venerdì 22 settembre 1944
DALLA
LUOGOTENENZA: LA FUCILAZIONE DI CARUSO
Roma – Alle 14 viene fucilato l’ex questore Pietro Caruso.
L’esecuzione che doveva avvenire all’alba è stata procrastinata da Mario
Berlinguer di qualche ora per dar tempo al condannato di scrivere le
ultime lettere.
Da Salò i fascisti avevano ammonito che se fosse successo qualcosa a
Caruso, ci sarebbero state rappresaglie.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
In zona operazioni - “Alle nove, la solita riunione presso il comandante
in capo. La battaglia comincia a farsi vivace e il generale si dimostra
più fiducioso.
Alle nove e mezzo, sono partito su un whizzer (1) con il generale Alex
(ognuno in un suo apparecchio) per raggiungere l’aeroporto dove è posato
il suo DC3.
Abbiamo raggiunto il quartier generale del generale Leese (ottava
armata) verso mezzogiorno, dopo un volo tranquillo. Il tempo è bello. Il
quartier generale divisionale del generale Leese è posto appena oltre
l’altura di Coriano a poche miglia da Rimini.
Siamo andati tutti a colazione con i membri del quartier generale del
corpo canadese (alla testa del quale c’è il generale E.L.M. Burns).
Tutti erano in forma eccellente e oltremodo contenti dei successi
riportati in questa mirabile azione di guerra. La loro divisione
corazzata, unitamente a quella neozelandese, ha cominciato
l’attraversamento del fiume Marecchia (che passa per Rimini) e avanza in
direzione della pianura. La conquista da parte della fanteria inglese e
canadese dell’ultimo baluardo in posizione dominante (il colle
Fortunato) ha consentito alla brigata greca di entrare in Rimini e di
portare il grosso dell’esercito in pianura. Per un mese si sono battuti
per conquistare un’altura dopo l’altra e, tenuto conto della superiorità
tedesca in uomini e delle loro postazioni naturali largamente più
vantaggiose (alludo al terreno montagnoso pressoché inespugnabile),
questa è stata un’impresa veramente notevole.
Dopo colazione, Alex, Oliver Leese ed io siamo andati in auto alla
postazione “Fortunato” (conquistata avantieri) e abbiamo osservato i
combattimenti in atto per l’attraversamento del fiume verso est. I
nostri hanno già teste di ponte a Rimini. Poi (su jeep) siamo andati a
Rimini: la città ha subito gravissimi danni, ma non proprio
irreparabili. A Rimini ci sono alcuni eleganti edifici del Rinascimento
e anche altri più antichi ancora. Naturalmente, poiché la città è stata
presa solo ieri, fa un’impressione sconfortante. Ma sono sicuro che avrà
presto un aspetto più pulito di adesso.
Una grande difficoltà che si deve superare quando si ha a che fare con
edifici parzialmente distrutti è data dal pericolo che si deteriorino
ancora di più a causa del mal tempo e della pioggia. Ma la
sottocommissione di belle arti della commissione alleata di controllo
viene in aiuto degli italiani e ha già messo in atto efficacissime opere
di protezione.
L’intera popolazione di Rimini, fatte poche eccezioni era fuggita,
portandosi in genere a San Marino, dove ci sono 60.000 profughi. La
brigata greca si è battuta magnificamente alle porte di Rimini (attorno
all’aeroporto) e poi ora è entrata nella città e l’ha sgombrata dai
tedeschi. Ma è chiaro che la posizione chiave di tutta la situazione era
il “Fortunato” (Colle di San Fortunato).
Siamo andati in macchina fino al fiume e abbiamo osservato le forze
corazzate e blindate avanzare: ormai si sono spinte avanti di un miglio
o di un miglio e mezzo. I tedeschi hanno attuato un bombardamento
veramente pesante e hanno cercato con molta determinazione di ritardare
l’avanzata.
Siamo poi tornati al quartier generale del generale Leese verso le
quattro (sedici). Il generale Alex con un whizzer si è portato
all’aeroporto dove sta parcheggiato il suo Dakota.
Ho trascorso una piacevole serata al campo di Oliver Leese. Il campo è
posto su una collina a ridosso di Rimini e di lì si ha una magnifica
visione del campo di battaglia”.
