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Periodo: dall’8 giugno al 19 luglio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./A.C.C. E LUOGOTENENZA
Terza parte (dal 21 al 29 giugno 1944)
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Mercoledì 21 giugno 1944
DALLA LUOGOTENENZA
L’Ufficio Stampa rende oggi noto il seguente comunicato del Governo:
Il nuovo Presidente del Consiglio , Ivanoe Bonomi, che ha avuto in
questi giorni colloqui con il Maresciallo Badoglio, con i Capi delle
Forze Armate e con gli esponenti dei partiti politici del Mezzogiorno,
ha fatto le seguenti dichiarazioni:
“Il Paese ha la chiara sensazione di avere superato quella fase nella
quale i problemi istituzionali parevano impedire l’azione concorde di
tutti i partiti antifascisti. L’ultimo Gabinetto Badoglio ha avuto il
merito di aver superato, con l’istituzione della Luogotenenza generale
del Regno, una situazione di immobilità; al mio Gabinetto, traducendo in
legge l’impegno di confidare la soluzione del problema istituzionale ad
un’assemblea popolare da eleggersi quando tutto il territorio nazionale
sarà liberato, ha creato le condizioni per una concordia di tutti i
partiti, anche i più estremi. Infatti ogni cittadino, qualunque siano le
sue opinioni politiche, può oggi, in attesa che si pronunci la volontà
di tutti gli italiani, collaborare al nostro risorgimento militare,
politico ed economico.
In correlazione a questa nuova situazione, che è di collaborazione piena
e fiduciosa, era necessario creare la possibilità dell’ingresso nel
Governo di tutti i partiti. L’ultimo Ministero Badoglio, pur mantenendo
per i Ministri la formula dell’antico giuramento, l’aveva, con
dichiarazioni esplicite, affermato inoperante per quegli uomini e per
quei partiti sin da ora decisamente avversi alle attuali istituzioni. E’
parso però, che questo espediente non fosse né felice né sicuro,
lasciando aperto il varco ad inconvenienti di ogni specie. Si è così,
d’accordo con il Luogotenente del Regno, ritenuto esser miglior cosa
vincolare i Ministri con un nuovo giuramento che, mentre fa obbligo di
esercitare la loro funzione nel solo interesse del Paese, l’impegna ad
astenersi, fino alla costituzione della futura Assemblea Costituente, da
ogni atto che possa comunque pregiudicare il problema istituzionale.
Con ciò si suggella il leale accantonamento di tutto quello che può
dividere l’anima degli italiani, e si rifà quella concordia che è
premessa necessaria per condurre con vigore la guerra alla Germania
hitleriana.
Posso dire che le forze armate hanno perfettamente inteso questo nostro
proposito di allentare i problemi che dividono per convergere tutte le
volontà sullo sforzo bellico del Paese. Tutti i capi militari mi hanno
dato la loro cooperazione, a cominciare dal Maresciallo Badoglio, che
con schietta cordialità, ha promesso la sua collaborazione al nuovo
Governo per qualunque opera che possa giovare alla liberazione e al
risorgimento della Patria.
L’Esercito, la Marina e l’Aviazione, tre organismi che rimarranno
nettamente distinti tra loro, sono in gara con i patrioti che nelle
terre occupate hanno dato prova di mirabile eroismo. Le Forze Armate
Italiane che durante una lotta, non sentita dal nostro popolo, hanno,
con generosa e mobilissima abnegazione, fatto interamente il loro
dovere, sono decise a continuare ed intensificare la guerra. Questa
nostra guerra, che ha per fine la liberazione del territorio occupato
dal nostro secolare nemico, troverà il consenso dello spirito nazionale
ed il fervido incitamento del Governo che sente essere i destini futuri
d’Italia legati strettamente alla sua sempre più estesa partecipazione
al combattimento e alla vittoria”.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Attraverso alcuni documenti riservati che il ministro P. ha mandato in
visione a Sua Maestà, sono venuto a conoscenza dei vari motivi che hanno
determinato l’irrigidimento degli alleati nei confronti del nuovo
governo. Si tratta di una mossa britannica e specificatamente di
Churchill, che ha avuto, naturalmente, l’adesione degli Stati Uniti. Il
Premier britannico si è risentito per l’allontanamento di Badoglio che
ha appoggiato fino all’ultimo. Il Maresciallo era persona
eccezionalmente gradita agli inglesi.
La questione si è risolta in qualche giorno e cioè dopo che gli alleati
si sono convinti che la creazione del nuovo governo non avrebbe avuto
gravi ripercussioni nel Paese. Le condizioni poste dagli angloamericani
per il riconoscimento del Gabinetto Bonomi sono le seguenti:
1) Si chiede che i sottosegretari Di Raimondo e Fano vengano
eletti nuovamente.
2) Il governo italiano deve impegnarsi a non riaprire la
questione istituzionale prima che l’Italia sia totalmente liberata. Il
popolo italiano deve essere in grado di decidere liberamente quale forma
di governo intende scegliere.
