martedì 26 dicembre 1944
DALLA LUOGOTENENZA: ATTIVITA’ DEI PARTITI
Roma – Viene firmato un accordo fra il presidente del consiglio
Bonomi e il Comitato di liberazione nazionale Alta Italia (CLNAI). In
esso il governo riconosce i poteri legali del Comitato e lo delega il a
rappresentarlo nella lotta contro i fascisti e tedeschi nelle zone non
ancora liberate, ma si afferma che il governo italiano è la sola
autorità legittima “in quella parte d'Italia che è già stata o sarà in
seguito restituita al governo italiano dal Governo Militare Alleato”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Bombardamento di Montignoso (LU). Terzo bombardamento aereo di
Cotignola (RA) con 11 morti ed un ferito. Aulla (AU) viene
colpita da venticinque bombardieri brasiliani (vedi foto).
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico
Unità della 14^ Armata e forze italiane della RSI lanciano una serie
di contrattacchi contro le posizioni della 92^ div. (IV corpo USA) lungo
le rive del Serchio e riescono a sfondare. Si comincia a temere per
Lucca. Anche i patrioti dell’XI zona partecipano alle operazioni per
contrastare l’offensiva opponendo una strenua resistenza.
L’offensiva è stata lanciata in parallelo con quella delle Ardenne.
Sommacolonia viene investita di prima mattina dal battaglione Kesselring.
Da Pieve Fosciana i battaglioni della divisione RSI Monterosa passano a
loro volta all’attacco di Barga e Fornaci di Barga. I battaglioni
italiani Brescia, San Marco e Intra da Poleroso, da Eglio e dalla zona
di Isola Santa dilagano verso Gallicano e Vergemoli. Alle 13 un intenso
bombardamento si abbatte su Barga. Il corpo di spedizione brasiliano
viene travolto.
Le truppe nazifasciste riescono così a penetrare per una diecina di
chilometri. Due giovani sposi ebrei, che dopo aver passate le linee
attraverso la via del Monte Altissimo si sono provvisoriamente rifugiati
a Barga, appena sanno dell’occupazione della cittadina si uccidono.
In ossequio agli ordini del Comando della Bufalo, secondo i quali si
deve provvedere ad accelerare l’apprestamento delle difese, viene
disposto che reparti del II battaglione del 370° reggimento si schierino
sulle alture dominanti il versante a est della Turrite di Gallicano.
Essi muovono alle 4 del mattino ma, alle 4,14 presso Molazzana e alle
4,50 presso Sommacolonia, dove si trova una piccola guarnigione mista di
negri e di partigiani, ha inizio l’attacco. Fra le 6 e le 7 del
mattino fittissime mortaiate piovono anche su Terrinca, mettendola a
soqquadro ma senza che si verifichi la temuta avanzata degli alpini
dell’Intra.
Fino alle 8, quasi in tutto il settore del Serchio gli attaccanti
cercano di evitare scontri diretti, infiltrandosi oltre le linee
americane e circondando alcuni punti importanti. Tutto il fronte si è
messo in movimento. Tutte le posizioni chiave americane finiscono sotto
il costante tiro dei cannoni del Ten. Col. Grossi, che rendono
estremamente difficoltose le comunicazioni militari e tragica la
situazione dei civili.
Un plotone della compagnia E del 366° reggimento, inviato a soccorrere
Sommacolonia, non riuscirà nell’intento. Al presidio viene allora
ordinato di resistere fino a sera e di passare le linee tedesche col
favore del buio e delle tante selve della zona. Vi riusciranno, ancora a
giorno, solo 18 dei 70 uomini della Bufalo.
Alle 10,45 l’avamposto di Bebbio è occupato dagli alpini germanici, che
superano una difesa quasi inesistente del reparto esplorante americano.
