il tramonto di un regno









pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

7° Periodo: dal 10 febbraio 1944 al 10 maggio 1944.
Territorio a nord della linea del fuoco: REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA

Prima parte (dal 10 febbraio 1944 al 19 febbraio 1944)

 

Giovedì 10 Febbraio 1944

DALLA RSI: DELLA X MAS - Il sottosegretario alla Marina Ferrini, che è stato il protagonista di un incidente con la Decima Mas, viene sostituito “per il suo atteggiamento ritenuto soverchiamente rigido e controproducente” dall’ammiraglio Giuseppe Sparzani, già capo di Stato Maggiore della Marina Repubblicana.

DALLA RSI: NOTIZIE DALL’INTERNO - Il ministro dell’Agricoltura Moroni (nella foto) viene ricevuto a rapporto da Mussolini a villa delle Orsoline. A dispetto della siccità, l’andamento della produzione del 1943 è stato soddisfacente e lo svolgimento

degli ammassi normale.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Il maresciallo Graziani visita i presidi di Alessandria e Novi Ligure.

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE - Il Comitato segreto di agitazione del Piemonte, della Liguria e della Lombardia, specifica in un manifesto, le rivendicazioni economiche e chiede che cessino le violenze nazifasciste contro gli operai.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI - A Cesena, un GAP uccide il federale fascista Arturo Capanni.
 


STORIA POSTALE del 10 febbraio


 

 

Un piego ospedaliero come manoscritto raccomandata (0,60 + 0,60) che presenta quattro valori da 0,30 non sovrastampati con il “gemellaggio” fra Imperiale e Propaganda di Guerra.

 

 


 

Venerdì 11 Febbraio 1944

 

DALLA RSI: DELLA X MAS – Il maresciallo Graziani visita la X Flottiglia Mas a La Spezia con l’evidente scopo di ufficializzare una riconciliazione con il comandante Borghese.

RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI –

Provincia di Chieti - A Pineta di Pescara, i tedeschi fucilano nove partigiani della “Palombaro” accusati di sabotaggio contro le forze armate germaniche. Il comandante supremo del settore adriatico, generale Heidrich, informerà poi l’arcivescovo, monsignor Giuseppe Venturi, che: “il tribunale tedesco ha, nonostante la grave colpa dei condannati, usato clemenza in quanto la sentenza è stata eseguita in forma militare (la fucilazione) e non, come si usa di solito con i traditori (l’impiccagione).Con ciò si è voluto tenere conto del sentimento d’onore della città di Chieti, con speciale riguardo alla persona di Vostra Eccellenza”. Tre giovani patrioti, pure arrestati nel gruppo dei condannati, sono stati graziati.

 

 

 


 

Una cartolina per la Germania affrancata in eccesso di centesimi 10 (0,60 anziché 0,50) censurata dai tedeschi.

 

 


 

Una cartolina espressa che mostra la presenza di due valori con l’effige reale, l’1,25 espresso sovrastampato (serie Provvisoria), in corso dal 23 gennaio, e lo 0,30 Imperiale nn sovratampato ma ammesso in corso fino al 15 marzo.

 

 


 

 


Nella foto: Graziani mentre parla al battaglione Lupo nella caserma San Bartolomeo.


Provincia di Forlì – A seguito dell’uccisione del federale di Cesena, Capanni, i fascisti rastrellano tutta la città e trasferiscono in carcere duecento persone. Ne scelgono altre dieci, già detenute da mesi, come ostaggi da processare e da mandare a morte. Come se non bastasse, il capo della provincia fa affiggere a Forlì e a Cesena il seguente manifesto: “Ufficiali e agenti della forza pubblica hanno facoltà di fare fuoco nei confronti di quelle persone che, sorprese a circolare con bicicletta, anche portata a mano, non ottemperassero immediatamente all’ingiunzione di fermo”.



