domenica 27 agosto 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Un organizzato rastrellamento da parte dei tedeschi nella Repubblica
Partigiana di Torreglia non ottiene sostanziali risultati. I gruppi
partigiani che riescono a sganciarsi riprenderanno, in settembre,
posizione sui luoghi precedentemente presidiati creando così la seconda
Repubblica di Torreglia che avrà vita fino all’inizio di dicembre.
Continua l’azione di rastrellamento delle tre divisioni fasciste nella
Val Trebbia.
Notevoli forze tedesche attaccano la Formazione partigiana Valanga
sull’Alpe di Sant’Antonio. Diciannove partigiani perdono la vita.
Si concludono i feroci rastrellamenti (iniziati il 20) da parte
della 10^ divisione, delle SS di Niedermayer, dei reparti ucraini e
delle brigate nere di Traviso e Vicenza sul massiccio del Monte
Grappa. 603 patrioti e civili sono morti in combattimento (tra i
quali dieci studenti della facoltà di medicina dell’Università di
Padova), 171 uomini sono stati catturati e impiccati, 800 deportati in
Germania. I paesi di Borso del Grappa, Crespano e Pederobba sono
stati dati alle fiamme.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
La brigata partigiana “Maiella” ingaggia battaglia con i tedeschi
per conquistare l’abitato di Pesaro.
Val d’Ossola – Continuano la azioni partigiane nella zona.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Bologna – A Lizzano in Belvedere i partigiani
attaccano una colonna tedesca in ritirata nella località Casa Berna. Per
rappresaglia le case della borgata vengono date alle fiamme e gli
abitanti, ventinove persone in tutto, rinchiuse in un edificio e uccise
a fucilate.
Provincia di Forlì – A Branzolino insieme a un gruppo di
militi fascisti, i tedeschi impiccano in località Prati della Minarda
tre partigiani dei Gruppi di azione Patriottica (GAP).
Provincia di Lucca – A Vallebuia il civile viareggino Amos
Rossi viene falciato da una mitragliata tedesca.
Provincia di Pisa - A Filettole, le SS, nel corso di vari
rastrellamenti, catturano un centinaio di uomini per conto
dell’organizzazione Todt. Oggi ne fucilano un gruppo di 37 e ne gettano
i cadaveri alla rinfusa nella fossa di Laiano.
Provincia di Ravenna – A Bagnacavallo a puro scopo
intimidatorio i tedeschi fucilano a villa Rosetta tre ostaggi, tutti
originari di Predappio, prelevati dalle carceri di Ravenna.
Storia Postale del 27 agosto
Non reperito alcun documento passato per posta in data odierna
lunedì 28 agosto 1944
RELAZIONI CON L’ESTERO
Al fine di poter dare un'assistenza consolare ai cittadini italiani del
Nord residenti in Svizzera parte oggi per Zurigo il Console Gigli con
l'incarico di aprire questo servizio.
MUORE
MAFALDA DI SAVOIA
Mafalda di Savoia viene sottoposta ad una operazione per l’amputazione
del braccio ferito e muore poche ore dopo.
Sarà seppellita in una bara rintracciabile solo dal numero 262, e grazie
all’audacia degli altri prigionieri italiani, saputo della presenza
della principessa nel campo, sarà recuperata e riconsegnata alla
famiglia.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – A Massarosa Giancarlo Taddei e Ciro
Bertini cadono in un’imboscata di SS che li eliminano a colpi di pistola
sul sentiero tra Chiatri e Gualdo.
Provincia di Udine - I corpi carbonizzati delle 33 vittime
dell'eccidio di Torlano di Nimis vengono sotterrati in una fossa
comune.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Continua la battaglia fra i partigiani della “Maiella” e i
tedeschi in Pesaro.
Val d’Ossola – Continuano la azioni partigiane nella zona.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continua l’azione di rastrellamento delle tre divisioni fasciste nella
Val Trebbia.
Storia Postale del 28 agosto
Una lettera assicurata e una raccomandata espressa doppio porto. Miste
di Imperiali e Monumenti Distrutti.
