il tramonto di un regno




 
 






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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

9° Periodo: dall’8 giugno al 19 luglio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./A.C.C. E LUOGOTENENZA

Seconda parte (dal 14 al 20 giugno 1944)
 

Mercoledì 14 giugno 1944

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Il XV Gruppo di armate è ufficialmente avvisato che la decisione dello sbarco nella Francia Meridionale è irrevocabile. Sono otto le divisioni, tre americane e cinque francesi (con i Goums), che Alexander perderà a vantaggio di quell’operazione.

Il porto di Civitavecchia inizia a ricevere le Liberty Ship, grosse navi da trasporto.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Algeri – “(…) Alle tre e mezzo ho incontrato il generale Wilson per parlare della situazione in Italia. Era presente anche il generale MacFarlane, che ha fatto una relazione interessante sul suo operato, ma credo che non sia stato convincente, soprattutto per il metodo da lui seguito. Mi spiace dirlo, perché è un bravo amministratore, anche se un politico ingenuo. Inoltre temo che non goda buona salute. La nostra decisione è stata quella di non intraprendere alcuna azione ufficiale e il generale Wilson si è accontentato del telegramma già da me spedito al Foreign Office (avevo scritto: “Si evince dalla relazione del generale MacFarlane che, come avevo previsto, nel momento in cui Badoglio decidesse di andare a Roma, verrebbe giocato dai suoi nuovi ed eventuali colleghi”. Avevo aggiunto che io e Murphy pensavamo che ormai non si poteva più spostare la data.
(…) Alle undici di notte sono giunti tre “urgentissimo” da Londra: uno del primo ministro e due del Foreign Office: Tutto fa pensare che la crisi sia stata risolta. Il consiglio consultivo per l’Italia si riunirà in seduta e questa mattina presto ha visto Bogomolov e gli ho chiesto di recarsi in Italia il più presto possibile. Mi ha detto che ci andrà sabato. E’ evidente che il Foreign Office ha accettato il mio suggerimento: i governi alleati useranno del consiglio consultivo come pretesto per rimandare ogni decisione e per chiedere dichiarazioni scritte particolareggiate, nelle quali i nuovi membri del governo dovranno attestare di conoscere gli obblighi già assunti dal governo precedente (e cioè di conoscere sia le clausole del testo breve che quelle del testo lungo dell’armistizio) e di essere pronti ad eseguirli. Inoltre ci vorrà anche un’altra dichiarazione scritta circa la questione istituzionale: questa non deve essere sollevata, se non c’è il previo consenso degli alleati”.

ATTIVITA’ DEL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE
I reparti del CIL continuano le operazioni di rastrellamento nelle zone occupate e di quelle antistanti.
 

SETTORE TIRRENICO E CENTRALE

Il settore del fronte di pertinenza della V Armata USA e del fianco sinistro della VIII Britannica sono in continuo movimento verso nord. La 14^ Armata tedesca del generale Lemelsen si sta lentamente ritirando e mantiene il contatto con il nemico. Le sue retroguardie continuano l’opera di disturbo alle forze avanzanti del IV Corpo USA nel settore tirrenico e a quelle avanzanti nel settore centrale dove la 6^ divisione corazzata sudafricana entra in Orvieto senza alcun combattimento.


 

 

Nelle foto un carro con Orvieto sullo sfondo e l’ingresso in città

 Oltre Orvieto, gli alleati conquistano le seguenti località: Arrone, Avigliano Umbro, Benato, Canonica, Castel Giorgio, Castel Rubello, Castel dell’Aquila, Civitella del Lago, Collescipoli, Collestatte, Corbara, Dunarobba, Melezzole, Montecastrilli, Montecchio, Osarella, Papigno, Piediluco, Porano, Rocca Ripesena, Sangemini, Stroncone, Sugano, Terni (nella terza foto), Tordimonte, Torre San Severo e Trevi in provincia di Terni, Arischia, Cagnano Amiterno, Capitignano, Marane, Montereale, Pizzoli e San Pelino in provincia de L’Aquila; Bacugno, Labro e Leonessa in provincia di Rieti; Bolsena, Gradoli, Grotte di Castro, Onano e San Lorenzo Nuovo in provincia di Viterbo; Capanne, Fonteblanda, Magliano in Toscana, Montiano, Pereta, Pitigliano, San Martino sul Fiora, San Quirico, Sorano, Sovana e Talamone in provincia di Grosseto.

SETTORE ADRIATICO
 

Nelle foto gli Alleati che stanno raggiungendo Terni e al loro ingresso a Bolsena

 


 

STORIA POSTALE del 14 giugno

Gli alleati conquistano oggi: Bascianella, Castelnuovo Vomano, Colledara, Fano Adriano, Montorio al Vomano, Notaresco e Ronzano in provincia di Teramo.
 

 

 

 

 

 

A dieci giorni dalla liberazione di Roma riprendono lentamente comunicazioni con le regioni a sud già liberate, anche il servizio postale su mezzi alleati. Ecco un articolo che compare oggi su “Il Tempo” di Roma:


Ecco una cartolina postale Vinceremo 0,30 inviata da Napoli in data odierna a Roma, Il bollo a ponte 3045 è della station di Napoli e una cartolina illustrata sempre da Napoli a Campomaggiore (CS) dove giunse sei giorni dopo e dove venne vistata dalla censura ACS di Cosenza.