STORIA POSTALE dell’11 febbraio
 

 

Una rara raccomandata espressa regolarmente affrancata 3,00 0,50 lettera + 1,25 di raccomandazione + 1,25 di espresso) che presenta valori della “provvisoria” e Propaganda di Guerra sovrastampati GNR.

 

 

 

Racccomandata doppio porto da Bologna a Castiglion dei Pepoli (BO) affrancata con tutti valor della Miti e Simboli aerea.

 

 

Modulo comunale affrancato a tariffa ridotta (cartolina da 0,30 a 0,15) con un valore della Imperiale sovrastampato GNR

 

 

 

 

Ancora una raccomandata espressa con l’1,25 espresso Provisoria

 

 

 

Sabato 12 Febbraio 1944


DALL’ESTERO - Grecia, al largo del Pireo - Muoiono 4115 prigionieri italiani per l’affondamento di navi tedesche che li stanno trasportando.

DALLA RSI: SULLA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE - Durante la sesta riunione del consiglio dei Ministri viene approvato il decreto legislativo n° 275 sulla socializzazione della gestione delle aziende. La socializzazione dovrebbe dimostrare ai lavoratori la vocazione anti capitalistica del governo fascista (in realtà il decreto non verrà mai applicato). Ma l’iniziativa incontra l’avversione degli industriali, delle autorità naziste e degli stessi operai, nella maggior parte ormai tenacemente ostili al fascismo vecchio e nuovo.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Kesselring scrive una pesante lettera a Graziani nella quale gli rinfaccia irato che i casi di diserzione degli appartenenti alle nuove formazioni dell’esercito italiano hanno preso proporzioni insopportabili: 340 uomini fuggiti dal battaglione “Siena” in trasferimento a Vercelli; 548 uomini fuggiti battaglione “Lavoratori numero 105” che raggiungeva il posto d’impiego; dal 2 al 7 febbraio, di 756 reclute, 425 hanno disertato. In complesso, nelle ultime cinque settimane, dai reparti del nord Italia sono “scomparsi” 3500 soldati.



STORIA POSTALE del 12 febbraio
 



 

Lettera espressa da Verona a Bologna affrancata con valori con il volto del re non sovrastampati tuttora tollerati. Presenti valori gemelli del 0,50.

 

 

 

 

 

 


Lettera raccomandata da Monfalcone (Trieste) a Ginevra (Svizzera) regolarmente affrancata 2,75 con quattro francobolli: 1 coppia verticale del 1,00 della serie aerea Miti, un 0,50 e un 0,25 della Provvisoria, censurata dai tedeschi giunge a Ginevra il 22 maggio.
Primo mese d'uso della Provvisoria.

 

 

 

Cartolina postale non obliterata in partenza e “annullata” con il bollo di censura della commisione Provinciale 26R di Savona.

 

Domenica 13 Febbraio 1944


RESISTENZA:AZIONI DEI PARTIGIANI - Nella battaglia di Megolo, nella bassa Valdossola, la resistenza piemontese subisce un duro colpo, cadono, con il comandante del gruppo Filippo Beltrami, architetto milanese ufficiale dell’esercito, altri partigiani tra cui Gaspare Pajetta., Antonio di Dio e Citterio suscitatori della guerriglia invernale (1).

(1) L'operazione nazifascista è la prima grande azione bellica nella zona; ha impegnato più reparti. SS-Polizeiregiment 12, SS-Polizeiregiment 15 e reparti della III 1a Legione di Frontiera Monviso GNR agli ordini del capitano Renato Vanna del comando di Domodossola. Questi reparti provengono da un rastrellamento fatto il 11.2.1944 sopra Mergozzo, nella Valle di San Bernardino.
 

A Forlì, il maggiore Arturo Capanni, vice commissario federale, viene freddato sulla soglia di casa.

BOMBARDAMENTI ALLEATI - Colonnata (Sesto Fiorentino) – La straziante immagine dei funerali dei bambini del Collegino di San Pietro morti nell’incursione aerea dell’8.



