Sabato 5 agosto 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Siamo ancora in alto mare. Alle 10,30 telefono a Stampacchia il quale
mi dice che in serata, forse, sapremo qualcosa. Gli leggo in ogni modo
un promemoria compilato con l’approvazione del re, il cui contenuto deve
essere portato a conoscenza del Principe.
“Il Sovrano desidera sapere se ci sono novità circa i passi compiuti
dal Luogotenente. In caso negativo prega avvertire chi di dovere che in
attesa di comunicazioni lui rimane dove si trova. Del resto non gli è
arrivato fino adesso alcun ordine di movimento. Nel caso che gli alleati
insistessero per l’immediato allontanamento del Re da Napoli,
bisognerebbe ottenere subito l’autorizzazione scritta per occupare la
villa Guariglia a Raito. Per evitare due trasferimenti, tanto più che
Sua Maestà non vorrebbe neppure sostare a Ravello, occorrerebbe che i
comandi interessati autorizzassero a ritardare la partenza quel tanto
che sarà necessario per permettere ai Guariglia di sgomberare la villa”.
Alle 10,30 la Regina ha una lunga conversazione telefonica con il
figlio; gli ha ripetuto pressappoco ciò che io detto a Stampacchia. Alle
9,30 De Buzzeccarini e Vigliano sono partiti per Raito per avvertire i
baroni Guariglia che è probabile che i Sovrani giungano alla villa
dopodomani.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli/Viterbo – “Dorothy, Ralph Anstruthet ed io siamo partiti
alle dieci dall’aeroporto di Capodichino con l’aereo di riserva del
generale Wilson: un comodissimo Dakpta e siamo arrivati al grande
aeroporto di Viterbo alle undici; a mezzogiorno eravamo al quartier
generale del generale Alexander sul lago di Bolsena. Il generale è stato
cortese come sempre, ma un po’ stanco e, come è naturale che sia, un po’
deluso.
L’interferenza della “Operazione Anvil” (ora ribettezzata “Dragoon”) con
l’”Operazione Diadem” (1) si è fatta gravemente sentire a causa della
sottrazione di uomini e materiali. Infatti ha fatto dislocare parecchie
divisioni della quinta armata, oltre molte truppe addette ai servizi e
molto materiale. E nel settore delle forze aeree Alexander ha perduto il
70% di quelle di cui disponeva.
Per di più ha avuto effetti anche sul morale delle truppe sia che si
tratti di americani rimasti sia che si tratti dell’ottava armata: essi
pensano che la campagna da loro condotta è passata in secondo piano. E
una certa incidenza la cosa l’ha avuta anche sul temperamento del
generale Alexander, nonostante tutta la sua adattabilità e il suo
controllo.
Abbiamo discusso di progetti futuri: rapporti tra commissione alleata di
controllo e quartier generale alleato; possibile occupazione
dell’Austria ecc. Il nostro colloquio è stato un preliminare utile per
quei progetti più seri che ora bisogna approntare.
Dopo colazione, il generale Alexander è andato in aereo al quartier
generale della quinta armata. (…)”.
…………
(1) La campagna militare in Italia dovrebbe ora essere di appoggio
alla “operazione Overlord” impegnando le divisioni tedesche che,
divesamente, potrebbero essere inviate in Francia.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Tanto la I e II brigata, quanto la divisione “Nembo” spingono avanti
un distaccamento esplorante ciascuna, con il seguente risultato:
a) Sulla destra, la II brigata (battaglione marina “Bafile” rinforzato
dal V gruppo da 75/13 someggiato e da pezzi controcarri) occupa Ostra
Vetere (già raggiunta ieri da semplici elementi) e spinge pattuglie sul
fiume Nevola. Nuclei germanici vengono segnalati a San Vincenzo, a San
Vito e a San Bartolo. L’artiglieria tedesca sta eseguendo tiri sulla
zona e sull’abitato di Ostra Vetere.
b) Al centro, la I brigata (battaglione alpini “Piemonte”, rinforzato
dal gruppo di formazione da 75/13 delle batterie alpine e da una
batteria da 57/50 controcarri) consolida l’occupazione di Barbara. Viene
segnalato che circa un centinaio di tedeschi si trova nella zona di
Farneto con elementi, dotati di armi automatiche, a C. Verzellini, a C.
