Giovedì 20 luglio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Una notizia che lascia con il fiato sospeso: Hitler è sfuggito a un
attentato nel suo Quartier generale in Prussia orientale; il Gabinetto
Tojo, in Giappone ha dato le dimissioni. I giornali danno grande risalto
all’annuncio delle dimissioni di Croce dal governo. Croce ha affermato
di essersi dimesso per ragioni di salute e di scrupolo morale.
Sentendosi male e non potendo andare avanti e indietro fra Napoli e Roma
per partecipare al Consiglio dei ministri, ha preferito dimettersi e
liberarsi così dello scrupolo di non poter esercitare come vorrebbe
l’alto incarico affidatogli. Così Croce si ritira e lascia sul suo
cammino buona parte di quel vento di discordia che ha seminato all’epoca
in cui appoggiava la causa di Sforza. La guerra segna il passo sulle
sponde dell’Arno”.
DALLA LUOGOTENENZA:
Vengono trasferiti dalla giurisdizione dell'A.M.G.
all'amministrazione italiana, sempre sotto il controllo dell'A.C.C.,
le provincie di Napoli (città e porto esclusi), Avellino, Benevento,
Foggia e Campobasso. |
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L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Nella notte sul 20, in ottemperanza agli ordini ricevuti dal
comandante del CIL, il comandante della I brigata dispone:
- che le due colonne costituite dal 4° reggimento bersaglieri e dal 3°
reggimento alpini inizino alle ore 6 del 20 il movimento per passare
sulla riva sinistra dell’Esino al fine di occupare Iesi e costituirvi
una testa di ponte;
- che il battaglione alpini “Monte Granero”, in 2° scaglione,
costituisca fianco difensivo da Torre di Iesi a C. Gugliemi;
Al mattino, ripresa l’avanzata, le truppe della I brigata non incontrano
resistenza da parte del nemico, dato che questi nella notte si è
sganciato su tutto il settore ritirandosi a nord del fiume Esino. Il
battaglione alpini “Piemonte”, passato il fiume, entra alle 7 in Iesi.
Subito dopo, anche il 4° reggimento bersaglieri e il reggimento “San
Marco” – posto temporaneamente alle dipendenze della I brigata – passano
il fiume e raggiungono la città.
Il reggimento “San Marco”, dopo avere eliminato numerosi focolai di
resistenza, pur contrastato dagli insistenti tiri dell’artiglieria
tedesca, occupa nel tardo pomeriggio Belvedere Ostrense, sul
quale però i tedeschi operano ben presto massicci concentramenti di
fuoco. A sera. Mentre alcune pattuglie vengono inviate nella zona di San
Marcello per guardare le provenienze di Ostra, altre vengono distaccate,
a contatto col nemico, nella zona di C. Ranco ad ovest di Belvedere.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 20, 109 aerei del 208° Group della RAF attaccano
la raffineria di Fiume.
SETTORE TIRRENICO
Unità
della 34^ divisione (IV Corpo USA) riescono a stabilire un avamposto
lungo la statale 67 a sudest di Pisa. Anche il porto di Livorno, che già
aveva subito una notevole distruzione a seguito dei bombardamenti
alleati, è stato reso completamente inagibile dai tedeschi in ritirata (vedi
foto).
Nel settore le località conquistate sono: Cascina, Montecastello,
Palaia e Toiano in provincia di Pisa e Il Mortaio e Vicarello
in provincia di Livorno.
SETTORE CENTRALE
Nel settore del Corpo di Spedizione Francese, la 4^ divisione da
montagna raggiunge la linea Santo Stefano – Castelfiorentino – Certaldo,
sul fianco sinistro dello schieramento. Cambiano i piani d’attacco del
XIII Corpo britannico in conseguenza del fatto che le sue unità dovranno
“espandersi” verso ovest per occupare anche il settore tenuto dal Corpo
di Spedizione Francese (in procinto di essere ritirato dal fronte) e dal
momento che la regione compresa fra le colline del Chianti e la statale
n° 2 presenta scarse difese: i maggiori sforzi verranno perciò
concentrati sul fianco sinistro dove la 2^ divisione neozelandese e l’8^
divisione indiana si preparano ad attaccare. La 6^ divisione corazzata
sudafricana conquista i monti San Michele e Querciabella,
consentendo alla 4^ divisione e alla 6^ divisione corazzata britannica
di avanzare nella valle dell’Arno.