Diviene man mano chiaro al Comando del 370° Combat Team che è proprio
sul fianco destro che si sta delineando il pericolo maggiore per lo
schieramento americano. A Nebbiana, Nebbianella, Canto di Rampugnana gli
avamposti lasciano sul terreno diversi caduti e se la squagliano alla
svelta, rendendo vano l’intervento dei partigiani giunti da Barga. In
case sparse continueranno a resistere, ma più spesso a nascondersi,
alcuni soldati isolati. Intanto, il II/366°, sempre più sottoposto alla
pressione nemica, si sfalda col passare del tempo. A Barga, nel
pomeriggio, non si vedono quasi più americani. Il tiro di controbatteria
e d'arresto, violentissimo fin dal mattino in direzione di Sommacolonia
e di Riboscioli, si è attenuato verso le 16 quando le batterie di Loppia
e dintorni sono state ritirate fin oltre Calavorno. Alle 23,10 i genieri
si affannano inutilmente nel tentativo di far saltare i ponti di Barga
ancora esistenti.
Gli
americani, ormai presi dal panico, si stanno ritirando dovunque e,
peggio ancora, diversi reparti sono in rotta. Quantità ingenti
d'equipaggiamenti vari, d'armi e di munizioni vengono abbandonate su
entrambi i lati del Serchio. Anche il I/370°, pur senza essere stato
sottoposto ad una pressione insostenibile, è costretto a retrocedere per
conformarsi al nuovo andamento “difensivo” di tutto il settore del
Serchio. Così reparti della Monterosa entrano in Vergemoli mentre i marò
dell’Uccelli scendono lungo la Turrite di Gallicano per piazzare mine.
La giornata ha prodotto molto timore fra gli alleati in Italia, i quali
pensano che l’attacco sul Serchio possa essere seguito da un’offensiva
ancora più massiccia tra la via Aurelia e il mare. Sia il II sia il IV
Corpo sono costretti a rivedere il proprio schieramento e a rinviare
definitivamente tutti i piani del previsto assalto verso Bologna.
Nell'ambito di questa nuova situazione, il comando della V Armata invia
nella zona di Viareggio il 1125° battaglione artiglieria corazzata e il
135° gruppo da combattimento della 34^ divisione USA mentre la 1^
divisione corazzata muove anch’essa per raggiungere la Lucchesia.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 26 dicembre
Cartolina
semplice nel distretto di Firenze con visto ACS di Firenze.
mercoledì 27 dicembre 1944
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 27, 43 aerei del 208° Group della RAF attaccano il ponte
ferroviario di Casarsa (UD). Nel pomeriggio inizia violenta dall’aria,
la controffensiva americana condotta da un gruppo di cacciabombardieri
appartenenti alla XII Forza Aerea Tattica dell’USAF: alle 12,45 viene
attaccata Sommacolonia; alle 15,39 è attaccata Barga; alle 15,30
Vergemoli e ancora Barga. Tutta la Garfagnana è ora bersaglio degli
aerei che si spingono fino alla Lunigiana, vunque spezzonando e
mitragliando fino all’imbrunire. Anche oggi, Montignoso viene colpita
dal cielo; restano distrutte la chiesa di Santa Maria della Rosa e
danneggiata quella di San Vito alla Piazza.
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico
Alle 6 il cannoneggiamento del tenente colonnello Grossi rinforza, alle
6,30 c’è una breve sosta, alla quale segue un quarto d’ora
tambureggiante, eccezionale. E ora che l’artiglieria americana non li
ostacola più come ieri, i tedeschi possono finalmente entrare a Barga,
“acclamati dalla popolazione”, come trasmetterà Radio Milano. Ma,
ovviamente, è una grossa bugia perché di circa 6000 abitanti ne saranno
rimasti una cinquantina.
Gli americani cercano febbrilmente di riorganizzarsi e di porre rimedio
ai larghi vuoti lasciati dai dispersi e dagli sbandati nelle file del II/366°
e del II/370° mentre la pressione tedesca si accentua in direzione di
Pedona. . Tuttavia, sul mezzogiorno, la grande tempesta sembra essersi
placata. Nel settore ad occidente del Serchio, nessun combattimento si
verifica nel corso della giornata.
Verso le 13, giunge a Osteria il
Magg. Gen. Dudley Russell (nella foto),
comandante dell’8^ Divisione indiana. Da questo momento, tutto il gruppo
da combattimento negro passa agli ordini degli indiani.
