sabato 3 marzo 1945
La bella testata in data odierna del THE ILLUSTRATED
LONDON NEWS
NOTIZIE DALL’ESTERO
La Finlandia dichiara guerra alla Germania con effetto
retroattivo al 15 settembre 1944.
TRATTATIVE
IN SVIZZERA PER LA RESA TEDESCA
Alle 4 del mattino, Waibel, Husmann e Parrilli si incontrano alla
stazione di Chiasso e fissano lo schema da seguire nelle trattative. La
cosa è particolarmente difficile perché gli osservatori americani che
Dulles vuole inviare non possono arrivare a Lugano prima delle 15;
perciò dovranno occuparsi loro dei due tedeschi dalle 7 alle 15. Il
delicato compito è assegnato principalmente al dott. Husmann.
Alle 7, Husmann e Parrilli vanno ad accogliere Dollmann e Zimmer a di là
della frontiera e li portano a Lugano dove iniziano i colloqui. Husmann
apre la conversazione proponendo “sincerità brutale”. Per un simile
incarico, nessuno è più qualificato del dottor Husmann, eccellente
pedagogo che possiede non solo una rara capacità di immedesimarsi nella
psiche dei suoi interlocutori ma anche una straordinaria scioltezza e
prontezza di parola in sede di dibattito.
I tedeschi che hanno inviato Dollmann in Svizzera allo scopo di sondare
gli alleati sono ancora ben lontani dal pensiero di capitolare. Quando
Husmann, infatti, esprime per la prima volta l’opinione che gli alleati
avrebbero accettato di fare la pace solo in seguito a una resa, Dollmann
viene preso da un eccesso d’ira e, rosso in faccia, urla: “Lei mi chiede
di tradire!”. Al che Husmann, con calma, spiega a Dollmann che ha
intenzione di non chiedergli nulla. Essendo uno storico, Dollmann
dovrebbe sapere come sono confusi nella storia i concetti di “traditore”
e di “eroe nazionale”. I generali che il 20 luglio 1944 volevano
abbattere Hitler, loro supremo comandante, erano stati traditori oppure
patrioti?
Prima delle 15, dopo ore di dibattito, sono stati raggiunti i seguenti
risultati:
Dollmann doveva riconoscere che la Germania ha perduto la guerra.
Per quanto riluttante, Dollmann ammette che non esiste la possibilità di
una separazione degli Anglosassoni dai Russi.
Gli Alleati respingono qualunque negoziato con un incaricato di Hitler o
di Himmler.
Oggetto di queste trattative in Svizzera può essere solo il settore
interessante il Gruppo d'Armata C (fronte italiano).
L’unico compito utile che in questo momento un tedesco può ancora
imporsi è quello dell’accorciamento della guerra, per salvare migliaia
di vite umane e risparmiare al suo popolo un disastro di proporzioni
gigantesche.
Verso le 15, arriva l’osservatore americano, signor Bloom, assenti
Dulles e Von Gaevernitz (nella foto con Dulles a destra). Bloom si è
incontrato alle 10,30 con Waibel che lo ha istruito per l’incontro. Per
prepararlo al colloquio con Dollmann, in un primo momento Husmann, in
assenza dei tedeschi, informa l’americano sui risultati più importanti
emersi durante i precedenti scambi di vedute; Bloom ne rimane più che
soddisfatto. Durante questa fase dei colloqui, Bloom consegna al dottor
Husmann un foglio con i nomi “Parri” (generale Maurizio) e “Usmiani”; a Dulles, dice Bloom, farebbe piacere che i due italiani venissero
liberati dai tedeschi, questa però non è una richiesta ma solo un
desiderio. Husmann passa il foglio a Parrilli con queste parole: “Fa’
tutto quello che puoi per ottenere la liberazione di queste due persone;
non solo è nell’interesse dei nostri sforzi ma è importante anche per te
personalmente. Ti dirò il perché al nostro prossimo incontro”.
Prima di introdurre i tedeschi, alla formale domanda se vuole o no
salutare i tedeschi stringendo loro la mano, Bloom risponde, da vero
uomo di mondo: “Se voglio parlare con qualcuno, lo saluto anche come si
conviene”. A questo punto entrano Dollmann e Zimmer; i tre si stringono
la mano. E’ questo il primo contatto personale fra le parti nemiche
impegnate a combattersi in Italia.
