il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

11° Periodo: dal 15 agosto al 15 ottobre 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: Allied Military Gouvernament/ Allied Control Commission e Luogotenenza (primo mese 15 agosto – 15 settembre)

Terza parte (dal 31 agosto all’8 settembre 1944)  
 

giovedì 31 agosto 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL

Nella cartina tutte le tappe delle avanzate del Corpo italiano di liberazione. In tutte le operazioni svolte dal 18 aprile al 31 agosto il Corpo ha avuto le seguenti perdite: Morti 377; feriti 880.

Anche oggi, e per l’ultima volta in questa zona
, continuano le puntate da parte di arditi del IX Reparto.

Da oggi lo Stato Maggiore Italiano viene autorizzato dagli Alleati a portare a 365000 uomini il potenziale di italiani in armi. 57000 combattenti nei Gruppi di Combattimento Friuli, Cremona, Legnano e Folgore e 180000 ausiliari, incorporati in grandi “Unità” amministrative.

Il CIL viene sciolto ed inizia il suo trasferimento a Piedimonte di Alife (BN) ove sarà riorganizzato in due gruppi da combattimento: Friuli e Cremona.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nel corso del trascorso mese d'agosto, la Mediterranean Allied Air Force ha sganciato le sue bombe soprattutto nelle zone dei combattimenti. Solo 2200 tonnellate sono state dirottate su gli altri centri italiani.

SETTORE TIRRENICO
Conquistata Angelica in provincia di Pisa.

SETTORE CENTRALE
Nella notte le indicazioni di una ritirata tedesca dalla riva destra dell’Arno, si fanno consistenti. Vengono saggiati diversi punti senza incontrare resistenza, il che conferma
le informazioni già raccolte.
I reparti alleati entrano in: Barbiano, Carda, Castel San Niccolò, Chiano, Coffia, Lascove, Lonnano, Pagliericcio, Papiano, Pratalutoli, Prato di Strada, Quorle, Quota, Raggiolo, Rifiglio, San Martino in Tremoleto, Strada e Tartiglia in provincia di Arezzo; Castelnuovo, Consuma e Ristonchi in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
Mentre il II Corpo polacco continua la sua battaglia per Pesaro, elementi del 1° e del V Corpo canadese penetrano nelle difese della linea Gotica.
Oggi vengono conquistate: Apsella, Borco Ca’ Gallo, Borgo Massano, Cappone, Coldazzo, Lunano, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Montelabbate, Palazzi, Ripe, Schieti, Serra Genga e Talacchio in provincia di Pesaro e Montegridolfo in provincia di Forlì.

 


Storia Postale del 31 agosto

Piego affrancato con un valore AMGOT dal Comune di Montevago alla Pretura di Monreale. ACS e bollo comunale con stemma reale in bella evidenza.


 

 

 


venerdì 1 settembre 1944

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Due immagini scattate oggi a Pisa e a Firenze mostrano i soldati alleati nei pressi dei monumenti emblematici delle due città: la Torre Pendente di Pisa e il Duomo di Firenze.

DALLA CITTA’ DEL VATICANO
Nel quinto anniversario dello scoppio della guerra, il Papa lancia un messaggio affinché si aiuti l’Italia.

DALLA LUOGOTENENZA: NOTIZIE DALL’INTERNO
Gli italiani apprendono che le cose in Sicilia vanno tutt’altro che bene dal comunicato governativo odierno che deplora la “insidiosa propaganda separatista” e riconosce, però, la necessità di rinforzare e rinnovare l’apparato amministrativo dell’isola.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Siamo a cinque anni dall’inizio della guerra e per fortuna ci avviamo rapidamente alla fine. La Francia è quasi del tutto rioccupata, anche la Romania è quasi sgombra dai tedeschi e occupata dai russi. Soltanto in Italia le forze germaniche tengono duro sulla linea Gotica; forse il comando tedesco non vuole lasciare la Valle Padana prima che le sue truppe non si siano ritirate dai Balcani”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Bombardata Bologna (25 morti).

SETTORE TIRRENICO
Nella mattinata i primi reparti americani varcano facilmente l’Arno in vari punti. Conquistate oggi: Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte e Vicopisano in provincia di Pisa.