………….
(1) Un whizzer è un piccolo e veloce bombardiere e cioè il Bristol
Buckingham convertito in un aereo passeggeri a quattro posti.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
I reggimenti dell’88^ divisione USA stanno continuando ad avanzare vero
i monti Battaglia e Carnevale.
Il 370° Combat Team prende il posto del gruppo A della I Div. corazzata
posto in riserva a Prato (FI). Unità del II Corpo raggiungono e
oltrepassano il Passo della Futa. Raggiunto Crespino sul
Lamone (FI) oltre il Passo della Colla sulla direttrice per
Faenza.
Gli alleati conquistano Acquadalto e Castro San Martino in
provincia di Firenze
SETTORE ADRIATICO
Il V Corpo attacca al di là del fiume Marecchia.
Le truppe irrompono nella pianura Padana. E’ così schiacciante la loro
supremazia terrestre e soprattutto aerea che raggiungere il Po sembra
addirittura una passeggiata militare. Ma gli alleati sono di parere
diverso. Temono ancora che tutti i corsi d’acqua possono rivelarsi
ostacoli non meno gravi delle montagne. I partigiani si domandano se
davvero, in autunno, i pigri rigagnoli come il Rubicone, il Pisciatello
o il Senio possono arginare la valanga motorizzata inglese? Così la
conquista di Forlì sembra differita.
Gli alleati entrano in: Carnitosa, Pugliano, Scavolino e Soanne
in provincia di Pesaro e in San Benedetto in Alpe e Santa
Giustina in provincia di Forlì.
Storia Postale del 22 settembre
Cartolina raccomandata da
Messina a Ariano Irpino (AV) con primi usi in Sicilia dei valori della
Imperiale. A fianco un piego manoscritti raccomandati inviato da Cannara
(PG) ad Assisi (PG).
sabato 23 settembre 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN
In zona operazioni - “Una giornata meravigliosa. Io e il generale
Leese siamo venuti via in jeep e il generale era alla guida. Abbiamo
girato lungo tutto il fronte (prendendo diverse strade laterali)
rimanendo ora più vicini ora più lontani dalla vera linea di
combattimento. Ovunque tutto era in moto, e ovunque il generale è stato
accolto da sorrisi e saluti. Infatti è una figura molto popolare e gli
ho detto che si comporta come se svolgesse una campagna elettorale.
Quanto diverso è oggi il modo di fare la guerra rispetto alla prima
guerra mondiale! Allora un generale era una sorta di personaggio remoto,
una figura alla “colonnello Blimp” con grandi baffi bianchi, con una
divisa impeccabile, con stivali lucidi e speroni, che sbucava fuori
qualche volta da un magnifico castello e che, viaggiando su una lussuosa
Rolls, era di regola scortato da un reparto di lancieri. Adesso il
comandante di un’armata è un uomo piuttosto gioviale, in pantaloncini
corti e camicia aperta, che guida la propria jeep, che saluta alla mano
e alla voce i suoi soldati mentre si fa strada tra cannoni, carri
armati, autocarri, traini blindati ecc. lungo strade affollate e
fangose, su cui, proprio mentre passa, possono piovere bombe nemiche.
Siamo saliti a San Marino, ora occupata dai soldati di una divisione
indiana e da una brigata scozzese. Con tutto il traffico che c’è sulle
strade e i campi minati ecc. che bisogna evitare; con tutti i ponti
saltati e le necessarie deviazioni, era quasi mezzogiorno e un quarto
quando siamo arrivati al piccolo spiazzo che sta al culmine della
montagna.
Questa minuscola repubblica è qualcosa in cui si mescolano in modo
assurdo antico e moderno. Siamo stati accolti da uno dei co – reggenti
(aveva guanti bianchi e una lunga marsina, simile a quella di un maitre
d’Hotel) e dai ministri del governo. (Ci siamo persuasi che essendo uno
solo quello che vestiva una marsina a coda di rondine, i due co –
reggenti non governino insieme, ma a turno).