 

Giovedì 15 Giugno 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Alle 11 il Sovrano riceve il generale Beraudo di Pralormo destinato alla carica di primo aiutante di campo generale di S.A.R. il Principe di Piemonte. Era prigioniero e gli alleati lo hanno fatto rientrare dall’India. Grande agitazione a Salerno. Il nuovo governo è tenuto in quarantena dagli alleati i quali non gli permettono di raggiungere Roma”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Algeri a Napoli – “(…) Partenza da Algeri alle due. (…).
Volo comodissimo nel lussuoso aereo del generale Wilson. Sono saliti, oltre a me, Murphy, Mason – MacFarlane, Roger, Offie e Mark Chapman – Walker. Mason – MacFarlane era venuto a trovarmi prima di colazione ed era nervoso, anche se del tutto refrattario ad ammettere i suoi errori. Pensa, infatti, di essersi sempre comportato benissimo per tutta la durata della crisi italiana. Il mio timore, invece, è che abbia compiuto un grande pasticcio. Inoltre, quando si è aperta una diga, non sai più cosa possa succedere. Stalin sta con Churchill e ha telegrafato per annunciare di avere inviato istruzioni a Bogomolov: questi deve lasciarci fare quel che più ci piace se vogliamo rimettere in sella Badoglio, padronissimi di farlo. Invece il presidente ha cominciato col mostrarsi molto cauto. Naturalmente Kirk è tutto filo -–italiano e da Napoli invia telegrammi conformi ai suoi sentimenti. Murphy è più fermo nelle sue convinzioni, ma è d’accordo con me che è troppo tardi per fare marcia indietro. E per di più, ci sono le elezioni a Presidente e i voti…degli immigrati italiani! (…)”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
I reparti del CIL continuando nella loro attività esplorativa raggiungono alle 18, con una pattuglia della I brigata, la città di Teramo, sgombrata dai tedeschi. Altri elementi raggiungono San Valentino, Scafa e il bivio a nord – est di Popoli, disponendosi a protezione dei reparti del genio inglese colà dislocati per lavori di riattamento stradale.
Su tutto il fronte d’avanzata del CIL è ormai evidente che i tedeschi si stanno ritirando.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Il IV Corpo raggiunge il fiume Ombrone (il cui attraversamento inizia al calare del sole) e invia alcune pattuglie verso Grosseto.
Nel settore vengono conquistate le seguenti località: Acqualoreto, Acquasparta, Casigliano, Castel Viscardo, Collelungo, Colonnetta, Ferentillo, Monterubiaglio, Morrano, Poggio Montone, Prodo, Rosaro, Scoppio, Titignano e Viceno in provincia di Terni; Alberese, Camerata, Canonica, Castell’Azzaro, Castell’Ottieri, Catabbio, Elmo, Montebuono, Montevitozzo, Montorio, Poggioferro, Rosceto, San Giovanni delle Contee, San Valentino, Scansano e Semproniano in provincia di Grosseto; - Acquapendente e Torre Alfina in provincia di Viterbo; Aringo, Campotosto, Casigliano, Cavagnano, Colle Calvo, Mopolino e Verrico in provincia de L’Aquila; Chioano, Colpetrazzo, Colvalenza, Izzalini, Massa Martana, Montignano, Sterpeto e Todi in provincia di Perugia; Torricella Sabina e Vindoli in provincia di Rieti.
Il VI Corpo, da poco ritirato dal fronte, viene assegnato alla VII Armata USA in vista dell’operazione “Anvil”, che prevede lo sbarco alleato nel sud della Francia.

SETTORE ADRIATICO
 

Mentre continua l’avanzata del V Corpo lungo la costa, la 3^ divisione britannica sostituisce al fronte la 4^ divisione indiana. Un tentativo di passare il Chienti viene respinto dalla 278^ Div. fanteria del generale Harry Hoppe (nella foto). Il fronte si attesta sulla linea Penne – Atri – Pineto

Nel settore vengono conquistate le seguenti località: Castell’Alto, Cologna, Giammartino, Guzzano Inferiore, Montepagano, Morro d’Oro, Roseto degli Abruzzi e Villa Vallucci in provincia di Teramo.
 

 

 

STORIA POSTALE del 15 giugno


 

Venerdì 16 giugno 1944




 



CHURCHILL INCONTRA BONOMI E BADOGLIO (VEDI FOTO).

 

 

 

 

Piego inviato dal Comune di Firenze con bollo postale in data odierna al Comune di Cavrigla che si trova a una quarantina di chilometri dal capoluogo toscano nel comune di Arezzo. Il 14 giugno le due località erano entrambe in regime di RSI ma, causa l’avvicinarsi della linea del fuoco, il piego rimase evidentemente bloccato giunse a destinazione solo quasi dopo otto mesi, il 7 febbraio 1945. Il bollo ACS della station di Firenze fa presumere che la lunga sosta avvenne in qualche magazzino delle Poste fiorentine.


