martedì 10 ottobre 1944
DALLA LUOGOTENENZA: ATTIVITÀ DEI PARTITI
Le enunciazioni dottrinali che il partito comunista cerca di fare
assimilare ad ogni militante sono semplici e chiare. Verso i cattolici,
il PCI modenese fissa oggi in questi termini il proprio atteggiamento: “Nei
rapporti con i cattolici bisogna che tutti i compagni e soprattutto i
dirigenti compiano uno sforzo inteso per eliminare dal proprio
orientamento e dal proprio modo di pensare ogni forma di settarismo.
Molti compagni e compagne pongono i cattolici sullo stesso piano dei
nemici e perciò diffidano di essi e in molti casi si contrappongono ai
cattolici in una posizione di lotta. E’ assolutamente errato porre i
cattolici sullo stesso piano dei nemici poiché i contadini, gli operai,
le donne, i giovani cattolici e anche i sacerdoti hanno combattuto il
fascismo fin dal suo sorgere e ora sono al nostro fianco. Essi hanno
avuto i loro martiri, i loro fucilati, i loro impiccati come noi, perciò
meritano la nostra stima e la nostra fiducia. Nelle conversazioni con i
cattolici, i compagni devono evitare di scendere in polemica sulla fede
e sulla convinzione religiosa. Noi dobbiamo discutere con loro i
problemi dell’insurrezione e della democrazia progressiva che sono le
basi dell’unità popolare in questo momento. Noi siamo per la libertà
religiosa e per il rispetto di tutte le convinzioni; domandiamo il
rispetto delle convinzioni nostre. Noi non vogliamo che le pubbliche
istituzioni divengano armi antireligiose, come non vogliamo che la
religione possa divenire strumento per un’azione reazionaria di
divisione del popolo”.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“I giornali riportano un’intervista concessa da Bonomi al corrispondente
del “New York Times” sulla questione delle colonie, a proposito del
discorso di Eden ai Comuni. Bonomi fa un parallelo fra la nostra
situazione e quella romena e indirettamente accusa il governo sorto dopo
il 25 luglio 1943 di non avere preso subito posizione contro la
Germania. O Bonomi non conosce bene la situazione di quei giorni o non è
in buona fede. La data del 25 luglio non era stata fissata in
precedenza. Era si prevista una defenestrazione di Mussolini ma gli
eventi precipitarono. Del resto a quell’epoca non erano ancora stati
presi accordi con gli alleati e gli alleati, dal canto loro, non erano
pronti a darci una mano per liberarci dai tedeschi”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte un violento bombardamento provoca le prime vere rovine nel
centro di Verona.
SETTORE TIRRENICO
Reparti brasiliani tentano vanamente di arrivare a Treppignana, a
Sommacolonia e a Renato. Dopo gli attacchi falliti nei
giorni precedenti, condotti sempre con la luce del giorno, viene decisa
un’azione notturna. Durante la notte sul 10, una compagnia del I°
battaglione negro muove in avanti, tutti gli ufficiali in testa, sotto
la pioggia che continua a battere insistente. Superati senza opposizione
i primi fili spinati sulle pendici del Monte di Ripa e raggiunta la
posizione di partenza per l’attacco, i tedeschi iniziano a sparare nella
loro direzione. Probabilmente è un tiro prudenziale, alla cieca; di
sicuro si tratta di un paio di fucili e di una mitragliatrice ma tutta
la compagnia si ritira precipitosamente giù per le piane e
precipitosamente riattraversa il fiume Versilia nonostante gli sforzi
degli ufficiali per trattenerla.
Un importante comando tedesco si insedia a Filicaia.
SETTORE CENTRALE
Il Corpo USA inizia una nuova fase di attacchi in direzione di
Bologna, ma sia nel settore di Monterumicini (dove è da giorni impegnata
la 34^ divisione), sia in direzione di Livergnano, sia infine, nei
pressi del Monte delle Formiche, i risultati sono scarsi.
Gli alleati conquistano Bibulano, Quinzano, San Benedetto del
Querceto, Sassoleone e Scanello in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Con la caduta di Spaccato ad opera della 10^ divisione indiana (V
Corpo brit.) termina la difesa tedesca lungo il Rubicone: la 46^
divisione conquista Longiano e La Crocetta; anche la 1^
divisione canadese si appresta ad attraversare il corso d’acqua a
Savignano di Romagna. Oltre a Longiano viene conquistato anche
Roncofreddo in provincia di Forlì.