3) Tutti i membri del governo devono accettare le clausole
dell’armistizio, le obbligazioni che da esso derivano e non potranno
contrarre relazioni diplomatiche con altri Stati senza il consenso degli
alleati”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Londra - “(…) Per quel che riguarda l’Italia, è chiaro che il
Foreign Office è stato del tutto battuto sul tempo dal primo ministro
nella questione del governo italiano. Povero Anthony! La sua non è una
vita facile. E’ lui a tenere la leadership nella Camera dei Comuni; è
lui a fare il ministro degli Esteri (e il primo ministro, Moyne ed io,
come anche Hull, il presidente, e i capi di stato maggiore inglesi e
americani sono quanti gli fanno concorrenza); ed è lui, naturalmente,
che deve sorbirsi gli interminabili colloqui col primo ministro e fare
le ore piccole come piace tanto a Churchill. Non c’è da meravigliarsi se
sembra un po’ affaticato (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Mitragliamento della stazione di Villetta (LU).
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
In ottemperanza alle varie disposizioni, la situazione della divisione “Nembo”
risulta oggi:
- il 183° reggimento fanteria a Teramo, con una compagnia ad Ascoli
Piceno;
- il 184° reggimento fanteria in movimento da Castiglione a Teramo;
- la 184^ compagnia motociclisti, la quale avrebbe dovuto raggiungere
Macerata, ferma nella zona di Sarnano a causa della resistenza tedesca;
- la I brigata su posizioni più arretrate e la II brigata ancora più
indietro.
I tedeschi si sono ritirati sistematicamente.
La 184^ compagnia motociclisti, malgrado la resistenza trovata a Sarnano,
riesce a proseguire ma va ad urtare, nella zona di Abbadia di Fiastra
e Colbuccaro (a sud di Macerata), in una più rigida resistenza da
parte tedesca.
SETTORE TIRRENICO
La 36^ div. USA continua la sua lenta avanzata lungo la statale 1
(Aurelia) giungendo a circa 12 km. da Grosseto.
Le località raggiunte e conquistate oggi sono:
- Braccagni, Buriano, Montepescali, Pian d’Alma, Sasso d’Ombrone, Tirli
e Vetulonia in provincia di Grosseto.
SETTORE CENTRALE
Davanti alla resistenza nemica sull’Orcia, il generale Juin inserisce
tra il corpo di inseguimento ed il IV corpo americano (sulla sua
sinistra) un gruppo di rinforzo comandato dal generale Guillaume e
comprendente un reggimento di fucilieri marocchini, un gruppo di Tabors,
artiglieria e mezzi corazzati per un attacco generale sul fiume Ombrone
che permetterà di aggirare i tedeschi La 6^ div. corazzata sudafricana
conquista le alture che dominano Chiusi ma non riesce a penetrare nella
città.
Nel settore vengono raggiunte: Afrile, Agello, Casalini, Chiugiana,
Colombella, Fontana, Moiano, Rio, San Marco, Sasso e Solomeo in
provincia di Perugia; Cetona in provincia di Siena.
SETTORE ADRIATICO
Le avanguardie del corpo polacco raggiungono il fiume Chienti,
fra Macerata e Civitanova Marche, e vi stabiliscono, nonostante che il
nemico abbia preparato una linea difensiva, una testa di ponte.
Nel settore vengono raggiunte: Aschio, Casali, Forcella, San Martino,
Scalelle e Vallestretta in provincia di Macerata; Bivio Colli,
Colli del Tronto, Gaico, Mantignano, Marina del Tronto, Montemonaco,
Montesampaolo del Tronto, Pagliare, Pedana, Propezzano, Roccareonile e
Stella in provincia di Ascoli Piceno; Cesano, Colonnella,
Controguerra e San Vito in provincia di Teramo.
STORIA POSTALE del 21 giugno
Due cartoline postali VINCEREMO inviate per via ordinaria, la prima a
sinistra dalla Posta Militare 216, dislocata a Porto Torres (SS) a Roma;
la seconda da Roma a Sassari. Nessun segno di censura sulla prima, visto
censura ACS di Roma sulla seconda. Probabilmente viaggiarono entrambe
per via aerea.
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Giovedì 22 giugno 1944
LA MARINA DEL SUD
Nella notte sul 22 la Marina Italiana compie un colpo di mano nel porto
di La Spezia con mezzi d’assalto. Saranno colpiti gli scafi degli
incrociatori Gorizia e Bolzano che i tedeschi stavano apprestandosi a
rimettere a galla.
Un mezzo di assalto che si dirige su La Spezia
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DALLA LUOGOTENENZA
Salerno - Il nuovo governo Bonomi segna il primo deciso distacco
dal fascismo dopo il periodo “equivoco” del governo Badoglio. Questa
caratterizzazione antifascista viene sottolineata, oggi, in apertura
della prima seduta del Consiglio dei ministri con una dichiarazione
politica che, per quanto generica, non avrebbe potuto essere
sottoscritta dal governo Badoglio. Ecco il testo della dichiarazione:
“Il Consiglio dei Ministri, nella sua prima adunanza, constata che esso,
per la sua origine politica rappresenta quella grande maggioranza del
Paese che già nel 1940 era schierata contro la dominazione fascista e
contraria all’ingresso dell’Italia accanto alla Germania hitleriana.
Perciò come suo primo atto, il Consiglio afferma che soltanto il
fascismo è responsabile dell’adesione dell’Italia al patto tripartito e
del suo ingresso nella guerra…”.