A questo punto il contatto tattico fra gli opposti schieramenti si può
ora considerare virtualmente cessato. Pattuglie tedesche, spintesi in
profondità, non riescono a ristabilirlo altro che in minima parte. Un
tratto di fronte dell’ampiezza di circa venti chilometri e della
profondità massima di otto o dieci è praticamente sfondato e solo
precariamente tamponato da reparti di scarsa validità (I°/370°) o non
ancora ben piazzati (indiani). Ma agli attaccanti manca un adeguato
spiegamento di truppe e di mezzi per alimentare l’offensiva la quale,
perciò, viene ad esaurirsi da sola.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 27 dicembre
Una lettera semplice regolarmente affrancata 1,00 con due valori da
0,50, un Imperiale e un Miti e Simboli aereo che in questo caso non ha
funzioni di tassa per via aerea creando così due valori gemelli, da Todi
Perugia a Roma. Censurata con fascetta e bollo a ponte 5506 della
station di Perugia. A fianco un piego come manoscritti a tariffa ridotta
da Padula (SA) a Salerno.
Piego come lettera nel distretto di Bari raccomandata e cartolina
illustrata nel distretto di Roma con visto censura ACS di Roma
giovedì 28 dicembre 1944
DALLA LUOGOTENENZA
Sardegna – In base all’art.3 dell’odierno D.L.L. n.417 la Giunta,
affiancata all’Alto Commissariato per la Sardegna, viene sostituita da
una Consulta composta da 18 membri scelti tra i rappresentanti delle
diverse organizzazioni politiche, economiche e culturali esistenti
nell’isola (verrà allargata a 24 membri designati dai partiti in
proporzione agli esiti elettorali del 2 giugno 1946 e del 18 aprile
1948.).
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Alle 8,30 Barga Giardino viene colpita, come Sommacolonia
e un po’ tutta la Garfagnana. Alle 9 circa alcune bombe
colpiscono nel centro di Gallicano un edificio che ospita
numerose persone in fuga verso le linee alleate. Le vittime sono 16, fra
le quali anche dei bambini. Alle 10 alcuni aerei spezzonano e
mitragliano Eglio; sedici bombe colpiscono il contiguo paese di
Sassi, mietendo vittime fra civili e soldati. A Palleroso,
sempre in seguito ad incursione aerea muore una donna. Quarto
bombardamento aereo di Cotignola (RA) (2 morti).
FRONTE
ITALIANO:
Settore Tirrenico
A mezzanotte sul 28, mentre si conclude il secondo giorno dei tragici
avvenimenti nella Valle del Serchio, le prime pattuglie indiane entrano
in contatto con gli elementi di punta tedeschi. Poi, gli indiani, si
pingono avanti e riprendono Fornaci e Gallicano. A notte, in un
turbinare fortissimo di tramontana levatasi nel pomeriggio, entrano
anche a Barga (nella foto le rovine del paese) mentre i tedeschi
si ritirano verso Renaio e Riboscioli e oltre la Corsonna.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 28 dicembre
Cartolina prestampata dell’IMPS da Napoli a Sparanise (NA) con
affrancatura meccanica rossa, visto con bollo ACS di Napoli. A fianco un
piccolo piego da Palermo a Pollina con visto ACS di Palermo.
venerdì 29 dicembre 1944
DALLA LUOGOTENENZA: SULLA MANCATA DIFESA DI ROMA
Il Maresciallo Badoglio, ormai a riposo, viene interrogato, nella sua
abitazione, dalla Commissione di Inchiesta per la mancata difesa di
Roma.
DALLA LUOGOTENENZA: RELAZIONI CON L’ESTERO
Il Governo italiano riprende e rapporti diplomatici con la Norvegia.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nella notte sul 29, 37 aerei del 208° Group della RAF attaccano il ponte
ferroviario di Casarsa (UD). Incursione aerea diurna su Verona.