Lettera
non affrancata da Alano del Piave (BL) a Padova, dichiarata da tassare
all’arrivo dove lo fu diligentemente e per il doppio della affrancatura
dovuta con l’uso, in evidente mancanza di segnatasse, con un 1,00
Imperiale annullato con la T.
martedì 29 agosto 1944
DELLA BRIGATA NERA EMILIO PICOT (AOSTA)
Continua l’atteggiamento critico della GNR della provincia di Aosta nei
confronti della brigata nera. Ai commenti del 3 e del 17 agosto, altri
dettagli vengono aggiunti oggi:
“La nomina del comandante la “Brigata Nera” (ingegner Guseppe Berio),
sollecitata dalle autorità locali, non ha riscosso l’unanime consenso da
parte dei fascisti. La “Brigata Nera” si va costituendo tra molte
difficoltà. Vi hanno aderito soltanto pochi fascisti e legionari del
battaglione “Moschettieri delle Alpi”.
DELLA MORTE DI MAFALDA
Weimar – Il corpo di Mafalda di Savoia viene sepolto nella fossa n° 262
del cimitero locale con l’epigrafe “una donna sconosciuta”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Val d’Ossola – Continuano la azioni partigiane nella zona. Dopo
la resa dei fascisti a Baveno, dopo tre giorni di assedio, si arrende ai
partigiani anche il presidio tedesco. Una resa a patto di essere mandati
in Svizzera che viene accettata dai partigiani. L’attacco partigiano
coinvolge anche la Valle del Sempione dove cadono i presidi di Iselle,
Varzo, Crevola d’Ossola.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continua l’azione di rastrellamento delle tre divisioni fasciste nella
Val Trebbia.
Inizia oggi un violento rastrellamento delle SS italiane nell’alta
valle
di Susa (in provincia di Torino), nel corso del quale vengono catturati
i partigiani Luigi Bouch, Guy Beltramo, Alessandro Leggiard, Niero
Tibaldo e Loris Tallia Galoppo. I primi due vengono portati al
Sestriere, percossi con un nerbo di bue e poi trascinati per la
montagna, legati con una corda al collo, alla ricerca delle armi
interrate dai ribelli.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Arezzo – In date imprecisate fra il 3 di agosto ed
oggi, i tedeschi della 114^ divisione cacciatori, che il 31 luglio
avevano occupato una nuova posizione difensiva a pochi chilometri a nord
di Sansepolcro, hanno compiuto 12 azioni di rappresaglia nella
zona uccidendo 29 uomini e 10 donne.
Provincia di Bologna - A Gaggio Montano una formazione
partigiana bolognese attacca una colonna tedesca presso Monte Belvedere,
in località Ranchidoso. Per rappresaglia i nazifascisti uccidono
71 persone, poi bruciano i loro corpi e le case della zona.
Provincia di Modena – A Ospitaletto i tedeschi impiccano
sei giovani.
Provincia di Novara – A Premosello Chiovenda, per
rappresaglia a uno scontro a fuoco in cui hanno avuto un morto e alcuni
feriti, i tedeschi massacrano a pugnalate la proprietaria del locale
albergo Proman, uccidono in piazza il proprietario della trattoria Del
Ponte, fucilano un vecchio sordo che sta raccogliendo delle mele, fanno
saltare una casa con la dinamite, sotto le cui macerie muore una donna.
Poi distruggono completamente altre sette case, ne incendiano altre
tredici e bruciano trentacinque stalle con dentro il bestiame. Alla fine
saccheggiano sistematicamente numerosi alloggi. La rappresaglia è stata
effettuata da truppe della Marina tedesca appartenenti al Marine Einsatz
Kommando 80.
Provincia di Pisa - A Filettole, le SS, che hanno già
passato per le armi un primo gruppo di uomini rastrellati il 27, ne
fucilano oggi altri 25, fra cui due sacerdoti, e li gettano in una fossa
comune nei pressi di Ripafratta. Altri nove vengono soppressi a
Vecchiano.
Provincia
di Vicenza – A Malga Zonta un gruppo di partigiani catturati
dai nazifascisti vengono fucilati.