SETTORE CENTRALE
I reparti alleati del IV Corpo USA, iniziano l’inseguimento dei tedeschi oltre l’Arno e avanzano oltre Firenze, verso il Mugello e in direzione di Pistoia.
Conquistate oggi nel settore: Agna, Arsicci, Avena, Badia Tedalda, Banzena, Bulciano, Campi, Caprile, Castel Castagnaio, Cercetole, Cetica, Colcellalto, Dama, Fresciano, Gualdo, Mignano, Mogginano, Motolano, Palazzi, Petrella Massana, Pianosa, Pieve Santo Stefano, Pratieghi, Querceto, Ranco, San Gianni, Sant’Andrea, Sestino, Sintigliano, Valenzano, Valsavignone, Viamaggio, Villagrande e Ville di Roti in provincia di Arezzo; Bivigliano, Brozzi, Campi, Careggi, Cavallina, Cerreto Guidi, Fiesole, Fontebuona, Fucecchio, La Strada, Malisetti, Mercatale di Vaglia, Montecuccoli, Ontignano, Pratolino, Peretola, Rocca Cerbaia, San Donnino, San Giusto, Schignano, Settignano, Signa, Trespiano, Usella Fabro, Vaglia e Vinci in provincia di Firenze; Lamporecchio in provincia di Pistoia e Mastromarco Fanano in provincia di Modena.

SETTORE ADRIATICO
Il 1 Corpo canadese e il V britannico attaccano a fondo la linea Gotica raggiungendo Tomba di Pesaro. I canadesi del generale Burns, pur subendo gravi perdite ma mantenendo intatto il vigore travolgente della loro azione, riescono a ricacciare i tedeschi verso il torrente Conca, ultimo sbarramento naturale prima di Riccione, superato il quale si potranno spingere su Rimini, porta d’ingresso nelle pianure romagnole.
Gli alleati entrano in: Bascio, Belvedere Fogliense, Borgo Pace, Borgo Santa Maria, Bronzo, Caprazzino Strada, Casteldimezzo, Cattabrighe, Certalto, Colbordolo, Fiorenzuola di Focara, Gattara, Gradara, Granarola, Miratoio, Montecchio, Pozzo Alto, Roncaglia, San Giorgio, Santa Barbara in Campitelli, Santa Maria Fabbrecce, Santa Maria Val di Loto, Santa Marina, Siligata, Talacchio e Torriola in provincia di Pesaro; Mondaino, Montegridolfo, San Giovanni in Marignano, Tagliaferro e Tignamica in provincia di Forlì.

Storia Postale del 1° settembre




Sicilia
– Da oggi e per tutto il mese di settembre, in previsione di togliere di corso i valori AMGOT dal prossimo 1° ottobre, vengono ammessi in corso tutti i valori in uso in continente. Riappariranno così in Sicilia i francobolli “italiani” creando rare e ricercate affrancature miste e, anche se meno ricercate perché poco appariscenti, affrancature semplici di questi ultimi valori.
 

 

 

sabato 2 settembre 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Sono partito da Napoli alle otto e sono andato all’aeroporto di Marcianise (nei pressi di Caserta) per salutare Murphy che se ne va. Alle nove è partito per Washington e di là andrà poi a Londra e poi (credo) a Berlino. (…)”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 2, 76 aerei del 208° Group della RAF attaccano gli scali ferroviari di Bologna.

SETTORE TIRRENICO
Soltanto oggi le truppe alleate completano la conquista di Pisa della quale avevano raggiunta la periferia fin dal 23 luglio. Nella foto, scattata alle 17 di oggi, il primo carro americano nelle vicinanze del Campo dei Miracoli. Alle 22 una pattuglia del III/370° raggiunge il fiume Serchio nei pressi di Pappiana (PI). Conquistata Buti (PI).