DELLA COMMISSIONE ALLEATA DI CONTROLLO
Il generale Frank Noel Mason Mac Farlane viene sostituito dal
contrammiraglio Ellery W: Stone nella carica di vice presidente
della Commissione Alleata.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Bombardata Ferrara. Nelle foto che seguono due visioni degli effetti
dell’odierno di Ferrara (a sinistra la chiesa di San Benedetto)
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Il XVI battaglione del 183° reggimento fanteria accorre in aiuto della
184^ compagnia motociclisti bloccata nella zona di Abbadia di Fiastra e
Colbuccaro dalla tenace resistenza tedesca. In serata la 46^ compagnia
giunge in tempo per l’appoggio ai motociclisti. Ci sono delle perdite: 1
morto e 1 disperso.
La dislocazione attuale del CIL è talmente allungata da avere assunto
l’ampiezza di 150 – 200 chilometri accentuando così la più volte
lamentata deficienza dei mezzi automobilistici che va a aggiungersi al
problema delle condizioni stradali.
SETTORE TIRRENICO
Nel settore le unità della V Armata avanzano molto lentamente. Le
località raggiunte e conquistate oggi dalle truppe alleate sono:
Arcidosso, Bagnolo, Bagnore, Caldana, Castiglioncello Bandini,
Giuncarico, Montelaterone, Monticello, Porrona, Ravi, Salaiola, Santa
Fiora, Scarlino, Sticciano, Stribugliano e Zancona in provincia di
Grosseto.
SETTORE CENTRALE
In Garfagnana, i tedeschi impongono il coprifuoco dalle 22 alle 4.
Continua l’attacco del Corpo francese e del IV corpo USA sull’Ombrone.
Anche al centro dello schieramento l’avanzata è piuttosto lenta. Le
località raggiunte e conquistate, in questo settore, sono: - Abbadia San
Salvatore, Piancastagnaio e Saragiolo in provincia di Siena; Castel del
Piano, Castelvieto, Corciano, Cordigliano, Macchie, Popola e Valfabbrica
in provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Il corpo polacco è costretto ad abbandonare la testa di ponte stabilita
al di la del fiume Chienti. Le località raggiunte e conquistate, in
questo settore, sono: Acquaviva Picena, Appignano del tronto,
Casebianche, Caseregnano, Castorano, Centobuchi, Chiarini, Folignano,
Lanciatoio, Monteprandone, Offida, Piattoni, Poggio di Bretta,
Polverina, Porto d’Ascoli e Uscerno in provincia di Ascoli Piceno;
Appennino, Casavecchia, Cupi, Montecavallo, Piedalsasso, Sorti e Vari
in provincia di Macerata.
Venerdì 23 giugno 1944
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DALLA LUOGOTENENZA: POLITICA INTERNA
Prima riunione del Consiglio dei Ministri del Gabinetto Bonomi ed
esposizione dei capisaldi del programma di politica interna ed estera.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Londra – “Alle undici, ho visto sir Orme Sargent. Qualche passo
avanti sull’Italia. Credo di averlo convinto della necessità di
apportare emendamenti al suo piano. (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nel pomeriggio cinque formazioni bombardano Ponterosso e una il
ponte di Montignoso. Bombardata anche Ferrara dove viene
colpita anche la Certosa (vedi foto).
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ATTIVITA’ DEL CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE
In questi ultimi giorni il CIL ha dovuto rinunciare al 185° reparto
paracadutisti. Le autorità italiane e le autorità anglo – americane
hanno concordato che si approntasse un battaglione di paracadutisti per
la eventualità di impiego oltre le linee nelle regioni dell’Italia
ancora occupate. La divisione “Nembo” ha dovuto fornire i complementi
necessari per raggiungere il numero prescritto di seicento uomini. Il
generale Utili ha voluto sottolineare con l’odierno ordine del giorno,
la generosità esemplare con la quale i paracadutisti hanno sempre
adempiuto ai compiti loro affidati, eccone uno stralcio:
“…In uniforme di tela i piccoli gruppi di paracadutisti hanno tenuto
per settimene l’esile linea invernale nella neve e nel fango, ad oltre
mille metri di quota. Erano laceri e scanzonati. Il 19 maggio sono
fuggiti…in avanti, hanno strappato il San Michele al nemico in un balzo
leonino. Al di qua e al di là della linea contesa hanno ritrovato i loro
morti e l’unico disperso, ferito da quattro pallottole, ha eluso la
prigionia tedesca e s’è ricongiunto al suo battaglione in Aquila.
Ovunque vada questa fierissima gente terrà fede all’impegno come ha
tenuto sin qui…”
Il comando del II Corpo polacco ha deciso di puntare su Ancona per
espugnare le difese, sia con azione diretta che con la manovra ed emana
le seguenti disposizioni:
- che la 3^ divisione “Carpatica” prosegua nell’avanzata con obiettivo
Ancona;
- che, sulla sinistra, tra la “Carpatica” e il CIL, si inserisca la 5^
divisione “Kresowa” col compito di raggiungere Iesi, per Forno e
Macerata, e aggirare da Iesi per nord – est le difese di Ancona;
che il CIL occupi la zona di Tolentini – Belforte di Chienti – Caldarola
e muova da tale zona per Serra San Quirico – Castelbellino – Passo
Imperatore, allo scopo di proteggere il fianco sinistro del Corpo
polacco.