Storia Postale del 10 ottobre
Una lettera da Allumiere
(RM) per un prigioniero italiano negli Stati Uniti. Censura alleata
U.S.Censorship Passed. A fianco una cartolina postale Vinceremo da 0,30
usata nel distretto nella giusta nuova tariffa in atto dal 1° di
ottobre. Visto censura ACS di Napoli.
mercoledì 11 ottobre 1944
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nuovo bombardamento notturno sul centro di Verona. Anche il
carcere degli Scalzi viene dichiarato pericolante ed inabitabile.
SETTORE TIRRENICO
Il distaccamento brasiliano avanza in forze per assicurarsi il controllo
della linea Gallicano – Barga e fra le 10 e le 10,30 fa, finalmente, il
suo ingresso a Barga. Purtroppo, fino alla fine di ottobre, la
città sarà bersaglio di innumerevoli colpi di cannone e mortaio tedeschi
per ben 12 giorni su 20.
SETTORE CENTRALE
Il II corpo USA attacca lungo l’argine di Livergnano, a Monte delle
Tombe, alla Cresta Gesso, al Monte Battaglia sulla sinistra del fronte
cui operano le divisioni della V^ Armata. Gli attacchi sono rallentati
perché i tedeschi hanno creato un caposaldo di ogni anfratto e di ogni
altura.
Gli alleati conquistano Abetaia, Cuviolo, Gaggio Montano,
Grecchia, Lissano, Marano, Mattei, Querciola, Riola di Vergato, Rocca
Corneta e Rocchetta in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
La
10^ divisione indiana e la 46^ divisione inglese (V Corpo)
continuano ad avanzare verso il fiume Savio e la città di Cesena,
conquistando le alture ad est del fiume Rubicone. La 1^ divisione
canadese (1° Corpo) allarga la testa di ponte oltre il fiume avanzando
lungo la statale 9 fin quasi a Rigossa. La 2^ divisione neozelandese
stabilisce due teste di ponte oltre il Rubicone, a nord di Savignano,
senza incontrare opposizione e, nella notte sul 12, conquista Gatteo
a Mare (FO).
Gli alleati entrano anche in Fantella, Linaro, Quercidano,
Rivoschio, San Romano, San Zeno, Schiazzano e Taibo in provincia di
Forlì.
Nella foto soldati alleati a Roncofreddo il giorno dopo la sua
conquista
Storia Postale dell’11 ottobre
Lettera semplice da Barletta a Roma censurata a Bari (vedi fascetta con
3-R) con bollo a ponte non leggibile. A fianco una cartolina postale
Vinceremo inviata da Palermo a Bari dove fu tassata per 0,60 in quanto
carente di 0,30 perché fuori distretto. Il mittente non aveva tenuto
conto delle nuove tariffe raddoppiate.
giovedì 12 ottobre 1944
DALLA LUOGOTENENZA: NOTIZIE DALL’INTERNO
Roma – Al processo contro l’ex governatore della Banca d’Italia,
Azzolini, il pubblico ministero Di Vella chiede la pena di morte. La
sentenza sarà di trent’anni di reclusione. L’alto commissario per
l’epurazione, conte Sforza, commenta: “Il delitto Azzolini è parso
così grave da meritare la pena di morte, ma nell’Italia, dove la
giustizia è sovrana, la Corte è l’opposto del Tribunale fascista di
infausta memoria”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “(…) Alle cinque e mezzo, ho incontrato Marris (inglese)
e Mitchell e Jackson (americani) giunti da Washington passando per
Londra: Sono membri del CCAC (Combined Civil Affair Committee) che è poi
di fatto un sottocomitato del CCS (Combined Chiefs of Staff). La loro
missione è quella di attuare una sorta di New deal per l’Italia (il New
Deal per l’Italia ha alla sua origine la dichiarazione di Hyde Park,
emanata da Roosvelt e da Churchill il 26 settembre), ma in realtà mi è
sembrato che non sapessero bene che cosa occorra fare o quale organismo
occorra per attuare il loro obiettivo.(…)”.
