sabato 9 settembre 1944
ALLEATI
Si insedia oggi a Prato (FI) il Governo Militare Alleato (che vi
rimarrà fino al 19 giugno 1945). L’ufficiale designato agli Affari
Civili è il maggiore americano Harold V. Relley, addetto alla Sicurezza
Politica il capitano inglese H. H. Dondy.
SETTORE TIRRENICO
Mentre i tedeschi sgombrano l’antica Certosa di Farneta, i reparti
alleati della 45^ Task Force raggiungono Vecchiano (PI).
Decine di migliaia di persone lasciano le case che stanno per essere
investite dalla guerra. Sono gli abitanti di Massa e le
popolazioni provenienti dai paesini della Apuane che i tedeschi spingono
a forza davanti a sé verso nord, per fare il vuoto attorno alla linea
Gotica. Tutta questa gente disperata finisce col riversarsi dovunque
trovi asilo: una parte in Lunigiana, altri si dirigono verso l’Italia
settentrionale attraverso i valichi della Cisa.
SETTORE
CENTRALE
Continuano la battaglia per la conquista di Pistoia (vedi foto) e
i preparativi per l’offensiva generale.
Conquistate nel settore: Chiesina Montalese (6^ div. corazzata
sudafricana) , Collodi, Cozzile e Massa in provincia di Pistoia;
Bivigliano, Monte Senario e Vernio in provincia di Firenze e
Serra in provincia di Arezzo.
SETTORE ADRIATICO
Sotto l’intensificarsi degli attacchi del V corpo britannico e del 1°
canadese, gli alpini austriaci del 100° reggimento Jager si ritirano
finalmente da Gemmano (FO). Conquistata anche Germiniano sempre in
provincia di Forlì.
Storia Postale del 9 settembre
Nessun documento postale reperito con affrancatura in data odierna
domenica 10 settembre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: I GRUPPI DA COMBATTIMENTO
Nella foto la testa della colonna del 184° Reggimento del Gruppo di
combattimento “Folgore” che oggi sta attraversando Roma.
SETTORE TIRRENICO
Gli alleati attraversano il fiume Serchio (vedi foto) e avanzano fino
quasi a Borgo a Mozzano (LU). Attacchi nella valle del Pescia e verso
Camaiore. Gli alleati conquistano Villa Basilica in provincia di Lucca e
Migliarino in provincia di Pisa.
SETTORE CENTRALE
Superato il fiume Sieve gli alleati entrano in Dicomano (FI) mentre
continuano i preparativi per l’attacco generale.
SETTORE ADRIATICO
Continua la resistenza delle unità tedesche della X Armata sulle creste
di Gemmano e di Coriano.
Gli alleati entrano in Pian di Castello e Sassocorvaro in provincia di
Pesaro.
Storia Postale del 10 settembre
Da
“Il Tempo” di Roma:
Firenze fin da alcuni giorni prima dell’arrivo degli Alleati nella
periferia sud, il 4 agosto, rimase postalmente isolata fino praticamente
alla data odierna. Riprendevano così le comunicazioni con il Sud Italia
e, come sempre nel periodo successivo alla liberazione di una località,
la corrispondenza veniva limitata a sole cartoline non illustrate e con
un testo non superiore alle 25 parole.
lunedì 11 settembre 44
DALLA COMMISSIONE ALLEATA DI CONTROLLO
L’Ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione Alleata di Controllo,
risponde al Governo italiano a proposito di Trieste:
“Il Comando Supremo ha presentemente l’intenzione di mantenere sotto il
governo militare alleato le province di Bolzano, Trento, Fiume, Pola,
Trieste e Gorizia al momento della liberazione dell’Italia
settentrionale. Le disposizioni finora riguardanti questi territori ed
il tracciato dei relativi confini costituiranno, naturalmente, una
questione da decidere quando si affronterà la situazione posteriore alla
guerra”.
SETTORE TIRRENICO
Gli alleati conquistano Torre del Lago in provincia di Lucca.
SETTORE CENTRALE
Ore 5 - Preceduti da un violento cannoneggiamento durato circa 11 ore
gli alleati, ormai sfociati nel Mugello, entrano in Borgo S. Lorenzo
(FI). Continua la battaglia per la conquista di Pistoia.