Sulla base di tali ordini Utili, dispone i movimenti della “Nembo”,
della I e II brigata e dell’artiglieria che dovrà muoversi dalle attuali
posizioni per dislocarsi nella zona immediatamente a nord di Ascoli.
SETTORE TIRRENICO
Nella lenta avanzata, oggi, viene conquistata Montegiovi in provincia
di Grosseto.
SETTORE CENTRALE
Si conclude l’attacco del Corpo francese del generale Guillaume e della
1^ divisione corazzata del generale Harmon (IV corpo USA) sull’Ombrone:
il fiume viene oggi attraversato. Alcune unità del XIII Corpo britannico
entrano in Chiusi dopo una dura battaglia, ma poi vi restano isolate per
un contrattacco dei tedeschi. La 4^ div. Assume il comando del settore
centrale del XIII Corpo fra Vaiano e il lago di Chiusi rilevando alcune
unità della 78^ divisione. Nel settore vengono conquistate: Capocavallo,
Collesanto, Magione, Monte Sperello, Montemelino, Porziano e San Lorenzo
in Rabatta in provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Conquistata Ascoli Piceno e, nella stessa provincia: Casacagnano,
Ceretana, Cossignano, Gimigliano, Marsia, Mozzano, Osoli, Pedaro,
Roccafluvione, Rosara, Salara, San Benedetto del Tronto, Sossasso, Valle
Senzana e Vindola.
Sabato 24 giugno 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
A seguito delle disposizioni del comandante del CIL, alcune unità della
divisione “Nembo” si schierano nella zona di Abbadia di Fiastra e
Colbuccaro nella quale i tedeschi continuano a resistere.
SETTORE TIRRENICO
Le unità alleate entrano oggi nelle seguenti località: Bagno di
Gavorrano, Collacchia, Filare, Follonica, Gavorrano, Montemassi,
Montenero, Pescina, Ribolla, Roccastrada e Seggiano in provincia di
Grosseto.
SETTORE CENTRALE
La 1^ div. motorizzata del Corpo di Spedizione francese è la prima a
lasciare l’Italia per prepararsi alla futura partecipazione
all’operazione “Anvil”, mentre il Gruppo Guillaume, sempre del corpo di
spedizione francese, attraversato il fiume Ombrone con la consegna di
proseguire verso nord ad incontrare la 1^ div. corazzata USA. I tedeschi
che stavano resistendo accanitamente sull’Orcia, di fronte alla minaccia
di aggiramento, si sganciano dal fiume e arretrano. Il IV° Corpo
continua la sua avanzata decisamente impegnato dalla opposizione delle
retroguardie tedesche.
Conquistate oggi: Campiglia d’Orcia, Castiglion d’Orcia, Contignano, San
Piero in Campo, Sarteano e eVivo d’Orcia in provincia di Siena;
Coccorano, Costa, Forcatura, Panicarola, Piccione, Ponte Pattoli,
Ramazzano, Rocca Monaldi, San Savino, Sanfatucchio, Sant’Arcangelo,
Vaiano e Villastrada in provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Nel settore, gli alleati conquistano le seguenti località: Bolognola,
Cesi, Cesure, Villa Bentivoglio e Villa Malvezzi in provincia di
Macerata; Calvarese, Capradosso, Casalena, Castel San Pietro, Castel
di Croce, Castellano, Castignano, Cerreto, Comunanza, Cupra Marittima,
Force, Grottammare, Illice, Montalto Marche, Montedinove, Montefortino,
Morignano, Palmiano, Patrignone, Piane, Pippiete, Poggio Canoso, Polesio,
Porchia, Quinzano, Ripaberarda, Ripatransone, Rotella, Rovetino, Teglia,
Venagrande e Venarotta in provincia di Ascoli Piceno.
STORIA POSTALE del 24 giugno
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Una delle prime cartoline da Roma alla Sicilia scritta nel rispetto del
massimo di 25 parole. A Roma viene usato ancora il timbro meccanico
CITTA’ APERTA di ROMA. Censura a ponte 4027 della station di Roma.
Bollata in partenza 24 giugno, giunse a Messina il 4 luglio.
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Cartolina
franchigia militare scritta a Trani il 24 giugno per Roma per un
classico scambio di notizie “post” liberazione. Non bollata dalla Posta
in partenza, transitò da Napoli dove fu verificata dalla censura di
quella stazione con bollo a ponte 3614.
Domenica 25 giugno 1944
DALLA LUOGOTENENZA: POLITICA INTERNA
Il governo Bonomi emana il decreto legge n,151 per l’ordinamento
provvisorio dello stato che prevede, dopo la liberazione di tutto il
territorio nazionale, la elezione a suffragio universale di una
assemblea costituente per deliberare la nuova costituzione dello stato.
Ecco il testo:
Decreto Legge Luogotenenziale 25 giugno 1944, n.151. Assemblea per la
nuova costituzione dello Stato, giuramento dei Membri del Governo e
facoltà del Governo di emanare norme giuridiche.