Pianetti e a quota 175.
c) Sulla sinistra, la divisione “Nembo” (XIII° battaglione del 184°
reggimento fanteria paracadutista, rinforzato da un gruppo d’artiglieria
e pezzi controcarri) raggiunge Montale e spinge pattuglie su Ripalta.
Viene segnalato che i tedeschi hanno reagito con fuoco di armi
automatiche dalle posizioni di Loretello e San Pietro.
In genere l’avanzata è stata molto ostacolata a causa sia delle numerose
interruzioni e ostruzioni stradali, sia dai campi minati.
SETTORE TIRRENICO
Nell’alta Versilia i tedeschi si sono schierati sul monte Altissimo, sul
Carchio, sul Folgorito di Montignoso fino alla foce del Cinquale. Da
oggi tutto il territorio compreso fra Strettoia e il Cinquale
vede rase al suolo le abitazioni dei civili per far posto alle
fortificazioni della linea Gotica.
SETTORE CENTRALE
Firenze
zona in mano alleata – A sera i rapporti fra italiani e alleati in
Oltrarno raggiungono un tale punto di tensione da far temere uno scontro
a fuoco. I partigiani della divisione Arno hanno risposto con un rifiuto
all’ordine di consegnare le armi e di sciogliere le unità, regola che
finora è prevalsa nell’Italia liberata. I partigiani chiedono di
conservare il loro ruolo e il loro armamento fino a quando la città non
sarà completamente ripulita dai tedeschi e dai fascisti della RSI.
Quelli della Sinigallia sono i più fermi nel rifiuto.
Nella foto a destra, i danni provocati sul Ponte Vecchio dalle
esplosioni delle mine che lo hanno risparmiato esplodendo nei fabbricati
posti ai due imbocchi di Via Por Santa Maria e Via de’ Bardi. Le macerie
ne ostruivano l’accesso. Nella foto sottostante le macerie del Ponte a
Santa Trinita.
Hanno costituito dei posti di blocco e piazzato armi automatiche intorno
ai loro alloggiamenti. Gli inglesi non sanno cosa fare: è la prima volta
che si trovano di fronte una formazioni partigiane di tale entità.
Alla fine Aligi Barducci, il comandante della Arno, riceve
l’assicurazione che appena possibile i suoi uomini potranno varcare il
fiume per continuare la lotta.
Gli alleati entrano in: Antella, Badia a Ripoli, Bagno a Ripoli, Balatro,
Candeli, Grassina, Marignolle, Moriano, Osteria Nuova, Pieve a Pitiana,
Ponte a Ema, Rignano sull’Arno, Rovezzano, Saltino, San Clemente, San
Donato in Collina, Sant’Andrea a Morgiano, Scandicci, Soffiano, Terzano,
Torre a Cona, Troghi e Villamagna in provincia di Firenze e Cenina,
Gello Biscardo e Subbiano in provincia di Arezzo.
SETTORE ADRIATICO
Fronte statico con normale attività di pattuglie.
Storia postale del 5 agosto
Malgrado si tratti di lettera semplice nel distretto, Roma per Roma, il
mittente non usufruì della tariffa ridotta che gli avrebbe permesso di
risparmiare 25 centesimi. La corrispondenza, anche in città, era, in
quel periodo post liberazione, censurata quasi al 100%. Questa lettera
fu censurata con fascetta e bollo 4072 della station di Roma.
