il tramonto di un regno




 
 






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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

10° Periodo: dal 20 luglio al 14 agosto 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./A.C.C. e Luogotenenza

Quarta parte (dal 5 al 9 agosto 1944)

 

Sabato 5 agosto 1944


DAL DIARIO DI PUNTONI
“Siamo ancora in alto mare. Alle 10,30 telefono a Stampacchia il quale mi dice che in serata, forse, sapremo qualcosa. Gli leggo in ogni modo un promemoria compilato con l’approvazione del re, il cui contenuto deve essere portato a conoscenza del Principe.

Il Sovrano desidera sapere se ci sono novità circa i passi compiuti dal Luogotenente. In caso negativo prega avvertire chi di dovere che in attesa di comunicazioni lui rimane dove si trova. Del resto non gli è arrivato fino adesso alcun ordine di movimento. Nel caso che gli alleati insistessero per l’immediato allontanamento del Re da Napoli, bisognerebbe ottenere subito l’autorizzazione scritta per occupare la villa Guariglia a Raito. Per evitare due trasferimenti, tanto più che Sua Maestà non vorrebbe neppure sostare a Ravello, occorrerebbe che i comandi interessati autorizzassero a ritardare la partenza quel tanto che sarà necessario per permettere ai Guariglia di sgomberare la villa”.

Alle 10,30 la Regina ha una lunga conversazione telefonica con il figlio; gli ha ripetuto pressappoco ciò che io detto a Stampacchia. Alle 9,30 De Buzzeccarini e Vigliano sono partiti per Raito per avvertire i baroni Guariglia che è probabile che i Sovrani giungano alla villa dopodomani.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli/Viterbo – “Dorothy, Ralph Anstruthet ed io siamo partiti alle dieci dall’aeroporto di Capodichino con l’aereo di riserva del generale Wilson: un comodissimo Dakpta e siamo arrivati al grande aeroporto di Viterbo alle undici; a mezzogiorno eravamo al quartier generale del generale Alexander sul lago di Bolsena. Il generale è stato cortese come sempre, ma un po’ stanco e, come è naturale che sia, un po’ deluso.
L’interferenza della “Operazione Anvil” (ora ribettezzata “Dragoon”) con l’”Operazione Diadem” (1) si è fatta gravemente sentire a causa della sottrazione di uomini e materiali. Infatti ha fatto dislocare parecchie divisioni della quinta armata, oltre molte truppe addette ai servizi e molto materiale. E nel settore delle forze aeree Alexander ha perduto il 70% di quelle di cui disponeva.
Per di più ha avuto effetti anche sul morale delle truppe sia che si tratti di americani rimasti sia che si tratti dell’ottava armata: essi pensano che la campagna da loro condotta è passata in secondo piano. E una certa incidenza la cosa l’ha avuta anche sul temperamento del generale Alexander, nonostante tutta la sua adattabilità e il suo controllo.
Abbiamo discusso di progetti futuri: rapporti tra commissione alleata di controllo e quartier generale alleato; possibile occupazione dell’Austria ecc. Il nostro colloquio è stato un preliminare utile per quei progetti più seri che ora bisogna approntare.
Dopo colazione, il generale Alexander è andato in aereo al quartier generale della quinta armata. (…)”.
…………
(1) La campagna militare in Italia dovrebbe ora essere di appoggio alla “operazione Overlord” impegnando le divisioni tedesche che, divesamente, potrebbero essere inviate in Francia.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Tanto la I e II brigata, quanto la divisione “Nembo” spingono avanti un distaccamento esplorante ciascuna, con il seguente risultato:
a) Sulla destra, la II brigata (battaglione marina “Bafile” rinforzato dal V gruppo da 75/13 someggiato e da pezzi controcarri) occupa Ostra Vetere (già raggiunta ieri da semplici elementi) e spinge pattuglie sul fiume Nevola. Nuclei germanici vengono segnalati a San Vincenzo, a San Vito e a San Bartolo. L’artiglieria tedesca sta eseguendo tiri sulla zona e sull’abitato di Ostra Vetere.
b) Al centro, la I brigata (battaglione alpini “Piemonte”, rinforzato dal gruppo di formazione da 75/13 delle batterie alpine e da una batteria da 57/50 controcarri) consolida l’occupazione di Barbara. Viene segnalato che circa un centinaio di tedeschi si trova nella zona di Farneto con elementi, dotati di armi automatiche, a C. Verzellini, a C. Pianetti e a quota 175.
c) Sulla sinistra, la divisione “Nembo” (XIII° battaglione del 184° reggimento fanteria paracadutista, rinforzato da un gruppo d’artiglieria e pezzi controcarri) raggiunge Montale e spinge pattuglie su Ripalta. Viene segnalato che i tedeschi hanno reagito con fuoco di armi automatiche dalle posizioni di Loretello e San Pietro.