 

 

 

 


 

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Il comando del Corpo di spedizione francese è avvisato che le due prime divisioni francesi dovranno essere ritirate dal fronte italiano tra il 25 giugno e il 7 luglio. Juin invia subito a De Gaulle un messaggio urgente: “Si fatica a comprendere questa strategia anche se si tratta di raggiungere prima di tutto il suolo della Francia. Ad ogni modo eseguirò gli ordini quando avrò ricevuto i vostri, poiché ritengo sorprendente che l’accordo del mio governo non mi sia stato notificato prima di tutto”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Algeri a Napoli – “(…) Partenza da Algeri alle due. (…).
Volo comodissimo nel lussuoso aereo del generale Wilson. Sono saliti, oltre a me, Murphy, Mason – MacFarlane, Roger, Offie e Mark Chapman – Walker. Mason – MacFarlane era venuto a trovarmi prima di colazione ed era nervoso, anche se del tutto refrattario ad ammettere i suoi errori. Pensa, infatti, di essersi sempre comportato benissimo per tutta la durata della crisi italiana. Il mio timore, invece, è che abbia compiuto un grande pasticcio. Inoltre, quando si è aprta una diga, non sai più cosa possa succedere. Stalin sta con Churchill e ha telegrafato per annunciare di avere inviato istruzioni a Bogomolov: questi deve lasciarci fare quel che più ci piace se vogliamo rimettere in sella Badoglio, padronissimi di farlo. Invece il presidente ha cominciato col mostrarsi molto cauto. Naturalmenete Kirk è tutto filo -–italiano e da Napoli invia telegrammi conformi ai suoi sentimenti. Murphy è più fermo nelle sue convinzioni, ma è d’accordo con me che è troppo tardi per fare marcia indietro. E per di più, ci sono le elezioni a Presidente e i voti…degli immigrati italiani! (…)”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Il generale Utili dirama gli ordini per la prosecuzione dell’avanzata verso nord e verso ovest disponendo:
- che la divisione “Nembo” riprenda il movimento in direzione di Ascoli Piceno seguendo l’itinerario Chieti – bivio Pianella – Penne – Teramo;
- che la I brigata riprenda il movimento in direzione di Rieti seguendo l’itinerario Chieti – Popoli – Barisciano – Aquila – Rieti;
- che la 184^ compagnia motociclisti muovendo domani mattina (17) da Popoli per Teramo, via Penne, col compito di riconoscere le condizioni stradali e stabilire, sulla destra, il collegamento con i reparti polacchi della 3^ divisione “Carpatica”, avendo quest’ultima sostituito la 4^ divisione indiana;
- che le due compagnie del CLXXXV battaglioni paracadutisti ed un nucleo di motociclisti del 4° reggimento bersaglieri si portino il 17 a L’Aquila per assicurarvi l’ordine pubblico.
Una compagnia di formazione, comprendente elementi di tutti i reparti del CIL, viene invita a Roma per rappresentarvi, a fianco degli alleati, le nostre unità nella guerra di liberazione.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Unità del X Corpo brit. si avvicinano a Perugia. La 3^ divisione di fanteria algerina arriva ai piedi del monte Amiata e ne inizia l’accerchiamento. I tedeschi stanno iniziando ordinate operazioni di ripiegamento della X e XIV Armata dietro la linea Gotica.
Nel settore gli alleati conquistano: Azzano, Bastardo, Bazzano, Bevagna, Budino, Campello sul Clitumno, Camporoppolo, Cannaiola, Castagnola, Castel Ritardi, Cecanibbi, Colle del Marchese, Croceferro, Crocemaroggia, Due Santi, Eggi, Foligno, Fratta Todina, Frontignano, Gavelli, Geppa, Giano dell’Umbria, Grotti, Grutti, Ilci, Maceratola, Maiano, Matigge, Montecastello di Vibio, Montecchio, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Montemolino, Montepennino, Petroro, Picicche, Pietrauta, Protte, San Damiano, San Giacomo, San Silvestro, Santa Croce, Sant’Anatolia di Narco, Sant’Angelo in Mercole, Sant’Eraclio, Scafati, Scheggino, Spello, Spoleto, Sterpete, Terzo la Pieve, Trevi, Turrita, Uncinano, Vallo di Nera, Vallocchia e Viepri in provincia di Perugia; Cantone, Ficulle, Ospedaletto, Palazzo Bovarino e San Martino in provincia di Terni; Castiglione Verrico e Corfinio in provincia de L’Aquila; Cellena, Grancia, Grosseto, Montorgiali, Murci, Pancole, Petricci e Triana in provincia di Grosseto; Cittareale, Collenasso, Marianitto, Preta e Scai in provincia di Rieti; Proceno in provincia di Viterbo.

Settore adriatico – Gli alleati entrano in: Agnova, Borgonovo, Elce, Giulianova Lido, Padula, Pagliaroli e Tordinia in provincia di Teramo.
Nella zona del monte Labro e dell’Aquilaia, nella zona di Arcidosso, in provincia di Grosseto, i primo Alleati a giungervi sono i Tabor della 3^ Divisione Marocchina e si accampano proprio nell’area di Poggi dove sono sfollate molte famiglie. Gli ufficiali e i sottufficiali francesi avvertono la popolazione del rischio rappresentato dai marocchini, ma, malgrado tale avvertimento, si verificano violenze e stupri su femmine e maschi di tutte le età (I comandanti francesi facevano quello che potevano. Numerosi soldati marocchini saranno fucilati. Il 13 luglio 1944, dieci giorni dopo la liberazione di Siena, Monsignor Toccabelli incontrerà il generale Alphonse Juin, comandante del Corpo di Spedizione Francese. Juin dirà al vescovo: “Sono costretto a fare la guerra a dei barbari con soldati altrettanto barbari” e ammetterà di ricevere ogni giorno dai suoi ufficiali una decina di richieste di condanne a morte, per il contegno “indomabile” dei marocchini. Ma l’impressione comune è che i francesi considerino gli stupri e saccheggi una sorta di danno collaterale della guerra, difficile da evitare.).