Nella foto il gruppo poco prima della esecuzione con, indicato da
una freccia, il comandante Bruno Viola detto “Marinaio”, medaglia d’oro
alla memoria.
A Marano Vicentino di notte, la polizia tedesca, fucila il civile
Marco Citton sulla pubblica via.
Storia Postale del 29 agosto
Una cartolina illustrata espressa in eccesso di tariffa (erano
sufficienti 1,55 = 0,30 di cartolina fuori distretto + 1,25 di espresso)
e un piego di ospedale come manoscritti raccomandati (1,20 = 0,60
manoscritti + 0,60 di raccomandazione aperta) affrancato con una
quartina di 0,30 Provvisoria tiratura di Verona con sovrastampa color
rosso arancio.
mercoledì 30 agosto 1944
POLITICA INTERNA DELLA RSI
Durante l’odierna riunione del consiglio dei ministri del governo, Mussolini dichiara che porrà un aut – aut a Rahn. “…o il Governo sarà
messo in condizioni di funzionare o il Governo si dimetterà…”.
GERMANIA: DEGLI INTERNATI ITALIANI
Entra nella sua fase esecutiva la promessa di Hitler di liberare gli
internati italiani. Anfuso e il Ministro degli Esteri, conte Mazzolini,
si recano in un campo nei pressi di Berlino dove si trovano circa 1500
internati italiani ed assistono allo scardinamento dei cancelli e al
taglio del recinto di filo spinato, gesto simbolico per festeggiare il
passaggio degli internati nei vari campi in Germania ad una maggiore
libertà.
DELLA GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA
A La Spezia, in questa seconda metà di agosto, il comando provinciale
della GNR ha portato dinanzi al tribunale militare 36 uomini,
sottufficiali e truppa, che si erano allontanati.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
I partigiani della brigata “Maiella”, dopo quattro giorni di
combattimenti casa per casa, espugnano Pesaro.
Con l’occupazione di Nimis, da parte dei partigiani, si completa la
liberazione del vasto territorio che sarà chiamato ”Libero governo della
Carnia”.
La “Repubblica partigiana di Imperia” nasce in questi giorni di
fine agosto
Comprenderà l’interno della provincia di Imperia, dal capoluogo a
Ventimiglia, toccando i confini con la Francia e addentrandosi in
Piemonte fino a Bagnasco. Altri centri compresi nella “repubblica”:
Badalucco, Calizzano, Carpasio, Cosio, Gallesio, Molini di Prelà, Molini
di Triola, Montalto, Ormea, Triora, Villatalla. Avrà vita fino verso
metà ottobre.
Val d’Ossola – Continuano la azioni partigiane nella zona.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continua l’azione di rastrellamento delle tre divisioni fasciste
nella Val Trebbia mentre le SS italiane continuano in quella
nella val di Susa (in provincia di Torino).
Oggiono (CO): una compagnia di SS italiane cattura 33 giovani, la
maggior parte partigiani della 104^ brigata Garibaldi, sorpresi di
notte. I prigionieri vengono picchiati sul posto con un nerbo di bue,
poi portati alla Casa del Fascio di Canzo e quindi inviati nel carcere
di San Vittore a Milano,
dove rimarranno quattro mesi prima di essere avviati in Germania.
Elici di Massarosa (LU): alle sei del mattino, in località Pieve,
le SS fucilano Francesco Albiani.
Storia Postale del 30 agosto
Da
“Il Lavoro” di Genova:
Un piego di ospedale affrancato 1,20 come manoscritti raccomandati
aperti con uso di una striscia di quattro dell’infrequente valore 0,30
Provvisoria tiratura di Verona con sovrastampa color rosso bruno opaco.
A destra una raccomandata nel distretto di Tolmezzo (UD) regolarmente
affrancata 1,50 (0,25 lettera nel distretto + 1,25 di raccomandazione)
con un vero campionario di valori: un 0,50 GNR, una coppia di 0,25 della
Provvisoria, un 0,10 della Imperiale e due marche da bollo da 0,20. Sarà
stato l’ufficiale postale addetto allo sportello Raccomandate a comporre
questa affrancatura (il che farebbe valorizzare il documento) o
l’ufficiale postale si limitò a bollare la lettera già affrancata dal
mittente?