Conquistate oggi: Anghiari, Bugialla, Campoluci, Cavriglia,
Monastero, Montaio, Ricasoli, Tregozzano e Verazzano in provincia di
Arezzo; Canonica, Monsanto, Mura, Pastine, Pillo e Varna in
provincia di Firenze; Cinciano (SI) e Uppiano in provincia
di Perugia.
SETTORE ADRIATICO
Polacchi e soldati italiani del CIL occupano Polverigi e Jesi (AN).
Le altre località conquistate nel settore sono: Angeli, Avenale,
Colcello, Falcioni, Gaville, Genga, Macine, Moie, Murazzano, Perticano,
Piagge, Pierosara, Rosara, Sassoferrato, Serra San Quirico e Spisciano
in provincia di Ancona.
Storia postale del 20 luglio
1944
Sul
Messaggero di Roma si può leggere questo articolo
“Il primo sacco” di posta dal Sud sembra contenesse 6000 cartoline
“regolamentari”, ossia con un massimo di 25 parole. Ciò a dimostrazione
che nelle province a Sud di Roma era stata emanata la disposizione che
per l’invio di notizie alla Capitale occorreva attenersi alla
restrizione di 25 parole di testo.
Questa cartolina, evidentemente prodotta da commercianti attenti a
sfruttare ogni nuova disposizione, mostra al verso, dove dovrà essere
inserito il testo, una scritta che ricorda di non eccedere le 25 parole.
Non si ha notizia precisa della data della abrogazione di quella
disposizione Alleata, ma questa cartolina, o fu scritta senza tenerne
conto (il testo conta ben più di 25 parole) o fu scritta successivamente
alla sua abrogazione, probabilmente annunciata sui quotidiani.
Venerdì 21 luglio 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“I giornali di oggi annunciano che da ieri anche le provincie di Foggia,
Benevento, Avellino, Napoli e Campobasso sono tornate
all’amministrazione italiana e con il 15 agosto vi passeranno anche le provincie di Roma, Frosinone e Littoria. Bella notizia, ma purtroppo
polvere negli occhi per chi non conosce la verità delle cose. Noi siamo
gli amministratori e gli alleati continuano a essere i veri padroni di
tutto”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Algeri a Caserta - “(…) Verso le sei e mezzo di sera siamo arrivati
all’aeroporto di Marcianise (nei pressi di Caserta). Ne è seguita una
confusione indescrivibile. Il generale Wilson è venuto ad alloggiare
nella mia villa di Napoli e ha portato con se il suo aiutante di campo,
il suo domestico sudanese e la sua domestica annamita, ma non il suo
sacco militare che è andato perduto.
Gli altri (fatta eccezione per John e per Ralph che sono venuti a Villa
Carradori) sono andati a Caserta. Tutti gli autocarri e la maggior parte
delle auto (compresa quella del generale Wilson) hanno avuto guasti.
Tutti si sono accaldati e adirati. E’ stata una scena tutta da godere.
La villa di Napoli ha domestici italiani (otto o nove) coadiuvati da
amici e parenti (in totale diciotto o diciannove persone).
I nostri domestici inglesi sono andati a Caserta, fatta eccezione di un
sergente e di un attendente. (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Portomaggiore (FE) subisce il primo bombardamento e
mitragliamento a cui seguiranno molti altri.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Le notizie sulla dislocazione e le intenzioni dei tedeschi sono molto
incerte. Montecarotto, ad ovest di Iesi, risulta presidiata da un
centinaio di tedeschi con pezzi anticarro ed armi automatiche. Le truppe
germaniche si ritiene che intendano resistere sul fiume Cesano solo allo
scopo di guadagnare tempo per poter dare così la possibilità ai reparti
dislocati nella zona montagnosa di ripiegare.
All’alba di oggi, si manifestano nella zona di Belvedere Ostrense, dove
si trova il reggimento “San Marco”, reazioni nemiche di movimento
provenienti da nord e da ovest, le quali vengono affrontate e infrante
dai reparti del battaglione “Grado”. A tale battaglione il comandante
del reggimento “San Marco” dà poi ordine di occupare il crocevia di C.
Ranco e sistemarsi a difesa nella zona. Ma, mentre i reparti del
battaglione sono in movimento per procedere all’occupazione, si scatena
da parte tedesca una concentrazione di fuoco di artiglieria e mortai di
insolita violenza e durata che causa perdite abbastanza rilevanti.
Inoltre, forze imprecisate tedesche cercano di muovere al contrattacco,
cosicché il battaglione si vede costretto a ripiegare sulle posizioni di
partenza.