Nuove incursioni colpiscono ancora duramente la Garfagnana e la
Lunigiana fino ad Aulla. Comunicati stampa alleati parlano
di 4000 voli di guerra compiuti in tre giorni di operazioni nella valle
del Serchio, con moltissimi obiettivi colpiti, tra cui 42 capisaldi, 4
ponti stradali e 4 ferroviari.
FRONTE
ITALIANO:
Settore Tirrenico
La combattività dei tedeschi è svanita e gli alleati si limitano a
riprendere le posizioni perdute. Gli indiani entrano nel devastato paese
di Sommacolonia.
In appoggio alle operazioni aeree e terrestri, il cacciatorpediniere
britannico Loockhout cannoneggia il litorale apuano.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 29 dicembre
Piego come manoscritti raccomandati aperti 2,40 (1,20 manoscritti + 1,20
di raccomandazione aperta) da Viterbo a Latiano (BR) con ACS di Viterbo.
A fianco cartolina illustrata regolarmente affrancata 0,60 per fuori
distretto da Livorno a Massa Marittima (GR)con bollo censura a ponte
8014 di Livorno.
sabato 30 dicembre 1944
STRATEGIE ALLEATE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Alexander ordina di arrestare l’offensiva a causa delle nevicate ed
il maltempo che limitano troppo le operazioni.
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico
Pattuglie alleate spintesi in direzione di Molazzana e di Bebbio
incontrano solo sporadico fuoco di armi portatili. Autoblindo indiane
arrivano fino all’Arsenale, sul Serchio. A rinforzare il fronte, nella
notte sul 30 giunge sul Serchio anche il 758° battaglione corazzato.
Il generale tedesco Fretten Pico impartisce disposizioni per il
ripristino di uno schieramento difensivo su posizioni che, un po’
dovunque, le sue truppe hanno migliorato.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 30 dicembre
Non reperiti documenti postali passati per posta in questa data
domenica 31 dicembre 1944
ESTERO
L’Ungheria dichiara guerra alla Germania.
DALLA LUOGOTENENZA: NOTIZIE DALL’INTERNO
Roma – Per la prima volta dall’inizio della guerra i romani potranno
festeggiare l’arrivo del nuovo anno con le finestre illuminate; con
decorrenza odierna sono state abolite le norme sull’oscuramento.
I giornali segnalano che il costo della vita, rispetto al giugno 1940
(inizio della guerra), è aumentato del 1070 per cento mentre i salari
soltanto del 337. I pegni al Monte di Pietà sono triplicati negli ultimi
sei mesi passando da 5.057.263 lire a 14.038.000.
Napoli – Mentre le forze alleate si spostavano con il fronte
verso il nord, a Napoli le forze di polizia si battevano per riaffermare
il rispetto della legge. Dal 1° di ottobre 1943 ad oggi la polizia
italiana e quella alleata hanno affrontato con ogni mezzo la piaga del
mercato nero. In questi 14 mesi sono stati repressi 4150 casi di
possesso illegale di beni alleati; la Squadra Mobile, diretta dal dott.
Gaiani, ha fatto sequestrare e consegnare alle Autorità alleate 2800
scatole di prodotti vari, 4500 capi di vestiario e di corredo, 13983
pacchetti di sigarette, nonché lamette per rasoi, paracadute (14 casse),
seta in matasse (19 quintali), benzina, olio minerale, vasellina,.
Sicuramente un’inezia rispetto a quello che il mercato nero è riuscito a
far passare fra le larghissime maglie di questa “rete”. Nello stesso
periodo è stata abbastanza energica l’azione repressiva verso gli
individui – uomini e donne – dall’attività equivoca, compreso anche
l’accattonaggio, nonché le infrazioni ai prezzi. Tra l’altro sono state
ricoverate in istituti di beneficenza 748 persone.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Nei trascorsi mesi di novembre e dicembre, le missioni sulla pianura
padana si sono intensificate. I centri attaccati sono stati 447. Le
sortite complessive 13400 con 3912 tonnellate scaricate nelle zone dei
combattimenti e 2893 sui centri del Nord Italia.
Nel mese di dicembre la rete ferroviaria del Nord Italia è stata
interrotta in novecento punti.