SETTORE TIRRENICO
Riorganizzate le file della compagnia del I° battaglione negro
dissoltosi durante l’attacco al Monte di Ripa nella notte sul 10, gli
ufficiali non riescono a far muovere per un altro tentativo più di una
trentina di uomini. La Canala rimane così un sogno per gli
americani, anzi un incubo.
SETTORE CENTRALE
Unità del IV Corpo tentano, per l’ennesima volta, di conquistare
la cima del Monte Cavallara, ma ne vengono ancora respinti: gli attacchi
nel settore vengono sospesi. Anche un nuovo attacco della 91^ divisione
USA (II corpo) a Livergnano, a circa 20 km da Bologna, viene respinto.
L’88^ divisione USA raggiunge la Cresta Gesso.
Gli alleati conquistano Anconella, Barbarolo, Bisano, Montorio e
Poggiolo in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Le divisioni del V Corpo premono dal Rubicone verso il fiume Savio e
Cesena: la 10^ divisione indiana avanza sul fianco sinistro del V Corpo
britannico verso il Monte dell’Erta, a est del Savio; sue unità
attraversano il Rubicone. Attaccando a nord del Rubicone, sul fianco
destro del fronte del V Corpo, la 46^ divisione conquista Casale. La 4^
divisione e la brigata greca ricevono l’ordine di spostarsi in Grecia.
Gli alleati entrano anche in Bareto, Mercato Saraceno, Monte
Leone, Monte Sasso, Paderno e San Damiano in provincia di Forlì.
Storia Postale del 12 ottobre
Lettera
semplice da Alanno (PE) a Pescara, affrancata in eccesso di 0,05 fu
vistata con ACS di Pescara.
venerdì 13 ottobre 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Il governo inglese smentisce le dichiarazioni di Eden sulle nostre
colonie. Gli americani promettono grandi aiuti ma è probabile che questa
offerta di aiuti faccia parte della campagna di propaganda in vista
delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Roosvelt cerca
il voto dei cittadini americani di origine italiana”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Colpiti gli scali ferroviari di Verona e il porto di Trieste. Nella
notte sul 13, 70 aerei del 208° Group della RAF attaccano obiettivi non
precisati di Bronzolo (BZ).
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
Unità della 6^ divisione corazzata avanzano nel settore di Grizzana (a
circa 30 km a sud – ovest di Bologna) impadronendosi, dopo alcuni
attacchi falliti, del Monte Stanco e di Bombiana. La resistenza tedesca
attorno a Livergnano comincia a dare segni di cedimento sotto
l’offensiva della 91^ div. (II Corpo USA) e i bombardamenti aerei e
terrestri. Gli americani conquistano Quota 603 e l’abitato di Casalino,
a nord – ovest di Livergnano. Reparti dell’88^ divisione, durante la
notte sul 14, attraversano il fiume Sillaro, a ovest di Quota 339.
Conquistate: Bombiana, Borgo Bisano, Castagneto e Monterenzio
in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
Unità della 46^ divisione entrano in Carpineta (FO).
Conquistate anche: Casale, Cella, Massa, Montegelli, Montiano e
Rontagnano sempre in provincia di Forlì e San Pietro in
Vincoli(RA).
Storia Postale del 13 ottobre
Prima data d'uso nota 13.10.44 del
Roma (Imperiale senza fasci) filigrana corona £.1,00 violetto (519)
Decreto Ministeriale 18.12.44 n° 473 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale
n°20 del 15.02.45.
Scadenza validità postale 30.06.46
In uso singolo, fino al 31.03.45, questo valore corrispondeva
alla tariffa lettera fuori distretto o lettera doppio porto nel
distretto. Durante il periodo tariffario compreso fra il 01.04.45 e il
31.01.46 corrispondeva all'affrancatura per la fattura commerciale, per
la lettera nel distretto e per la lettera fuori distretto a tariffa
ridotta (indirizzata a militari e fra comuni); in questo stesso periodo
ma fino al 30.06.45 venne usato al Nord (territorio ex-RSI) con le
stesse possibilità di impiego del periodo precedente. Nel periodo
tariffario successivo, limitatamente alla data della scadenza della sua
validità (01.02.46 - 30.06.46), questo valore, sempre in uso singolo,
poteva servire alla affrancatura di corrispondenza di carta puntinata
per ciechi, stampe, cartolina postale nel distretto a tariffa ridotta
(uso molto improbabile ma non impossibile), cartolina illustrata sola
firma, partecipazioni, stampe augurali e cedole di commissione libraria.