Dopo uno scambio di cortesie, siamo stati introdotti nella camera del
consiglio. Il palazzo comunale è in quello stile goticizzante invalso
verso la metà del secolo scorso (assomiglia molto a quello di Balliol) è
stato costruito con i proventi di una delle principali esportazioni
sanmarinesi: la vendita di titoli (nobiliari). L’edificio, e anche gran
parte della città medievale che sorge sulla cima, è stato in larga parte
costruito da una signora americana. Questa benefattrice ha procurato
anche le condutture d’acqua. E per le sue munificenze – ma soprattutto
per l’ultima che ho ricordato – è stata debitamente insignita del titolo
di “Duchessa d’Acquaviva”.
Dopo che ci è stato servito il rituale calice di vino e dopo alcuni
discorsi di circostanza, il co – reggente ha cominciato a trattare la
questione dei risarcimenti per i danni causati dai bombardamenti ecc.
nel territorio della repubblica. Per fortuna, in quel momento, nella
piazza antistante il palazzo hanno cominciato a suonare a tutta forza le
cornamuse scozzesi e così ho potuto evitare di affrontare lo spinoso
problema adducendo a motivo il rumore assordante. Inoltre, il comandante
della divisione indiana si è presentato con i piani di un contrattacco
su un’altura delle vicinanze, dove stava infuriando una accanita
battaglia (ne eravamo lontani circa due o tre chilometri).
Veramente la scena aveva del fantastico. Il co-reggente in carica con il
suo frac; il generale ed io che conversavamo educatamente mentre
stridevano le cornamuse e rombavano i cannoni, e la battaglia procedeva
così vicino a noi! Dalla grande altezza ove ci trovavamo si poteva
guardare giù alla zona pedemontana, al fiume e osservare il
combattimento in corso. Poi abbiamo potuto sottrarci alle autorità di
San Marino e siamo andati a fare colazione al sacco. Poi siamo tornati
indietro (un giro su strade intasate, che non finiva mai e che ci ha
fatto mangiare tanta polvere) e verso le quattro e mezzo del pomeriggio
eravamo di nuovo al campo. Tra i nostri trofei abbiamo alcuni
francobolli (l’esportazione più importante di San Marino dopo i titoli
nobiliari) e una bandierina a testa”.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
Continua l’avanzata del 350° e 351° reggimento dell’88^ verso il monti
Battaglia e Carnevale.
Gli alleati conquistano Fantino, Montepiano, Piedimonte, Selva e
Traversa in provincia di Firenze, San Giacomo in provincia di
Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in Montemaggio in provincia di Pesaro e in
Orsaleto e Viserba in provincia di Forlì.
Storia Postale del 23 settembre
Cartolina postale Vinceremo
inviata da Taranto a Firenze censurata con il bollo a ponte 2466 di
Taranto e con il visto di transito ACS sempre di Taranto. Il mittente,
sapendo che Firenze era stata da poco liberata, si è attenuto alle
disposizioni del Governo Alleato che ammettono corrispondenza limitata a
sole cartoline con non più di 25 parole di testo.
domenica 24 settembre 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Dalla zona operazioni a Napoli – “(…) Alle nove sono partito dal
campo con il generale Leese e ci siamo portati lungo la Linea Gotica che
verso la fine d’agosto i suoi soldati hanno perforato con esito felice.
Si trattava di una posizione fortissima sita in una larga vallata, tutta
coperta di filo spinato e disseminata di mine, che era stata rafforzata
da baluardi munitissimi, tra i quali torrette di carro armato fissate su
basi di cemento e poste sulla linea collinare retrostante nei punti
dominanti. Per averne ragione si è usata l’astuzia. L’attacco è stato
lanciato all’improvviso e concentrato in un breve tratto da sei
divisioni. I tedeschi tenevano la fila di colline di fronte alla linea
attrezzata e si sono trovati letteralmente attirati fuori dalle loro
postazioni prima di avere il tempo di rifornire di uomini in modo
sufficiente la loro linea. I passaggi segnati tra i campi minati sono
così rimasti aperti e i nostri soldati si sono precipitati in quei
passaggi e nel giro di quarantott’ore hanno fatto saltar via dalla linea
tutti i tedeschi. Un successo magnifico!
