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Periodo: dall’11 maggio al 7 giugno 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./A.C.C. E REGNO DEL SUD
CON SEDE A SALERNO E NAPOLI
Prima parte (dall’11 al 18 maggio) |
Giovedì 11 Maggio 1944
DAL REGNO DEL SUD - Nella odierna seduta del Consiglio dei
Ministri, tutti i principali esponenti del governo intervengono
sull’argomento relativo alla intervista rilasciata dal principe Umberto
al giornalista del “Times”, il 19 aprile. Rodinò esprime i suoi dubbi
sulla versione del giornale per l’enormità delle affermazioni; Tarchiani
afferma il diritto del popolo italiano di reagire (attraverso il
governo) a questo insulto; Sforza chiede di conoscere il testo delle
dichiarazioni riportate dal giornale inglese e Omodeo di sconfessare il
principe. Togliatti propone di circoscrivere le conseguenze
dell’episodio per non influire sulla situazione politica appena
sbloccata, ma di riprendere l’osservazione sviluppata da Croce nella sua
intervista sulla necessità che i rappresentanti della corona debbono
tenersi estranei alle questioni politiche. Alla fine, di fronte
all’opportunità di dare una risposta “in sintonia con le richieste del
Paese”, viene approvata all’unanimità la seguente dichiarazione: “Il
Consiglio dei ministri, con riferimento all’intervista concessa dal
Principe di Piemonte al corrispondente del “Times”, ricordando che non è
nelle consuetudini costituzionali e democratiche che rappresentanti
della Corona facciano dichiarazioni politiche non concordate col
Governo, respinge unanime ogni imputazione mossa al popolo italiano
circa la responsabilità della guerra fascista”.
In questa stessa seduta, il Consiglio dei Ministri approva il
decreto legge “per la punizione dei delitti e degli illeciti fascisti”
(Regio decreto legge n.134 del 26 maggio 1944). Croce ne ha sottolineata
l’esigenza essenziale: l’opera di epurazione è necessaria, ma deve
essere compiuta rapidamente per chiudere al più presto questa dolorosa
pagina della vita pubblica italiana”. Una condizione per garantire a un
tempo efficacia nella punizione e rapidità nel ritorno a un clima di
sicurezza.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Durante il Consiglio dei ministri si è discusso sugli incidenti
provocati dalla famosa intervista del Principe. Il Gabinetto ha votato
una dichiarazione, che sarà pubblicata domattina, per deplorare il gesto
compiuto da Sua Altezza Reale. Il governo, parlando del Principe, dice
ormai il “rappresentante della Corona”.
ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI DEL SUD: SU GIOVANNI
GENTILE
Firenze – Continua la polemica fra i partiti antifascisti
sull’uccisione del filosofo Giovanni Gentile avvenuta il 15
aprile. Sulla scia dell’articolo del Cotignola, pubblicato il 30 aprile
su “La Libertà” e di quanto successivamente aggiunto dal partito
d’Azione fiorentino con il seguente documento: “D’altra parte Giovanni
Gentile non aveva commesso quei delitti per cui possono venire emesse
delle condanne popolari che sicuramente colpiscono giusto. Non era una
spia, né un delatore”, i comunisti rispondono oggi con un articolo su
“Azione comunista”. La risposta comunista è: “Se noi non avessimo
conosciuto Gentile, vi assicuriamo che sarebbe bastata le lettura del
vostro articolo per approvare incondizionatamente l’azione di giustizia
compiuta dai patrioti fiorentini”. I comunisti, però, precisano anche
che non è stato il loro partito a decidere l’uccisione.
DAL DIARIO DEL MINISTRO DELLA GUERRA AMERICANO STIMSON
Nel suo solito diario settimanale, Henry L. Stimson, annota oggi:
“Sulla principale linea di combattimento in Italia, i germanici hanno
effettuato una ritirata in un settore non lontano dalla costa adriatica.
Su di un fronte di 20 miglia il nemico si è sganciato per una distanza
da tre a undici miglia portandosi sulle posizioni più elevate situate a
4000 piedi d’altezza sull’altopiano della Majella ed abbandonando i
centri di Palena e Lettopalena. Truppe alleate della VIII^ armata
prontamente avanzarono. E’ presumibile che il nemico speri di migliorare
le sue posizioni e di risparmiare i suoi uomini”.