STORIA POSTALE del 16 giugno







I quotidiani continuano ad informare il pubblico di quando sarà possibile riprendere le relazioni epistolari sia all’interno della capitale che verso l’Italia del Sud dalla quale i romani sono separati da molti mesi. Qui a fanco un articolo sul quotidiano romano “Il Tempo”

 

 

 

Lettera da Napoli a La Maddalena (SS). Questo tipo di corrispondenza dal continente alla Sardegna è sempre molto interessante e infrequente. Interessante anche l’affrancatura con valori gemelli da 0,50 (Miti e Lupa di Bari) che assolvono i due servizi: quello ordinario e quello aereo. Anche se il mittente non ha manoscritto “Via Aerea” la missiva viaggiò sicuramente tramite posta aerea e fu censurata dalla station di Napoli con il bollo a ponte 3010 e ACS.

 

 

 

Sabato 17 giugno 1944

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
De Gaulle risponde a Juin:

“Pur comprendendo profondamente il tuo rammarico nel vedere le tue unità passare una dopo l’altra nella zona di comando di un altro, pur essendo d’accordo che forse sarebbe stato preferibile spingere in Italia fino alle Alpi piuttosto che fermarsi sull’Arno, sono sicuro che tu ammetterai che bisogna stare al gioco e continuare l’esecuzione di un piano preparato a lungo da un comando alleato che è, con il nostro consenso, strategicamente responsabile”.

Oggi, il capo di stato maggiore americano, generale Marshall, arriva al Quartier generale del generale Clark, a Tuscania, già a 50 chilometri a nord di Roma. Vi si reca anche il generale Juin che, con l’appoggio di Clark, cerca di convincere a viva voce Marshall. Niente da fare, per sopprimere o modificare Anvil è ormai troppo tardi. Juin, tuttavia, non lascia il Quartie generale a mani vuote: Marshall gli consegna le insegne della “Distinguished Service Medal” facendo di lui il primo francese a ricevere la famosa decorazione nel corso della seconda guerra mondiale.

Gli Alleati danno la loro approvazione al nuovo governo Bonomi, come dai termini dell’armistizio.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Viene a Ravello il generale Gamerra per trattare la questione degli aiutanti di campo. Mi parla a lungo di Badoglio. “Per me”, dice Gamerra, “il Maresciallo porta sulle spalle la responsabilità di quanto è accaduto al Sovrano. In questi ultimi giorni avrebbe fatto chissà cosa per rimanere al governo. Si è perfino offerto come ministro delle Forze armate o come ministro degli Esteri. Ha paura che una volta fuori del governo i partiti dell’opposizione comincino ad attaccarlo e chiedano che venga deferito, secondo le leggi che lui stesso ha firmato, alle commissioni di defascistizzazione”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “In mattinata a Napoli. Charles ha ricevuto ulteriori istruzioni dal Foreign Office. E’ chiaro: dobbiamo fare marcia indietro sia a causa dell’atteggiamento del presidente sia a causa delle circostanze.
Tuttavia credo che il consiglio probabilmente approverà due condizioni che ci consentiranno di salvare la faccia: a) una dichiarazione scritta di Bonomi in cui attesti di accettare le clausole del testo breve e del testo lungo dell’armistizio e tutti gli altri impegni assunti dal governo italiano e in cui ci assicuri che tutti i componenti del suo governo sono personalmente al corrente di quelle clausole e che le accettano; b) che non si solleverà ancora la questione del regime monarchico.
Successivamente nel pomeriggio abbiamo appreso (Mason – MacFarlane è venuto di persona alle sette) che il consiglio consultivo aveva adottato la proposta inglese. E noi gli abbiamo detto che il comandante supremo avrebbe ora autorizzato il governo ad entrare in funzione, ma solo dopo avere accettato le ricordate condizioni.
All’una meno un quarto sono andato ad accogliere il generale Alexander all’aeroporto. E’ sbarcato dall’aereo insieme al generale Harding, al generale Robertson e al generale Joe Cannon (dell’aviazione americana). Alex sta benissimo e sembra più giovane di dieci anni. Le sue forze avanzano comportandosi stupendamente e lui ha riportato un clamoroso successo.
Dopo colazione, Alex e gli altri sono andati a colloquio con il comandante supremo. Ora si deve risolvere il grande problema strategico e Alex mi ha fatto avere copia del suo parere. Sua intenzione sarebbe puntare verso est, ma temo che i capi di stato maggiore riuniti insisteranno per puntare verso ovest. Il problema del futuro sia di Alex sia delle sue forze è grave e tutto lascia pensare che sia un terribile errore affidare un’operazione rischiosa nel sud della Francia a dei francesi inesperti e a generali americani, lasciando nel contempo inoperose o smembrate le forze che operano in Italia. Queste sono ora una grande forza propulsiva, composta da combattenti esperti, pieni di fiducia in se stessi e nei loro comandanti. (…)
”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Iniziando il movimento ieri, anche la II brigata si è spostata dalla zona di Guardiagrele – Castelfrentano e si è portata più a nord nella zona di Chieti, avvicinandosi così al grosso delle forze del CIL e dislocandosi per il momento tra Colle Mardone (68° reggimento fanteria), C. dei Frati (IX reparto d’assalto) e R.ne Campo di Roma (battaglione “Bafile”).
Da oggi il CIL viene posto alle dipendenze del II Corpo polacco, cessando così dalle dipendenze del V Corpo britannico. Il generale Anders, comandante del II Corpo polacco, si reca, in giornata, al comando del CIL per illustrare i suoi intendimenti operativi nel quadro dell’avanzata verso Ancona e verso Ascoli. Anche il generale Allfrey, comandante del V Corpo britannico, si reca da Utili per esprimergli personalmente il suo compiacimento per la collaborazione e cooperazione avute nel corso delle recenti operazioni.


SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
 

Gli alleati raggiungono e conquistano le seguenti,località:
Allerone (vedi foto), Fabro, Frattaguida, Montegabbione, Olevole, Palombara, Parrano, Pievelunga, Riparvella, Rotecastello e San Venanzo in provincia di Terni; Accumoli, Amatrice, Collegentilesco, Collemoresco, Fonte del Campo, Illica, San Giusto, Santi Lorenzo e Flaviano, Tino e Trimezzo in provincia di Rieti; Agriano, Aliena, Ammeto, Assisi, Avendita, Borgo Cerreto, Canalicchio, Cannara, Cantalupo, Casalatta, Cascia, Castelbuono, Castelleone, Castelnuovo, Cerasola, Cerreto di Spoleto, Chiavano, Collazzone, Collemancio, Collepepe, Collepino, Deruta, Fogliano, Frascaro, Fratta, Gaglietole, Gualdo Cattaneo, Limignano,

Unità della 9^ divisione di fanteria coloniale (Corpo di Spedizione Francese) al comando del brigadiere generale Joseph Magnan, sbarcano sull’isola d’Elba e ne iniziano l’occupazione. Improvvise, violente piogge rallentano i movimenti del X Corpo britannico; comunque quando viene completato un ponte sul Tevere circa 5 km a nord di Todi, l’avanzata su Perugia continua lungo tutte e due le rive del fiume. A sudest di Perugia l’8^ divisione incontra una ferma resistenza da parte tedesca. I francesi della 3^ divisione algerina proseguono nell’accerchiamento dell’Amiata. A Radicofani i tedeschi del 67° reggimento Panzergranadieren si difendono con estremo accanimento dagli assalti del 13° reggimento della Legione Straniera del generale Brosset.

Logna, Manigi, Marsciano, Mocciafora, Montefalco, Norcia, Nortosce, Ocosce, Onelli, Pantalla, Piandoli, Piandicolle, Piedripa, Poggiodomo, Pomonte, Ponte di Ferro, Popoli, Pozzo, Ripabianca, Rivotorto, Roccaporena, Roccatamburo, Rocchetta, San Damiano, San Giorgio, San Pellegrino, San Terenziano, San Vitale, Santa Maria degli Angeli, Santa Scolastica, Saragano, Savelli, Scandolaro, Serravalle, Spina Nuova, Triponzo, Usigni, e Valcaldara in provincia di Perugia e Fornello (RM).


SETTORE ADRIATICO
Il V Corpo britannico viene rilevato dal II Corpo polacco. Il CIL passa alle dipendenze operative del II Corpo d’Armata.
Gli alleati entrano in: Castagneto, Colle Santa Maria, Collepietro, Giulianova, Montone, Mosciano Sant’Angelo, Santa Filomena e Teramo in provincia di Teramo e Mantignano (AP)..

Nella foto i partigiani che sfilano per Teramo appena liberata)
 

 

 

STORIA POSTALE del 17 giugno


 

 

 

Compare oggi su "Il Tempo" di Roma l'articolo, qui a fianco, sulla riattivazione del servizio postale fra Roma e il Sud

 

 

 

 


 

Domenica 18 giugno 1944

POLITICA INTERNA

Ha luogo oggi il giuramento dei neoministri secondo la nuova formula indicata dal CLN e accettata dal Luogotenente (E che sarà sancita il 25 giugno con il decreto legge n.151). Secondo tale formula i ministri hanno giurato sul loro onore “di esercitare le loro funzioni nell’interesse supremo della Nazione e di non compiere, fino alla convocazione dell’Assemblea Costituente, atti che comunque potessero pregiudicare la soluzione della questione istituzionale”.
 