Conquistate inoltre: Aramo, Arcigliano, Calamecca, Candeglia, Capostrada,
Casore del Monte, Castelvecchio, Fibbialla, Gello, Goraiolo, Marliana,
Momigno, Montagnana, Piazza, Pietrabuona, Ponzano, San Giorgio, San
Moro, Sarripoli, Serra Pistoiese, Sorana, Valdibrana, Vellana e Vergin
di Momigno in provincia di Pistoia; Cafaggiolo, Campomigliaio,
Cirigliano, Gabbiano, Gagliano, Lucigliano, Montecarelli, Mucciano,
Panicaglia, Ponzalla, San Piero a Sieve, Vaglia e Vicchio in provincia
di Firenze.
SETTORE ADRIATICO
Continua la battaglia di avvicinamento a Rimini.
Gli alleati entrano in: Balze, Campigna, Ciola, Collina,
Corniolo, Faleva, Fiumicello, Montecoronaro, Pietrapazza, San Paolo in
Alpe e Verghereto in provincia di Forlì; Casteldelci, Maciano,
Pennabilli, Puglia, San Leo, Scaudino, Schigno e Senatello in
provincia di Pesaro.
Storia Postale del 11 settembre
L’uso delle cartoline Postali Vinceremo fu molto diffuso sia al Nord che
al Sud per tutto il periodo della guerra e oltre. Queste, anche se non
preservavano dal possibile interesse di occhi indiscreti, permettevano
con un costo limitato di inviare molte informazioni sfruttando bene gli
spazi disponibili e con una calligrafia minuta. La scritta VINCEREMO in
bella evidenza rappresentava ormai una utopia alla quale ormai nessuno
credeva più. Alcuni si premuravano di tracciarvi sopra dei segni di
cancellazione, come nella cartolina di destra. Altri erano così poco
informati da usare un supporto che in quella città, a Napoli nel caso
della cartolina a sinistra, non era stato mai messo in corso. Si tratta,
in questo caso, di una vera rarità di storia postale. Come fosse stato
possibile che una cartolina della RSI sia finita a Napoli può ritenersi
forse dovuto a qualcuno che l’aveva a Roma e l’aveva portata a Napoli.
Non ritengo trattarsi di un uso a scopo filatelico. La sua originalità è
anche confermata dal bollo a ponte 3023 di Napoli.
Questa
raccomandata inviata da Villa Santamaria (CH) mostra i valori della
Imperiale in “bella vista”. In realtà quei valori, più o meno invisi per
la presenza dell’effige reale, erano comunque gli unici disponibili
visto che nessun francobollo nuovo era stato emesso al Sud. I Lupa di
Bari non erano molto diffusi fuori della ex quattro province dell’ex
Regno del Sud. La raccomandata venne inoltrata senza la relativa
etichetta con la sola scritta a mano R. n°555.
L’ACS in cartella è quello di Chieti e provincia, come lo si trova nella
precedente cartolina postale viaggiata, lo stesso giorno, da Vasto a
Chieti.
martedì 12 settembre 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Le forze alleate si sono insabbiate davanti alla linea Gotica. Il
fronte è fermo anche nel settore dell’Adriatico. Il Principe e altri
sono andati a Pisa e hanno riportato notizie disastrose sulla situazione
della città. La tenuta di San Rossore è molto danneggiata, la palazzina
è distrutta. Cade così anche la speranza di una serena sistemazione dei
Sovrani”.
SETTORE TIRRENICO
Fra il 9 e oggi gli alleati hanno completato lo schieramento lungo
l’autostrada Firenze – Mare, pattuglie si portano fino a Massacciuccoli,
mentre l’artiglieria sta battendo i territori di Massarosa, Torre del
Lago e Viareggio.
Il IV Corpo USA raggiunge i sobborghi di Viareggio (vedi foto del porto
e
del lungomare).
La compagnia A del I° battaglione del 370° reggimento, appoggiata da
carri, sostiene uno scontro a Ponte a Moriano.