1.- Dopo la liberazione del territorio nazionale, le forme
istituzionali saranno scelte dal popolo italiano che a tal fine
eleggerà, a suffragio universale diretto e segreto, una Assemblea
Costituente per deliberare la nuova costituzione dello Stato. I modi e
le procedure saranno stabiliti con successivo provvedimento.
2.- E’ abrogata la disposizione concernente la elezione di una
nuova Camera dei Deputati e la sua convocazione entro quattro mesi dalla
cessazione dell’attuale stato di guerra, contenuta nel comma terzo
dell’articolo unico del R. d.l. 2 agosto 1943, n. 175, con cui venne
dichiarata chiusa la sessione parlamentare e sciolta la Camera dei fasci
e delle corporazioni.
3.- I Ministri e Sottosegretari di Stato giurano sul loro onore
di esercitare la loro funzione nell’interesse supremo della Nazione e di
non compiere, fino alla convocazione dell’Assemblea Costituente, atti
che comunque pregiudichino la soluzione della questione istituzionale.
4.- Finché non sarà entrato in funzione il nuovo Parlamento, i
provvedimenti aventi forza di legge sono deliberati dal Consiglio dei
Ministri. Tali decreti legislativi preveduti nel comma precedente sono
sanzionati e promulgati dal Luogotenente Generale del regno con la
formula:
“Vista la
deliberazione del Consiglio dei Ministri;
“Sulla proposta di…
“Abbiamo sanzionato e promulgato quanto segue:…”
5.- Fino a
quando resta in vigore la disposizione dell’art.2 comma primo, del
R.d.l. 30 ottobre 1943, n.2/B, i decreti relativi alle materie indicate
nell’art. 1 della legge 31 gennaio 1926, n. 100, sono emanati dal
Luogotenente Generale del Regno con la formula:
“Sentito il
Consiglio dei Ministri;
“Sulla proposta di…
“ Abbiamo decretato e decretiamo:…”
6.- Il
presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Regno – serie speciale – e
sarà presentato alle Assemblee legislative per la conversione in legge.
Il presidente del Consiglio dei Ministri, proponente, è autorizzato a
presentare il relativo disegna di legge.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Verso sera due caccia bombardano Pietrasanta.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Le notizie sui tedeschi continuano ad essere sempre incerte. La sua
occupazione nella regione a nord del parallelo di Tolentino, sulla
sinistra del Chienti, si dice sia abbastanza forte. Di sicuro c’è che la
loro attività di pattuglia nelle zone di Paterno e di Urbisaglia è
stata, negli ultimi giorni, notevole e che, nella zona a sud di
Tolentino, alcuni elementi si sono spinti anche sulla destra del Chienti.
Allo scopo di saggiare la consistenza dello schieramento avversario
viene quindi deciso di effettuare, in collaborazione con le truppe
polacche agenti più a sud, una puntata esplorativa in direzione di
Macerata.
SETTORE TIRRENICO
La 36^ div. USA conquista il porto di Piombino (LI), senza
combattere. Si tratta dell’ultima azione in Italia di questa divisione
designata a partecipare alla operazione “Anvil”. Nella zona, vengono
conquistate oggi, anche le seguenti località: Cura Nuova, Ghirlanada,
Massa Marittima (vedi foto dell’entrata in città dei primi carri armati),
Monteantico, Roccalderighi, Sassofortino, Tatti e Valpiana in
provincia di Grosseto; Populonia, Riotorto e Venturina in
provincia di Livorno.
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SETTORE CENTRALE
La 4^ div. riesce a sloggiare da Vaiano le retroguardie tedesche e, al
calare della notte, dopo violenti combattimenti durati tutta la
giornata, i tedeschi si ritirano definitivamente da Chiusi. Il Corpo di
Spedizione Francese inizia l’attraversamento in forze del fiume Orcia
mentre la resistenza tedesca si affievolisce. La 78^ div. riesce a
espandere, tra molte difficoltà, la sua testa di ponte presso Pescia.
Nel settore vengono oggi conquistate: Argiano, Castelnuovo dell’Abate e
Castiglioncello del Trinoro in provincia di Siena; Arvello,
Caligiana, Colfiorito, Fraticciola Selvatica, Gioiella, Monte l’Abate,
Pucciarelli e Santa Maria di Lignano in provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Nel settore vengono oggi conquistate: Campofilone, Carassai, Maglio,
Massignano, Montefiore dell’Aso, Pedaso, Rocca Monte Vermine e Santa
Maria della Fede in provincia di Ascoli Piceno; Acquacanina,
Capriglia, Dignano, Nemi, Piè di Colle, Taro, Valcaldara e eVilla Pepoli
in provincia di Macerata.
Lunedì 26 giugno 1944
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Inatteso bombardamento su San Marino che provoca 63 vittime.