Un oggetto postale che, per chi osserva solo la frequentissima
affrancatura, può sembrare di poco interesse ma che se si osserva il
percorso da Soresina a Borno (BS) si rileva che la lettera fu prelevata
dalla censura della Commissione Provinciale di Brescia 61R, aperta,
letta e richiusa con la fascetta color bruno che rivela, in chiaro e non
con la sigla BS, che 61R, sigla criptata, in questo caso non era
supportata dalla fascetta che avrebbe dovuto essere anonima. La censura
postale è una branca molto importante per la storia postale della II^
GM, forse non tutti i collezionisti ne hanno compreso il valore.
giovedì 31 agosto 1944
LA LOTTA AL RIBELLISMO
Un comunicato dell’Agenzia Stefani dice che, dal 1° gennaio 1944
ad oggi, “nella lotta contro i banditi” la GNR ha avuto 1.495 morti e
2.171 feriti. Quasi 3.700 perdite.
DELLA BRIGATA NERA UMBERTO ROSI (REGGIO EMILIA)
A proposito della XXX Brigata Nera “Umberto Rosi”, comandante
Arnaldo Wender, la GNR provinciale segnala oggi che le adesioni sono
“molto modeste” soprattutto di fascisti anziani e “non idonei
fisicamente”: “l’esordio delle Brigate Nere” non ha avuto eccessivi
consensi”.
UNA VIA D'USCITA IN SVIZZERA
Alla fine di agosto, in data imprecisata, Mussolini, in
via del tutto confidenziale, fa chiedere a Carlo Hoepli, il noto editore
svizzero, residente a Milano e suo conoscente, se gli elvetici potevano
dare asilo, date le circostanze, ad alcuni membri della sua famiglia: si
tratterebbe di sei donne e dieci bambini. Lascerebbe decidere il luogo
di internamento alla Svizzera. Lui e i membri maschi della famiglia
seguirebbero il proprio destino arrendendosi, in caso di necessità, agli
anglo - americani.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Consiglio dei Ministri. Il Duce fa un’ampia esposizione sulla
nostra situazione politica interna e pone in rilievo la condizione di
disagio in cui il Governo viene posto dalle continue interferenze dei
troppo organi germanici. La casistica e le prove che il Duce porta sono
impressionanti. Alla fine egli propone di parlar chiaro ai germanici e
per essi a Rahn al quale porrà il dilemma: o il Governo sarà posto in
condizioni di funzionare o il Governo si dimetterà. Il Duce ha parlato
per oltre due ore ed ha avuto accenti di amarezza profonda”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Val d’Ossola – Continuano la azioni partigiane nella zona. Una
squadra di “Arca”, scesa in Cannobio, si scontra con una
pattuglia tedesca e uccide due tedeschi. Il comando tedesco del presidio
fa prendere 60 ostaggi e dà l’ordine di innalzare le forche. “Arca” non
esita, chiama in aiuto le altre brigate e scende su Cannobio: tre
brigate armate di mitragliere da 20 millimetri si schierano attorno al
villaggio; i collegamenti sono assicurati da radio militari. Vengono in
linea anche i mortai, si attacca con una massa di fuoco che forse il
nemico non si attendeva. I tedeschi hanno paura e sono stanchi. La
salvezza è a pochi chilometri. Chiedono la resa. Solo dieci, i più
nazisti, tentano la fuga su un MAS sotto il tiro delle mitragliatrici
partigiane. La resistenza dei fascisti è più lunga. Tra di loro ci sono
dei criminali che hanno ucciso e rubato in paese e che sanno quale sarà
la loro sorte: una giustizia sommaria in riva al lago. Presa Cannobio,
spediti in Svizzera i prigionieri tedeschi, la “Piave” lascia il
presidio e risale verso le bocche di Finero per passare in Val Vigezzo e
puntare su Domodossola.