SETTORE CENTRALE
L’offensiva di Clark è in pieno svolgimento, favorita dal bel tempo che
consente all’aviazione alleata di appoggiarla con ben duemila missioni
di bombardamento. Gli alleati entrano in Barberino di Mugello (vedi
foto) e
San Piero a Sieve nella provincia di Firenze e completano la conquista
di Pistoia (vedi altra foto con militare fra le macerie) dove entra la
6^ div. Corazz. Sudafricana. Conquistate inoltre: Pulicciano e Striano
in provincia di Firenze.
SETTORE ADRIATICO
Alle 23 inizia la seconda battaglia per la conquista di Coriano.
L’attacco riprende con grande determinazione mettendo nuovamente in
crisi il dispositivo di difesa tedesco. Le case di Coriano vengono
conquistate una ad una dopo feroci combattimenti, con la cattura di
numerosi prigionieri. I fucilieri polacchi entrano in Castel Bolognese
(RA). Gli alleati entrano in: Belforte all’Isauro, Mercatale e
Piandimeleto in provincia di Pesaro.
Storia Postale del 12 settembre
Dal
30 luglio a seguito della forzata evacuazione della popolazione che il
giorno avanti aveva letto sui muri della città i manifesti del Comando
Tedesco che annunciavano agli abitanti le zone in destra e sinistra
l’Arno (con la indicazione precisa di piazze e strade) di lasciare le
loro case entro le 12 di quella data, circa 150.000 persone furono
costrette ad un vero esodo verso abitazioni di amici disponibili ad
accoglierli o a trovare soluzioni nelle immediate vicinanze della città.
In questa situazione molti dipendenti pubblici e non furono costretti ad
abbandonare il lavoro. Il giorno 3 agosto, poi, con l’abbandono da parte
dei tedeschi della città in riva sinistra, si ebbe l’inizio dello “stato
di emergenza” che, con l’abitato cittadino, in riva destra, trasformato
in campo di battaglia prima e come obbiettivo dei cannoni tedeschi poi,
tutti gli abitanti della città furono costretti a rimanere nelle proprie
abitazioni. Fino a che Fiesole non fu liberata, il 1° settembre, la
città era rimasta inerte. I suoi abitanti dediti solo a cercare di non
morire colpiti da un cecchino o da una scheggia di proiettile del
cannone 88 mm tedesco.
Ecco spiegata la ragione di una articolo che, per chi non ha vissuto
quei giorni, può sembrare incredibile. Mio padre lavorava all’Ufficio
Poste Ferrovia e, ritengo, che a seguito di tale articolo, sia rientrato
subito al lavoro.
mercoledì 13 settembre 1944
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Firenze – Le autorità alleate riconoscono e insediano come sindaco della
città il professor Gaetano Pieraccini che a tale carica è stato
designato dal CTLN.
Territorio libero della repubblica dell’Ossola – Iniziano le trattative
fra le varie formazioni partigiane per la costituzione di un “comando
unico”. I garibaldini, in minoranza numerica, non hanno quasi
partecipato alla liberazione della capitale, ma tentano di ottenere il
comando sostenendo che l’Ossola non è isolata dalle altre zone
partigiane, che fa quasi un tutt’uno con la Val Sesia e il Cusio, dove
la prevalenza garibaldina è schiacciante.
Bonomi risponde al messaggio della Giunta dicendosi lieto “di inviare le
felicitazioni e l’apprezzamento del Governo italiano per l’operato della
Giunta”. Però gli aiuti in viveri e in armi non arrivano. Forse perché
il governo del sud è povero, con pochi mezzi di trasporto aereo, sempre
sotto il controllo alleato. Forse perché i ministri più vicini alla
monarchia diffidano di un esperimento che potrebbe concludersi con
istituzioni repubblicane generalizzate.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Dalle undici all’una, seduta del comitato politico
presieduta dal comandante supremo. Questa è stata una seduta che ha dato
frutti e vi si è parlato soprattutto di cose italiane. Si è concordato
che il comandante supremo mandi un telegramma ai capi di stato maggiore
riuniti con la richiesta di una formula un po’ più chiara e meno
restrittiva sulla cui base attuare una parziale riabilitazione
dell’Italia. L’ambasciatore Kirk non ha posto intralci. (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Alle 11,30 sei caccia - bombardieri alleati tentano di distruggere,
abbassandosi a volo radente, i ponti di Castelnuovo Garfagnana. Fra le
16 e le 17 altri aerei attaccano Camporgiano provocando alcune
vittime e la distruzione di molte case. Nella notte sul 13, 90 aerei del
208° Group della RAF attaccano gli scali ferroviari di Bologna e
ne perdono 2.