Il Palazzo del Governo di San Marino in mezzo alle macerie e una
visione degli sfollati sanmarinesi che, dopo il bombardamento si sono
rifugiati in una galleria del trenino Rimini – San Marino
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Alle 9 ha inizio la puntata esplorativa in direzione di Macerata. I
tedeschi, schierati sulla riva sinistra del Chienti, reagiscono
all’attacco con un’azione di fuoco violenta (cannoni da 88, mortai, armi
automatiche), tanto che alle 11 si ritiene opportuno sospendere
l’attacco, anche in considerazione che lo scopo, che era proprio quello
di sondare la consistenza delle forze nemiche, può dirsi ormai
pienamente raggiunto in quanto, dall’entità della reazione, si può
dedurre che almeno un battaglione tenga quelle posizioni. In serata le
truppe della divisione “Nembo” tornano sulle posizioni di partenza.
Le perdite subite in questa azione sono state di 9 morti, di cui due
ufficiali, e 24 feriti; quelle dell’avversario non è stato possibile
accertarle.
SETTORE TIRRENICO
La 34^ Divisione, che sostituisce la 36^ destinata all’operazione Anvil,
avanza verso il fiume Cecina. Occupate oggi: Caldana, Campiglia
Marittima e Lumiere in provincia di Livorno; Montebamboli,
Niccioleta, Porto e Prata in provincia di Grosseto.
SETTORE CENTRALE
La 6^ divisione corazzata (XIII Corpo brit) entra in Chiusi (vedi le
due foto) mentre il Corpo di Spedizione Francese, superato con gravi
perdite il fiume Orcia, punta in direzione di Siena.
Oggi, oltre Chiusi (SI), gli alleati raggiungono e conquistano le
seguenti località: Bagno Vignoni, Camigliano, Sant’Angelo in Colle,
Sant’Antimo e Tavernelle in provincia di Siena; Annifo,
Cassignano, Montecolognola e Toricella in provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Conquistate oggi nel settore: Alfi, Cardagnano, Centare, Morelli,
Piobbico, Romani, San Lorenzo al Lago, Sarnano, Stinco e Taverne in
provincia di Macerata; Altidona, Amandola, Cerasola, Conti, Coriconi,
Garulla, Montefalcone Appennino, Monterubbiano, Montotto, Moresco,
Rubbianello, Rustici e Vidoni in provincia di Ascoli Piceno.
STORIA POSTALE del 26 giugno
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Una davvero infrequente ricevuta di ritorno di atti giudiziari
raccomandata a Vittoria (RG) |
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Martedì 27 giugno 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Di passaggio a Napoli vedo il generale Gamerra e faccio colazione con
lui a villa Maria Pia. Gamerra mi racconta ciò che è accaduto in seno al
governo per la storia del giuramento.
Secondo gli accordi presi da S.A.R. con il governo, Bonomi, Presidente
del Consiglio, avrebbe dovuto giurare fedeltà al Re secondo la formula
tradizionale, nelle mani del Luogotenente. Gli altri ministri, invece,
avrebbero dovuto pronunciare il loro giuramento secondo la nuova formula
e cioè impegnandosi di “essere fedeli al Paese”. La cosa, venuta a
conoscenza della flotta avrebbe provocato atti di insubordinazione a
bordo di alcune navi da guerra. Ufficiali e marinai si sarebbero
rifiutati di salpare sostenendo che fini ad oggi avevano eseguito gli
ordini del governo perché il governo aveva giurato fedeltà al Sovrano.
“Noi”, avrebbero dichiarato gli ufficiali e i marinai, “eseguiamo
soltanto gli ordini che ci vengono impartiti in nome di Sua Maestà”.
In Consiglio dei ministri l’ammiraglio De Courten ha chiesto allora di
poter giurare secondo la vecchia formula e cioè alla stessa maniera del
Presidente. La discussione che è seguita alla richiesta di De Courten è
stata piuttosto vivace. Rodinò ha sostenuto che non era possibile che i
ministri monarchici giurassero in una maniera e quelli non monarchici in
un’altra. Come conclusione, anche Bonomi ha chiesto al Principe di
giurare secondo la nuova formula e il Principe glielo ha concesso. De
Courten ha preso tempo e con una scusa non ha presenziato al giuramento.
Fino ad oggi, così non ha giurato.
Nel pomeriggio il Sovrano mi trattiene a colloquio più del solito.
“Durante la mia assenza”, mi dice, “mi è stata recapitata una
lettera che Ciano mi ha scritta prima di essere fucilato…”.
Mi legge la copia della lettera che dice: “Maestà, mi voglia
permettere, giunto all’ora estrema della mia vita, di levare un pensiero
devoto alla Maestà Vostra. Se nell’agosto scorso scomparvi da Roma, fu
perché i tedeschi, avendomi fatto credere all’imminenza di gravi
pericoli per i miei figli, col pretesto di condurmi in Spagna, si
impadronirono di me e mi condussero prigioniero in Baviera. Adesso, da
tre mesi, sono nel carcere di Verona, sempre affidato alla martorizzante
custodia delle SS, e attendo un giudizio che non è altro che un
premeditato assassinio. Vostra Maestà conosce da lungo tempo le mie idee
e la mia fede, così come io posso testimoniare davanti a Dio e agli
uomini, l’eroica lotta da Lei sostenuta per impedire quell’errore e quel
crimine che è stata la nostra guerra a fianco dei tedeschi. Né sulla
Monarchia, né sul popolo, ne sullo stesso governo può cadere la minima
colpa del dolore che attanaglia oggi la Patria. Un uomo, un uomo solo,
Mussolini, per torpide ambizioni personali, “per sete di gloria
militare”, usando le sue autentiche parole, ha premeditatamente condotto
il Paese nel baratro. Ho disposto che non appena possibile, dopo la mia
morte, vengano resi pubblici un mio diario e una documentazione che
getteranno molta luce di verità su tanti fatti sconosciuti. Credo così
di rendere un estremo servigio alla Patria.