Contemporaneamente, anche il IX reparto d’assalto, che si trovava poco
più a sud in movimento a cavallo della rotabile per Acquasanta – C.
Honorati, giunto nei pressi di Collina, viene fatto segno al fuoco di
mitragliatrici proveniente da Colle Honorati.
Un indice dall’asprezza della reazione avversari è dato dalle perdite
piuttosto sensibili, specialmente se riferite ai soli reparti avanzanti,
inflitte al CIL, fra ieri e oggi: 32 morti e 51 feriti.
Le
truppe italiane del CIL in Belvedere Ostrense (AN) (vedi foto).
SETTORE TIRRENICO
Conquistate oggi: Collegalli, Collelungo, Colleoni, Navacchio e Tirrenia
in provincia di Pisa.
SETTORE CENTRALE
Elementi della 2^ div. neozelandese e della 6^ div. corazzata
sudafricana sostituiscono le unità del Corpo di Spedizione Francese che
comincia ad essere ritirato dal fronte italiano. Dopo il tramonto, le
truppe tedesche iniziano a ritirarsi dal saliente di Città di Castello
lasciando libero il campo al X Corpo britannico. Nel settore le truppe
alleate, conquistano: Albola e Volpaia in provincia di Arezzo; Barberino
Val d’Elsa, Cortine, Montebello, Olena, Petrazzi, Petrognano, San
Filippo e Tinta dei Mori in provincia di Firenze; Isola Fossara,
Riosecca e Selci in provincia di Perugia; Piazza in provincia di Siena.
Nella foto un carro armato Sherman IV che transita
oltre Radda (FI)
verso Panzano (FI).
Nella foto un soldato della 34^ divisione USA nella semidistrutta piazza
di Livorno dove solo il monumento a Cavour sembra rimasto intatto.
SETTORE ADRIATICO
Conquistate: Colleponi, Frassinella, Mergo, Montelago, Tabano e Valdolmo
in provincia di Ancona.
Storia postale del 21 luglio
1944
A sinistra un piego raccomandato da Calascibetta a Palermo con il bollo
divisto censura Aleata ACS di Palermo e, a destra un biblietto nel
distretto di Roma con ACS di Roma restituito AL MITTENTE senza
indicazione della ragione della restituzione.
Sabato 22 luglio 1944
STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Il generale Juin, a mezzanotte, passa il comando alla VIII armata
britannica. Ha appena ricevuto da Alexander e da Clark dei messaggi in
cui i due generali esprimono, con molto calore, la loro riconoscenza per
il lavoro svolto dal Corpo di spedizione francese in Italia ed il loro
rincrescimento nel vederlo partire.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Alle nove e mezzo, riunione alla mia villa con il
comandante supremo, il generale G. Clark e il generale Gammell.
Si è parlato della visita del re; della ristrutturazione della
commissione alleata di controllo (…)”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL E DEL CORPO POLACCO
Contrariamente alle informazioni di fonte polacca che hanno lasciato in
un primo momento sperare in una facile avanzata sino alla cosiddetta
“linea Gotica”, la situazione nei riguardi delle forze germaniche è
venuta, quasi di colpo, a presentarsi oscura e incerta, se non
minacciosa. C’è da pensare, da vari sintomi, che i tedeschi intendano
irrigidirsi nella loro resistenza. La zona di Belvedere Ostrense
continua, infatti, ad essere martellata da concentramenti di fuoco, i
quali non mancano neppure di estendersi sino alle zone di San Marcello e
di Acquasanata; Ostra, malgrado i reiterati attacchi polacchi, continua
inespugnata a rimanere nelle mani dei tedeschi e a costituire di
conseguenza una minaccia potenziale per il fianco destro del CIL, nel
mentre i fianco sinistro resta tuttora scoperto. Si aggiunga infine che
le posizioni raggiunte dai reparti avanzati del CIL nella giornata di
ieri sono venute a costituire come una specie di saliente nel settore
d’avanzata delle unità italo – polacche.
In
questa situazione vengono adottate una serie di misure che
modificano lo schieramento come nello schizzo a fianco, in posizione
difensiva.
In giornata il comando del Corpo polacco fa pervenire al generale Utili
l’ordine di eseguire ricognizioni sulla riva destra del fiume Misa per
saggiare le intenzioni dei tedeschi.