Nella mattinata Winston Churchill, nell’imminenza della grande offensiva
sul fronte italiano, telegrafa al generale Alexander:
“Tutti i nostri pensieri e le nostre speranze vi accompagnano in
quella che spero e credo sarà una battaglia decisiva…avendo come
obiettivo la distruzione completa delle forze armate nemiche a sud di
Roma”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Verso le 11, una pattuglia del plotone arditi del XXXIII battaglione,
composta di 14 bersaglieri al comando di un sottufficiale, avendo
constatato la presenza di nebbie vaganti sulla cima del Monte Mare,
decide di agire d’iniziativa ed occupa di sorpresa la vetta (quota 2021)
e l’osservatorio nemico situato sulle pendici meridionali, raggiungendo
così gli obiettivi indicati per il colpo di mano organizzato dopo che il
25 aprile era stato notato che la vetta era sgombra. Ma un gruppo di
tedeschi, sopraggiunto prontamente, riesce a respingere l’esiguo
presidio (4 bersaglieri) che si è affermato sulla quota 2021.
Nel frattempo, il comando del XXXIII battaglione, ha deciso di
rinforzare l’occupazione imprevista con l’immediato invio dei rimanenti
elementi del plotone arditi e dell’intero plotone arditi del XXIX
battaglione bersaglieri, portando in tal modo le forze italiane ad una
sessantina di uomini. Ben presto, però, la reazione da parte avversaria
si fa vivace mediante fuoco di armi automatiche, mortai e artiglierie
causando le prime perdite fra le file italiane. Poco più tardi forti
gruppi di tedeschi, valutati nel complesso ad una settantina di uomini,
avanzando dalle pendici ovest del monte, iniziano una manovra al largo
con lo scopo evidente di aggirare le posizioni tenute dai bersaglieri.
Considerato allora che durante la notte non vi sarebbe stato modo di
realizzare una conveniente protezione di fuoco pesante, né di sostenere
tempestivamente col movimento elementi che si trovano ormai distaccati
ad oltre un’ora di marcia, viene ordinato – in armonia anche con le
direttive generali ricevute dal comandante del X Corpo britannico – il
ripiegamento dei due plotoni arditi, rompendo il contatto al crepuscolo
ed effettuando poi sulle posizioni abbandonate un vigoroso
concentramento di artiglieria: Verso le 21,15 i due plotoni rientrano
nelle proprie linee. Le perdite: 3 morti di cui un ufficiale; 9 feriti
di cui un ufficiale; 2 dispersi. Le perdite tedesche vengono valutate
superiori a quelle del CIL.
LINEA GUSTAV
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Inizia la quarta battaglia di Cassino.
Il piano prevede come principale obiettivo lo sfondamento della linea
del Gari affidata al XIII Corpo di Sidney Kirkman. Di rincalzo a Kirkman
si trovano i canadesi di E.L.M. Burns. Al corpo d’armata polacco,
schierato alla loro destra, è stato assegnato il compito più arduo, ma
ritenuto secondario: la conquista dei contesi colli circostanti i resti
dell’abbazia di Montecassino.
La “linea del fuoco” alla data odierna
STORIA POSTALE dell'11 maggio
L’odierna
offensiva Alleata provoca, evidentemente, immediate conseguenze al
servizio postale. La probabilità che Roma sia ora sull’orlo di cadere in
mano Alleata, sembra stia provocando ordini di ritorno “al mittente” per
tutta la corrispondenza indirizzatavi. Ecco una lettera espressa (sic!)
da Levanto (SP) con il bollo “al mittente”, poi depennato, che,
probabilmente dopo una lunga sosta in qualche deposito di stazione
ferroviaria, verrà distribuita dopo la liberazione come testimonia il
bollo Alleato ACS.
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Alle 23,00, con il segnale orario della BBC, duemila cannoni aprono
contemporaneamente il fuoco su una linea che va dai monti a est di
Cassino fino al mare martellando le difese tedesche del settore,
spareranno in tutto 173.941 proiettili.
Alle 23,45 partano all’attacco le fanterie. I polacchi attaccano per
conquistare Quota 568 e 593, le raggiungono subendo gravi perdite ma
sono in estrema difficoltà.
Appena il fuoco dei cannoni ha allungato il tiro sulle retrovie
tedesche, le squadre dei genieri cominciano il loro ingrato lavoro per
consentire alle truppe di Kirkman di creare due teste di ponte oltre il
Gari (Rapido), a nord e a sud di Sant’Angelo in Theodice, proprio nei
luoghi dove si era inutilmente svenata la 36^ divisione di Fred Walker.