Con la odierna occupazione di Nimis, le divisioni partigiane
“Garibaldi”, “Friuli”, “Osoppo” e “Garibaldi – Natisone” completano la
liberazione di una zona di circa 2500 km. quadrati a cavallo del
Tagliamento (fra la Carnia e il Friuli). Questo territorio si estende
fra Cividale, Attinis, Faedis e la stessa Nimis per un totale di 45
comuni con circa 100.000 abitanti.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continua l’azione di rastrellamento delle tre divisioni fasciste nella
Val Trebbia mentre le SS italiane continuano in quella nella
Val di Susa (in provincia di Torino).
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - In località imprecisata sono stati passati
per le armi dai tedeschi dieci civili.
Provincia di Firenze - Durante il corso del trascorso mese di
agosto, in data imprecisate, a Compiobbi, Vittorio Barbieri,
comandante della 2^ brigata Rosselli, è stato passato per le armi dai
tedeschi dopo uno scontro a fuoco.
Provincia di Treviso – A Pieve di Soligo i tedeschi
passano per le armi i civili Vincenzo Marinelli e Antonio Piovesan.
Provincia di Vercelli – A Vigliano Biellese per
rappresaglia alla cattura di due presunte spie e alla mancata loro
consegna da parte dei partigiani un plotone misto di militi del
battaglione Pontida e di tedeschi fucila sei partigiani, due loro
collaboratori e un ex confinato politico.
Storia Postale del 31 agosto
Una
assicurata di indubbia provenienza filatelica. Eraldo Pollice è un nome
noto per chi colleziona storia postale della Seconda Guerra Mondiale.
Era un assiduo “costruttore di ogni possibile affrancatura. Qui direi
che aveva esagerato. Raro il 0,25 Propaganda passato per posta.
Infrequenti i quattro GNR presenti. Tariffa di 8,65 rispettata in pieno.
venerdì 1 settembre 1944
STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA IN ITALIA
Una serie di comunicazioni del quartier generale del Fuhrer sottolinea
l'estrema importanza dell'Italia settentrionale per la conduzione della
guerra, richiama l'attenzione affinché "lo sfruttamento del territorio
in questione rimanga in mani nostre" e fa il punto della situazione. Con
la caduta della Francia, la Germania ha perso il 40% del fabbisogno di
bauxite, per cui è necessario sfruttare al massimo i giacimenti
dell'Istria, della Croazia e dell'Ungheria.
Nel campo delle materie prime, dicono dal quartier generale del Fuhrer,
l'Italia partecipa al fabbisogno tedesco (del 1943) per il 3% con
l'acciaio greggio, i laminati, i prodotti di fonderia e la ghisa, per il
5% con la bauxite, per il 14% con l'argilla, per il 12% con il mercurio
e per il 2% con l'alluminio. Dal settembre 1943 alla fine di luglio del
1944 ha consegnato 12.000 autocarri, 375 carri armati, 2.200 motori per
aerei, 130 aerei da trasporto, 402 aerei da caccia, 41 unità da guerra
(in totale 20.000 t), 12 navi mercantili (in totale 9.000 t) ed il 5%
del totale delle munizioni necessarie alla Germania.
Inoltre - e in queste cifre sta il senso dell'importanza della "rapina"
compiuta nella penisola sotto gli occhi impotenti di Salò - fino al 30
aprile 1944 ha fornito alla Wehrmacht 16000 t. di patate, 6.500 t. di
zucchero, 108.000 ettolitri di vino, 42.000 t. di avena e paglia e 7
milioni di uova, e ha inviato a tutto luglio in Germania merce per un
valore di 2 miliardi 400 milioni di lire, tra cui 130.000 t. di riso,
135.000 t. di verdure e 4.000 t. di zucchero.
DELLA BRIGATA NERA BARTOLOMEO ASARA (VENEZIA)
A proposito della XVII Brigata Nera “Bartolomeo Asara”, comandante Pio
Leoni, la GNR provinciale segnala che i fascisti veneziano sono
piuttosto freddi, quei pochi che aderiscono, spesso litigano e si
picchiano:
“Gli elementi inquadrati nelle squadre d’azione del PFR sono in quantità
esigua rispetto agli iscritti al partito: circa duecento in rapporto a
oltre 3.000 iscritti. Fra l’altro, circa i criteri da seguire per
l’inquadramento delle squadre d’azione, si è verificato un serio
contrasto fra il commissario federale Pio Leoni e il fiduciario del
partito, Gay, degenerato in aspra discussione con vie di fatto”.