SETTORE TIRRENICO
Gli alleati raggiungono Segromigno con il I°/370°, e si
avvicinano alle alture che portano in Garfagnana.
SETTORE CENTRALE
Pistoia è stata appena oltrepassata dalle truppe alleate. La
città è ripulita dagli ultimi cecchini con l’attiva collaborazione del
comitato dei patrioti locali nei cui ranghi figurano brillantemente
gruppi femminili di azione partigiana. Il II Corpo
attacca al Passo del Giogo.
Raggiunte e conquistate oggi: Grezzano, Ronta e Scarperia in
provincia di Firenze.
SETTORE ADRIATICO
La 5^ divisione corazzata (1° Corpo canadese) e la 1^ divisione del V
Corpo britannico conquistano la cresta di Coriano. I tedeschi
sono costretti a ritirarsi verso nord lasciando aperta la strada per
Rimini.
Conquistate oggi: Basanigo, Coriano, Onferno, Passano e San
Sovino in provincia di Forlì; Frontino e San Sisto in
provincia di Pesaro.
Storia Postale del 13 settembre
Un piego ospedaliero inviato come manoscritti raccomandati aperti
affrancato regolarmente 1,20 (0,60 manoscritti + 0,60 di raccomandazione
aperta), da Roma a Castelvetrano (TP) dove giunse il 20 settembre. A
destra una lettera intestata del Ministero della Guerra Roma inviata
come lettera semplice 0,50 con bollo meccanico rosso a Spongano (LE).
Bollo anche della PM 151 dislocata a Roma dal 13 luglio. Entrambi i
documenti furono vistati in partenza dall’ ACS di Roma
giovedì 14 settembre 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Nel pomeriggio giunge a Raito un rinforzo di carabinieri. Sono stati
mandati dal Principe perché è corsa la voce di un attentato a Sua
Maestà”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Roma – “Riunione alle nove del mattino nella stanza del capitano
Stone (facente funzioni di alto commissario). Il problema principale era
come comportarci davanti alla richiesta del governo italiano che vuole
condurre un’inchiesta a largo raggio sui fatti dell’8, 9, 10 settembre
1943, che portarono all’occupazione di Roma da parte dei tedeschi.
Furono quelli, come è noto, i giorni immediatamente successivi
all’armistizio e furono quelli in cui si registrarono fatti gravissimi
come la fuga del re e di Badoglio e il deplorevole collasso
dell’esercito italiano.
Non vi è dubbio che obiettivo principale è quello di attaccare il re e
Badoglio e, quindi, di indebolire la Corona. Inoltre servirà anche ad
individuare alcuni particolari capri espiatori della codardia in
generale palesata allora dagli italiani.
Le ragioni adottate contro un consenso della commissione di controllo a
dare corso all’inchiesta sono ovvie. D’altro canto, i componenti del
tribunale inquirente, che ci propone di istituire, con una eccezione o
due, sembrano persone sicure e rispettabili e probabilmente ci si
potrebbe attendere da loro un verdetto vago. Per di più, si può anche
sostenere che sarebbe meglio fare ora l’inchiesta invece di rimandarla a
tempi prossimi alla riapertura della questione “istituzionale”
(monarchia o repubblica) e all’indizione delle elezioni.
Dopo avere discusso a lungo, si è deciso di consentire che si proceda
contro quelle singole persone che risultassero colpevoli, ma di non
consentire un’inchiesta generale indiscriminata. Non sono certo che
abbiamo scelto la via giusta, ma, poiché sia Stone sia Kirk si sono
dichiarati a favore della accennata soluzione, anch’io vi ho aderito.
Noel Charles non era presente, ma lo rappresentava Henry Hopkinson. Alle
undici e trenta, riunione dell’Allied Resources Board. Il generale
Robertson (AAI) ha ceduto la presidenza al generale Clark (del quartier
generale alleato), che ora diventa il responsabile principale
dell’ufficio. Stone sarà co – presidente.