SETTORE CENTRALE
Gli Alleati entrano in Bacchereto, Carmignano, Lazzaretto, Poggio a Caiano, Spicchio, Stabbia, Tigliano tutte in provincia di Firenze; Casalino, Lierna, Soci, Valdalena e Vallucciole in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
Progredisce l’avanzata verso Rimini. I polacchi di Anders arrivano a Pesaro mentre unità canadesi, nella notte sul 3, raggiungono il fiume Conca e riescono a stabilire una testa di ponte sulla riva settentrionale a circa 5 chilometri ad ovest di Cattolica.
Il generale Burns, comandante del 1° Corpo canadese, si reca al comando tattico di Leese, presso il quale si trova anche Alexander, e li mette al corrente degli insperati successi delle sue truppe. I due superiori, sorpresi dalla rapidità dell’avanzata dei canadesi, per i quali non hanno molta stima nelle qualità combattive, si limitano a complimentarlo, preannunciandogli un’alta onorificenza, ma non comprendono che la battaglia sta raggiungendo il momento critico. Leese dovrebbe lanciare nel “buco” formatosi nelle linee nemiche, riserve e carri armati ma non ne ha grande disponibilità e sconta amaramente la leggerezza della cessione del XIII Corpo a Clark. Intanto la resistenza tedesca, alimentata dai nuovi rinforzi, si sta facendo più decisa.
Oggi vengono raggiunte e occupate le seguenti località: Auditore, Casinina, Casteldimezzo, Fiorenzuola di Focara, Granarola, Montecchio, Siligata, Tavoleto, Tavullia in provincia di Pesaro e Cereto, Meleto, Pian di Ventena, Saludecio e Tombaccia in provincia di Forlì.
 


Storia Postale del 2 settembre

Due affrancature passate per posta in data odierna e piuttosto “sofferte”. La prima dalla provincia di Lecce con affrancatura di emergenza era una busta anomala del Servizio Notificazione Atti Giudiziari rispedito al mittente in giusta affrancatura di 2,30 e ma senza etichetta di raccomandazione, sostituita dalla scritta a mano R 461. La seconda, inviata a un sottotenente medico a Samassi (CA) e poi dirottata a Cagliari ma senza evidente reperimento del destinatario. Rinviata al mittente chissà quando tornò a Roma vista anche la difficoltà di comunicazioni fra la Sardegna e il continente. ACS di Roma.
 

domenica 3 settembre 1944

DALLA LUOGOTENENZA: ATTIVITA’ DEI PARTITI
Pietro Nenni, segretario del Partito Socialista, tiene oggi un discorso a Napoli, dal quale emerge la scontentezza dei socialisti per la resistenza che trovano le loro proposte di riforme specialmente economiche. Uno scontento che induce Nenni ad aprire un’incrinatura nel CLN con la constatazione che la pariteticità sta diventando un ostacolo al raggiungimento dei fini che i socialisti si propongono: “Le funzioni dei partiti, eguali nelle responsabilità, ma ineguali per la forza e gli interessi che rappresentano, non può durare eternamente”.

SETTORE TIRRENICO
Nella foto una compagnia di genieri della 1^ div. corazzata della V^ Armata che sta ricostruendo un pontone spazzato da una piena del fiume Arno nei pressi di Pontedera. - I tedeschi fanno saltare il ponte San Pietro che scavalca il Serchio sulla via Sarzanese. Raggiunta e occupata San Giuliano Terme((PI).

SETTORE CENTRALE
Gli americani entrano nel Pratese e raggiungono Carmignano e hanno un primo contatto con il CLN di Prato a Campi Bisenzio. Ai comandanti Alleati viene spiegato che i tedeschi se ne sono andati e che bisogna fermare ogni bombardamento aereo.
Conquistate oggi: Anchione, Baccane, Castelletto, Ponte Buggianese, Puntoni in provincia di Pistoia; Fornello in provincia di Firenze e Pratale (AR).

SETTORE ADRIATICO
Superato il Conca, la fanteria canadese ha dato alla 1^ divisione corazzata britannica la possibilità di lanciarsi nelle pianure. Kesselring è nei guai, forse i peggiori da quando è iniziata la guerra sul territorio italiano. Sembra che questa lunga, sfibrante e sanguinosa lotta possa infine concludersi con gli uomini di Leese che marciano su Rimini e sulla valle Padana, al grido di “A Vienna!”. Ma ora, che tutto dipende dal tempestivo arrivo dei mezzi corazzati inglesi, per passare la fanteria e sfruttare la breccia, solo una certa quantità di grossi Sherman si volge verso la breccia e cominciano subito i problemi. La polvere alzata dai cingoli è così densa che i guidatori dei secondi carri possono solo procedere grazie al fragore dei primi; molti smarriscono la strada nelle zone dove il terreno è ancora molle e scivoloso, alcuni perdono l’equilibrio e si rovesciano nei burroni. Piccoli ponti e canali sotterranei lungo le strade strette crollano sotto lo schiacciante peso delle colonne di Sherman.