STORIA POSTALE del 13 febbraio
 

 

 

Un espresso mancante della tariffa lettera (0,50) tassato in arrivo a Tassa Semplice (TS)

 

 

RSI – Lettera semplice affrancata con un valore della serie “propaganda di guerra” sovrastampato in uso molto “basso”, da Bergamo a Santa Margherita Ligure (IM).
 

 

 

 

Lunedì 14 Febbraio 1944


DELLA SOCIALIZZAZIONE DELLE IMPRESE - Il governo della RSI annuncia le misure con le quali intende procedere alla socializzazione. Mentre molti ambienti economici sia italiani che tedeschi manifestano la loro contrarietà a questa politica, Hitler è del parere che i provvedimenti economico – sociali adottati da Mussolini non devono interessare i tedeschi. Tanto meno l’ambasciatore Rahn che si è reso interprete dei malumori generali. Hitler dice che Mussolini ha discusso i provvedimenti con lui e che il Duce può agire in questo campo come stima più conveniente, anche se è dell’opinione che tali misure non otterranno un gran successo.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE - Oggi viene fucilato Spartaco Fontano e altri 23 partigiani.

LA CAMPAGNA IN ITALIA VISTA DAI TEDESCHI - L’Agenzia di notizie tedesca riferisce: “La situazione sul fronte italiano è stata dominata, negli ultimi 24 giorni, dalla battaglia per Cassino, battaglia che sta continuando con estrema asprezza. Al suo confronto, i combattimenti in altri settori, anche nella testa di sbarco di Nettuno, risultano insignificanti. Unità americane, formanti un consistente raggruppamento di forze appoggiato da un eccezionale spiegamento di materiali, hanno montato domenica mattina un attacco contro la città di Cassino, attacco che è ancora in corso stamani”.



STORIA POSTALE del 14 febbraio

 

 

Altra raccomandata espressa simile alla precedente ed altrettanto rara per la presenza inconsueta dei sovrastampati GNR.

 

 

Raccomandata espressa in partenza in data odierna, affrancate con valori della serie Propaganda di Guerra sovrastampati GNR e altri valori della “provvisoria e GNR.

 

 

 

 

Martedì 15 Febbraio 1944

DEL BOMBARDAMENTO DELL’ABBAZIA DI MONTECASSINO


L’Agenzia di notizie tedesca riferisce: “Secondo informazioni pervenute, l’abbazia benedettina di Cassino è in fiamme dall’inizio dell’attacco americano di questa mattina. Al momento del bombardamento, non essendoci truppe tedesche nel monastero o nelle sue vicinanze, non vi furono uomini disponibili per combattere il fuoco e il venerabile edificio non poté essere salvato. In vista della completa distruzione dell’abbazia, le reiterate dichiarazioni dell’Alto Comando tedesco che l’abbazia, casa madre dell’ordine benedettino, doveva essere esclusa dalla sfera delle operazioni militari, sembrano essere state completamente dimenticate”.

L’Agenzia internazionale di notizie riferisce: “Nel corso della mattinata trenta bombardieri americani hanno bombardato al venerabile abbazia benedettina di Cassino con grosse bombe ad alto esplosivo, che hanno causato vasti danni agli edifici del monastero. Per dare a questa azione una parvenza di giustificazione, gli americani avevano fatto cadere sull’abbazia e sulle rovine della città di Cassino dei volantini, nei quali essi ripetutamente asserivano che il monastero era stato trasformato dalle truppe tedesche in una specie di apprestamento militare di difesa. In riferimento a ciò, le autorità tedesche hanno ancora confermato che l’intera abbazia e un’ampia zona circostante sono sbarrate ad ogni movimento militare. La biblioteca famosa in tutto il mondo fu salvata trasferendola a Roma qualche mese fa da militari della Luftwaffe e consegnata alle autorità vaticane. Dal trasferimento della biblioteca nessun soldato tedesco è entrato nel territorio del monastero; l’unica via di accesso è sorvegliata da un appartenente alla polizia militare che proibisce a chiunque, che non sia autorizzato, di entrare nel monastero. La distruzione del monastero è un atto di rivalsa degli americani, perché i loro attacchi nel settore di Cassino hanno fallito ancora una volta di fronte all’ostinata difesa tedesca”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI - Nuovo bombardamento su Roma: colpiti i quartieri Ostiense, Tiburtino, Italia (piazza Bologna).