Domenica 6 agosto 1944
ALLEATI
Inizia l’attività di una missione dell’U.N.R.R.A. incaricata di studiare
i bisogni italiani nel campo dei soccorsi e della ricostruzione.
L'United Nations Relief and Rehabilitation Administration (UNRRA) era
un'organizzazione delle Nazioni Unite, con sede a Washington, istituita
il 9 novembre del 1943 per assistere economicamente e civilmente i Paesi
usciti gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale, e sciolta
il 3 dicembre 1947 (circa dieci mesi dopo il definitivo Trattato di Pace
firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 dalla delegazione italiana da una
parte e i 21 paesi vincitori dall’altra (Unione delle Repubbliche
Sovietiche Socialiste, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del
Nord, gli Stati Uniti d'America, la Cina, la Francia, l'Australia, il
Belgio, la Repubblica Sovietica Socialista di Bielorussia, il Brasile,
il Canadà, la Cecoslovacchia, l'Etiopia, la Grecia, l'India, i Paesi
Bassi, la Nuova Zelanda, la Polonia, la Repubblica Sovietica Socialista
d'Ucraina, l'Unione del Sud Africa, la Repubblica Federale Popolare di
Jugoslavia, in appresso designate "Le Potenze Alleate ed Associate").
L'organizzazione traeva i suoi fondi da contributi che gli stati che non
avevano subito devastazioni versavano per la ricostruzione postbellica.
In un secondo momento, la sua opera venne estesa anche ai Paesi
sconfitti.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) “A mezzogiorno e mezzo sono andato con Dorothy a
colazione sulla nave Orion, ospiti dell’ammiraglio Mansfield. C’era una
bella compagnia di invitati e a bordo siamo stati accolti alla grande.
Alle tre e mezzo del pomeriggio l’ammiraglio Morse ci ha presi sulla
lancia un tempo appartenuta al principe Umberto portandoci ad Ischia,
che è ora presidiata dalla marina inglese. E’ stata una bella gita e
all’arrivo ci ha sorpreso l’amenità dei luoghi. Siamo andati in una
graziosa dimora (che appartiene all’ambasciatore tedesco che risiede a
Madrid, ma è straordinario come in guerra i proprietari cambino!) che
Morse ha requisito l’autunno scorso quando è arrivato qui. (…)”.
POLITICA INTERNA DALLA LUOGOTENENZA
Il nuovo presidente del Consiglio Bonomi dichiara di considerare
il C.L.N.A.I. (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) una
delegazione del Governo Italiano ai fini della lotta nazionale nelle
terre occupate dai tedeschi e dai fascisti.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Da Roma telefonano che è concesso l’uso della villa Guariglia ma
insistono perché Villa Maria Pia sia sgombrata domani. Quando arriva la
telefonata io sono fuori e De Buzzeccarini, che risponde, accetta gli
ordini senza ribattere nulla. Così viene deciso che si partirà domani
nel pomeriggio. Per il momento con i Sovrani andrò soltanto io, e il Re
e la Regina, data l’urgenza del movimento, da principio rimarranno
ospiti dei Guariglia i quali non possono essere messi fuori di casa su
due piedi. Il resto del seguito rimarrà ancora a Napoli e si trasferirà
quando a Raito avremo organizzato le cose in maniera da poter sistemare
tutti.
Alle 16 De Buzzeccarini e Scalici ci precedono per avvertire Guariglia
dell’arrivo delle Loro Maestà”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Riprende il traffico ferroviario sulla linea del Brennero completamente
ripristinata dai i tedeschi che hanno lavorato intensamente.
SETTORE
TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
Conquistate: San Martino alla Palma in provincia di Firenze
e Ponina e Vazza in provincia di Arezzo.
SETTORE ADRIATICO
Fronte abbastanza statico con normale attività di pattuglie.
Nella foto le macerie del ponte “di ferro”, il primo a nord del corse
del fiume.
SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Le puntate esplorative effettuate oggi lungo il fiume Nevola hanno
provocato una violenta reazione di fuoco da parte germanica. Una
ricognizione in forze diretta verso Corinaldo ha incontrato una forte
resistenza, operata da nuclei tedeschi sistemati a difesa delle
posizioni ad ovest e a sud – ovest del paese. Anche altre pattuglie,
spintesi sino a quota 205 di Monte Gualano e a le Murate, hanno
incontrato una certa resistenza. Sulla sinistra, anzi, i tedeschi, con
pattuglie provenienti da Madonna delle Querci e da Loretello, hanno
attaccato Ripalta una prima e una seconda volta; ma entrambi i tentativi
sono stati frustrati ad opera di un plotone paracadutisti sistemato a
difesa della località. Per non dare tregua al nemico il CIL subisce
perdite dolorose.
A sera i reparti avanzati del CIL si organizzano a difesa sulle
posizioni della displuviale fra il Misa e il Nevola.
Storia postale del 6 agosto
Nessun oggetto postale obliterato reperito in questa data
Lunedì 7 agosto 1944
STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
I comandanti alleati si riuniscono per informare Clark delle decisioni
che, in sua assenza, hanno prese il 4 di agosto. Sono presenti, oltre
Clark, Alexander, Harding e Leese. Messo al corrente della decisione di
lanciare l’offensiva, nell’ultima decade di agosto, dal settore
adriatico dell’VIII Armata, Clark fiuta subito il tranello: non ci vuole
molto per comprendere che agli inglesi, stante la loro enorme
superiorità di uomini e mezzi rispetto alla V Armata, ridotta a cinque
divisioni americane, sarebbe toccato il compito principale con le
maggiori probabilità di successo. Clark è costretto ad accettare il
piano ma pretende che gli venga affidato il XIII corpo d’armata del
generale Kirkman, da porre all’ala destra del suo schieramento, così da
rendere più incisivo il proprio successivo attacco sulla Firenze –
Bologna. Pur di non sconvolgere del tutto quanto già era stato deciso, e
per non provocare un’altra crisi nei rapporti degli alleati, Alexander
deve acconsentire (1).
…………
(1) Si rivelerà una mossa sbagliata, uno degli abituali cedimenti di
Alexander, perché sottrarre all’VIII Armata un’unità valida come quella
di Kirkman equivale a diminuire fortemente il potenziale d’urto e a
privarla delle necessarie riserve, in caso di sfondamento.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Intanto un telegramma del primo ministro (Churchill)
ci annuncia che lascerà l’Inghilterra sabato 12 e sarà qui la sera del
13 (…)”.
DALLA LUOGOTENENZA: ATTIVITA’ DEI PARTITI
A Cosenza, dal 5 ad oggi, si è svolto il Convegno del Partito
d’Azione che segna la frana inarrestabile del partito stesso.
CURIOSITA’
Bagnoli (NA) – Nella foto “sciuscià” (da shoes shining) sulla
spiaggia al servizio degli Alleati il 7 agosto.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“E’ confermata la partenza per il pomeriggio di oggi. Da Roma arriva il
famoso promemoria Prunas che però, secondo l’usanza diplomatica, non
reca alcuna firma. Veniamo a sapere il motivo dell’ordine impartito così
frettolosamente da Wilson. Gli inglesi, per l’arrivo di re Giorgio VI°
che s’è stabilito a Villa Emma vicino a Villa Maria Pia, non volevano
che i due sovrani si trovassero uno accanto all’altro. L’ordine non ha
però raggiunto lo scopo perché Giorgio VI° ha lasciato Napoli prima che
Sua Maestà uscisse da Villa Maria Pia. Wilson ha insistito nella sua
decisione, nonostante il contrattempo, per evitare che si venisse a
sapere la verità e perché la villa dovrà essere prossimamente occupata
da un’alta personalità alleata. Si parla di Churchill o di Roosvelt. Nel
promemoria si riscontra poi una inesattezza che vi sembra introdotta ad
arte, non si dice che i governi alleati hanno autorizzato il
trasferimento del Re a Napoli ma si dice semplicemente che ne “sono
stati avvisati”.