Nell’interno le altre truppe devono fermarsi sulla linea San Savino – Passano – Coriano – Besanigo. Da oggi inizia la battaglia per la conquista di due posizioni chiave per la programmata avanzata su Rimini: le creste di Coriano e di Gemmano. I combattimenti saranno pesantissimi e provocheranno le perdite più gravi di tutta la campagna. Intanto la resistenza tedesca, alimentata dai nuovi rinforzi, si sta facendo più decisa.

Raggiunte e occupate le località: Ansovino, Cattolica, Cereto, Meleto, Mondaino, Montegridolfo, Morciano di Romagna, Saludecio, Santa Maria Pietrafitta, Santa Maria del Monte e Trebbio in provincia di Forlì e Castellina, Gabicce, Gabicce Monte, Mercato, San Donato in Taviglione, Tavoleto e Valle Avellana in provincia di Pesaro.

Storia Postale del 3 settembre
Nessun documento passato per posta reperito in data odierna

 

lunedì 4 settembre 1944

ESTERO
Cessano le ostilità fra URSS e Finlandia. L’Ungheria dichiara guerra alla Romania.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Gli alleati hanno raggiunto il Lussemburgo. La Germania è ormai condannata. In Italia le operazioni vanno a rilento, le forze angloamericane avanzano a metri non a chilometri”.

SETTORE TIRRENICO
Un plotone della compagnia F del 370° reggimento, con supporto di carri, giunge in ricognizione fin sotto le mura di Lucca. Raggiunta e occupata Orentano (PI).

SETTORE CENTRALE
Raggiunte e conquistate: Albinatico, Castel Martini, Chiesina Uzzanese e Tizzana in provincia di Pistoia; Gressa, Marciano e Partina in provincia di Arezzo e Sesto Fiorentino (FI).

SETTORE ADRIATICO
Le colonne di Sherman, che con una marcia di avvicinamento di cinquanta ore, hanno raggiunto all’alba le posizioni di attacco nella breccia aperta dai canadesi oltre il fiume Conca. Invece di attaccare subito l’attacco viene lanciato alle quattro del pomeriggio, con la luce dritta negli occhi. Lo squadrone di testa, schierandosi attraverso la campagna in direzione del Conca, corre attraverso il terreno paludoso e si trova bloccato, immobile. Lo stesso il secondo squadrone, ancora prima di vedere il nemico, o di essere avvistato. Gli equipaggi sono anche molto stanchi, da sessanta ore pochi dei loro uomini e ufficiali hanno dormito. I tedeschi, con il sole ormai ben dietro le spalle, approfittano del ritardo per far entrare in gioco cannoni semoventi e carri armati. Nonostante la superiorità numerica, gli Sherman inglesi non reggono il confronto con i Panther e i Tiger tedeschi. Quasi ogni colpo ricevuto è fatale per gli Sherman. Al tramonto le speranze di uno sfondamento sono già svanite.
Le divisioni del V corpo britannico avanzano verso le creste di Coriano e di Gemmano che sono due posizioni chiave per i tedeschi del LI corpo da montagna del generale Feuerstein e del LXXVI corpo corazzato del generale Herr. I tedeschi fanno entrare in linea anche la 29^ Panzergrenedieren e le 163^ e 356^ di fanteria.
Gli alleati entrano in: Misano Adriatico, Montalbano, Montefiore Conca, Montemisano, Pian di Ventena, San Clemente, Serra di Sopra, Serra di Sotto e Tombaccia in provincia di Forlì.


Storia Postale del 4 settembre


 

Lettera non affrancata inviata da Napoli a San Severo (FG) dove fu regolarmente tassata per il doppio della tariffa lettera (1,00). ACS di Napoli.