In genere l’avanzata è stata molto ostacolata a causa sia delle numerose interruzioni e ostruzioni stradali, sia dai campi minati.

SETTORE TIRRENICO
Nell’alta Versilia i tedeschi si sono schierati sul monte Altissimo, sul Carchio, sul Folgorito di Montignoso fino alla foce del Cinquale. Da oggi tutto il territorio compreso fra Strettoia e il Cinquale vede rase al suolo le abitazioni dei civili per far posto alle fortificazioni della linea Gotica.

SETTORE CENTRALE
Firenze zona in mano alleata – A sera i rapporti fra italiani e alleati in Oltrarno raggiungono un tale punto di tensione da far temere uno scontro a fuoco. I partigiani della divisione Arno hanno risposto con un rifiuto all’ordine di consegnare le armi e di sciogliere le unità, regola che finora è prevalsa nell’Italia liberata. I partigiani chiedono di conservare il loro ruolo e il loro armamento fino a quando la città non sarà completamente ripulita dai tedeschi e dai fascisti della RSI. Quelli della Sinigallia sono i più fermi nel rifiuto.


Nella foto a destra, i danni provocati sul Ponte Vecchio dalle esplosioni delle mine che lo hanno risparmiato esplodendo nei fabbricati posti ai due imbocchi di Via Por Santa Maria e Via de’ Bardi. Le macerie ne ostruivano l’accesso. Nella foto sottostante le macerie del Ponte a Santa Trinita.


Hanno costituito dei posti di blocco e piazzato armi automatiche intorno ai loro alloggiamenti. Gli inglesi non sanno cosa fare: è la prima volta che si trovano di fronte una formazioni partigiane di tale entità.
Alla fine Aligi Barducci, il comandante della Arno, riceve l’assicurazione che appena possibile i suoi uomini potranno varcare il fiume per continuare la lotta.


Gli alleati entrano in: Antella, Badia a Ripoli, Bagno a Ripoli, Balatro, Candeli, Grassina, Marignolle, Moriano, Osteria Nuova, Pieve a Pitiana, Ponte a Ema, Rignano sull’Arno, Rovezzano, Saltino, San Clemente, San Donato in Collina, Sant’Andrea a Morgiano, Scandicci, Soffiano, Terzano, Torre a Cona, Troghi e Villamagna in provincia di Firenze e Cenina, Gello Biscardo e Subbiano in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
Fronte statico con normale attività di pattuglie.


Storia postale del 5 agosto


 

Malgrado si tratti di lettera semplice nel distretto, Roma per Roma, il mittente non usufruì della tariffa ridotta che gli avrebbe permesso di risparmiare 25 centesimi. La corrispondenza, anche in città, era, in quel periodo post liberazione, censurata quasi al 100%. Questa lettera fu censurata con fascetta e bollo 4072 della station di Roma.


 

 

 



Domenica 6 agosto 1944

ALLEATI
Inizia l’attività di una missione dell’U.N.R.R.A. incaricata di studiare i bisogni italiani nel campo dei soccorsi e della ricostruzione.
L'United Nations Relief and Rehabilitation Administration
(UNRRA) era un'organizzazione delle Nazioni Unite, con sede a Washington, istituita il 9 novembre del 1943 per assistere economicamente e civilmente i Paesi usciti gravemente danneggiati dalla seconda guerra mondiale, e sciolta il 3 dicembre 1947 (circa dieci mesi dopo il definitivo Trattato di Pace firmato a Parigi il 10 febbraio 1947 dalla delegazione italiana da una parte e i 21 paesi vincitori dall’altra (Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, gli Stati Uniti d'America, la Cina, la Francia, l'Australia, il Belgio, la Repubblica Sovietica Socialista di Bielorussia, il Brasile, il Canadà, la Cecoslovacchia, l'Etiopia, la Grecia, l'India, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Polonia, la Repubblica Sovietica Socialista d'Ucraina, l'Unione del Sud Africa, la Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia, in appresso designate "Le Potenze Alleate ed Associate").