 

 

 

 Lettera espressa in eccesso di tariffa (+0,25) affrancata con una coppia di pacchi da 1,00 per evidente mancanza di valori ordinari. Inviata da Brindisi a Napoli fu censurata dalla station Alleata di Brindisi con il bollo a ponte 2714 (la station di
Brindisi disponeva dei numeri dal 2650 al 2849) e il bollo ACS
 

 

 

 

 

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA

Alexander risponde al telegramma di congratulazioni di Churchill con il seguente telegramma:

“Grazie tante per il suo telegramma. A mio avviso, la decima e la quattordicesima armata di Kesselring sono state battute, ma non eliminate dalla lotta. Hanno subito perdite gravi in uomini e materiali come dimostra l’intercettazione dei dispacci tedeschi. L’ubicazione delle divisioni tedesche mi è nota, per dirlo in breve. Abbiamo fatto ora 30.000 prigionieri e forse molte migliaia si sono dati alla fuga sui monti e anche questi possono essere esclusi come forze combattenti su cui i tedeschi possono fare assegnamento. E’ evidente che i tedeschi cercano di tenere la linea degli Appennini con forze combattenti che salgono a dieci o dodici divisioni su un fronte

di 180 miglia (380 – 390 km). Purché mi siano lasciate intatte le forze di cui ora dispongo, sono in grado di ammassare una possente forza di nove divisioni, di carri armati, di cannoni ed altri pezzi d’artiglieria tale da spezzare in due e poi da eliminare le forze tedesche che ora sono in Italia. Nulla allora mi impedirà di marciare su Vienna, a meno che all’ultimo momento i tedeschi non riescano a mandarci contro dieci o più divisioni fresche; e se questo fosse il tipo d’azione che i tedeschi intendano attuare, allora capisco che si tratta proprio di ciò che si richiede per facilitare l’Operazione “Overlord”. Credo che in questo preciso momento ci si presenta l’opportunità di infliggere all’esercito tedesco una tale disfatta che avrà imprevedibili conseguenze e credo ancora che una simile occasione nella fase che attraversa ora la guerra non vada lasciata cadere”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Dalle due e mezzo alle tre e mezzo ho fatto un interminabile giro in auto con il generale Wilson. Siamo andati fino a Campobasso al quartier generale del quinto corpo d’armata. (…)”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Una pattuglia della 184^ compagnia motociclisti “Nembo” si spinge fino ad Ascoli Piceno raggiungendola verso le 12,30. La città è stata abbandonata dai tedeschi all’alba.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE

 


Gli alleati conquistano l’isola d’Elba (vedi foto) e l’isola di Ginosa (LI) con la 9^ divisione corazzata “tabors” e commandos del corpo di spedizione francese del generale De Lattre.


Il 13° reggimento (1^ divisione motorizzata), combattendo corpo a corpo con gli uomini del 67° reggimento tedesco, riescono a conquistare Radicofani (SI), che, a nordovest di Orvieto domina la strada Firenze – Roma, mentre la 3^ divisione sta per completare l’accerchiamento dell’Amiata.
Nel settore centrale, britannico, le colonne che convergono su Perugia incontrano una certa resistenza solo nei pressi degli agglomerati urbani. Nella notte sul 19 i tedeschi abbandonano Città della Pieve che viene occupata dagli inglesi del XIII Corpo.
Nel settore gli alleati entrano nelle seguenti località: Abeto, Bastia Umbra, Belforte, Bettona, Cammoro, Campi, Castello di Forme, Castiglion Fosco, Cerqueto, Cibottola, Colle San Lorenzo, Collebaldo, Compignano, Costano, Fogliano, Greppolischieto, Mercatello, Montebufo, Montesanto, Morcella, Olmeto, Orsano, Ospedalicchio, Ottaggi, Palazzo, Pale, Papiano, Passaggio, Piedicolle, Piedivalle, Piedripa, Piegaro, Poggio di Croce, Ponte Centesimo, Ponte Nuovo, Ponze, Postignano, Preci, Pupaggi, Roccanolfi, San Lazzaro, San Lorenzo, San Nicolò di Celle, San Valentino, Santa Elena, Sant’Angelo di Celle, Sant’Enea, Savelli, Scanzano, Scopoli, Sellano, Spina, Todiano, Tor di Bello, Torgiano e Villamagina in provincia di Perugia; Baccinello, Campagnatico, Cana, Istia d’Ombrone, Marina di Grosseto, Polveraia, Roccalbegna, Santa Caterina, Selva, Terme di Roselle, Triana e Vallerona in provincia di Grosseto; Carnaiola, Civitella de’ Conti, Faiolo, Montegabbione, Montegiove, Monteleone di Orvieto, Poggio Aquilone, Pornello, San Lorenzo, San Pietro Acquacortus e San Vito in Monte in provincia di Terni; Celle sul Rigo, Fighine, Palazzone, Piazze e San Casciano Bagni in provincia di Siena; Centeno e Trevinano in provincia di Viterbo; Grisciano in provincia di Rieti.

SETTORE ADRIATICO
Nel settore, le unità dell’VIII armata avanzano lentamente su un terreno difficile, così difficile che Kesselring inizia a trasferire un buon numero di grandi unità verso il fronte della V^ Armata.
Gli alleati entrano nelle seguenti località: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Borgo, Capodacqua, Colle, Favalanciata, Piedilama, Pito, Pomaro, Pozza, Quintodecimo, Spelonga, Trisungo, Tufo, Umito e Vezzano in provincia di Ascoli Piceno; Battaglia, Bellante, Camera, Campli, Campovalano, Fornicco, Garrano, Garrufo, Leofora, Macchia, Paterno, Piancarani, Piano Maggiore, Pietralta, Poggio Morello, Roiano e Valle Castellana in provincia di Teramo; Chiusita in provincia di Macerata.