 

 

 

martedì 5 settembre 1944

A Lucca i partigiani, che si sono concentrati nell’Ospedale militare, escono allo scoperto in assetto di guerra comandati dal sottotenente Giusti e si congiungono con le squadre che hanno operato sulle rive del canale Ozzeri, le quali entrano in città, alle otto e mezzo del mattino, con la bandiera in testa.
I tedeschi, che non sono voluti rimanere intrappolati dentro le poderose mura della città, l’hanno evacuata dopo avere distrutto gli acquedotti, i ponti, gli impianti ferroviari e le fabbriche.

I rappresentanti del CLN al balcone annunciano la liberazione della città a Lucca

Si parla dal balcone ma è saltata ogni formalità di rito. Spesso da balconi come questo si avvicendano persone che vogliono salutare, osservare dall’alto, andare in un posto dove non è mai stata. Il balcone resta però il luogo del vecchio potere.

Una trentina di partigiani entrano a Prato dalla porta di Santa Trinita. A questo punto la cittadinanza pensa: adesso arriveranno gli americani. Ma i reparti della V^ Armata se la stanno prendendo comoda, muovendosi con la cautela di chi sta vincendo e non vuole avere perdite inutili. Nel frattempo si rifanno vivi i tedeschi sparando, con la retroguardia, alcune cannonate sulla città. In piazza del Duomo muore un civile e tre rimangono feriti.
In giornata si ha la prima vittima fascista: il commissario prefettizio del comune di Prato, di fatto il podestà, Rosario Ardizzone. I partigiani lo prelevano dal Monastero di San Vincenzo e lo fanno sparire (1)
………….
(1) Il suo cadavere sarà ritrovato venti giorni dopo in Piazza dei Macelli.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“La Russia dichiara guerra alla Bulgaria. I Sovrani trepidano per la sorte della Regina Giovanna”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Dopo cena è arrivata la notizia che la Russia ha dichiarato guerra alla Bulgaria. E intanto il povero lord Moyne sta dandosi da fare al Cairo per firmare un armistizio con una delegazione Bulgara! (…)”.

SETTORE TIRRENICO
Gli alleati entrano in Lucca con unità della 1^ divisione corazzata USA (IV Corpo).
Occupate anche: Altopascio, Capannori e Spianate in provincia di Lucca.

SETTORE CENTRALE
Visti i successi dell’offensiva sull’Adriatico e il copioso afflusso di riserve tedesche in quel settore (che lascia presumere un indebolimento di quello centrale), Alexander ritiene giunto il momento di sferrare il secondo colpo e ordina, pertanto, a Clark di mettersi in movimento iniziandone i preparativi.

Raggiunte e conquistate: Calenzano (FI); Bracalli, Casalguidi, Cecina, Larcianò, Porciano, Quarrata e San Baronto in provincia di Pistoia; Chiusi della Verna, Compito, La Beccia, Moggiona, Montalone, Pian di Ponte e Serravalle in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
I tedeschi fanno affluire truppe, prelevandole da quelle che fronteggiano la V Armata americana. Giungono così, fin dal mattino, nella zona adriatica la 29^ Panzergrenedieren e la 356^ divisione di fanteria, a rinforzo della 1^ divisione paracadutisti e della 26^ Panzer accanto alle tre divisioni di fanteria già in linea lungo la costa.
Inizia la battaglia per la conquista delle creste di Coriano e di Gemmano, rispettivamente a ovest e sudovest di Cattolica mentre iniziano anche copiose piogge che, oltre la crescente resistenza tedesca, frenano lo slancio delle divisioni alleate.
Raggiunte e conquistate: Misano Monte, Riccione, San Clemente e Scacciano in provincia di Forlì.


Nella foto la chiesa di San Lorenzo a Riccione dopo i combattimenti fra canadesi e tedeschi.




Storia Postale del 5 settembre



Piego raccomandato dall’ospedale Civile di Penne (PE) al sindaco di Penne. Affrancatura di non facile individuazione, dovrebbe trattarsi di manoscritti nel distretto (0,30), raccomandati aperti (0,60) con ricevuta di ritorno (0,50 o 0,25 perché nel distretto?). Ma, comunque, non pari alla affrancatura di 1,50.

 

 

 

 

mercoledì 6 settembre 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) All’una e un quarto, sono venuti a colazione nella nostra casetta di Caserta l’ambasciatore Kirk (che succede a Murphy) e il generale Wilson. (…)”.