La discussione che segue l’incontro viene diretta da Husmann che
ricapitola i cinque risultati del suo precedente dibattito con Dollmann;
sia quest’ultimo sia Bloom riconoscono in questi cinque punti una prima
base per aprire i negoziati. Quindi Dollmann dichiara di avere espresso
unicamente il suo punto di vista personale e di essere venuto in
Svizzera senza un mandato, solo per chiarire se una presa di contatto
con gli Alleati fosse davvero possibile; dichiara inoltre che appena
rientrato in Italia presenterà al suo capo un rapporto dettagliato e poi
farà sapere se qualcuno verrà ancora in Svizzera. Il colloquio fra i due
ufficiali tedeschi e il signor Bloom è durato soltanto 20 minuti.
FRONTE ITALIANO
Settore Tirrenico
Fronte statico con attività di pattuglie.
Settore Centrale
Inizia la seconda fase dell’offensiva limitata e locale del IV Corpo
verso le alture a nordest dei monti Torraccia e Castello.
Settore Adriatico
La 56^ divisione conquista un solido caposaldo sulla riva orientale del
Senio, nei pressi di San Severo mentre il gruppo Cremona continua la
battaglia per Comacchio.
STORIA POSTALE del 3 marzo
Una lettera semplice
dalla provincia di Pescara a Roma con visto ACS di Roma e un piego
comunale non affrancato da Ascoli Piceno a Basciano (TE) con ACS di
Ascoli.
Piego del Comune di
Monteverde (AV) raccomandato (con bollo Rn°) inviato all’Ufficio del
Casellario Giudiziale di Ariano Irpino, affrancato con una coppia di
espressi Imperiale usati come ordinari (la scritta Espresso fu
cancellata. A fianco un piego come manoscritti a tariffa ridotta
raccomandatati aperti 2,40 (1,20 manoscritti a tariffa ridotta + 1,20
raccomandazione aperta), bollo censura Commissione Provinciale di
Foggia in negativo.
domenica 4 marzo 1945
TRATTATIVE IN SVIZZERA PER LA RESA TEDESCA
Ritornati da Lugano al quartier generale di Fasano, in un primo tempo
Dollmann e Zimmer si accingono a redigere un rapporto personale sui
colloqui avuti in Svizzera per il generale Wolff, alto capo delle SS
e della polizia. Ma già durante la stesura Dollmann ci ripensa,
quindi, terminato il documento, decide di non presentarlo per niente a
Wolff ma di far venire Parrilli a Fasano per discuterne col generale a
viva voce. L’incontro avviene nella stessa giornata. Parrilli e Dollmann
non dicono però a Wolff il risultato più importante dei loro sondaggi,
cioè che è inutile tentare di separare gli alleati occidentali dai russi
e che restava al Reich solo la possibilità di una resa incondizionata.
DALLA LUOGOTENENZA: DEL GENERALE ROATTA
Il generale Roatta evade dall’Ospedale militare provvisoriamente
allestito nel liceo Virgilio di Roma (1).
…………..
(1) La fuga di Roatta susciterà un’ondata di indignazione
nell’opinione pubblica; le sinistre unite accuseranno di complicità il
comando dei carabinieri (chi scrive, allora quindicenne, ricorda
perfettamente una scritta su un muro di cinta di Firenze:DOV’E’ ROATTA
LO SA I CARABINIERI) e denunceranno la volontà di una parte della
coalizione di voler affossare l’epurazione. A Roma si svolgerà una
grande manifestazione di protesta, durante la quale la polizia sparerà
sui dimostranti uccidendo due persone. Socialisti e azionisti
chiederanno le dimissioni del governo Bonomi che ha “dimostrato la
propria incapacità a fronteggiare la situazione politica del paese”.
Bonomi riuscirà a superare la crisi con difficoltà e sarà costretto ad
esonerare dal Comando dei Carabinieri il generale Taddeo Orlando. Roatta
non verrà mai rintracciato.
DAL DIARIO DI PUNTONI
Anche la Finlandia ha dichiarato guerra alla Germania; è il
momento del grande coraggio!
E’ arrivata notizia dal Nord che Buffarini – Guidi è caduto in
disgrazia. Sua Maestà ha commentato la notizia in questa maniera: “Non
ha perso l’abitudine di combinarne di grosse. Ha finito per stancare
anche i suoi!”.
FRONTE ITALIANO
Settore Tirrenico
Fronte statico con attività di pattuglie.
Settore Centrale
Prosegue l’offensiva del IV Corpo che raggiunge Monte Acidola,
Madonna di Brasa e Monte della Croce.
Settore Adriatico
Il Gruppo da Combattimento Cremona entra in Torre di Primaro.