Lunedì 19 giugno 1944

ALLEATI

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) In un colloquio che ha preceduto al cena è stato discusso il piano di Alexander: quello che prevede un’avanzata fino al Piave e la minaccia di un attacco dalla zona di Lubiana diretto a Vienna. Questo piano si pone come alternativo al piano “Anvil” (Francia Meridionale). I generali Marshall e Arnold non si sono pronunciati contro come ci si attendeva. Ma si pensa che ad Eisenhower il piano non piaccia. (…)”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Il comando e una compagnia del 183° reggimento fanteria paracadutista vengono autotrasportati a Teramo, mentre il 184° reggimento si porta per via ordinaria nella zona di Castiglione.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
I francesi completano l’occupazione dell’isola d’Elba mentre gli altri reparti delle truppe alleate raggiungono e conquistano le seguenti località:
- Armenzano, Bagnaia, Boneggio, Capodacqua, Capranica, Casenove Serrone, Castelluccio, Castiglione della Valle, Cervara, Città della Pieve, Civitella d’Arno, Colle San Paolo, Collestrada, Corone, Fontognano, Franca, Leggiano, Missiano, Montebello, Mora, Muralduolo, Oro, Paciano, Panicale, Petrignano, Piaggia, Pietrafitta, Pieve Caina, Pilonico Materno, Ponte San Giovanni, Ponte Valleceppi, Radiola, Rasiglia, Ripa, Saccovescio, San Biagio della Valle, San Martino Delfico, San Martino in Colle, Sostino, Sterpeto, Tavarnelle, Torchiagina e Verchiano in provincia di Perugia; Camposervoli in provincie di Siena; Castiglion della Pescaia in provincia di Grosseto; Castel Sant’Angelo in provincia di Rieti.

SETTORE ADRIATICO
Gli alleati raggiungono e conquistano le seguenti località: Civitella del Tronto, Floriani, Fucignano, Gagliano, Molviano, Piano Risteccio, Ripe, Sant’Omero, Sant’Onofrio, Tortoreto in provincia di Teramo; Pretare, Tallacano, Talvecchia e Torre Santa Lucia in provincia di Ascoli Piceno; Rasenna in provincia di Macerata.

 

STORIA POSTALE del 19 giugno
 


 

 

 

 

Il quotidiano “Il Tempo” di Roma continua ad informare il publico sul servizio postale verso il Sud:

 

 

 

 

 

 

Lettera scritta il 19 giugno a Magliano dei Marsi (AQ) che, come si legge nel testo della lettera, era stata liberata il 10 giugno. Evidentemente impostata Caserta (da persona ivi recatavisi) per guadagno di tempo, sembra arrivata a Pellaro (RC) il 30 giugno da come si evince dalla scritta a mano Rta 30/6. Bollo ACS di Napoli.


 

 

 

Ecco, a proposito di Napoli, la riproduzione di un eccezionale uso di un intero RSI che non ha mai avuto corso in Campania. Viaggiato da Napoli a Bari venne vistato per censura con l’ACS di Napoli

 

 


 

Martedì 20 giugno 1944

DALLA CITTA’ DEL VATICANO
Ritorna a Roma il rappresentante personale del presidente Roosvelt presso il Vaticano, Myron Taylor.

DALLA LUOGOTENENZA
A corollario dell’approvazione alleata al nuovo governo Bonomi, rilasciata il 17 giugno, ecco il testo del comunicato, emesso in data odierna, dall’Agenzia delle Nazioni Unite (NNU):

L’Ufficio Stampa del Ministero dell’Interno italiano ha annunciato oggi che il Luogotenente reale ha firmato i decreti di nomina dei ministri e sottosegretari di Stato. Giovedì avrà luogo il primo Consiglio dei Ministri.
E’ stato inoltre annunciato oggi ufficialmente che il governo Bonomi ha ricevuto la piena approvazione da parte dei governi alleati e sta ora funzionando nella sua sede temporanea di Salerno.
Si attende che il primo ministro Bonomi e gli altri membri del governo prestino il giuramento
(In realtà il giuramento era già stato prestato il 18. Probabilmente la comunicazione era stata redatta lo stesso 17 e poi datata e diramata in data odierna) per l’assunzione in carica giovedì, quando sarà tenuto il primo Consiglio dei Ministri.
Era stato annunciato che, per ora, la sede del governo rimarrà a Salerno; tuttavia, la Commissione di Controllo alleata ha autorizzato rappresentanti dei vari ministeri a recarsi nelle sedi ministeriali di Roma, per metterle in attività per il trasferimento definitivo.
L’approvazione del nuovo governo da parte degli Alleati, richiesta secondo i termini dell’armistizio alleato con l’Italia, è giunta sabato a Salerno. Il tempo intercorso dall’annuncio del gabinetto Bonomi all’approvazione di esso da parte dei governi alleati è conseguenza della grande distanza che separa le capitali Mosca, Londra e Washington oltreché dalle operazioni militari, le quali hanno avuto la precedenza su ogni su ogni altra considerazione.
Il maresciallo Badoglio, il quale non ha potuto costituire l’attuale gabinetto, è stato invitato a farne parte, tuttavia egli ha espresso il desiderio di ritirarsi dai pubblici uffici.
Gli Alleati apprezzano altamente il grande e riuscito lavoro svolto dal maresciallo Badoglio nei nove mesi da quando cominciò il salvataggio dei resti dell’amministrazione civile in Italia dopo l’armistizio.
Egli iniziò a Brindisi la sua opera con poco più di “una matita e un pezzo di carta” e, con sforzi eroici, mediante l’aiuto dei tecnici, riuscì a far molto per la restaurazione del Paese.
Tutti gli impegni con gli Alleati nei precedenti gabinetti Badoglio saranno rispettati dai successori di lui.
Oltre gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Russia, altri governi alleati che approvano il governo di nuova formazione sono la Grecia e la Jugoslavia, come pure il Comitato Francese di Liberazione Nazionale, tutti i membri del Consiglio consultivo per l’Italia.
Per quanto riguarda la formula
del giuramento all’atto dell’assunzione dell’ufficio, dalla stessa fonte si apprende che è stato raggiunto un accordo fra il presidente del Consiglio Bonomi e il principe di Piemonte rappresentante della Corona, quale luogotenente generale del Regno. Secondo questo accordo, il primo ministro Bonomi presterà giuramento secondo la formula abituale, che comprende la fedeltà alla Corona, ma gli altri membri del governo seguiranno la recente formula (Vedi sempre il 18 giugno per gli esatti termini della formula.) che li impegna a lavorare per i più alti interessi della Nazione, lasciando impregiudicata la questione delle forme istituzionali dello Stato, da decidersi più tardi dal popolo stesso.