STORIA POSTALE del 15 febbraio

 

 

 

Una lettera espressa con l’uso del valore 1,25 espresso sovrastampato G.N.R. passata dalla Commissione Provinciale di Censura R49 di Firenze.













Una strana tassata che mostra un bollo in cartella che giustifica l’assenza di affrancatura quando essendo “Tassa a carico del destinario” non sarebbe comunque stata affrancata.












Lettera affrancata con segnatasse in sostituzione di ordinari censurata in arrivo dalla Commissione Provinciale di Modena 64R

 

Mercoledì 16 Febbraio 1944

DALLA RSI: DELLA BANDA CARUSO - Roma - Il capo della polizia Caruso viene convocato dal console Moellhausen che gli comunica la protesta dell’ambasciatore tedesco presso la Santa Sede, Weizsacker, per le violazioni effettuate dalla polizia italiana in San Paolo fuori le Mura (le perquisizioni nei conventi romani). Caruso vanta l’approvazione di Mussolini.

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Ubaldo Stefani, sottotenente paracadutista, muore oggi sul fronte di Nettuno. Ha lasciato lo scritto che segue con il quale si sforza di giustificare ai suoi la sua scelta, e lo fa in modo così incerto e confuso che potrebbe far pensare che un dubbio sfiori anche lui, se la morte sul campo di battaglia non testimoniasse la sua fede:
“(Senza data) – I recenti avvenimenti hanno determinato in me certi stati d’animo davvero nuovi, ma non per questo insuperabili. E la risoluzione l’ho trovata già da qualche tempo ormai, e da allora attuata. Questo, tutto io ho potuto fare perché era nelle mia possibilità e nel mio giusto discernimento oltre che col sentimento. Del resto, per me, una sola era la via da seguire: la salvezza. Non la mia, certo, che poco conta.
C’è ben altro da salvare, ora, da difendere e da ripristinare! Benché tanto discordi siano in questi momenti i pareri degli uomini che calcano la terra d’Italia non ancora calpestata, penso, con un po’ di legittimo ottimismo in tanto sfacelo, che in questi uomini che per chiamarsi italiani debbono meritarlo, viva ancora il vero spirito della razza nostra per cui non tardi s’aggiungeranno a noi nella lotta contro l’angloamericano. Ecco detto quindi, piaccia o no a voi o ad altri, a quale salvezza io alludevo poc’anzi”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI - Massicce incursioni colpiscono la periferia di Roma nell’intento di tagliare la strada a tutti i possibili rifornimenti ai contingenti tedeschi impegnati sia sulla Gustav che contro la testa di sbarco di Anzio. Colpito anche il quartiere Ostiense.



STORIA POSTALE del 16 febbraio

 

 

Una raccomandata che presenta valori gemelli da 0,50 dell’Imperiale e della Propaganda di Guerra entrambi tollerati perché non sovrastampati. Affrancata in eccesso di 0,05.

 

 

 

 

 

 

Una strana affrancatura su una cartolina postale di uso piuttosto infrequente al nord. Da Porretta Terme (BO) il 16 febbraio a Modena dove giunge il 19. Si tratta di un notevole eccesso di tariffa in quanto erano sufficienti 30 centesimi, in realtà, quindi, l’intero è servito a completarla per soli cinque centesimi e non ha fatto da supporto inerte.

 

 

Raccomandata espressa nel distretto di Roma, regolarmente affrancata 2,75 (0,25 lettera nel distretto + 1,25 di raccomandazione + 1,25 di espresso) con tutti valori della Imperiale con effige reale in periodo di tolleranza

Giovedì 17 Febbraio 1944

DALLA CITTA’ DEL VATICANO - La segreteria di Stato eleva una nuova protesta al ministro di Stato presso la Santa Sede, Osborne, per i continui attacchi aerei su Roma e per l’elevato numero di vittime che stanno causando e chiede di portare ancora una volta la questione all’attenzione delle autorità militari.