Anche in provincia di Lecce la carenza di francobolli si è fatta
sentire. Ecco un infrequente esempio di affrancatura di emergenza
accetta o effettuata direttamente dall’ufficiale postale addetto allo
sportello con l’uso di un segnatasse da 0,25 in sostituzione di un
valore ordinario.
Anche questa raccomandata affrancata con il bollo ovale RP (tassa pagata
1,75), inviata da Cantalupo Ligure, a Livorno, vi giungerà dopo la sua
liberazione da come si può rilevare dal bollo a ponte 8003.
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Venerdì 12 Maggio 44
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Vengono alla relazione del venerdì i ministri Arangio Ruiz, Sandalli,
Orlando e De Courten. Il sovrano si intrattiene a lungo con i due
ultimi e discute con essi la faccenda dell’intervista e la deplorazione
espressa dal Consiglio dei ministri (Con questa deplorazione la
questione è stata chiusa, ma il solco fra la corona e le forze
politiche, che era stato quasi messo fra parentesi con la “svolta” e la
formazione del nuovo governo, risulta ora più profondo di prima. Una
conferma di questa realtà e delle preoccupazioni che ha creato fra gli
Alleati si ha proprio oggi, infatti, Prunas invia a Badoglio un appunto
con il quale lo informa di avere ricevuto una comunicazione
dell’ambasciatore Charles, nella quale si eprime lo stupore e il
disappunto del governo britannico per la risoluzione approvata e si
auspica la chiusura dell’incidente.). Pare che il governo intenda
chiedere l’immediato allontanamento di tutta l’attuale Casa militare del
Principe. Si parla del nuovo primo aiutante di campo; si fa il nome del
generale Pralormo, medaglia d’oro. Si cerca anche un Capo di Gabinetto.
Il Comando supremo proporrebbe il ministro Prunas, il quale, fra
l’altro, proprio oggi ha chiesto udienza ed è stato ricevuto dal
Sovrano.
Corre voce che gli americani abbiano sferrato un attacco nella zona di
Cassino”.
LINEA GUSTAV
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Il XIII Corpo britannico riesce ad attraversare il Rapido in modo
consistente solo a sud di Sant’Angelo. Al di là del fiume la Gustav,
scaglionata in profondità, si avvale di bunker sotterranei per sottrarre
le truppe agli effetti dei bombardamenti, postazioni di mitragliatrici
ricoperte da cupole d’acciaio, torrette di carri armati interrate
circondate da trincee e camminamenti, e postazioni mobili di cannoni
leggeri in grado di far fuoco in ogni direzione.
Nella cartina la situazione alla fine del 12 maggio
I francesi del Corpo di Spedizione del generale Juin sferrano un
poderoso attacco contro le posizioni della 71^ divisione di fanteria
tedesca a sud della località Sant’Ambrogio sull’alto Garigliano: alle
3:00 il 4° rgt. di tiratori marocchini (2^ div. marocchina del generale
Dody) conquista Monte Faito.
Da parte tedesca l’attacco Alleato alla linea Gustav viene per il
momento considerato come una diversione.
Conquistate le località: Castelforte (LT) (vedi foto),
Sant’Ambrogio di Garigliano e Sant’Angelo in Villa in provincia di
Frosinone.
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Il primo attacco delle forze polacche, che riescono a giungere ai piedi
delle rovine dell’Abbazia, viene respinto dai tedeschi che, con pronta
reazione e dopo aspri combattimenti, fanno strage degli attaccanti. Le
posizioni conquistate ieri dalla 5^ divisione di Anders, Quota 568 e
593, debbono essere abbandonate nel pomeriggio per tornare alle
posizioni di partenza: il Colle Sant’Angelo, a nord di Montecassino,
resta saldamente in mano ai paracadutisti tedeschi.
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Sabato 13 Maggio 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Algeri – “Stanno arrivando le prime notizie della battaglia
ingaggiata da Alexander. L’inizio è buono. (…)”.
DAL REGNO DEL SUD: POLITICA INTERA
Il conte Sforza viene nominato Alto Commissario all’Epurazione.
Alto commissario aggiunto viene nominato l’avvocato Mario Berlinguer
(padre di Enrico).