Alle undici su un whizzer mi sono fatto portare all’aeroporto,
dove ho trovato ad attendermi l’aereo del generale Wilson. All’una ero
già a Marcianise (Caserta). (…).
Alle quattro e mezzo, è venuto il ministro brasiliano della Guerra, con
un codazzo di generali. C’era anche il vecchio amico da Cunha, che era
plenipotenziario ad Algeri. E’ stata solo una visita di cortesia. (…).
Alle otto e mezzo, gran cena offerta dal generale Rookes (americano) in
onore dei brasiliani. Praticamente (fatta eccezione per il sottoscritto
e per l’ambasciatore Kirk) tutti erano stati decorati di qualche
magnifica medaglia brasiliana”.
L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD
Viene disciolto oggi il Corpo Italiano di Liberazione (CIL). Gli
Alleati, che l’hanno voluto accampano ragioni strategiche per lo meno
discutibili. Verrà sostituito da sei Gruppi di Combattimento.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
Sbarca a Bari un altro distaccamento della 92^ Divisione, al comando del
Colonnello Olivier Manston, e raggiunge Livorno per unirsi al 370°
Combat Team.
SETTORE CENTRALE
Continua
la lenta avanzata dei reggimenti (350° e 351°) dell’88^ divisione verso
i monti Battaglia e Carnevale.
Gli alleati arrivano a San Benedetto in Alpe località nel
versante forlivese dell’Appennino dopo il Passo del Muraglione.
Nella foto uomini del II° corpo d’armata polacco che attraversano il
Passo dei Mandrioli.
Raggiunti Marradi (FI) dopo il Passo della Colla, Palazzuolo sul
Senio (FI) e Covigliaio (FI) e conquistano inoltre Cignato, Salecchio,
Sant’Ilario e Scheggianico in provincia di Firenze e
Roncobilaccio in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in Castellabbate, Montebello, Monteguidi,
Passo dei Mandrioli, Spinello, Torre Pedrera, Torriana e Viserbella in
provincia di Forlì e in Pietracuta in provincia di Pesaro.
Storia Postale del 24 settembre
Nessun documento postale reperito con bollo di partenza in data odierna
lunedì 25 settembre 1944
SETTORE TIRRENICO
La I^ Div. corazzata cede completamente tutto il suo fronte, lungo una
ventina di chilometri, alla neo costituita e provvisoria 92^ Task Force,
il cui comando viene assunto dal Brigadiere Generale John E. Wood,
passandogli anche il proprio gruppo B.
Il III battaglione del 370° Combat Team raggiunge Borgo a Mozzano (nella
foto), mentre il I° battaglione si è spinto fino alla confluenza della
Lima col Serchio.
Gli alleati conquistano Borgo a Mozzano e Corsagna in
provincia di Lucca.
SETTORE CENTRALE
La 88^ divisione sta attaccando verso i monti Battaglia e Carnevale.
Nella foto i fanti britannici del Gordon Highlanders superano Marradi
(FI)
Gli alleati conquistano Bibbiana, Coniale, Pagliana, Palazzuolo
sul Senio e Peglio in provincia di Firenze e in Baragazza e
Serraglio in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Aspri combattimenti si svolgono sull’Uso nelle zone di Poggio Berni,
Camerano, Sant’Arcangelo di Romagna.
Gli alleati entrano in Igea Marina, San Vito di Rimini e Sant’Arcangelo
di Romagna in provincia di Forlì e in Pietramaura e Villa Nuova
in provincia di Pesaro.
Storia Postale del 25 settembre
Un piego del Comune di Campobello di Licata per S. Flavia affrancato con
una coppia del 0,25 AMGOT negli ultimi giorni di sua validità e una
cartolina da Napoli ad Agnana Calabra con visto censura ACS di Napoli.
martedì 26 settembre 1944
ALLEATI
Il New Deal per l’Italia ha alla sua origine dalla odierna dichiarazione
di Hyde Park, emanata da Roosvelt e da Churchill. Vi si ammette che
l’Italia “ha fatto il suo dovere” nei dodici mesi dopo l’armistizio e ha
dimostrato il desiderio di prendere posto tra le nazioni democratiche
delle Nazioni Unite. Quindi il governo italiano dovrà ormai avere
maggiori responsabilità e la Commissione Alleata di Controllo dovrà
diventare solo la Commissione Alleata e gli alti commissari – inglese e
americano – dovranno diventare ambasciatori a pieno titolo. La
presidenza della commissione andrà ad un civile e non più al comandante
supremo delle forze alleate. L’UNRRA invierà medicine ed altri aiuti
essenziali e si prenderanno delle iniziative per rimettere in sesto
l’economia italiana. Il Governo italiano sarà autorizzato a nominare
rappresentanti diretti a Londra e Washington.