Dalle due e mezzo fino alle sette e mezzo di sera, tutta una serie di
riunioni sulla situazione economica dell’Italia. Ad alcune di queste
riunioni c’erano sino a sessanta persone, ad altre solo cinque o sei. Ha
presieduto il generale Clark. Purtroppo, non è che possieda molto l’arte
del presiedere, ma ha fatto del suo meglio.
Ho sollevato parecchie questioni e penso che si sia ben compreso che ho
fatto uno studio accurato delle tante relazioni uscite dalla commissione
di controllo. Eppure, mi sono allarmato (e l’ho fatto vedere) per
l’andamento generale delle cose. La sezione economica non ha mai avuto
una vera possibilità di funzionare. In un primo tempo, c’era Grady,
venuto dall’America e rimasto qui alcune settimane, per tornarsene poi
al suo paese e restando assente per circa cinque mesi. Tornato per stare
qui un solo mese, si era rivelato inutile e, quindi, si era dimesso.
Dopo di lui è venuto il brigadiere generale O’ Dwyer , un leguleio di
New York, che è stato nominato solo per ragioni politiche. Infatti, è
uno dei leader del partito democratico nello stato di New York. Adesso è
tornato negli Stati Uniti, probabilmente per fare la campagna elettorale
a favore di Roosvelt. Contro ogni aspettativa, si era però rivelato
persona di buon senso, ma, naturalmente, non sapeva nulla di nulla. Il
suo vice Anthony G. Antolini, deve anche lui la nomina ai suoi meriti
politici. Noi non abbiamo un inglese che funga da capo aggiunto della
sezione economica, anche se poi nostri uomini sono presenti nelle varie
sottocommissioni. E alcuni di questi sono bravissimi, mentre altri
brillano per incapacità. Mi sono preso un grosso fascicolo di appunti e
di essi mi sono valso senza sosta per tutto il giorno, lasciando tutti
sfiniti alle sette di sera”.
ALLEATI
Si apre a Quebec (Canada) la Conferenza “Octagon” tra i capi di
Stato Maggiore inglesi e americani. Saranno trattati argomenti che non
riguardano il fronte italiano.
SETTORE TIRRENICO
Raggiunta e conquistata Ponte a Moriano (LU).
SETTORE CENTRALE
Il II Corpo statunitense attacca verso il monte Altuzzo per aprirsi la
strada verso Firenzuola. Gli uomini del XIII Corpo raggiungono il
Passo del Muraglione sopra San Godenzo (FI) mentre le artiglierie
martellano le posizioni tedesche della Linea Gotica. Conquistate
Razzuolo e San Godenzo in provincia di Firenze.
SETTORE ADRIATICO
Le unità della VIII Armata, superate le creste di Gemmano e Coriano,
rafforzano le loro posizioni e puntano verso il fiume Marano che è
attraversato da alcune pattuglie. Raggiunte e conquistate oggi:
Croce, Monte Colombo, Ospedaletto, Pedrarola e Taverna in provincia
di Forlì; Piandicastello in quella di Pesaro.
Storia Postale del 14 settembre
Da
“Il Tempo” di Roma in data odierna:
Una volta tanto il pubblico conobbe con un certo anticipo la data della
variazione delle tariffe postali. L’inflazione si faceva sentire
pesantemente. Raddoppiare una tariffa significa applicare un aumento del
100%.
Una cartolina inviata da Napoli a Firenze nel rispetto del massimo di 25
parole di testo, l’ACS è della station d Napoli e il bollo a ponte 40??
è di transito a Roma. La tariffa di 0,50 era in eccesso di 0,20.
Frammento di lettera che presenta la rara combinazione fra una coppia di
AMGOT da 2,00 con un 0,50 sovrastampato PM immesso agli sportelli
postali della Sicilia nel mese di settembre. Questo tipo di combinazioni
sono sempre piuttosto rare data la durata della validità degli AMGOT che
era stata consentita ancora per il mese di settembre. Queste
affrancature miste sono conseguentemente limitate al solo mese di
settembre 1944.
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