BOMBARDAMENTI ALLEATI

 

 

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
In giornata, i rimanenti reparti del 183° reggimento fanteria paracadutisti, il CLXXXIV battaglione guastatori, autotrasportati e le artiglierie della “Nembo” raggiungono la zona di Teramo.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE

Inizia la battaglia sulla linea del Trasimeno. Le unità della V Armata sono giunte a metà strada tra il Tevere e l’Arno e prendono contatto con le difese della “linea Albert” che, scorrendo lungo i fiumi Ombronr e Orcia, giunge al Trasimeno sino a estinguersi nella zona a nord di Perugia. Da oggi, dopo il trasferimento di alcune grandi unità dal fronte ariatico, le divisioni combattenti tedesche schierate davanti alla V Armata sono il doppio di quelle schierate davanti agli inglesi dell’VIII.

Nella notte sul 20, completato l’accerchiamento del monte Amiata, la 3^ divisione algerina liquida tutto e arriva fino all’Orcia, tributario dell’Ombrone, dove viene fermata. La 1^ divisione motorizzata, durante la notte, viene sostituita sul fronte dalla 2^ divisione marocchina perché designata a prendere parte all’operazione Anvil (sbarco in Provenza). La 6^ divisione corazzata (X Corpo), dopo tre giorni di accaniti combattimenti, entra in Perugia (vedi foto) senza incontrare resistenza.

Gli alleati raggiungono ed entrano nelle seguenti località: Batignano, Cinigiano, Civitella Paganico, Montorsaio e Poggi del Sasso in provincia di Grosseto; Gallano, Mugnano, Pianello, Pisenti, Ponte Felcino, San Gregorio, San Mariano, Valtopina e Volperino in provincia di Perugia.

Inizia oggi una vera odissea per la città di Pisa. Per tre giorni consecutivi i cacciabombardieri mirano sulla linea del fiume Arno, un solco che spacca quasi espandendosi, la città. Gli Alleati tentano di abbattere i ponti alle spalle dei tedeschi ma colpiscono fino a mezzo chilometro di distanza dal fiume. Gli effetti sono terribili. Pisa viene così trasformata in un’unica grande trincea (vedi foto). Radio Londra la chiama: “L’ancora occidentale della linea dei Goti”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Napoli a Londra – “Alle otto sono partito da Napoli sulla “Fortezza Volante” del generale Eaker. Con me sono venuti il generale Gammell, il capitano americano Barnaby e John. (…)”.


 


SETTORE ADRIATICO
Gli alleati raggiungono ed entrano nelle seguenti località: Alba Adriatica, Cerqueto Cornacchiano, Faraone Nuovo, Favale, Garrufo, Lempa, Nereto, Paolantonio, Sant’Egidio alla Vibrata e Torano Nuovo in provincia di Teramo; Balzo, Bisignano, Calcara, Castro, Forcella Ponte d’Arli, Lisciano di Colloto, Montegallo, Spinetoli e Valle Orsara in provincia di Ascoli Piceno; Borgo San Giovanni, Castelsantangelo, Fematre, Gualdo, Macchie, Nocria, Rapegna, Sant’Antonio, Sasso, Sorbo, Ussita, Vallazza, Vallinfante e Visso in provincia di Macerata.


STORIA POSTALE del 20 giugno

Due cartoline postali VINCEREMO:
- la prima a sinistra inviata da Roma alla Posta Militare n°64 che a tale data era dislocata a Palau in provincia di Sassari, fu vistata per censura con ACS di Roma e, quasi sicuramente, viaggiò per via aerea;
- a destra una cartolina da Castronovo di Sicilia (PA) a Roma con valore AMGOT a copertura del 0,15, vistata con bollo a ponte non leggibile.

Questo tipo di documenti storico postali, che alla prima impressione possono sembrare di ordinaria amministrazione e di troppo comune impatto filatelico, sono in realtà di grande interesse e non facilmente reperibili anche se abbondantemente usate. La corrispondenza verso e dal Sud, dopo la liberazione della Capitale, divenne l’unico mezzo di comunicazione fra le due parti di Italia a lungo separate e quindi usata e solo con le cartoline come imposto dalla Commissione di Controllo Alleata.
 

 

 

 

 

 

 

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