SETTORE TIRRENICO
Fronte statico con normale attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Mentre fervono i preparativi per l’inizio di un’offensiva in questo settore la prima staffetta americana entra in Prato da Porta Santa Trinita. In una jeep, tre ufficiali, si dirigono verso il centro. In piazza del Duomo incontrano un monsignore che sta uscendo dalla chiesa. Gli americani lo interrogano sulle condizioni della città. Vogliono sapere quanti abitanti sono rimasti in città, i problemi sanitari, le necessità più urgenti, i danni subiti dai bombardamenti e dall’occupazione tedesca. Presa nota delle risposte se ne vanno.
Le prime pattuglia alleate entrano in Prato alle 17.

Conquistate oggi: Barba, Cantagrillo, Casini, Cintolese, Monte Vettolini, Olmi, Pontelungo e Vignole in provincia di Pistoia; Filettole, Galciana e Prato in provincia di Firenze; Gello e Giona di Sotto in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
Da oggi il cielo inizia a rovesciare fiumi di pioggia sulle strade polverose, trasformandole in una palude di fanghiglia.

Il 1° Corpo canadese, che con alcune pattuglie a già raggiunto il fiume Marano, e il V° britannico attaccano a fondo la linea Gotica nel settore per conquistare Coriano.

 



Nella foto truppe gurkha pronte per l’attacco


 



Storia Postale del 6 settembre
Nessun documento passato per posta reperito in data odierna

 


giovedì 7 settembre 1944

ESTERO
La Bulgaria dichiara guerra alla Germania mentre è in corso la sua occupazione e chiede armistizio alla URSS.

Firenze – I 1670 partigiani che hanno partecipato alla battaglia di Firenze, consegnano le armi alle autorità alleate, le stesse autorità alle quali un mese prima si erano opposti minacciando di trattare da nemici chiunque avesse tentato di disarmarli con la forza (vedi le due foto successive).

Le formazioni partigiane “Castellina” e “Faliero” liberano Serravalle Pistoiese.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 7, 67 aerei del 208° Group della RAF attaccano gli scali ferroviari di Bologna. Uno viene abbattuto.

SETTORE TIRRENICO
Fronte statico con normale attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Nella notte sull’8, i tedeschi si ritirano dalle posizioni sulle colline a nord e nord – est di Firenze. Il mattino, all’altezza di Signa, le truppe indiane entrano in linea sostituendosi ai partigiani. Continuano i preparativi per l’offensiva.
Raggiunte e conquistate: Bottegone, Collina (il Passo), Ferruccia, Montecatini Val di Nievole, Pontassio e Spazzavento in provincia di Pistoia; Camaldoli e La Verna in provincia di Arezzo; Figline di Prato, Montemurlo e Narnali in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
Continua a piovere. Violente inondazioni che si riversano a valle dalle montagne spazzano via i ponti tattici , intralciando le vie di rifornimento. Lo sfondamento di Leese è andata a vuoto. In questa ultima settimana, l’VIII Armata ha perso cento carri armati e ottomila uomini tra morti, feriti e dispersi.

Gli alleati conquistano Valle Avellana (PS).



Storia Postale del 7 settembre

Una cartolina postale VINCEREMO 0,30 affrancata con un valore 0,25 AMGOT inviata da Palermo per città. Affrancatura in eccesso in quanto la cartolina nel distretto poteva essere affrancata 0,15. Bollo a ponte poco leggibile ma della serie 1000 di Palermo. A fianco un piego raccomandato con affrancatura meccanica rossa da Roma a Carlentini (SR) dove giunse il 20 settembre dopo aver transitato dal capoluogo il 18 settembre. Affrancato 1,75 come lettera.
 