STORIA POSTALE del 4 marzo
Lettera semplice da Roma
alla Posta Militare 900, da “La Posta Militare 1939 – 1945” di
Giuseppa Marchese:Numero di posta militare convenzionale adoperato da
militari italiani che prestavano servizio, singolarmente nell’esercito
alleato durante la cobelligeranza. Dirottata al CMF (?). Censurata
dagli inglesi che censurarono a inchiostro indelebile sia il mittente
che il destinatario.
lunedì 5 marzo 1945
TRATTATIVE IN SVIZZERA PER LA RESA TEDESCA
Per esaminare quanto esposto da Parrilli a Wolff, ha luogo, nel quartier
generale di Fasano, un colloquio tra il comandante in capo sudovest,
feldmaresciallo Kesselring, Wolff e il suo aiutante, lo “Sturmbannfuhrer”
Wenner, Dollmann e l’ambasciatore tedesco in Italia, Rahn.
Dopo la conferenza dei capi tedeschi (della quale non si conoscono le
reazioni individuali ma si presume sia stato autorizzato il
proseguimento della trattativa, visti gli sviluppi successivi) Parrilli
(che sembrerebbe essersi trattenuto a Fasano) ha un nuovo lungo
colloquio con il generale Wolff durante il quale lo induce, anche per
iscritto, ad andare egli stesso in Svizzera, per parlare con gli
americani di persona. In questa occasione Parrilli espone la richiesta
di liberazione di Parri e Usmiani e la ottiene. Non è una cosa facile
per Wolff, essendo, in particolare, Parri uno degli ostaggi italiani più
importanti caduti nelle mani dei tedeschi, ma ha promesso che ci
riuscirà. Wolff acconsente anche alla richiesta di recarsi in Svizzera e
fissa come data probabile il giorno 8 marzo.
DALLA LUOGOTENENZA: SULLA MANCATA DIFESA DI ROMA
Terminano i lavori per la mancata difesa di Roma.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“La radio annuncia la fuga del generale Roatta dall’ospedale militare di
via Giulia in Roma dove era stato ricoverato per malattia di cuore. La
notizia ha fatto una grande impressione in tutto il Paese. Il governo e
i partiti del C.L.N. annunciano che le “masse” sono furibonde e
indignate. Sulla testa di Roatta è stat messa una taglia di un milione,
quasi si trattasse di un delinquente comune. Per scaricare la sua
rabbia, il governo ha cercato un capro espiatorio e l’ha trovato nel
generale Orlando, comandante dei Carabinieri. I partiti estremisti hanno
approfittato della “fuga di Roatta” per attaccare ancora una volta la
Monarchia”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 5, 51 aerei del 208° Group della RAF attaccano il ponte
ferroviario di Casarsa (UD).
FRONTE ITALIANO
Settore Tirrenico
Fronte statico con attività di pattuglie.
Settore Centrale
Termina l’offensiva limitata del IV Corpo.
Settore Adriatico
Fronte statico con attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 5 marzo
Piego
non affrancato dalla Procura di Palermo alla Pretura di Piazza Armerina. ACS di Palermo.
martedì 6 marzo 1945
TRATTATIVE IN SVIZZERA PER LA RESA TEDESCA
Il barone Parrilli si reca a Chiasso e comunica gli importanti risultati
a Husmann e Waibel (vedi foto con i tre, da sinistra: Waibel, Husmann e
Parrilli). I tre hanno poco tempo – 36 ore – per organizzare
l’abboccamento fra Allen Dulles e il generale Wolff; il dottor Husmann
s'incarica dei preparativi per i tedeschi, Waibel di quelli per gli
Alleati.
L’incontro fra Allen Dulles e il generale Wolff viene quindi fissato per
l’8 marzo a Zurigo. Vista la delicatezza dell’incontro, gli Alleati
gradiscono anche delle referenze sul personaggio che stanno per
incontrare e così, Wolff, fa pervenire ai mediatori svizzeri un elenco
di personalità presumibilmente disposte a garantire la sua “serietà”,
fra queste: il papa Pio XII°, il conte Calvi di Bergolo, la vedova del
duca d’Aosta e l’ex sostituto del Fuhrer, Rudolph Hess, ora prigioniero
degli inglesi. Giustamente, inoltre, Wolff può citare a suo favore di
aver contribuito a preservare Roma dalla distruzione, di essersi preso
cura dei tesori artistici della Galleria degl'Uffizi a Firenze, di avere
impedito che la collezione di Vittorio Emanuele III° (il cui valore si
aggira sui 100 milioni di franchi d’oro) venisse portata in Germania e
di avere, durante gli attacchi aerei alleati, ordinato di spostare una
parte dei dipinti della Galleria degli Uffizi e della collezione di
monete in località protette, al sicuro delle bombe.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Al Colosseo è stato inscenato un grande comizio di protesta che si è
concluso con una dimostrazione ostile davanti al Quirinale. Fra la folla
sono state gettate bombe a mano. C’è stato un morto e diversi feriti. La
folla, impadronitasi del cadavere, l’ha alzato sulle teste e come una
bandiera l’ha portato davanti al Viminale chiedendo con urla selvagge le
dimissioni del governo.