DELLE BRIGATE NERE
La creazione delle Brigate Nere ha creato un ulteriore elemento di
confusione all’interno del Partito Fascista Repubblicano. I notiziari
delle GNR provinciali sono abbastanza espliciti in proposito: I
brigatisti neri amano menare le mani soprattutto nelle sedi di reparto.
Tentano “colpi” nelle federazioni. Indicono assemblee e disturbano
quelle non gradite. Occupano sezioni, cercano di imporre i loro uomini
ai posti di comando, danno vita a fazioni armate e a squadre personali
in difesa di “ras” locali contro altri “ras” inviati dal centro.
Oggi, a Treviso, “un gruppo di fascisti squadristi” progetta “un colpo
di mano contro la sede della federazione fascista repubblicana, allo
scopo di effettuare un mutamento nelle varie gerarchie locali”. E’, sia
pure su scala ridottissima, provinciale, il “golpe” alla sudamericana,
che spesso riesce a bloccare la nomina di un federale designato alla
direzione del partito ma sgradito al reparto nero del posto.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
In Garfagnana, i tedeschi estendono il coprifuoco fra le 21 e le 5.
Alle 6,30 del mattino i tedeschi ordinano l’immediata evacuazione del
paese di Massacciuccoli. E’ una evidente conseguenza dello sfondamento
del fronte sull’Arno. Circa 400 persone, per lo più donne e bambini,
resteranno segregate per una settimana in un capannone in località
Molinaccio, proprietà del conte Minutoli Tegrimi. Questi, insieme con
altre dieci persone, viene tenuto prigioniero nella propria villa.
Le SS si muovono dal castello di Fosdinovo, in cui sono appostate, per
saggiare le reazioni della popolazione duramente colpita e appurare se
vi sono ancora partigiani in paese. Due SS vengono mandate avanti per
provocare un eventuale incidente con i partigiani, ma visto che la
popolazione si è subito allontanata dalla piazza del paese in cui quelle
si sono fermate, una pattuglia comandata da un tenente entra nel centro
di San Terenzo Monti. Accortisi dell’arrivo dei tedeschi, gli
uomini si dileguano in un attimo, ma un giovane, certo Erte Sabatini,
che è scalzo, non ce a fa a nascondersi nel bosco ed è ucciso
dall’ufficiale con un colpo di pistola.
Nel Veneto inizia un massiccio rastrellamento antipartigiano. Ha
inizio la battaglia di Pian del Cansiglio e durerà dieci giorni.
Si conclude la battaglia della Val Trebbia. Le divisioni fasciste
“Monterosa”, “San Marco” e “Littorio”, che hanno operato congiuntamente
impegnando 8.000 uomini, non hanno ottenuto risultati concreti perché
i partigiani di Cichero hanno interpretato nel modo migliore la
tecnica della guerriglia. Si sono ritirati lentamente infliggendo dure
perdite e, a rastrellamento concluso, rioccupando, da oggi, le iniziali
posizioni.
Anche nella Val di Susa (in provincia di Torino), si conclude il
rastrellamento delle SS italiane. Dei cinque partigiani catturati il 29
e trascinati a forza nella ricerca delle armi interrate, Bouch viene
impiccato oggi al balcone della sua casa a Bousson insieme
all’amico Beltramo; gli altri tre: Loris Tallia Galoppo, Alessandro
Leggiard e Nieri Tibaldo vengono portati a Villar Perosa e
impiccati in piazza. Altri quattro: Dante Bertolotto, Giovanni
Belluomini, Mario Saracco e Giovanni Usseglio, catturati
successivamente, vengono fucilati a Pragelato. A Bardonecchia
viene passato per le armi Luigi Borrana, a Exilles, Massimino
Mont e al Col d’Exilles, Attila Ronchil. Si ha notizia anche
della morte di un altro partigiano, Luigi Boveri, ma non come e dove è
stato ucciso.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - A Polletta di Camaiore, i tedeschi
uccidono un uomo mentre un altro muore investito da un automezzo
militare tedesco.