Maestà: io mi preparo al giudizio supremo, con lo spirito sereno e la
coscienza pura: so di aver servito con lealtà, onore e disinteresse. Il
resto non fu che menzogna dovuta, in gran parte, a quelli stessi che
oggi mi traggono a morte. E non si mentisce quando si sta per entrare
nell’ombra. Maestà: mi permetto di chiedere la sua alta protezione per
la mia famiglia, e chiudo la mia vita con la fede che l’Italia ritroverà
ancora una volta la via della fortuna e della gloria sotto il segno
della Vostra Augusta Casa. Devotissimo. Firmato Ciano”.
“E’ importante questa lettera”, riprende il Sovrano, “in essa
dice, dunque che può testimoniare e documentare la lotta che ho dovuto
sostenere per impedire a Mussolini di dichiarare la guerra. E’ un
documento che al momento opportuno potrà servire! Intanto l’ho fatta
portare a Roma da Acquarone perché provveda a farla legalizzare e a
depositarla in copia da un notaio”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Bombardata e mitragliata la zona di Strettoia (Versilia).
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Dopo l’azione di ieri, la giornata odierna viene dedicata a riprendere
lo schieramento. Inoltre, due batterie controcarri da 57/50, destinate
dal comando del CIL quali rinforzo all’artiglieria della divisione
“Nembo”, vengono schierate al bivio di Santa Maria di Pieca (a nord –
ovest di Sarnano) col compito di proteggere il fianco sinistro del 183°
reggimento fanteria dalle provenienze di Caldarola.
Giunge, di rinforzo al CIL, il reggimento “San Marco” che viene posto
alle dipendenze della II brigata.
SETTORE TIRRENICO
Il X Corpo d’armata britannico avanza nel settore compreso tra la riva
orientale del lago Trasimeno e il Tevere dopo la ritirata generale dei
reparti della X Armata tedesca dalla linea Albert.
Occupate oggi: Belvedere, San Carlo, San Vincenzo, Sassetta e
Suvereto in provincia di Livorno; Boccheggiano, Casale dei Pari,
Fontalcinaldo, Gerfalco, Monterotondo Marittimo, Montieri, Pari, Piloni
e Torniella in provincia di Grosseto.
SETTORE CENTRALE
I nordafricani di Juin, il cui spirito combattivo è diminuito da quando
hanno appreso dell’imminente trasferimento nella Francia meridionale,
varcano il fiume Orcia, ma solo dopo che i tedeschi si sono ritirati.
Occupate oggi: Bibbiano, Castiglion del Bosco, Cerbaia, Dolciano,
Lamalesa, Luriano, Montalcino, Montallese, Monticiano, San Lorenzo a
Merse, San Quirico d’Orcia, Scalvaia e Tocchi in provincia di Siena;
Casalmaggiore, Civitella Benazzone, Sorifa e Villa di Postigliano in
provincia di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Occupate oggi: Collina Nuova, Lapedona, Monte Rinaldo, Monte Vidon
Combatte, Monteleone di Fermo, Montelparo, Montesampietro Morico,
Montottone, Moregnano, Ortezzano, Petritoli, San Martino al Faggio, San
Procolo, Santa Vittoria in Matenano, Sant’Elpidio Morico, Servignano,
Smerillo e Torre di Palme in provincia di Ascoli Piceno; Palombi,
Penna San Giovanni, Pilotti, Roti, Saline, San Casciano, Trebbio,
Vecciola e Vellato in provincia di Macerata.
STORIA POSTALE del 27 giugno
Cartolina commerciale inviata da Bari a Roma con notizie personali nel
rispetto delle 25 parole ammesse. Visti censura ACS e bollo a ponte 2293
di Bari
Mercoledì 28 giugno 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Sul fronte del 183° reggimento fanteria, nella notte sul 28, si svolge
una vivace attività di pattuglie tedesche, particolarmente nella zona di
quota 256 ad ovest di Abbadia di Fiastra, e, negli scontri che ne sono
seguiti, si sono avuti anche dei feriti. Da informazioni inviate da
pattuglie della 184^ compagnia motociclisti viene appreso anche che il
nemico occupa le zone di Borgiano e Paterno e dispone di armi
automatiche e artiglierie.
SETTORE TIRRENICO
Il IV corpo USA con la 34^ div. a sinistra e la I^ div. corazzata a
destra avanza lungo la statale 68 che corre parallela al fiume Cecina e
arriva alla periferia della città omonima.
Le località conquistate oggi sono: Donoratico (LI); Frassine e
Travale in provincia di Grosseto e Lagoni di Sasso, Monteverdi
Marittima e Sasso Pisano in provincia di Pisa.