DAL DIARIO DI PUNTONI
“L’offensiva alleata è davvero iniziata sul fronte meridionale da
Cassino al Tirreno. Sul fronte politico nessuna novità; anche
l’incidente della intervista del Principe si può dire chiuso. Gli
alleati, dal canto loro, avrebbero biasimato l’atteggiamento del
Consiglio dei ministri”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
I tedeschi tentano un colpo di mano contro le linee del CIL.
Poco prima delle 22,30, una forte pattuglia della forza presunta di
circa 40 uomini, attacca le posizioni italiane su Monte Marrone, nella
sella a nord – est di quota 1770, svolgendo nel contempo una intensa
azione di fuoco con armi automatiche, mortai e lanciabombe nel settore
tenuto dai reparti del XXIX battaglione bersaglieri. I bersaglieri
schierati a difesa di Monte Marrone reagiscono prontamente, sostenuti
dal fuoco del pezzo della batteria alpina che arriva a sparare persino
con alzo zero, delle compagnie mortai dislocate nel settore e
dell’artiglieria (II e IV gruppo) con tiri di sbarramento, costringendo
in tal modo l’avversario a desistere dal suo tentativo. L’azione, durata
circa mezz’ora, ha provocato un ferito nelle file italiane e perdite
imprecisate in quelle tedesche.
LINEA GUSTAV
La 4^ divisione (XIII Corpo britannico) riesce ad ampliare la sua
testa di ponte sulla riva settentrionale del fiume Rapido e si
ricongiunge con il troncone che lo aveva attraversato ieri a sud di
Sant’Angelo.
Il Corpo di Spedizione Francese conquista i Monti Girofano e Maio
con la 2^ divisione marocchina facendo così saltare il cardine
meridionale della linea di Cassino e aprendo anche la strada per Roma.
Verso sera, la 1^ divisione marocchina raggiunge il Liri (a nord):
all’altezza dell’abitato di Sant’Apollinare (FR) l’ala
settentrionale della 71^ divisione fanteria tedesca ha ceduto di
schianto, mentre anche nel settore meridionale i francesi guadagnano
terreno. La 4^ divisione marocchina e la 3^ algerina penetrano
nella linea Gustav conquistando Damiano e, successivamente, il Monte
Ceschito.
I reiterati attacchi delle forze polacche contro Montecassino,
nella notte sul 14, vengono ancora agevolmente respinti dal II
battaglione del 3° reggimento della I^ divisione paracadutisti tedeschi.
Gli americani della 88^ divisione (II Corpo) cominciano a
guadagnare terreno nel settore costiero tirrenico e conquistano Santa
Maria Infante (LT).
TESTA DI SBARCO DI ANZIO E SETTORE ADRIATICO
Fronte ancora fermo con sola normale attività di pattuglie.
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STORIA POSTALE del 13 maggio
Richiesta di documenti all’ex militare prigioniero Ancona Angelo da
parte del Distretto Militare di Bari. Piego inviato con ”tassa a carico
del destinatario” Giovinazzo (BA). Giungerà ad Altamura il 16 dove verrà
tassato con valore ordinario da 0,50 con l’effige reale. Un documento
davvero inconsueto.
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Domenica 14 Maggio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“L’azione alleata prosegue ma viene ostacolata dall’accanita resistenza
dei tedeschi. Stanotte alcuni velivoli germanici sono comparsi nel cielo
di Salerno e hanno sganciato bombe senza causare però gravi danni”.
BOMBARDAMENTI TEDESCHI
Dalle 3,30 alle 4,40 - I tedeschi effettuano il loro ultimo
bombardamento aereo di Napoli. Aerei tedeschi, infatti, lanciano
alcune bombe. Una cade su un ricovero, al n.2 di via Pignatelli,
provocando danni ma nessuna vittima. Altre colpiscono e lesionano San
Pietro a Maiella. Qualche altra cade in mare. Infine, una bomba scoppia
a San Giovanni a Teduccio, fra i binari del tram, all’altezza di Villa
Spena, provocando il ferimento di tre civili. Ma due soldati americani,
che si trovano a bordo di un camion adibito a fumogeno e parcheggiato lì
nei pressi, perdono la vita, allorché l’automezzo s’incendia, raggiunto
da schegge roventi.