Il bilancio, negli ultimi tre mesi del 1944, è stato di 42 ponti
ferroviari e 18 stradali distrutti, oltre rispettivamente a 68 e 39
danneggiati; di 308 locomotive distrutte con 2043 vagoni e 2700
autocarri (colpite 208 locomotive con 3997 vagoni).
Durante il 1944 le Forze Aeree Alleate hanno svolto sull’Italia Centrale
e Settentrionale 4541 missioni di bombardamento e spezzonamento, 2252 di
mitragliamento (secondo successivi calcoli, a seguito di queste azioni,
hanno trovato la morte 23715 civili italiani e sono stati distrutti
26.131 edifici.).
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico
Nella valle del Serchio la V Armata a riguadagnato le posizioni che
teneva alla fine di ottobre.
Settore Centrale e Adriatico
Sola attività di pattuglie.
STORIA POSTALE del 31 dicembre
Lettera semplice da Roma alla PM 127 dislocata a Coltano (PI), censurata
con fascetta bollo in cartella VERIFICATO PER CENSURA e bollo a ponte
4177 di Roma. A fianco una lettera raccomandata da Spongano (LE) a Roma,
affrancata regolarmente 3,50 (1,00 lettera fuori distretto + 2,50 di
raccomandazione) con una coppia di1,25 Imperiale e un 1,00 Roma, non
censurata.
lunedì 1° gennaio 1945
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Roma - “(…) Gli americani, sia qui sia a Washington, hanno ripreso
l’idea di dividere l’Italia in due comparti: sfera politica e sfera
militare. E’ chiaro che si tratta di un’idea del tutto insensata e
inattuabile. Ho convinto il ministro della Guerra (War Office) e tutti
gli altri ministri londinesi dell’inconsistenza di tale idea. E sono
convinto che forse sarei riuscito a instillare questa convinzione anche
a Washington se avessi potuto andarci. Intanto, dopo averne parlato
sabato con Alex, ho inviato a Londra e a Washington i telegrammi dovuti
e, avendo saputo dell’intenzione di organizzare una “sezione politica
ossia un G5” presso il Fifteenth Army Group (che in Italia ha preso il
posto degli eserciti alleati (Allied Armies), ho telegrafato ad Alex
chiedendogli di porre il veto su tale iniziativa, e il veto dovrebbe
valere fino a quando da Washington non siano state inviate direttive
ultimative. Per quel che riguarda le faccende italiane, ci sono molte
questione che ancora attendono una soluzione. La razione alimentare, le
forze armate italiane, la situazione degli alloggi, i prigionieri di
guerra in Italia, l’uso e l’abuso della epurazione ecc. Inoltre, c’è la
ricostruzione delle industrie, ci sono le elezioni per gli enti locali,
c’è il problema dei trasporti e c’è il movimento partigiano dell’Italia
Settentrionale: tutte cose assillanti. Me ne dovrò curare da vicini e
voglio vedere come effettivamente stanno le cose. Per quel che posso
capire, gli uomini (della commissione alleata) sono bravissimi sul piano
amministrativo, ma si muovono malissimo sul piano economico. In realtà,
sono stati impacciati dal quartier generale alleato e ancor più dai capi
di stato maggiore riuniti e dal comitato congiunto per gli affari
civili, che siedono a Washington. Ho lavorato tutto il giorno (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
I tedeschi hanno già riparato 850 interruzioni ferroviarie delle 900
provocate dagli attacchi aerei alleati nel mese di dicembre. Un lavoro
da formiche in lotta con il tempo. E a sua volta come una formica lavora
contro di loro un uomo, Ermete Frittelli, capo delle Messaggerie, la
società che distribuisce giornali e stampe. Egli ha in mano tutti gli
edicolanti, che sono amici dei ferrovieri e ha amici nei servizi merci,
che utilizza per un raffinato e preciso lavoro di sabotaggio. Osserva
con attenzione i convogli che passano per le stazioni carichi di viveri,
armi, tessuti e materiali vari e cancella e corregge le destinazioni dei
vagoni. Lo può fare perchè deve caricare gli stampati e, quindi, ha in
mano i fogli di viaggio. Succede il caos: ben 4000 vagoni utili ai
tedeschi finiranno nei luoghi più impensati oppure su binari morti, tra
la disperazione dei comandi nazisti che non scopriranno mai l'uomo che
si beffa di loro.