DALLA LUOGOTENENZA: RELAZIONI CON L’ESTERO
Il Governo italiano dichiara nulli gli accordi di Monaco del 1938
riguardanti la Cecoslovacchia.
SETTORE TIRRENICO
Dopo
cinque giorni di scontri di scarso rilievo coi tedeschi, un plotone
brasiliano della 2^ compagnia del 6° reggimento, si porta nei pressi
della vetta del Monte Prana che è già stato teatro di
esplorazioni e scontri dei partigiani coi tedeschi. Pattuglie percorrono
in lungo e in largo il monte, costatandone l’abbandono da parte dei
tedeschi, i quali si sono ritirati anche dai monti Vallimono e Acuto,
rompendo il contatto. Monte Prana è costato ai brasiliani 5 morti e 17
feriti, mentre sono 31 i tedeschi catturati .
Barga (LU) viene sgomberata dai tedeschi (nella foto le rovine
dopo le battaglie).
Gli alleati raggiungono Bocconi (FO) sulla statale 67 dopo il
passo del Muraglione e conquistano Anchiano, Chifenti, Coreglia Antelminelli, Granaiola e
Lugliano in provincia di Lucca.
SETTORE CENTRALE
Per sfruttare il successo Clark utilizza l’88^ divisione che ha tenuto
di riserva, dirottandola da Firenzuola nella Val Santerno lungo la
strada che conduce a Imola. La sera, non sapendo che i partigiani hanno
inchiodato i tedeschi alle pendici settentrionali del monte Carnevale,
il 2° battaglione del 350° reggimento dell’88^, si dirige verso le
pendici meridionale del monte.
Gli alleati conquistano Bruscoli e Tirli in provincia di
Firenze; Campotizzoro e Pracchia in provincia di Pistoia e
Rasora in provincia di Bologna.
SETTORE
ADRIATICO
Gli alleati entrano in Bellaria (nella foto), Bocconi,
Camerano, Poggio Berni, Raggio e San Giovanni in Galilea in provincia
di Forlì.
Storia Postale del 26 settembre
Nessun documento postale reperito con bollo di partenza in data odierna
mercoledì 27 settembre 1944
SETTORE TIRRENICO
Pattuglie brasiliane si spingono in direzione di Stazzema (LU), del
Procinto e del Monte Piglione, a tre chilometri, questo, da Pescaglia.
Monte Croce, Passo delle Porchette e Monte Matanna sono occupati invece
dai partigiani che vi catturano diversi tedeschi, consegnati poi ai
sudamericani a Valpromaro.
Una pattuglia del II battaglione del 370° Combat Team entra in Bagni di
Lucca, il cui territorio è in questo giorno liberato dai partigiani che
impegnano le retroguardie tedesche al Pian della Rocca, presso le Due
Strade.
Gli alleati conquistano Bagni di Lucca, Benabbio, Gemignano, Querceta e
Vallecchia in provincia di Lucca.
SETTORE CENTRALE
Con un’avanzata di 25 chilometri l’88^ divisione (II Corpo) è giunta
davanti a Castel del Rio dove viene arrestata da forti contrattacchi
tedeschi a circa 16 chilometri da Imola (BO).
Gli alleati conquistano Castiglion dei Pepoli, Moranuccio e Valsalva
in
provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone in
provincia di Forlì.