L'organizzazione traeva i suoi fondi da contributi che gli stati che non avevano subito devastazioni versavano per la ricostruzione postbellica. In un secondo momento, la sua opera venne estesa anche ai Paesi sconfitti.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) “A mezzogiorno e mezzo sono andato con Dorothy a colazione sulla nave Orion, ospiti dell’ammiraglio Mansfield. C’era una bella compagnia di invitati e a bordo siamo stati accolti alla grande.
Alle tre e mezzo del pomeriggio l’ammiraglio Morse ci ha presi sulla lancia un tempo appartenuta al principe Umberto portandoci ad Ischia, che è ora presidiata dalla marina inglese. E’ stata una bella gita e all’arrivo ci ha sorpreso l’amenità dei luoghi. Siamo andati in una graziosa dimora (che appartiene all’ambasciatore tedesco che risiede a Madrid, ma è straordinario come in guerra i proprietari cambino!) che Morse ha requisito l’autunno scorso quando è arrivato qui. (…)”.

POLITICA INTERNA DALLA LUOGOTENENZA
Il nuovo presidente del Consiglio Bonomi dichiara di considerare il C.L.N.A.I. (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia) una delegazione del Governo Italiano ai fini della lotta nazionale nelle terre occupate dai tedeschi e dai fascisti.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Da Roma telefonano che è concesso l’uso della villa Guariglia ma insistono perché Villa Maria Pia sia sgombrata domani. Quando arriva la telefonata io sono fuori e De Buzzeccarini, che risponde, accetta gli ordini senza ribattere nulla. Così viene deciso che si partirà domani nel pomeriggio. Per il momento con i Sovrani andrò soltanto io, e il Re e la Regina, data l’urgenza del movimento, da principio rimarranno ospiti dei Guariglia i quali non possono essere messi fuori di casa su due piedi. Il resto del seguito rimarrà ancora a Napoli e si trasferirà quando a Raito avremo organizzato le cose in maniera da poter sistemare tutti.
Alle 16 De Buzzeccarini e Scalici ci precedono per avvertire Guariglia dell’arrivo delle Loro Maestà”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Riprende il traffico ferroviario sulla linea del Brennero completamente ripristinata dai i tedeschi che hanno lavorato intensamente.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Conquistate: San Martino alla Palma in provincia di Firenze e Ponina e Vazza in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
Fronte abbastanza statico con normale attività di pattuglie.

Nella foto le macerie del ponte “di ferro”, il primo a nord del corse del fiume.

SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Le puntate esplorative effettuate oggi lungo il fiume Nevola hanno provocato una violenta reazione di fuoco da parte germanica. Una ricognizione in forze diretta verso Corinaldo ha incontrato una forte resistenza, operata da nuclei tedeschi sistemati a difesa delle posizioni ad ovest e a sud – ovest del paese. Anche altre pattuglie, spintesi sino a quota 205 di Monte Gualano e a le Murate, hanno incontrato una certa resistenza. Sulla sinistra, anzi, i tedeschi, con pattuglie provenienti da Madonna delle Querci e da Loretello, hanno attaccato Ripalta una prima e una seconda volta; ma entrambi i tentativi sono stati frustrati ad opera di un plotone paracadutisti sistemato a difesa della località. Per non dare tregua al nemico il CIL subisce perdite dolorose.
A sera i reparti avanzati del CIL si organizzano a difesa sulle posizioni della displuviale fra il Misa e il Nevola.

Storia postale del 6 agosto

Nessun oggetto postale obliterato reperito in questa data



Lunedì 7 agosto 1944

STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
I comandanti alleati si riuniscono per informare Clark delle decisioni che, in sua assenza, hanno prese il 4 di agosto. Sono presenti, oltre Clark, Alexander, Harding e Leese. Messo al corrente della decisione di lanciare l’offensiva, nell’ultima decade di agosto, dal settore adriatico dell’VIII Armata, Clark fiuta subito il tranello: non ci vuole molto per comprendere che agli inglesi, stante la loro enorme superiorità di uomini e mezzi rispetto alla V Armata, ridotta a cinque divisioni americane, sarebbe toccato il compito principale con le maggiori probabilità di successo. Clark è costretto ad accettare il piano ma pretende che gli venga affidato il XIII corpo d’armata del generale Kirkman, da porre all’ala destra del suo schieramento, così da rendere più incisivo il proprio successivo attacco sulla Firenze – Bologna. Pur di non sconvolgere del tutto quanto già era stato deciso, e per non provocare un’altra crisi nei rapporti degli alleati, Alexander deve acconsentire (1).
…………
(1) Si rivelerà una mossa sbagliata, uno degli abituali cedimenti di Alexander, perché sottrarre all’VIII Armata un’unità valida come quella di Kirkman equivale a diminuire fortemente il potenziale d’urto e a privarla delle necessarie riserve, in caso di sfondamento.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Intanto un telegramma del primo ministro (Churchill) ci annuncia che lascerà l’Inghilterra sabato 12 e sarà qui la sera del 13 (…)”.