Considerazioni sulla sua diffusione.
Data la difficoltà di individuazione della filigrana quando il
francobollo è applicato su documento e dato che meno di due mesi dopo
(prima data presunta 04.12.44) veniva emesso il suo gemello senza
filigrana, ancora meno individuabile, risulta molto difficile poter
localizzare l'uso di entrambi.
Comunque si può presumere che questi due valori siano stati distribuiti
solo al Centro-Sud anche perché al momento della liberazione del Nord
venne emesso il terzo Roma, il filigrana ruota.
E' evidente pertanto che trovare un filigrana corona al Nord deve
ritenersi abbastanza raro o casuale (personalmente ho individuato un
solo valore usato a Padova)
Possibili abbinamenti con gli altri valori della Luogotenenza:
- con gli altri valori da 1,00 dovrebbe essere possibile trovarlo
gemellato con gli altri due Roma (522 e 531) e, statisticamente,
non con i due Novara (528 e 540).
- con gli altri valori si può trovare normalmente con tutti i Roma e i
Sovrastampati; con i due "piccoli" Novara da 0,15 e 0,35 (526 e 527)
solo in Lombardia; con i Novara 0,10 e 0,60 (536 e 539) in
Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto; con il 0,20 Novara (537) e
il 0,50 Novara (538) in Lombardia e in Emilia-Romagna; con il
2,00 Novara (541) solo in Lombardia mentre con il 10,00 Novara,
che comparve sulla "scena" nel tardo marzo 1946 e per il quale, vista la
scarsa quantità reperibile su documenti postali, è impossibile
individuarne la reale diffusione e quindi il suo possibile abbinamento
come localizzazione sul territorio.
La prima data presunta del 13.10.44 ormai
considerata come "consolidata" è in realtà conseguente ad una mia
segnalazione basata su di un rilevamento da una missiva esposta da un
collezionista napoletano alla Esposizione Internazionale di Roma del
1985.
Allora non ebbi la possibilità di verificare il documento anche sul
retro per una eventuale conferma a tale data dal timbro di arrivo.
Deve inoltre aggiungersi che sarebbe più che plausibile la distribuzione
agli Uffici Postali della prima serie Roma (0,30; 0,50; 0,60 e 1,00) fin
dai primi di ottobre in quanto sembravano emessi apposta per sopperire
alle nuove tariffe del secondo periodo tariffario: cartolina e lettera
nel distretto e fuori distretto. Erano anche i primi quattro valori che,
al Centro-Sud eliminavano i fascetti laterali pur mantenendo in ben tre
valori su quattro il volto del Re ancora accettato in quella parte di
Italia.
Lettera
semplice regolarmente affrancata 1,00 da Lecce a Roma.
sabato 14 ottobre 1944
ALLEATI
A Washington il presidente Roosvelt annuncia di avere approvato i vari
provvedimenti predisposti dai ministeri degli Esteri, del Commercio e
della Guerra e già preannunciati, per dare all’Italia un concreto aiuto
economico. Egli conclude:
“E’ nostro interesse che l’Italia possa contribuire, al massimo delle
sue possibilità, al raggiungimento della vittoria finale. Mentre il
compito del ritorno dell’Italia alla sua posizione di nazione libera,
indipendente, ed autonoma spetta in primo luogo allo stesso popolo
italiano, è anche nostro interesse che ad esso, se deve essere messo in
grado di aiutarsi sa sé, venga concessa l’opportunità di procacciarsi e
di pagarsi i beni di cui necessita e che noi siamo in grado di dargli”.
La dichiarazione del presidente americano è seguita di poche ore dalla
risposta che il governo inglese fornisce alla nota di Cordell Hull,
concernente appunto la necessità di aiutare l’Italia e riprendere con il
nostro governo normali relazioni diplomatiche.
“L’opinione pubblica inglese”, risponde Anthony Eden (nella
foto), “reagirebbe nel modo più sfavorevole a un annuncio,
nell’attuale stadio della guerra, di qualunque intenzione di riassumere
in pieno le relazioni diplomatiche col governo italiano. Non si
capirebbe come le relazioni diplomatiche già pienamente sbocciate tra
gli Alleati e l’Italia siano compatibili con l’esistenza di un regime
armistiziale: di già il pubblico britannico considererebbe
pregiudizievole alla dignità del Re se egli avesse da indirizzare una
lettera credenziale al capo di uno Stato con cui è legalmente ancora in
guerra. Sarebbe curioso, per dire di meno, accreditare ambasciatori in
Italia mentre si rifiuta di accreditarli presso il governo francese di
Parigi. Il precedente italiano darebbe origine a proteste del Belgi,
della Romania e d’altri”.