Storia Postale del 27 settembre
SUD – Da “Il Corriere di Firenze”:
giovedì 28 settembre 1944
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “(…) Il capo di stato maggiore è venuto a chiedermi che cosa
pensi della proposta (appoggiata dal generale G. Clark) di spostare a
Roma o il 31 dicembre o il 1° gennaio la sede del quartier generale
alleato. La ragione a favore è che durante l’inverno le condizioni di
vita dei soldati si fanno durissime. Molte migliaia di loro stanno sotto
le tende o in baracche di legno e poi in pratica non hanno possibilità
di divertirsi o di svagarsi. Caserta, infatti, è una cittadina, con un
solo cinema ecc. ed è a ben venti miglia da Napoli.
D’altro canto, indovino che si faranno grandi obiezioni all’insediamento
del quartier generale alleato in una capitale straniera. (Già ad Algeri
la cosa ci aveva creato molti guai). L’area di competenza del quartier
generale alleato è ben più vasta della sola Italia e se stiamo a Napoli,
il comando unico nel settore del Mediterraneo ha senso, ma se stiamo a
Roma, si darà l’impressione di far prevalere l’aspetto italiano delle
nostre operazioni e il generale Wilson sarà continuamente molestato dai
membri del governo italiano e dei rappresentanti del Vaticano. Ad ogni
modo, ho caldamente invitato il generale Gammell a non inviare la
proposta ai capi di stato maggiore riuniti senza avere prima sondato che
cosa ne pensi Londra. Il mio istinto mi dice che il primo ministro sarà
decisamente contrario.
Alle undici e mezzo, colloquio con il comandante supremo. Oliver Leese
lascia l’ottava armata per andare a comandare le forze armate in Asia
(quelle del generale sir George Giffard). E’ una grossa perdita. Al suo
posto verrà Dick McCreery. Meno male, che Alex lo apprezza (infatti,
McCreery è stato suo capo di stato maggiore in Tunisia). Il generale
Wilson mi ha anche informato di dover partecipare domani a Roma ad un
incontro per discutere con Myron Taylor, l’arcivescovo Spellman e altre
personalità ecclesiastiche e l’ambasciatore Kirk, gli aiuti
assistanziali per l’Italia. La cosa ha degli aspetti insidiosi e ho
inviato al generale in merito un appunto. (…)”.
ALLEATI
Nella foto, da sinistra, il generale Mark Clark in visita nell’Appennino
centrale, il generale Coulter, comandante della 85^ divisione, il gen.
Keyes del II corpo d’armata, il sindacalista italo – americano Luigi
Antonini e il colonnello della Air Force USA Junius Smith.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“I giornali di ieri hanno pubblicato le dichiarazioni di Churchill e di
Roosvelt riguardanti l’Italia. I due statisti hanno permesso l’invio di
un rappresentante diplomatico italiano a Londra e a Washington. Durante
il Consiglio dei ministri del giorno 26, Bonomi ha tentato di puntellare
la sua traballante compagine ministeriale facendo un discorso con il
quale ha invitato i sei partiti del C.L.N. a stringersi intorno al
governo e a sospendere ogni polemica per dedicarsi con tutte le loro
forze alla ricostruzione nazionale. Ha dichiarato che ogni decisione di
carattere sociale e politico dovrà essere rimandata a quando gli
italiani potranno liberamente esprimere la loro volontà. Durante il
Consiglio dei ministri è stato pure considerato decaduto l’accordo di
Monaco e ciò porterà a un ravvicinamento dell’Italia con il popolo
“ceco”.
Il sottosegretario di Stato agli Esteri ha fatto alcune dichiarazioni
alla stampa, fra l’altro ha detto che il governo italiano non esclude la
possibilità di dichiarare guerra al Giappone e di inviare un corpo di
spedizione in Estremo Oriente”.
DALLA LUOGOTENENZA
Compare oggi su “Il Corriere di Firenze” questo articolo:
SETTORE TIRRENICO
La manovra tedesca di questi giorni tende all’arroccamento su posizioni
montane facilmente difendibili, con l’abbandono di qualche chilometro di
territorio superfluo. Della 42^ Divisione Jager: il II/25° si sta
ritirando verso la zona di Castenuovo Garfagnana; il I°/25° si trova in
Alta Versilia e in Garfagnana, schierato dalle Panie fino alla zona di
Vergemoli; elementi del 40° reggimento sono segnalati a cavaliere del
fiume Serchio, tra Gallicano e Barga; artiglierie della divisione sono
piazzate a nord di Castelnuovo.