SETTORE TIRRENICO
Il 363° reggimento di fanteria della 34^ divisione USA raggiunge Marina
di Pisa e i sobborghi meridionali della città di Pisa: tutti i ponti
sull’Arno sono stati distrutti dai tedeschi. Oggi gli ultimi Francesi
sono sostituiti da Neozelandesi e Indiani. In otto mesi di
combattimenti, i francesi in Italia hanno subito tante gravi perdite
umane: 7251 morti e 27671 feriti.
Conquistate anche: Conti, La Rotta, Marti e Usigliano sempre in
provincia di Pisa.
SETTORE CENTRALE
Le truppe della 2^ div. neozelandese (XIII Corpo brit.) conquistano
Tavarnelle Val di Pesa (FI). La 6^ div. corazzata sudafricana avanza
sulle alture presso Grave in Chianti conquistando le cime dei monti
Domini e Fili. La 4^ divisione corazzata marocchina raggiunge Castelfiorentino (FI) e
San Giovanni Valdarno (AR). Il X Corpo raggiunge Città di
Castello (PG) con la 10^ Div. indiana. Sempre in questo settore
vengono conquistate anche: Barbialla, Campana, Sala, San Donato, San
Lazzaro e Tignano in provincia di Firenze; Belvedere, Grumaie,
Lama, San Giustino e Userna in provincia di Perugia; Castelnuovo
dei Sabbioni, Castiglion Ubertini, Gropina, Montemarciano e Vaglialle
in provincia di Arezzo; Lucarelli in provincia di Siena.
L’immagine
di un “bren carrier” carico di munizioni che si muove verso la linea del
fuoco nell’area di Panzano.
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SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in: Castelplanio, Chiaravalle e Selvatorta in
provincia di Ancona.
Storia postale del 22 luglio
Domenica 23 luglio 1944
STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Parte dall’Italia il generale francese Alphons Juin che ha comandato per
circa otto mesi il Corpo di Spedizione Francese in Italia, ora in
addestramento per l’operazione Anvil del prossimo 15 agosto. Juin
raggiunge il suo aereo nella jeep personale del generale Alexander
guidata dallo stesso comandante del XV Gruppo di Armate. Quando il
“pipercub” di Juin lascia la pista del Quartier Generale del lago di
Bolsena, Alexander resta per un lungo momento immobile in un rigido
saluto militare.
ALLEATI
Arriva in Italia re Giorgio VI d’Inghilterra. Ecco, dal diario di Macmillan, la descrizione del suo primo giorno in Italia:
Napoli – “(…) Alle quattro e mezzo sono arrivato all’aeroporto di Pomigliano. Ad accogliere il re, che è arrivato puntualmente all’ora
stabilita, cioè alle cinque e un quarto, c’erano, oltre a me, il
comandante supremo, il comandante in capo della flotta e un
rappresentante di Slessor (che è ammalato).
(…) Siamo andati a Villa Emma dove il re alloggerà.
Alle otto e mezzo pranzo dal comandante in capo della flotta. Unici
ospiti Wilson ed io. Una compagnia ben assortita. Il re mi è sembrato
che stesse benissimo. Ho avuto qualche difficoltà nel far capire che se
Umberto o il re (Vittorio Emanuele) gli avesse scritto o avesse chiesto
di vederlo, non dovrebbe dare risposta, ma dare la responsabilità di
rispondere ad uno dei suoi ministri. (…)”.
DALLA LUOGOTENENZA: POLITICA INTERNA
Roma – Prima riunione del Consiglio dei Ministri. Vengono decisi
l’inquadramento delle bande partigiane, la punizione degli alti gerarchi
del fascismo con l’ergastolo e la pena di morte, confisca dei beni
acquisiti per illecito arricchimento ed epurazione delle pubbliche
amministrazioni. Il marchese Pietro Tomasi Della Torretta viene nominato
Presidente del Senato.
SETTORE
TIRRENICO
La 34^ div. USA raggiunge la periferia di Pisa. Oggi le truppe americane
hanno così raggiunto l’Arno dal mare a Pontedera. A Pisa la 92^ div. USA
dovrà ancora per combattere contro le divisioni tedesche 16^ e 26^ per
tutto il mese di agosto per conquistare la città.
Conquistate oggi: Balconevisi, Bucciano, Castel del Bosco, Leccio
Casastrada e Marina di Pisa in provincia di Pisa.
SETTORE CENTRALE
Il X Corpo attacca la linea difensiva tedesca “Irmgard” mentre, lungo
l’Arno e nel Chianti, fra Radda e Greve, inizia l’attacco per la
conquista di Firenze. E’ il XIII Corpo che avanza. Alla sinistra ha i
neozelandesi e la 8^ div. indiana.