In quarantasette mesi di guerra, dal 10 giugno 1940 ad oggi, Napoli ha
subito oltre cento bombardamenti aerei, migliaia di allarmi, centinaia
di ondate di incursioni con effetti offensivi. E’ stata bombardata da
velivoli inglesi e americani, cannoneggiata e bombardata dai tedeschi,
saccheggiata e bruciata, ha visto il disgregamento dell’esercito, la
distruzione di tutto il suo patrimonio, lo strazio dei suoi cittadini.
Ecco dei numeri per farsi un’idea della estensione delle distruzioni
subite da questa città: 232.420 vani distrutti o resi impraticabili, il
solo rione Mercato, la cui consistenza edilizia era, nel 1939, di 14.642
vani, ha subito la distruzione di ben 13.213 vani, la sezione San
Lorenzo e la sezione Pendino hanno subito la perdita, rispettivamente,
di 14.938 e 15.051 vani. Le distruzioni hanno investito tutto il
patrimonio cittadino: bloccata tutta la rete telefonica, per la
distruzione delle centrali. Distrutto per il 65% il materiale delle
ferrovie e delle tranvie secondarie extraurbane; distrutto il grande
impianto dell’Ente Autonomo Volturno e Colli al Volturno; distrutto il
gasometro; sconvolte le opere portuali e gli impianti ferroviari;
demoliti tutti i depositi tranviari cittadini; resi inutilizzabili 600
autoveicoli dell’ATAN su 800. Anche gli alberghi cittadini hanno subito
distruzioni e danni: dieci alberghi distrutti e 67 gravemente
danneggiati o resi inabitabili.
Colpita dai tedeschi anche Salerno.
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LINEA GUSTAV
La 4^ divisione (XIII Corpo britannico) continua ad ampliare la
sua testa di ponte sulla riva settentrionale del fiume
Gli americani della 88^ divisione (II Corpo) continuano a
guadagnare terreno nel settore costiero tirrenico.
Anche il Corpo di Spedizione Francese continua la sua avanzata
senza trovare grande resistenza
Lunedì 15 Maggio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“E’ lunedì, secondo il protocollo i ministri dovrebbero venire per la
consueta relazione. Non si vede nessuno, anche Badoglio è uccel di
bosco. Il Re è ormai isolato.
Dal fronte giunge notizia che la famosa linea Gustav è stata intaccata
dalle truppe marocchine che sarebbero avanzate di circa nove
chilometri”.
LINEA GUSTAV
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Il XIII Corpo Britannico, con la 78^ divisione, attacca
nell’intento di raggiungere la statale 6 (Cassino – Pignataro)
Conquistate Pignataro (FR) e Spigno Saturnia (LT).
Nella foto civili fotografati dai soldati alleati ad Ausonia oggi 15
Maggio
TESTA DI SBARCO DI ANZIO E SETTORE ADRIATICO
Fronte ancora fermo con sola normale attività di pattuglie.
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Martedì 16 Maggio 1944
NOTIZIE DALL’INTERNO
Con la rappresentazione dell’Aida riapre a Napoli il teatro San Carlo.
DEL GOVERNO DEL SUD
Il Regio Decreto Legge n.136, in data odierna, viene sostituita la
dizione “capo del governo” con quella di “presidente del Consiglio dei
ministri”
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Le autorità militari italiane non si sono scoraggiate ed hanno
continuato tenacemente a insistere con gli alleati per la questione
dell’aumento della forza italiana in armi. Oggi, a seguito di queste
assidue insistenze, viene ottenuto il benestare a che la divisione
paracadutisti “Nembo”, rientrata dalla Sardegna, venga assegnata per
l’impiego in zona operativa a fianco dei reparti che avevano costituito
il 1° raggruppamento Motorizzato. In questo modo la forza dei
combattenti italiani del Corpo di Liberazione, a fianco degli alleati,
viene così portata al limite di 24.000 uomini anziché di 14.100, come ha
sempre continuato a sostenere la Sottocommissione alleata di controllo
nelle recenti riunioni.
LINEA GUSTAV
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Alla destra del settore in cui opera il II corpo USA, il Ccorpo Francese
da montagna del generale Guillaume raggiunge e occupa, in rapida
successione, i monti Petrella (che con i suoi 1533 metri sovrasta il
golfo di Gaeta) e Revole. La 1^ divisione motorizzata francese
conquista San Giorgio a Liri (FR) (nella foto Goumiers francesi in
marcia). Le truppe magrebine hanno raggiunto così la linea monte
Petrella – Esperia – San Giorgio a Liri sulla sponda occidentale
dell’omonimo fiume. Il loro prossimo obiettivo, adesso è la statale 82
che da Formia conduce a Ceprano, al di là del Liri.