Inspiegabilmente il Vaticano, nel clamore mondiale seguito al bombardamento dell’Abbazia, non ha fatto sentire la sua voce. Solo oggi l’Osservatore Romano, il quotidiano organo ufficiale del Vaticano, parla di Montecassino in un articolo dal titolo: “La tragica ora di Montecassino” nel cui testo, notevolmente blando, ricorda le “tempestive e insistenti premure perché il mirabile monastero venisse risparmiato da ogni possibilità di offese” e rimanda “soltanto per un domani più o meno lontano l’ufficio di ricercare, in definitivo giudizio, le cause di tanta sciagura”.
Lo stesso papa rimane in silenzio.



STORIA POSTALE del 17 febbraio
 


 

Piego comunale affrancato regolarmente 0,25 (a tariffa ridotta fra comuni) affrancato con un valore della Propaganda di Guarra non sovrastampato

 

 

 

Una ricevuta di ritorno veramente particolare per la presenza, in uso di emergenza, di un valore 0,05 pacchi.

 

 

 

 

Venerdì 18 Febbraio 1944


L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD - Viene oggi promulgato il decreto legislativo numero 30 che stabilisce che gli iscritti di leva, gli arruolati e i militari in congedo che durante lo stato di guerra e senza giustificato motivo non si saranno presentati alle armi nei tre giorni successivi a quello prefisso, saranno considerati disertori e puniti con la morte mediante fucilazione nel petto. I ragazzi di leva lo chiamano il “bando Graziani”. Rappresenta il doppio fallimento della chiamata alle armi del novembre 1943: poche reclute entrano nelle caserme e molte ne fuggono.
Graziani, rispondendo alla lettera – rimprovero del 12 febbraio, così lo illustra a Kesselring:

“Oggi, con la promulgazione della legge eccezionale che commina la pena di morte per le renitenze e gli allontanamenti dai reparti, entriamo in un nuovo regime disciplinare e penale che, speriamo, servirà molto a ridurre, se non a stroncare addirittura, questo triste fenomeno (…)Potete essere certo, Eccellenza Maresciallo, che questo problema costituisce una delle mie più vive preoccupazioni perché ben comprendo come dalla soluzione di esso dipenda in gran parte la ricostruzione delle FF.AA. Repubblicane alla quale mi sono accinto con fede ed entusiasmo”.

Il decreto dice:
Il Duce della Repubblica Sociale Italiana e capo del governo
Sentito il Consiglio dei ministri.
Decreta:
Art. 1- Gli iscritti di leva arruolati e i militari in congedo che, durante lo stato di guerra e senza giustificato motivo, non si presenteranno alle armi nei tre giorni successivi a quello prefisso, saranno considerati disertori di fronte al nemico, ai sensi dell’articolo 144 C.P.M. e puniti mediante fucilazione al petto.
Art. 2- La stessa pena verrà applicata anche ai militari delle classi 1923 – 24 - -25, che non hanno risposto alla recente chiamata o che, dopo aver risposto, si sono allontanati arbitrariamente dal reparto.
Art. 3- I militari di cui all’articolo precedente andranno tuttavia esenti da pena e non saranno sottoposti a procedimento penale se regolarizzeranno la loro posizione presentandosi alle armi entro il termine di quindici giorni decorrente dalla data del presente decreto.
Art. 4- La stessa pena verrà applicata ai militari che essendo in servizio alle armi si allontaneranno senza autorizzazione dal reparto restando assenti per tre giorni, nonché ai militari che essendo in servizio alle armi e trovandosi legittimamente assenti non si presenteranno senza giusto motivo nei cinque giorni successivi a quello prefissato.
Art. 5- La pena di morte inflitta per i reati di cui agli articoli precedenti deve essere eseguita, se possibile, nel luogo stesso di cattura del disertore o nella località della sua abituale dimora.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Forlì – Dopo l’uccisione del federale Capanna, il 10 febbraio, e la seguente azione fascista con minaccia di invio a morte di dieci ostaggi, la risposta popolare non si è fatta attendere. La federazione del PCI di Forlì ha invitato allo sciopero generale per ottenere la revoca dell’ordinanza sulle biciclette e la libertà per i dieci ostaggi. Dei 5000 operai che lavorano in città 2000 hanno disertato le fabbriche. Per solidarietà, lo sciopero si propaga oggi anche fra gli operai di Cesena. A tarda sera, il segretario del fascio cesenate, Garofoni, si presenta alle maestranze dell’Arrigoni e invita gli operai a parlare. Dapprima tutti tacciono, poi le donne, tutte insieme, si mettono a gridare: “Basta con i divieti, basta con gli ostaggi”. Garofani replica affermando che il divieto dell’uso delle biciclette è stato revocato, ma che gli ostaggi non possono essere liberati. Per tutta risposta si alza un grande strepito. “Me la pagherete”, urla a sua volta il gerarca, ma poi fa sospendere l’esecuzione dei dieci ostaggi.