FRONTE ITALIANO
Il primo giorno dell’anno registra una calma quasi assoluta su tutto il
fronte con l’VIII Armata britannica del generale Mc Creery attestata
sulle rive del fiume Senio e la V Armata di Truscott a 15 chilometri da
Bologna (1)
Il cannone tedesco colpisce ancora Viareggio. Un ferito.
………….
(1) La calma nei combattimenti durerà molte settimane e permetterà
alle unità del gruppo di armate C di Vietinghoff (X e XIV Armata dei
generali Herr e Lemelsen) di rinforzare le difese e al generale Clark,
che da dicembre ha sostituito Alexander al comando delle forze alleate
in Italia, di mettere a punto il piano per l’offensiva finale.
STORIA POSTALE del 1° gennaio
Non reperiti documenti postali passati per posta in questa data
martedì 2 gennaio 1945
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Roma - “(…) Molti telegrammi sono giunti da Washington relativi alle
mie proposte per l’Italia. Non riesco a capire perché mai i capi di
stato maggiore riuniti e i CCAC debbano sollevare tanto polverone su
qualsiasi cosa. L’eccesso di organizzazione è la maledizione di questa
guerra e gli americani sotto questo profilo sono di gran lunga peggiori
di noi. (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Terminano oggi una serie di ininterrotte incursioni, iniziate il 27
dicembre, che hanno distrutto i paesi di Ortola e Frangola. Sei i
morti.
FRONTE
ITALIANO:
Settore Tirrenico
Gli americani spostano da Lucca a Viareggio la compagnia manutenzione.
Settore Centrale
Sola attività di pattuglie.
Settore Adriatico
Limitate azioni sulla riva orientale del Senio per liberare
definitivamente il settore. La 5^ divisione corazzata del 1° Corpo
canadese, procedendo in direzione nord verso il mare, conquista
Conventelle (RA).
STORIA POSTALE del 2 gennaio
Non reperiti documenti postali passati per posta in questa data
mercoledì 3 gennaio 1945
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Roma - “(…) A mezzogiorno ho visto il conte Carandini, nuovo
ambasciatore italiano a Londra. E’ tornato per una breve visita: vuole
consultarsi con il nuovo governo italiano. Di fatto è una persona di
grande levatura e mi piace moltissimo. Supera di molto l’italiano medio
sia per carattere sia per dirittura morale: Gli preme moltissimo che io
faccia qualcosa per ottenere l’arruolamento regolare dei patrioti
(partigiani) che attraversano le linee del fronte. Infatti ora pare che
vengano trattati “con freddezza”. Devo vedere come stanno le cose.(…).
Alle cinque e mezzo, conferenza stampa. Ai giornalisti ho dato notizie
pubblicabili e altre non. Poi c’è stato un po’ di botta e risposta che
ho cercato di manovrare come se fosse una riunione politica a Stockton.
Uno dei miei ospiti a colazione, Norgaard – un liberal della più pura
tempra – mi ha chiesto quali fossero le intenzioni inglesi nei riguardi
delle colonie italiane e ha detto che il fatto di non volere noi
accettare l’Italia nel novero degli “alleati” (ma solo come
cobelligerante) dipendeva da questo: se l’Italia diventasse alleata, noi
“non potremmo prenderci le colonie o i territori di un alleato. Questo
non si fa”. Subito mi sono diretto verso di lui tendendo la mano e poi
ho stretto la sua con calore dicendo: “Amico, lo scriva pure. Le colonie
italiane in occidente sono al sicuro” Lo scroscio degli applausi ha
fatto quasi crollare la casa” (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Due ondate di bombardieri colpiscono S. Alberto (RA) alle 14,30.
FRONTE ITALIANO
Fronte statico con attività di pattuglie in tutti i settori.