DALLA LUOGOTENENZA: ATTIVITA’ DEI PARTITI
A Cosenza, dal 5 ad oggi, si è svolto il Convegno del Partito d’Azione che segna la frana inarrestabile del partito stesso.





CURIOSITA’


Bagnoli (NA) – Nella foto “sciuscià” (da shoes shining) sulla spiaggia al servizio degli Alleati il 7 agosto.








DAL DIARIO DI PUNTONI

“E’ confermata la partenza per il pomeriggio di oggi. Da Roma arriva il famoso promemoria Prunas che però, secondo l’usanza diplomatica, non reca alcuna firma. Veniamo a sapere il motivo dell’ordine impartito così frettolosamente da Wilson. Gli inglesi, per l’arrivo di re Giorgio VI° che s’è stabilito a Villa Emma vicino a Villa Maria Pia, non volevano che i due sovrani si trovassero uno accanto all’altro. L’ordine non ha però raggiunto lo scopo perché Giorgio VI° ha lasciato Napoli prima che Sua Maestà uscisse da Villa Maria Pia. Wilson ha insistito nella sua decisione, nonostante il contrattempo, per evitare che si venisse a sapere la verità e perché la villa dovrà essere prossimamente occupata da un’alta personalità alleata. Si parla di Churchill o di Roosvelt. Nel promemoria si riscontra poi una inesattezza che vi sembra introdotta ad arte, non si dice che i governi alleati hanno autorizzato il trasferimento del Re a Napoli ma si dice semplicemente che ne “sono stati avvisati”.
Partiamo alle 16,45 e arriviamo a Raito, dopo un viaggio piuttosto lento per via delle condizioni della strada, alle 17,30”.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Firenze, in riva sinistra d’Arno, viene investita dal cannoneggiamento tedesco. Gli alleati sembrano concentrati nei progetti di azioni in grande stile per l’accerchiamento più a nord e più a sud della città. Il comando alleato risiede in Palazzo Pitti, il comandante è il maggiore Howart. Non vogliono investire il centro storico fiorentino con le proprie forze perché ciò determinerebbe una battaglia con conseguenze intuibili e gravissime per la popolazione, strada per strada e piazza per piazza. Per questo i contingenti dell’VIII Armata britannica, entrati in “oltrarno” la mattina del 4 agosto si sono fermati alle spallette della riva sinistra.

In giornata vengono conquistate Falciano (AR) e San Michele a Torri (FI).

SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
I tedeschi hanno rivelato uno schieramento sufficientemente consistente nella zona di Corinaldo, Castelleone di Suasa e San Lorenzo in Campo, specialmente sulla sinistra (ovest), con artiglierie e mortai, in numero imprecisato, poco più a nord delle anzidette località. Segno evidente, questo, che essi intendono imporre un altro tempo di arresto all’avanzata delle truppe alleate mediante una nuova sistemazione difensiva organizzata sulle alture di riva destra del Casano. In questa situazione, non potendosi escludere addirittura qualche brusco ritorno offensivo dei tedeschi, il comandante del CIL dispone, in armonia anche con i compiti assegnati dal comando del Corpo polacco, che le unità dipendenti assumano uno schieramento difensivo sulle alture di riva destra del fiume Nevola e fosso delle Ripe.
 

Storia postale del 7 agosto






Lettera semplice da Roma a Taranto. Censurata in partenza dalla stazione di Roma con fascetta e bollo a ponte 4121.









Martedì 8 agosto 1944



DAL DIARIO DI PUNTONI
“Siamo assaliti dalle zanzare. Alle 18, un ufficiale inglese, il maggiore S. B. Bleisitt, incaricato dell’accantonamento delle truppe per la sub – area di Salerno, chiede di vedermi. Mi domanda se è vero che sia arrivato a Raito il Re. Ne approfitto per dirgli la mia indignazione per la maniera con la quale i suoi connazionali hanno trattato Sua Maestà. Il maggiore Bleisitt mi dice, quasi parlandomi all’orecchio, che approva quanto gli dico ma che lui, nella sua qualità di ufficiale inglese, non può darmi ragione a voce aperta”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Riprende il traffico ferroviario fra Genova e Bologna.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
A Firenze continua l’attesa da parte alleata. Gli alleati non tentano di forzare le maglie, forse nemmeno fittissime, dello schieramento germanico per non essere costretti a trasferire una lotta corpo a corpo nel centro della città. In effetti gli inglesi aspettano che nei due schieramenti ad est e ad ovest della città si determinino condizioni tali da indurre i tedeschi a un ripiegamento dal centro della città per non rimanere imbottigliati da una manovra a tenaglia.
Conquistate Baciano (AR) e Bricoli (FI).