Provincia di Treviso: nel corso dei rastrellamenti nella zona i
tedeschi passano per le armi a Soligo i civili Giuseppe
Bonaventura e Virgilio Nardi e a Farra di Soligo i civili
Giovanni e Olivo Ricoldo e Pietro Simoni.
Provincia di Trieste – Nel capoluogo, i tedeschi fucilano
Giuseppe Giovannini della brigata partigiana Timavo.
Provincia di Verona – A Montecchia di Crosara avviene oggi
una sparatoria con i partigiani, durante la quale perdono la vita due
soldati tedeschi e un terzo rimane ferito. Le forze d’occupazione
fucilano immediatamente, per rappresaglia, 3 ostaggi detenuti nel
carcere di Padova e si preparano per un’azione punitiva contro il paese.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
La formazione partigiana “Silvano Fedi” entra in Vinci (FI)
prima dell’arrivo degli alleati, anche a Lamporecchio (PT), i
primi a impossessarsi della località abbandonata dai tedeschi sono gli
uomini del nucleo partigiano “Lamporecchio”.
Storia Postale del 1° settembre
Da
“Il Lavoro” di Genova:
sabato 2 settembre 1944
DELLA POLIZIA AUSILIARIA
La GNR di Piacenza segnala: “I componenti del corpo ausiliario della
questura continuano (…) ad ostentare la mancanza di ogni distintivo
repubblicano di ordinanza nella uniforme pur di non compromettersi agli
occhi dei fuorilegge”.
DELLA BRIGATA NERA BRUNO PONZECCHI (VERCELLI)
A proposito della VII Brigata Nera la GNR commenta, in questi primi
giorni di settembre, che la sua forza è di “circa un centinaio di
elementi fissi e svolge una discreta attività, limitata per ora alla
piana vercellese”. Nel reparto “serpeggia un certo malcontento, perché
ai posti di comando sono stati assegnati elementi estranei alla
provincia”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Val d’Ossola - Le valli a nord di Domodossola sono
ripulite. I partigiani le controllano dalla frontiera a poche centinaia
di metri dal capoluogo. Gli uomini della “Piave” stanno risalendo
attraverso le bocche di Finero per passare in Val Vigezzo. Finero viene
facilmente conquistata.
Formazioni partigiane occupano San Piero Agliana (PT).
Si legge nel notiziario odierno della GNR di Ravenna: “La
trebbiatura, non totalitaria, ha fornito di grano solo una parte di
contadini e braccianti. Ma molto grano è ancora accantonato nei campi in
attesa della trebbiatura che, permanendo la situazione stazionaria al
fronte, si spera di poter effettuare. E’ continuata da parte dei banditi
l’opera sabotatrice contro le trebbiatrici sparse nelle campagne…”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo - I tedeschi catturano in località Cappello
della Val Tanaro il civile Carlo Luigi Balbo e gli trovano in tasca
alcuni volantini diffusi dai partigiani. L’uomo viene condotto sulla
strada del Santuario (luogo di cura) e fucilato.
Province di Lucca - Un armaiolo sfollato nella zona di
Massacciuccoli affida una scorta di carabine ai conti Minutolo. I
tedeschi le trovano, rinchiudono tutti i presenti in una legnaia, li
uccidono e poi incendiano la villa. I morti sono undici, tra cui la
contessa Maria Piscitelli di Collesano, il conte Eugenio Minutoli
Tegrimi, la baronessa Elsa di Sardegna Hohenstein e la baronessa
Emanuela Brusch von Neuberg, che ha appena 7 anni. Viene uccisa anche la
sua compagna di giochi, Francesca Gabrielli, che ha dieci anni. Alle
20,30 circa, sul monte di Compigliano nei pressi della villa
Rossi (sempre nei pressi di Massacciuccoli), vengono trucidate
altre dodici persone. Ad Orbicciano di Camaiore viene ucciso un
uomo. A Molinaccio, presso Balbano, vengono uccisi, sempre
dai tedeschi, tre giovani ventenni di Vecchiano.