STORIA POSTALE del 3 gennaio
Cartolina postale VINCEREMO con valore aggiunto 0,30 Propaganda di
Guerra particolarmente raro in uso così tardivo, da Roma a Reggio
Calabria con visto ACS di Roma. A fianco lettera semplice fuori
distretto dalla provincia di Siracusa a Macchia d’Ionia (CT), visto ACS
di Catania.
giovedì 4 gennaio 1945
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli/Caserta – “Alle sette e mezzo, sono partito da Napoli e
un’ora dopo ero a Caserta. Ho avuto uno scambio di opinioni con
Alexander sulla questione greca e su quella italiana e abbiamo parlato
anche di altre cosette che riguardano l’organizzazione del quartier
generale alleato (…)”.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Duri attacchi aerei alle vie di comunicazione nelle zone di Verona,
Trento, Bolzano e del Passo del Brennero. Anche
Verona viene sottoposta ad una terribile incursione aerea. Poco dopo
mezzogiorno sei ondate composte ciascuna da parecchie squadriglie di
bombardieri sganciano il loro micidiale carico, cinque sulla periferia e
una, la più numerosa, sul centro della città. Ancora bombardata S.
Alberto (RA).
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico e Centrale
Fronte statico con attività di pattuglie in tutti i settori.
Settore Adriatico
I tedeschi fanno saltare il ponte della Chisaccia a Cotignola (RA).
STORIA POSTALE del 4 gennaio
Non reperiti documenti postali passati per posta in questa data
venerdì 5 gennaio 1945
DALLA LUOGOTENENZA
L’Alto Commissario per l’Epurazione, conte Carlo Sforza, da le
dimissioni dal suo incarico. Non è entrato nel secondo governo Bonomi.
Le procedure previste dalla legge del 27 luglio 1944 si sono rivelate
troppo laboriose per permettere un’emanazione spedita dei provvedimenti,
e l’attività dei commissari (1) è risultata quindi abbastanza limitata,
come si può rilevare dai dati rilasciati dallo stesso Sforza all’atto
delle sue dimissioni:
- Punizione dei delitti: 3000 investigazioni compiute; 1013 processi
iniziati.
- Epurazione dell’amministrazione: 3210 sentenze emesse, di cui 539 di
dispensa dal servizio, 1316 di sanzioni minori, 1355 di proscioglimento.
- Profitti di regime: 3006 istruttorie compiute.
I numerosi giudizi a carico di personalità del fascismo hanno
contribuito a far luce su molti episodi della storia del regime, ma, in
complesso, mancando una volontà precisa da parte del governo, il
processo di epurazione, urtando continuamente contro ostacoli
burocratici e interferenze politiche, ha finito per perdere lo slancio
iniziale.
…………
(1) Occorre ricordare che per ognuno di questi quattro settori
(punizione dei delitti fascisti, epurazione della amministrazione dello
Stato, accertamento dei profitti del regime e liquidazione dei beni
appartenenti alle organizzazioni fasciste) era stato nominato un
commissario aggiunto.
FRONTE ITALIANO:
Settore Tirrenico
Sicuri che ogni pericolo di ulteriore offensiva tedesca è cessato, gli
americani fanno rientrare alle divisioni di appartenenza i gruppi da
combattimento della 34^ e della 85^ divisione.
Settore Centrale
Normale attività di pattuglie.
Settore Adriatico
Arrivano i canadesi a S. Alberto di Ravenna e si schierano sul Senio. Il
paese rimarrà in prima linea fino alla grande offensiva del maggio.
Sempre nella zona i tedeschi fanno saltare il ponte della ferrovia.
STORIA POSTALE del 5 gennaio
Rara cartolina postale Imperiale (senza Vinceremo) espressa,
regolarmente affrancata 3,10 (0,60 cartolina fuori distretto + 2,50 di
diritto per espresso) da Corato (BA) a Roma, bollo a ponte di visto
censura poco inchiostrato. Cartolina illustrata regolarmente affrancata
0,60 con una coppia di 0,30 Roma da Palermo a Roma, ACS di Palermo.
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