Conquistate oggi: Badiaccia a Montemuro in provincia di Siena; Coiano,
Dogana, Lamole, Morrocco, Panzano e Spicciano in provincia di Firenze;
Meleto, Porcellino, San Martino, San Sepolcro e Santa Barbara in
provincia di Arezzo.
Nelle foto: fanteria britannica in marcia vicino a carri Sherman nella
zona di Monte Fili (FI) e uomini della 3^ brigata Coldstream Guard
durante l’attacco a Monte Domini (FI).
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati conquistano Borghetto e Gabella in provincia di Ancona.
Storia postale del 23 luglio 1944
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Lunedì 24 luglio 1944
ALLEATI
Continua la visita in Italia di Giorgio VI.
Dal diario di Macmillan:
Napoli – “Il generale Wilson (che la notte scorsa è stato da me a Villa
Carradori, perché la sua non è ancora pronta) è uscito molto presto per
raggiungere il re. Io sono andato a Caserta e ho trovato gli ospiti
dell’ambasciatore a Villa Vittoria: molto allegri nonostante i malanni
fisici.
All’una siamo andati nel salone dei ricevimenti e nella sala dei
banchetti che sta al centro del palazzo. Sono locali veramente
splendidi, e splendidamente decorati per l’occasione di una colazione
del re, e quanto mai adatti a ricevere centinaia di ufficiali di tutte
le armi, di tutti i paesi ecc. come anche tanti e tanti borghesi. Il
nostro gruppo (che si è disposto avendo me come punto di riferimento)
era formato da Charles, Osborne, Makins, Caccia, Rumbold, Broad (venuto
da Bari) e Wyndham nell’ordine.
Il re ha fatto il giro stringendo le mani, e ogni ospite era presentato
dal suo “capo gruppo”, perché ovviamente il comandante supremo non
poteva conoscere tutti. Credo che americani e francesi siano rimasti
sbalorditi. L’ambiente per una colazione (con tanti invitati) era
magnifico (non c’è nulla di simile a Buckingham Palace o a Windsor) e
tutto è filato liscio con semplicità e decoro.
Sono stato seduto tra Wilson e il generale de Lattre de Tassigny,
simpatico come sempre, e, direi, un po’ meno eccitabile.
Era stato invitato il generale Juin che non si è fatto vedere. Forse che
i francesi hanno sabotato l’invito?
Dopo colazione siamo tornati nel grande salone in cui ci eravamo prima
riuniti. Mentre la banda suonava fuori (e lo ha fatto benissimo per
tutto il tempo), parecchia gente è stata fatta entrare per sentire le
parole del re: i militari sono stati presentati dal comandante supremo,
i civili da me. Verso le tre del pomeriggio Sua maestà se ne è andato e
in aereo è stato portato a Marcianise. Ora per alcuni giorni starà col
generale Alexander.(…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
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Massicci bombardamenti
colpiscono Ravenna, Genova e Torino
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Nella foto gli effetti del bombardamento di
Orbassano, in provincia di Torino. |
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L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Continua l’attività di pattuglie in ricognizione sulla riva destra del
fiume Misa per accertare la consistenza e le intenzioni dei tedeschi.
SETTORE TIRRENICO
Gli alleati entrano in Capanne, La Serra, Montopoli in Valdarno e
Sorrezzana in provincia di Pisa.
SETTORE CENTRALE
Gli alleati entrano in: Castelnuovo d’Elsa, Fuano, Fornacette,
Gigliola, Lucardo, Lungagnana, Montespertoli, Nebbiano, Noce, Ortimino,
Romita, Sambuca, San Michele a Polvereto, Torsoli, Tresanti, Vallecchio
e Vitigliano in provincia di Firenze e Renacci in provincia di
Arezzo.
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in: Acquasanta, Alberici, Cassiano, Monsano,
Montemarciano e Serra San Marcello in provincia di Ancona.
Storia postale del 24 luglio
1944
A sinistra una cartlina postale da cent.30 Imperiale. Queste cartoline
ormai largamente soppiantate da le “gemelle” VINCEREMO (sembra in
distribuzione dal 14 luglio 1942), pur non risultando, per mia
conoscenza, mai dichiarate ufficialmente fuori corso, ogni tanto furono
usate e, naturalmente, rappresentano sempre una gradevole rarità. A
destra una “normale” lettera semplice da Palermo a Catania con il bollo
a ponte di censura Alleata 1013 (della station di Palermo che aveva come
“range” i numeri da 1000 a 1599).
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