Il governo americano trova irrefutabili gli argomenti britannici, ma più
irrefutabile – come replica a Londra – il bisogno di favorire in Italia
lo sviluppo di un governo democratico: in realtà gli elettori italo –
americani stanno alle calcagna di Roosvelt.
L’Unione Sovietica invece aderisce prontamente all’invito di Roosvelt, e
annuncia che provvederà ad elevare al grado di ambasciatore il suo
ministro a Roma. Rispondono favorevolmente anche tutte le repubbliche
sudamericane.
PER LA MANCATA DIFESA DI ROMA
Si insedia a Roma la commissione d’inchiesta per la mancata difesa di
Roma. Presidente il sottosegretario alla guerra, il comunista
avvocato Mario Palermo (saranno interrogate complessivamente 77 persone:
Badoglio, 25 generali, 30 ufficiali superiori, 7 ufficiali inferiori,
Bonomi (presidente del Consiglio), un ministro della Real Casa, un
diplomatico e tre civili).
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Il generale Infante viene a Raito a portare i salvacondotti alleati par
il Re e la Regina”.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE
CENTRALE
La 6^ divisione corazzata sudafricana entra a Grizzana (BO). Nel
settore di Livergnano, la 91^ divisione avanza conquistando Querceto
e provocando l’abbandono dell’abitato di Livergnano (BO) da parte
dei tedeschi.
Gli alleati conquistano anche in Pardella, Piandisetta e Trasasso
in provincia di Bologna.
SETTORE ADRIATICO
La 78^ divisione (XIII Corpo britannico dell’VIII Armata) prosegue gli
attacchi verso il Monte La Pieve. Il II Corpo polacco viene spostato nel
settore del X Corpo britannico e delle forze che operano sul fianco
sinistro dell’armata, con l’ordine di avanzare in direzione di Forlì. IL
V Corpo occupa le alture ad est del fiume Savio. Nella notte sul 15 ,
elementi della 2^ divisione polacca entrano a Sant’Angelo (FO).
Gli alleati entrano anche in Bacciolino, Boratella, Montenovo,
Roversano, Santa Maria Riopetra e Sorrivoli in provincia di Forlì.
Storia Postale del 14 ottobre
Cartolina postale 0,30 inviata da Castelmola (ME) a Taormina (ME) dove
fu tassata per 0,60 con un valore 0,50 PM e un 0,10 Imperiale usati come
segnatasse. Tutto regolare, sì, ma troppo bella per essere vera. Il
signor Francesco Raia, probabile ufficiale postale, costruì altre “opere
d’arte” simili. Bella, rara, pulita e sicuramente originale la cartolina
da 0,60 Posta Aerea inviata da Firenze a La Maddalena (SS). Bollo a
ponte di censura 8714 della Stazione di Firenze.
domenica 15 ottobre 1944
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Il governo ungherese chiede l’armistizio agli alleati. Si prevede una
reazione da parte dei tedeschi”.
SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
SETTORE CENTRALE
La 6^ divisione corazzata sudafricana prosegue l’avanzata nel
settore di Grizzana. Si consolidano le posizioni della 91^ divisione
americana (II Corpo) a sud di Livergnano.
Gli alleati conquistano Savazza e Veggio in provincia di
Bologna.
SETTORE ADRIATICO
La
4^ divisione e la brigata greca iniziano il trasferimanto verso la loro
nuova destinazione: la Grecia. La 2^ divisione polacca (I° Corpo
canadese) libera Gambettola (FO).
Nella foto truppe neozelandesi che attraversano lo Scolo Rigosa verso
Gambettola (FO).
Gli alleati entrano anche in Bora, Borello, Gallo e Luzzara in
provincia di Forlì.
Storia Postale del 15 ottobre
Un biglietto postale da 0,50 adeguato alle nuove tariffe con un 0,50
Lupa di Bari aggiunto. Da Santarcangelo (PZ) a Bari.
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