Firenze - Muore Aligi Barducci detto “Potente” comandante della divisione partigiana “Arno”. Una granata tedesca esplode in piazza Santo Spirito ferendolo al ventre, morirà in pochi minuti.

Nelle foto: Aligi Barducci quando era ufficiale delle truppe d’assalto e lo stato maggiore della divisione Garibaldi Arno che prenderà il nome del suo comandante.

SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Anche questa volta, dunque, dopo una breve avanzata, i reparti del CIL tornano ad assumere di nuovo atteggiamento difensivo con lo schieramento di cui allo schizzo a lato. Mentre i vari reparti del CIL stanno compiendo i vari movimenti per assumere il nuovo schieramento difensivo, l’attività sia delle pattuglie che dell’artiglieria continua intensa, orientata per parte italiana a chiarire sempre meglio la situazione; per parte dei tedeschi a intralciare e disturbare ogni movimento del CIL.

SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL II CORPO POLACCO
Mentre i reparti del CIL stanno completando il nuovo schieramento difensivo, il comando del Corpo polacco comunica che sta per lanciare, con le due divisioni schierate per ala – la 3^ “Carpatica” e la 5^ “Kresowa” , un attacco allo scopo di spezzare la resistenza germanica “dirigendo lo sforzo principale lungo i fianchi interni di entrambe le divisioni” con obiettivo la conquista delle alture di riva destra del Cesano. Riuscita questa prime azione, le due divisioni si dirigerebbero “all’esterno, aggirando così le difese nemiche lungo le alture”. L’attacco sarà sferrato il mattino di domani, 9 agosto.

 

 

Storia postale dell’8 agosto


 

 

Cartolina illustrata da Santo Stefano Camastra (Palermo) a Roma.












Mercoledì 9 agosto 44

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Acquarone arriva la mattina e riparte nel pomeriggio dopo un lungo colloquio con il Sovrano. Sua Maestà lo incarica di parlare con il principe e di dirgli in termini forti quale sia il suo disappunto per quanto gli angloamericani hanno fatto contro di lui. I baroni Guariglia lasciano l’intera villa a disposizione del Re e si ritirano in una loro proprietà a Fangarelli nei pressi di San Leonardo”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Alle undici, riunione del sotto comitato economico. Discussione molto interessante su diversi problemi italiani e soprattutto su come organizzare il commercio estero italiano. (…)”.

SETTORE TIRRENICO
Offensiva del II Corpo polacco.

SETTORE CENTRALE
Firenze – Le cose vanno per le lunghe, le retroguardie tedesche stazionano ancora sulla riva destra dell’Arno (vedi foto) e offrono una resistenza disperata su tutta la sponda sia nel settore orientale che in quello occidentale. Sono circa 500 paracadutisti della 4^ divisione che astutamente dislocati da Bellariva alle Cascine, fanno buona guardia vomitando una valanga di proiettili sui rioni di “oltrarno”.

SETTORE ADRIATICO: ATTIVITA’ DEL CIL
Al CIL è stato affidato il compito di “assicurare il fianco sinistro dell’attacco del Corpo polacco al fine di contenere le forze tedesche nell’interno del settore Corinaldo – Castelleone di Suasa. Limiti tra CIL e Corpo polacco (5^ “Kresowa”): Belvedere Ostrense – Corinaldo – Orciano di Pesaro.
Allo scopo di attirare dei tedeschi e di impedirgli di reagire sul fianco delle unità polacche attaccanti, il comando del CIL, ha disposto che questa mattina vengano effettuati dall’artiglieria numerosi e violenti concentramenti di fuoco (vengono complessivamente sparati 3000 colpi) sulle posizioni antistanti, intervenendo anche nel settore d’azione delle truppe polacche attaccanti con i medi calibri. Questa azione di fuoco viene anche integrata dall’invio di numerose pattuglie in tutto il settore, le quali informano che l’avversario continua a difendere le sue posizioni a sud di Cesano.


Storia postale del 9 agosto

Piego dal Comune di Roma
a quello di Ariano Irpino (AV), visto ACS della stazione di Avellino. Notare come dal piego sia stato cancellato Governatorato a stampa per sostituirlo con il bollo lineare Comune e come, nell’indirizzo, sia stato cancellato Podestà per sostituirlo con Sindaco.
 

 


 


 

 

 

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