Kesselring ordina la ritirata da Cassino.
STORIA POSTALE del 16 maggio
Prima data d'uso nota 16.05.44 Lupa senza filigrana £.0,50 lilla
(515A)
Tiratura: 14.700.000 Scadenza validità postale: 31.12.48
Sulla sua diffusione mostro una cartina dell’Italia elaborata dalla
osservazione della frequenza d’uso nelle varie regioni.
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I resti della 90^ Div. Panzergranadieren raggiungono la valle del Liri e
impegnano il I Corpo canadese del generale Burns, fatto affluire
dalla riserva, che sta attaccando in direzione di Pontecorvo sulla linea
Senger.
Poco più a nord, la 78^ divisione inglese (XIII Corpo) avanza in
direzione di Piumarola.
Nella cartina le operazioni della Quinta Armata dal 15 al 17 maggio
Il II Corpo polacco, dopo essere stato riorganizzato e
potenziato, si prepara a riprendere gli attacchi in direzione di
Montecassino.
Nel settore meridionale, vicino alla costa tirrenica, l’88^ e la 85^
divisione americane (II Corpo USA) inseguono le unità della 94^
divisione tedesca che si stanno ritirando verso nordovest: i reggimenti
dell’85^ avanzano sulla costa in direzione di Formia lungo la statale 7
mentre i reparti dell’88^ puntano in direzione di Itri.
Naturalmente, per quanto si tratti di un rilevamento statistico
elaborato su moltissimi campioni, la sua validità deve essere
considerata solo per una approssimazione.
Sui possibili abbinamenti con gli altri valori Luogotenenza, questo
valore è singolare e normalmente meritevole di plusvalore se in uso con
la contemporanea presenza di più Lupe. Oltre la combinazione in
gemellaggio fra il Lupa con filigrana in corso dall’inizio di gennaio
(combinazione riscontrabile solo dal rilevamento della filigrana), sono
possibili i gli abbinamenti, con i valori Lupa della Imperiale (0,05;
2,55; 3,70; 5,00) e il 5,00 della serie Roma. Tutti gemellaggi
eventualmente reperibili fino al 30.06.46, data di scadenza di validità
di tutti i suddetti francobolli.
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Mercoledì 17 Maggio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Sua Maestà mi ha raccontato ciò che Acquarone è venuto a sapere a
proposito dell’intervento degli Alleati presso il governo in occasione
dell’incidente provocato dalle dichiarazioni del Principe. Gli alleati,
ma in special modo l’Inghilterra, a detta di Acquarone, si sarebbero
schierati a favore della causa monarchica intimando al Gabinetto di
cambiare sistemi e indirizzo. Con una lettera scritta di suo pugno,
Badoglio avrebbe comunicato al ministro della Real Casa che il governo
considera chiusa la faccenda e prega la Corona di non parlarne più per
il bene del Paese.
Anche Croce a quanto pare sembra che si sia ammansito. Ieri sera
Acquarone mi ha confidato che ha chiesto al Sovrano di essere esonerato
dalla carica di ministro della Real Casa non appena Roma verrà liberata.
“E’ bene che Sua Maestà non abbia più vicino chi si è tanto
compromesso in questa fase della vita politica della Nazione. Per quanto
riguarda te” ha aggiunto, “il Re mi ha confermato la sua decisione di
tenerti con sé anche dopo la liberazione della Capitale.
L’offensiva alleata prosegue ma i successi sono scarsi per l’accanimento
opposto dalle forze tedesche su tutto il fronte”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
La riduzione del fronte assegnato ai reparti del CIL, completatasi con
gli spostamenti del 29 aprile, non è durata a lungo. Oggi giungono dal X
Corpo britannico nuove istruzioni in seguito alle quali il fronte
assegnato al CIL viene di nuovo allargato e il limite orientale spostato
ancora più ad est e portato sino alla linea: Colle Pagliarone (quota
1191) – Colle della Guardia (quota 1190) – Monte Sitacciaro (quota 1252)
– Colle della Gallina (quota 1192) – R.ne le Cese (quota 1364): tutti
inclusi meno l’ultimo.