 

venerdì 8 settembre 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI
“In Europa le operazioni proseguono bene. La Bulgaria ha chiesto l’armistizio alla Russia e la Russia glielo fa sospirare. Per ottenerlo, i bulgari dichiarano guerra alla Germania. La Romania, a sua volta, dichiara guerra all’Ungheria. Truppe russe sono entrate in Jugoslavia. Gli alleati hanno compiuto una piccola operazione di sbarco nei Balcani. Tito ha preso contatto con gli angloamericani sbarcati.
Parlo con il Sovrano di questa data che ci ricorda il nostro armistizio. Sua Maestà dice: “Da dodici mesi sono sulla strada. E la mia Via Crucis non è finita”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Sono partito in aereo per Roma dall’aeroporto di Marcianise e sono saliti con me i generali Clark, Lewis, il colonnello Spofford, Offie ecc. Quando eravamo già nei pressi di Roma abbiamo dovuto tornare indietro a causa di un violento temporale e perché ci è stato comunicato che l’aeroporto Littorio era allagato.
Alle undici e mezzo abbiamo tenuto (senza i membri della commissione di controllo) la seduta del sottocomitato economico, che ci eravamo proposti di tenere a Roma. Parecchi i punti all’ordine del giorno (riguardanti soprattutto l’Italia) e questo ha reso necessario incontrarci di nuovo alle quattro del pomeriggio e continuare fino a tardi. Sono finalmente riuscito a smuovere i generali Clark e Lewis (sono i generali incaricati di compiti amministrativi) sulle condizioni annonarie in cui versa Roma e sul problema generale della riabilitazione (ossia della ripresa economica) dell’Italia. Ha avuto luogo una discussione lunga e proficua e abbiamo deciso di stilare un telegramma che Wilson invierà ai capi di stato maggiore riuniti. Vogliamo attirare la loro attenzione sulla situazione e chiedere che gli siano concessi poteri più ampi di quelli attuali, si che si possa far fronte ai problemi (economici) più impellenti”.

SETTORE TIRRENICO
Fronte statico con normale attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Clark sta mettendo a punto il piano d’attacco per l’offensiva della V Armata appoggiata dal XIII Corpo britannico del generale Kirkman. L’offensiva dovrà coinvolgere anche, sia pure marginalmente, il settore tirrenico presidiato dall’ala sinistra dello schieramento: il IV Corpo di Willis Crittemberg (nella foto) che, dovendo fronteggiare le Alpi Apuane, aspre e prive di vie di comunicazione, dovrà rimanere attiva quel tanto che sarebbe bastato per tenere agganciati i tedeschi che la fronteggiano, e impedire il loro trasferimento in altri settori. Non dovendo svolgere compiti impegnativi, Clark ha deciso che vi saranno dirottati i 25000 brasiliani del generale Batista Mascarenhes de Moraes, appena arrivati, e la 92^ divisione (Bufalo) composta da soli soldati di colore, sulle cui capacità combattive esistono profondi dubbi.

Il peso maggiore dell’attacco sarà affidato alle sole divisioni statunitensi del II° Corpo del generale Keyes, con l’obiettivo di puntare direttamente su Bologna. Alla loro destra agiranno, con compiti attivi di fiancheggiamento, gli inglesi del XIII° corpo, che, partendo dal Mugello dovranno inerpicarsi sulle strade appenniniche che conducono a Faenza e Forlì.
Gli Alleati e i partigiani iniziano la battaglia in Pistoia (vedi foto) intanto vengono conquistate: Agliana, Borgo a Buggiano, Chiazzano, Fedi, Le Querci, Monsummano, Montale, Montecatini, Nespolo, Pescia, Pieve a Nievole, Tucci, Uzzano e Vinacciano in provincia di Pistoia; Badia Prataglia, Biforco, Corezzo e Montefatucchio in provincia di Arezzo e in Vaiano (FI).

SETTORE ADRIATICO
Le unità del V Corpo britannico e del 1° canadese continuano la battaglia per la conquista delle creste di Coriano e Gemmano, ma le difese tedesche reggono agevolmente l’urto degli attacchi alleati. Sono, comunque, posizioni da conquistare per poi attaccare Rimini. Il tempo si mantiene inclemente riducendo l’intensità delle azioni.

Conquistate: Bronzo e Castelnuovo in provincia di Pesaro.



Storia Postale del 8 settembre

Cartolina illustrata affrancata 0,15 (in difetto di 0,15 in quanto trattasi di fuori distretto) ancora con un valore AMGOT. Da Palermo a Santa Croce Camastra (RG) dove giunse il 15 settembre. A fianco una lettera da Grassano (Matera) a Napoli dove giunse il 13. Regolarmente affrancata 0,50 con un valore Lupa di Bari senza filigrana. La corrispondenza da Matera è da considerare abbastanza infrequente.

 

 

 

 

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