Partiamo alle 16,45 e arriviamo a Raito, dopo un viaggio piuttosto lento
per via delle condizioni della strada, alle 17,30”.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
Firenze, in riva sinistra d’Arno, viene investita dal cannoneggiamento
tedesco. Gli alleati sembrano concentrati nei progetti di azioni in
grande stile per l’accerchiamento più a nord e più a sud della città. Il
comando alleato risiede in Palazzo Pitti, il comandante è il maggiore Howart. Non vogliono investire il centro storico fiorentino con le
proprie forze perché ciò determinerebbe una battaglia con conseguenze
intuibili e gravissime per la popolazione, strada per strada e piazza
per piazza. Per questo i contingenti dell’VIII Armata britannica,
entrati in “oltrarno” la mattina del 4 agosto si sono fermati alle
spallette della riva sinistra.
In giornata vengono conquistate Falciano (AR) e San Michele a
Torri (FI).
SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
I tedeschi hanno rivelato uno schieramento sufficientemente consistente
nella zona di Corinaldo, Castelleone di Suasa e San Lorenzo in Campo,
specialmente sulla sinistra (ovest), con artiglierie e mortai, in numero
imprecisato, poco più a nord delle anzidette località. Segno evidente,
questo, che essi intendono imporre un altro tempo di arresto
all’avanzata delle truppe alleate mediante una nuova sistemazione
difensiva organizzata sulle alture di riva destra del Casano. In questa
situazione, non potendosi escludere addirittura qualche brusco ritorno
offensivo dei tedeschi, il comandante del CIL dispone, in armonia anche
con i compiti assegnati dal comando del Corpo polacco, che le unità
dipendenti assumano uno schieramento difensivo sulle alture di riva
destra del fiume Nevola e fosso delle Ripe.
Storia postale del 7 agosto
Lettera
semplice da Roma a Taranto. Censurata in partenza dalla stazione di Roma
con fascetta e bollo a ponte 4121.
Martedì 8 agosto 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Siamo assaliti dalle zanzare. Alle 18, un ufficiale inglese, il
maggiore S. B. Bleisitt, incaricato dell’accantonamento delle truppe per
la sub – area di Salerno, chiede di vedermi. Mi domanda se è vero che
sia arrivato a Raito il Re. Ne approfitto per dirgli la mia indignazione
per la maniera con la quale i suoi connazionali hanno trattato Sua
Maestà. Il maggiore Bleisitt mi dice, quasi parlandomi all’orecchio, che
approva quanto gli dico ma che lui, nella sua qualità di ufficiale
inglese, non può darmi ragione a voce aperta”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Riprende il traffico ferroviario fra Genova e Bologna.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
A Firenze continua l’attesa da parte alleata. Gli alleati non tentano di
forzare le maglie, forse nemmeno fittissime, dello schieramento
germanico per non essere costretti a trasferire una lotta corpo a corpo
nel centro della città. In effetti gli inglesi aspettano che nei due
schieramenti ad est e ad ovest della città si determinino condizioni
tali da indurre i tedeschi a un ripiegamento dal centro della città per
non rimanere imbottigliati da una manovra a tenaglia.
Conquistate Baciano (AR) e Bricoli (FI).
Firenze - Muore Aligi Barducci detto “Potente” comandante della
divisione partigiana “Arno”. Una granata tedesca esplode in piazza Santo
Spirito ferendolo al ventre, morirà in pochi minuti.
Nelle foto: Aligi Barducci quando era ufficiale delle truppe d’assalto e
lo stato maggiore della divisione Garibaldi Arno che prenderà il nome
del suo comandante.
SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Anche questa volta, dunque, dopo una breve avanzata, i reparti del CIL
tornano ad assumere di nuovo atteggiamento difensivo con lo schieramento
di cui allo schizzo a lato. Mentre i vari reparti del CIL stanno
compiendo i vari movimenti per assumere il nuovo schieramento difensivo,
l’attività sia delle pattuglie che dell’artiglieria continua intensa,
orientata per parte italiana a chiarire sempre meglio la situazione; per
parte dei tedeschi a intralciare e disturbare ogni movimento del CIL.
SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL II CORPO POLACCO
Mentre i reparti del CIL stanno completando il nuovo schieramento
difensivo, il comando del Corpo polacco comunica che sta per lanciare,
con le due divisioni schierate per ala – la 3^ “Carpatica” e la 5^
“Kresowa” , un attacco allo scopo di spezzare la resistenza germanica
“dirigendo lo sforzo principale lungo i fianchi interni di entrambe le
divisioni” con obiettivo la conquista delle alture di riva destra del
Cesano. Riuscita questa prime azione, le due divisioni si
dirigerebbero “all’esterno, aggirando così le difese nemiche lungo le
alture”. L’attacco sarà sferrato il mattino di domani, 9 agosto.
Storia postale dell’8 agosto
Cartolina
illustrata da Santo Stefano Camastra (Palermo) a Roma.
Mercoledì 9 agosto 44
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Acquarone arriva la mattina e riparte nel pomeriggio dopo un lungo
colloquio con il Sovrano. Sua Maestà lo incarica di parlare con il
principe e di dirgli in termini forti quale sia il suo disappunto per
quanto gli angloamericani hanno fatto contro di lui. I baroni Guariglia
lasciano l’intera villa a disposizione del Re e si ritirano in una loro
proprietà a Fangarelli nei pressi di San Leonardo”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Alle undici, riunione del sotto comitato economico.
Discussione molto interessante su diversi problemi italiani e
soprattutto su come organizzare il commercio estero italiano. (…)”.
SETTORE TIRRENICO
Offensiva del II Corpo polacco.
SETTORE CENTRALE
Firenze – Le cose vanno per le lunghe, le retroguardie tedesche
stazionano ancora sulla riva destra dell’Arno (vedi foto) e offrono una
resistenza disperata su tutta la sponda sia nel settore orientale che in
quello occidentale. Sono circa 500 paracadutisti della 4^ divisione che
astutamente dislocati da Bellariva alle Cascine, fanno buona guardia
vomitando una valanga di proiettili sui rioni di “oltrarno”.
SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Al CIL è stato affidato il compito di “assicurare il fianco sinistro
dell’attacco del Corpo polacco al fine di contenere le forze tedesche
nell’interno del settore Corinaldo – Castelleone di Suasa. Limiti tra
CIL e Corpo polacco (5^ “Kresowa”): Belvedere Ostrense – Corinaldo –
Orciano di Pesaro.
Allo scopo di attirare dei tedeschi e di impedirgli di reagire sul
fianco delle unità polacche attaccanti, il comando del CIL, ha disposto
che questa mattina vengano effettuati dall’artiglieria numerosi e
violenti concentramenti di fuoco (vengono complessivamente sparati 3000
colpi) sulle posizioni antistanti, intervenendo anche nel settore
d’azione delle truppe polacche attaccanti con i medi calibri. Questa
azione di fuoco viene anche integrata dall’invio di numerose pattuglie
in tutto il settore, le quali informano che l’avversario continua a
difendere le sue posizioni a sud di Cesano.
Storia postale del 9 agosto
Piego dal Comune di Roma
a quello di Ariano Irpino (AV), visto ACS della stazione di Avellino.
Notare come dal piego sia stato cancellato Governatorato a stampa per
sostituirlo con il bollo lineare Comune e come, nell’indirizzo, sia
stato cancellato Podestà per sostituirlo con Sindaco.
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