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SETTORE CENTRALE
La 6^ div. sudafricana (XIII corpo brit.) raggiunge Chianciano (SI)
senza prendere contatto con le retroguardie tedesche. Le posizioni
dell’8^ div. indiana vengono rilevate dalla 10^ div. indiana. In questo
settore le località conquistate sono: Bagni di Nocera, Borgo
Giglione, Collecroce, Passignano sul Trasimeno, Poggio Morico e
Stravignano in provincia di Perugia; Buonconvento, Chiusdino,
Ciciano, Macciano, Monticchiello, Pienza e Torrenieri in provincia di
Siena.
SETTORE ADRIATICO
Le località conquistate oggi in questo settore del fronte
italiano, sono:
- Belmonte Piceno, Croce di Via, Falerone, Grottazzolina, Magliano di
Tenne, Montappone, Monte Gilberto, Monte Vidon Corrado, Montegiorgio,
Monteverde, Piane di Falerona, Ponzano di Fermo, Porto san Giorgio e
Torchiano in provincia di Ascoli Piceno; Campanelle, Cicconi,
Collesanto, Gualdo, |
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Lambertuccia, Monastero,
Morichella, Morico, Passo Sant’Angelo, Pieve Bovigliana, Pieve Torina,
Podalla, San Ginesio, San Martino, Sant’Angelo in Pantano e Tomasucci
in provincia di Macerata.
STORIA POSTALE del 28 giugno
Cartolina da Molfetta (BA) a Roma affrancata con un 0,30 Marca da Bollo
non tassata anche se un grosso timbro FUORI CORSO potrebbe riferirsi
proprio al tipo di affrancatura. I bolli di censura indicano che la
cartolina transitò dalla station di Napoli 3048 (la station di Napoli
aveva la numerazione ponti fra il 3000 e il 3799) e il relativo ACS.
Giovedì 29 giugno 1944
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Bombardata Cesena. Incursione aerea su Querceta (LU) e
bombardamento di aerei inglesi su Piazza al Serchio (LU) che
provoca la distruzione di molti edifici, la morte di 14 persone e il
ferimento di oltre 50.
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Nelle foto: Cesena sotto
il bombardamento, la scuola elementare e abitazioni distrutte al
Marzocchino (Querceta) e le rovine di Santa Maria Laurentana di Querceta
(LU). |
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L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Nella notte sul 29 i tedeschi hanno continuato a svolgere intensa
attività di pattuglie, di mortai e di artiglieria, dando luogo a
scontri. Qualche pattuglia si è spinta fin presso alle linee dei reparti
avanzati della divisione “Nembo”, ma è stata respinta per la reazione di
fuoco degli italiani.
Intanto, poiché è stato segnalato che la fanteria tedesca è arrivata
nella zona di Parruccia e Terminaccio (a sud – est di Tolentino), viene
disposto che il CLXXXIV battaglione guastatori si schieri con due
compagnie a Urbisaglia e una compagnia, in posizione arretrata, a Pizzo
di Meta ( a sud – ovest di Sarnano). Nello stesso tempo vengono
intensificate le azioni esplorative delle bande partigiane che in questo
momento agiscono nel settore del CIL: pattuglie della brigata “Maiella”,
agli ordini del tenente colonnello polacco Lewicki (nella zona a sud e
ovest di Caldarola); la banda “Farri” (nella zona di Fiastra e
Acquacanina (a sud est di Camerino) e la banda “Janko” (nella zona
montuosa di Monte Fiegni, Colle Cordazzo e Colle Ripe a sud di Caldarola).
SETTORE TIRRENICO
Unità della 34^ div. USA vengono duramente impegnate poco lontano da
Cecina dalla 16^ panzergrenedieren. Le località conquistate oggi
sono: Lustignano (PI) e San Guido (LI).
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SETTORE CENTRALE
La 6^ divisione corazzata sudafricana raggiunge Acquaviva e
Montepulciano e la 78^ entra in Castiglion del Lago (PG) (vedi foto).
Le altre località conquistate in questo settore sono: Berarde (AR);
Casa Castalda e Pozzuolo in provincia di Perugia; Casciano,
Fosini, Frassini, Lucignano d’Asso, Murlo e Poggio Bruconi in
provincia di Siena.
SETTORE ADRIATICO
Sul fronte dove operano le divisioni dell’VIII^ armata inglese è in
corso una ritirata generale della 10^ Armata di Vietinghoff.
Località occupate: Altaleta, Capodarco, Casabianca, Cerreto,
Fermo, Gabbiano, Massa Fermano, Montotto, Rapagnano, Regnano, Ripe San
Ginesio e Salette in provincia di Ascoli
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Piceno;
Baroncia, Belforte del Chienti, Borgo San Giovanni, Borgo Santa Maria,
Caldarola, Camporotondo di Fiestrone, Cessapalumbo, Colfano, Colmurano,
Loro Piceno, Lucciano, Macchie, Massaprofoglio, Mogliano, Paterno,
Pievefavera, Polverina, San Lorenzo in Colpolina, Santa Maria d’Alto
Cielo, Serrone, Urbisaglia, Valdiea e Vestignano in provincia di
Macerata.
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STORIA POSTALE del 29 giugno
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Cartolina postale Vinceremo inviata da Napoli a Roma. Censurata dalla
stazione di Napoli con il bollo a ponte 3029.
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