Sul fronte occidentale e su quello orientale le operazioni procedono
sempre faticosamente. Ad ovest il Reno è stato raggiunto in più punti,
Colonia è quasi occupata. Ad oriente è stato raggiunto il Baltico e il
grosso delle forze tedesche è accerchiato in Pomerania. In Italia, per
un’operazione di carattere locale, è entrato in azione sul fronte
adriatico il nostro gruppo di combattimento “Cremona”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Atene a Caserta - “(…) Siamo arrivati a Marcianise (Caserta)
verso le due e mezzo (del pomeriggio), ma il volo è stato piuttosto
difficoltoso. Abbiamo dovuto salire molto in alto (oltre i 3500 metri)
e, poiché il riscaldamento funzionava male, abbiamo patito un freddo
tremendo. Mi sono sentito del tutto sfinito.
Ho fatto parecchio lavoro di routine con Philip Broad, poi alle cinque
del pomeriggio ho visto il feldmaresciallo. Ho cenato con lui al
Padiglione di Caccia e ho passato lì la notte, evitando così la noiosa
trasferta a Napoli.
Il nuovo capo di stato maggiore, generale William Morgan, è ormai
subentrato al generale Harding. Mi sembra persona simpatica ed
efficiente”.
FRONTE ITALIANO
Settore Tirrenico
Allo
scopo di catturare prigionieri e assicurare così l’identificazione dei
reparti tedeschi in linea, il comando della Bufalo lancia una
“incursione” in forze contro il paese di Strettoia (nella foto una
visione delle rovine) della compagnia E del 370° reggimento. A
supporto della compagnia vengono resi disponibili due plotoni di carri
armati e uno di cacciacarri, che, uniti alla compagnia cannoni
controcarro del 370°, scatenano il loro fuoco su ogni postazione dalla
quale proviene una reazione. L’azione ha avuto inizio alle 18,45. Appena
in movimento dal Pergolone, ai piedi del Castiglione, il reparto
comincia a sbandarsi e gli ufficiali devono riorganizzarlo per ben tre
volte. Vivi sono i mortai tedeschi che, a intermittenza, battono la zona
con fragore terrificante. Quasi il cento per cento degli americani pensa
allora che è meglio tagliare la corda. Finisce così miseramente questa
piccola offensiva.
Settore Centrale e Adriatico
Fronte statico con attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 6 marzo
Cartolina militare in franchigia dalla PM 3400 a Bari con ACS di Bari e
una cartolina postale VINCEREMO da Siracusa a Napoli con visto ACS di
Napoli.
Lettera semplice da Roma a Catania censurata con fascetta e bollo
rettangolare in cartella VERIFICATO PER CENSURA R e bollo a ponte 4158
di Roma.
mercoledì 7 marzo 1945
TRATTATIVE IN SVIZZERA PER LA RESA TEDESCA
Nell’ambito delle trattative segrete per la resa, come primo atto di
buona volontà, Ferruccio Parri e il maggiore Usmiani, detenuti a Milano,
vengono liberati su disposizioni di Wolff. I due, convinti che presto
saranno giustiziati, vengono fatti uscire dalle loro celle e fatti
salire su una macchina, allora pensano ad una deportazione in Germania.
Andranno invece fino alla frontiera Svizzera.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“L’argomento del giorno è la fuga di Roatta. Del fuggiasco non si sa
nulla. Il governo è rimasto in piedi ma vacilla nonostante le sue
dichiarazioni di essere in grado di fronteggiare la situazione. Il più
agitato di tutti , in questo momento di tensione, è il partito d’azione.
Il generale Orlando, comandante dei carabinieri, è stato esonerato dalla
carica e sostituito con il generale Brunetto Brunetti, fino ad ora
comandante territoriale di Roma”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Da Napoli a Roma – “Sono partito in auto da Caserta e verso le tre del
pomeriggio ero a Roma. (…)”.
FRONTE ITALIANO
Fronte statico con attività di pattuglie in tutti i settori.
STORIA POSTALE del 7 marzo
Lettera semplice affrancata con una striscia di quattro 0,25 Imperiale
sovrastampato PM, da Siracusa a Ragusa. ACS di Siracusa
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