A fine giornata, il generale Zenobio da Costa, comandante del
distaccamento FEB (Forza di Spedizione Brasiliana) riceve dal IV Corpo
l’ordine di avanzare in direzione di Castelnuovo Garfagnana, lungo il
corso del Serchio, mantenendo il contatto con la 92^ Task Force,
un’unità neo costituita.
I tedeschi fanno saltare il ponte ferroviario che attraversa il fiume
Corsonna nei pressi dell’Arsenale a Barga (LU).
Gli alleati conquistano Brandeglio, Casalbasciana, Casoli,
Cocciglia, Controne, Crasciana e Fabbriche in provincia di Lucca.
SETTORE CENTRALE
L’88^ divisione (II Corpo) conquista Castel del Rio (BO) e, con il
decisivo aiuto di una brigata partigiana, il sovrastante monte
Battaglia, poi viene arrestata da forti contrattacchi tedeschi a circa
16 chilometri da Imola (BO). Raggiunto il Passo della Raticosa.
Gli alleati conquistano Belmonte, Bordignano, Caburaccia e
Pietramala in provincia di Firenze e Lagora e Villa Ranuzzi in
provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
L’VIII Armata attraversa il fiume Uso e raggiunge il Fiumicino ormai in
piena.
Gli alleati entrano in Fiumicino, San Cassiano e Santa Sofia
in provincia di Forlì, Montefotogno e Uffogliano in provincia di
Pesaro.
Storia Postale del 28 settembre
Un piego del Comune di Grottaferrata per il Comune di Castrocielo (FR)
vistato dalla censura con ACS di Roma. A fianco una cartolina privata da
Napoli a Bari con visto ACS di Napoli.
venerdì 29 settembre 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“La stampa dà ampio rilievo alle dichiarazioni di Churchill ai Comuni.
In complesso, il Premier britannico ha avuto espressioni favorevoli per
l’Italia. Il suo tono è sempre però quello del maestro che riprende lo
scolaro discolo. Trovano largo posto sulla stampa anche i commenti alle
dichiarazioni di Visconti Venosta. I partiti estremisti dichiarano di
essere contrari all’invio di truppe italiane in Estremo Oriente. Il
Partito Liberale, invece, appoggia l’iniziativa e dice che il gesto ci
riporta alla spirito della guerra di Crimea. Tutti questi progetti
lasciano perplessi poiché sarebbe necessario che prima di arrivare a
decisioni del genere, i governanti richiedessero da parte degli alleati
una esplicita dichiarazione di alleanza e l’impegno della restituzione
dei prigionieri. Strano è senza dubbio l’atteggiamento degli
angloamericani: si sono sempre opposti alla ricostruzione dell’Esercito
in Patria e autorizzano o pretendono che i nostri uomini vadano a morire
in Oriente”.
SETTORE TIRRENICO
Il
III/6° brasiliano si porta sulla destra del distaccamento, col compito
primo di sostituire III/370° negro presso la Foce di Pedogna e sulla
linea Pescaglia – Roncato. A sera, con l’artiglieria tedesca sempre
attiva, gli elementi avanzati hanno raggiunto la linea generale Stazzema
– Fornoli
A Barga, abbandonata dal 26, rientra una pattuglia tedesca in
cerca di pane. Alcuni elementi si mettono a sparare sui civili che
stanno cercando di riparare l’acquedotto (nella cartina la zona di
Barga).
Gli alleati conquistano Limano, Lucchio e Vico in provincia di
Lucca.
SETTORE CENTRALE
Le vaste distruzioni stradali operate dai tedeschi e la pioggia stanno
rallentando le operazioni e Clark è costretto a ordinare una breve
pausa, anche per riorganizzare i reparti, provati dalla resistenza
nemica.
Gli alleati conquistano Popiglio in provincia di Pistoia;
Piano di Voglio e Sparvo in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Gli alleati sono a 13 km da Cesena e a 18 da Imola.
Oggi entrano in Alessio in provincia di Forlì.
Storia Postale del 29 settembre
Cartolina del Comune di Catania per il Comune di Santa Venerina. Uso del
valore Imperiale
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