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LINEA GUSTAV
Il II corpo polacco, riorganizzatosi dopo il fallito attacco alle Quote
568 e 593, attacca nuovamente questa sera le stesse posizioni e
conquista Colle Sant’Angelo (Quota 601) e Terelle, a nord di
Montecassino.
Nella cartina le operazioni dell’Ottava Armata britannica fra il 15 e
il 17 maggio
Il XIII Corpo brit., con la 78^ divisione, raggiunge e taglia la
statale 6.
Gli algerini conquistano Esperia (FR) che è stata abbandonata dai
tedeschi, incontrando subito dopo però una feroce resistenza sulla
strada che da Esperia porta a Sant’Olivo. Alcune unità francesi
proseguono in direzione del Monte Oro, poco a nord di Esperia, da cui si
domina la linea Senger. La 1^ divisione motorizzata francese
continua l’avanzata lungo la riva meridionale del fiume Liri, ma viene
fermata dal fuoco del nemico attestato sul Monte Oro e dalle mine. Con
la conquista del Monte Faggeta da parte della 4^ divisione
motorizzata marocchina, il Corpo di Spedizione francese controlla la
strada Itri – Pico verso la quale inizia un poderoso bombardamento. Di
questa rotabile si serve per i rifornimenti il XIV Corpo corazzato
tedesco.
Kesselring, che teme il taglio delle linee di comunicazione con le
retrovie, autorizza la ritirata sulla linea Hitler e ordina alla 26^
div. corazz. di spostarsi avanti per bloccare l’avanzata dei francesi su
Pico.
Nel settore tirrenico, il II Corpo USA, con l’85^ divisione si sta
avvicinandoa Formia mentre sulla sua destra alcune unità dell’88^
divisione raggiungono Maranola (LT) e altre puntano in direzione
del Monte Grande.
Nella cartina le operazioni della Quinta Armata americana fra il 15 e il
17 maggio
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Alexander, di fronte
al fatto che lo sfondamento operato da Juin sta modificando i tempi e
gli obiettivi dell’offensiva, decide di incontrare Clark e gli dà il
suggerimento più logico e sensato: la V Armata deve, da questo momento,
assumere un movimento rotatorio verso nordest, così da piombare sulla
Casilina nella zona tra Ceprano e Arce, cogliendo alle spalle le truppe
tedesche che continuano a opporre forte resistenza davanti alle teste di
ponte create dall’VIII Armata oltre il Rapido. Accettando la proposta,
Clark sarebbe costretto a fermare le truppe americane già pervenute a
Formia e Gaeta e, unitamente alle divisioni di Juin, spostare l’asse
dell’offensiva lungo la statale 82 che tra i monti Ausoni e Aurunci
collega appunto la costa tirrenica a Ceprano – Arce, a una ventina di
chilometri da Frosinone. L’iniziativa di Alexander non piace a Clark
perché la considera un siluro alla sua corsa verso la testa di sbarco di
Anzio, premessa indispensabile per la successiva marcia su Roma e
pertanto vi si oppone adducendo due motivazioni: la scarsità delle
strade su cui appoggiare la diversione e soprattutto la forzata rinuncia
dell’accerchiamento che egli sembra progettare di compiere, assieme alle
truppe di Anzio, della XIV^ Armata di von Mackensen. Sono tutte scuse,
Clark sta solo cercando di trovare la via più breve per giungere a Roma
prima degli inglesi.
TESTA DI SBARCO DI ANZIO
Churchill telegrafa a Alexander: “Mi congratulo con voi per
l’avanzata compiuta su tutto il fronte. Fatemi adesso sapere quando
intendete attaccare ad Anzio – Nettuno”. In risposta Alexander spiega:
“Abbiamo fatto credere ai tedeschi che la nostra offensiva sarebbe
partita dalla testa di sbarco; adesso che hanno tolto di lì due
divisioni, la 90^ e la 26^, accorse nella valle del Liri, possiamo dare
il via a Truscott. Riteniamo, per maggior sicurezza, che il suo attacco
debba coincidere con lo sfondamento della linea Hitler”.
Giovedì 18 Maggio 1944 –
Ascensione -
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Partiamo da Ravello alle 6 raggiungiamo Colli dove Sua Maestà visita il
comando del Corpo Italiano di Liberazione comandato dal generale Utili.