Provincia di Latina – A Cisterna due tedeschi tentano di stuprare una signora italiana: Il marito accorre in suo aiuto, spara a uno dei due uomini e fugge. Si racconta che, a seguito di questo fatto, alcuni soldati delle SS hanno prenso in ostaggio 16 persone e le hanno massacrate a raffiche di mitra sulla piazza centrale del paese senza sottoporle a procedimento marziale. Hanno ucciso all’istante anche una madre che ha cercato di abbracciare per l’ultima volta il figlio che si trovava nel gruppo dei condannati.
 


Storia postale del 18 febbraio
 

 

 


Lettera semplice per la Svizzera regolarmente affrancata 1,25 con uso di un valore imperiale da 0,30 tuttora tollerato anche se non sovrastampato. Censura tedesca.


 

Sabato 19 Febbraio 1944

LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA - 141 ebrei libici di nazionalità britannica catturati dai tedeschi vengono fatti partire da Fossoli di Carpi con un convoglio diretto a Bergen – Belsen. 60 provengono dalla Toscana dove erano internati a Bagno a Ripoli, a Civitella della Chiana e a Castiglion Fiorentino.

ETTORE MUTI - A Ravenna, in occasione della traslazione della sua salma da Roma, viene commemorato Ettore Muti. Sono presenti il segretario del PFR Pavolini, il comandante della GNR Ricci e i ministri Biggini e Liverani.

DELLA X MAS - In questo stesso giorno viene comunicato che il battaglione Barbarigo della X MAS (foto a sx) sarà avviato al fronte (zona Anzio - Nettuno) per la difesa di Roma. Durante la cerimonia, svoltasi a La Spezia, il principe Borghese consegna a Umberto Bardelli, comandante del battaglione, lo stendardo di combattimento sormontato dal leone alato di San Marco (foto a dx).

 

Il Barbarigo è il primo reparto di fanteria di marina ricostituito dalla Decima dopo l’8 settembre. Al momento della consegna della bandiera, Borghese dice a Bardelli: “Vi è affidata la responsabilità di rivendicare l’onore delle nostre armi. Non dimenticatelo…Nessuno di noi teme la morte. Ma non basta morire. Bisogna saper morire e saper morire con disciplina”.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE - Provincia di Roma - A Velletri, in località Pratone i tedeschi fucilano 14 persone.



Storia postale del 19 febbraio
 

 

 


Raccomandata regolarmente affrancata 1,75 (0,50 + 1,25), sono presenti valori regolari della “provvisoria” e valori “tollerati”.

 

 

 

 

Cartolina postale 0,15 Vinceremo da Bolzano per la Germania affrancata in eccesso di 0,10. Censura tedesca.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori