 

 

Cartolina postale VINCEREMO timbrata il 9 maggio a Catania per Riposto. Il valore AMGOT che ricopriva l’effigie reale è stato asportato, forse dalla censura. Interessante il timbro della censura che recita: “UFFICIO CENSURA – Questa lettera è stata ritardata dalla Censura per mancanza del nome e dell’indirizzo del mittente a tergo della busta. Da oggi tutta la corrispondenza che non ha esternamente l’indirizzo e il nome del mittente sarà distrutta.


 

Mercoledì 10 Maggio 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Alle 9,30 parto per Cava dei Tirreni con il capitano Vittadini per sentire presso il Comando supremo dove sia dislocato il nostro Corpo di liberazione. Incontro il Maresciallo Messe e il generale Infante. Quest’ultimo mi parla a lungo dell’intervista concessa dal Principe al corrispondente del “Times” e mi dice che le dichiarazioni di S.A.R. hanno provocato il risentimento di Croce e hanno avuto una ripercussione negativa nel discorso tenuto da Cianca durante una riunione a Cava dei Tirreni, presenti il ministro Omodeo e il sottosegretario Caracciolo. Sono le prime avvisaglie degli attacchi che l’opposizione sferrerà contro il Principe, specialmente quando sarà Luogotenente”.

LINEA GUSTAV - A Caserta, i comandanti militari alleati danno gli ultimi ritocchi al piano dell’offensiva che verrà sferrata domani a Cassino. L’operazione prevede sostanzialmente lo sfondamento del fronte nemico sull’ala destra della X Armata tedesca per poter quindi raggiungere la via Casilina. Lo schieramento alleato prevede sulla sinistra del fronte la V Armata USA con il II Corpo americano a sud e il Corpo di Spedizione francese più a nord, a coprire il settore dalla costa tirrenica alla confluenza dei fiumi Liri e Rapido (la 36^ divisione USA funge da riserva). Sul settore destro dello schieramento alleato (VIII Armata britannica) sono schierati (da sud a nord) il XIII Corpo britannico (e più arretrato il I Corpo canadese), il II Corpo polacco, il X Corpo inglese e, infine, il V Corpo britannico. In totale sul fronte di Cassino, sono schierate 16 divisioni alleate contro 7 divisioni tedesche.


Storia postale del 10 maggio
 

 

 

Piccolo piego raccomandato regolarmente affrancato a tariffa ridotta fra enti pubblici 1,50 (0,25 lettera a tariffa ridotta + 1,25 di raccomandazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

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