Ci spingiamo poi verso Cassino che ormai è in mano degli alleati. Sulla
via del ritorno abbiamo conferma del buon andamento delle operazioni.
Con il sacrificio dei polacchi a Nord di Cassino e con lo sfondamento
effettuato a Sud dalle divisioni marocchine, la linea tedesca è ormai
intaccata.
A Ravello trovo ad aspettarmi il maggiore Bolla, capo dell’ufficio
stampa del Ministero degli Interni. Bolla viene a vuotarmi il sacco
delle sue amarezze e mi dice che è prossimo il suo siluramento per via
della devozione che ha sempre dimostrata al Re. Mi prospetta
l’opportunità e l’urgenza di creare un partito monarchico il quale abbia
il coraggio di sostenere apertamente la causa della Corona e che possa
riunire, finalmente, tutti coloro che professano sentimenti monarchici.
Lo faccio parlare con Acquarone e gli ottengo un’udienza reale per il
pomeriggio. Per domattina gli combino inoltre un appuntamento con il
generale Gazzera che si trova a Cava dei Tirreni. Bolla mi lascia un
manifesto, compilato da lui stesso, che sarà affisso a Cava”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Algeri – “(…) Di ritorno dall’Italia, sta qui da noi Duncan Sandys. Un
comunicato ufficiale annuncia la presa di Cassino da parte delle truppe
inglesi e quella del monastero da parte dei polacchi (altro successo
diplomatico per Alex): la linea Gustav è stata spezzata e ora la
battaglia si è spostata sulla linea Adolf Hitler (da 8 a 32 chilometri
dietro la linea Gustav) (…)”.
ALLEATI
Alexander invia a Churchill la seguente memoria: “Ho ordinato all’8^
Armata di esplicare la massima energia per irrompere attraverso la linea
Adolf Hitler nella valle del Liri prima che i tedeschi abbiano il tempo
di installarvisi”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Mentre si stanno effettuando gli spostamenti per l’allargamento del
fronte assegnato al CIL, viene oggi assegnata al corpo il 184°
reggimento paracadutisti “Nembo”, che viene schierato a difesa del
settore “Rio Chiaro”.
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LA FINE DELLA LINEA GUSTAV
Durante la notte sul 18, i paracadutisti tedeschi iniziano a ritirarsi
da Montecassino: la loro posizione è diventata insostenibile dati i
numerosi sfondamenti della linea Gustav, a sud di Cassino, da parte
delle forze alleate. Di primo mattino, gli uomini del 12° Lancieri
Poldoski, del corpo di spedizione polacco, del generale Anders (vedi
foto), prendono d’assalto e conquistano le rovine dell’Abbazia di
Montecassino (quota 516) e la Quota 593 (alle 11,30). Verso
mezzogiorno vengono conquistate le restanti posizioni abbandonate dai
tedeschi: Quota 568 e Massa Albaneta. Anche le macerie di
Cassino città vengono definitivamente conquistate. Alle 10,20
la bandiera polacca sventola sui ruderi del monastero benedettino. Per
conquistare quelle cime i soli polacchi vi hanno perso 4000 soldati tra
morti, feriti e dispersi. Nella foto a fianco del generale Anders
il trombettiere Czech, tra le rovine, suona l’Hejnal, un segnale
militare polacco risalente al Medioevo. L’altra foto, sempre sulle
rovine, è stata scattata alle 10,00 del mattino mostra il sottotenente
Gurbiel (il terzo da sinistra con la bustina) e al sua pattuglia.
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A sudovest di Montecassino, il I Corpo canadese del generale Burns si
trova di fronte al cosiddetto catenaccio (o linea) Senger (già linea
Hitler), una serie di posizioni fortificate sulla linea Piedimonte –
Aquino – Pontecorvo.
I francesi raggiungono e occupano Sant’Oliva e avanzano in
direzione di Pico incontrando una forte resistenza.
L’85^ divisione americana (II Corpo USA) raggiunge e conquista Formia
(LT).
La 36^ div. USA, già posta in riserva, comincia a spostarsi verso la
testa di ponte di Anzio.
I tedeschi completano lo schieramento sulla linea Senger (Hitler) con la
90^ div. panzergradieren e la 1^ div. paracadutisti.
TESTA DI SBARCO DI ANZIO E SETTORE ADRIATICO
Nei due sedttori il fronte si mantiene ancora statico con sola normale
attività di pattuglie.
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