Nella notte un gruppo di SS irrompe con un inganno nella Certosa di
Farneta, dove dal novembre 1943 è installato un apparecchio
ricetrasmittente della formazione partigiana 11^ zona Pippo, e arrestano
i padri e i civili ospitati. I primi a essere prelevati sono i religiosi
più alti in grado: don Martino Binz, priore, di Filisberg (Friburgo,
Svizzera), e don Bernardo Montes de Oca, novizio, già vescovo di
Valencia (Venezuela). Gli arrestati vengono tenuti sotto sorveglianza in
un edificio chiamato Il Capannone a Nocchi, presso Camaiore.
Provincia di Pistoia - A Montale i tedeschi impiccano
quattro ostaggi.
Provincia di Ravenna - A Ponte Felisio vengono uccisi due
soldati tedeschi. La brigata nera della zona opera un rastrellamento a
Ponte Castellina e Pieve Cesato, arresta nove civili, li sevizia
a Villa San Prospero di Faenza, sede del proprio Comando, e poi li
consegna ai tedeschi, che provvedono a farli impiccare ai pali della
linea telegrafica, in località Solarolo.
Storia Postale del 2 settembre
A sinistra uso molto tardivo di cartolina Imperiale da 0,75 per estero
fuori corso con una affrancatura in perfetta tariffa per espresso 1,55
(0,30 cartolina fuori distretto + 1,25 di diritto espresso). Nessuno
pensò di tassare la presenza del volto del Re affiancata a quella
gemella con la sovrastampa deturpante della RSI. Ritengo questo pezzo
una vera rarità.
A destra una umile raccomandata affrancata regolarmente 1,75 con un
blocco di sette Monumenti Distrutti da 0,25.
domenica 3 settembre 1944
DELLA BRIGATA NERA STEFANO RIZZARDI (VERONA)
A proposito della XXI Brigata Nera “Stefano Rizzardi”, comandante
Luigi Sioli, la GNR provinciale segnala oggi che l’arruolamento “dà
buoni risultati”, senza aggiungere altro.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - I tedeschi uccidono il civile Pietro
Pellicci a Valpromano e, alle 14, un altro uomo in località
Rena.
Provincia di Aosta – A Saint Vincent, trovato in possesso
di una pistola nei pressi dell’hotel Miramonti, adibito a caserma dai
tedeschi, il partigiano Emilio Torrent viene subito fucilato.
Nella notte sul 4, un battaglione di allievi ufficiali di stanza a
Canova, senz’altro accompagnati da una spia del luogo, sorprendono
un gruppo di uomini, fra i quali alcuni partigiani che, per paura di
rappresaglie, dormivano nascosti in un canalone fuori del paese e nel
quale hanno costruito dei rifugi. Alcuni riescono a fuggire ma nove
uomini vengono uccisi. I tedeschi hanno illuminato con i bengala
l’intera zona ed hanno incendiato pagliai e case di tutta la vallata,
uccidendo tutto il bestiame. Le donne del castello di San Terenzo
danno l’allarme e il tenente Piccioli, sfuggito all’eccidio, raggiunge
il paese e fa fuggire tutta la popolazione che va a nascondersi nei
boschi verso Gorasco.
Provincia di Verona – A Montecchia di Crosara ha inizio
l’azione punitiva contro il paese per la morte di due tedeschi il 1°
settembre, nel corso della quale vengono ammazzati una giovane sposa
insieme alla figlia di tre anni, una bambina di nove, un uomo e una
donna, rispettivamente di ottantaquattro e sessantasei anni.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Val d’Ossola - Continua l’avanzata della “Piave” verso
Domodossola.
I partigiani si impossessano di San Baronto (PT).
Storia Postale del 3 settembre
Carolina postale Mazzini affrancata regolarmente 0,75 in tariffa per
estero (Lugano – Svizzera) censurata in partenza dalla Commissione
Provinciale di Varese 14R e, in transito dai tedeschi. A fianco una
raccomandata espressa di quattro porti con uso dei gemelli 0,50
Monumenti e pacchi postali.
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