il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

12° Periodo dal 16 0ttobre 1944 al 26 aprile 1945.
Territorio a nord della linea del fuoco: Repubblica Sociale Italiana (primo mese 16 ottobre – 16 novembre )

Prima parte dal 16 al 27 ottobre
 

lunedì 16 ottobre 1944

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Alla Rocca, una piccola borgata che sta dietro il promontorio ove sorge il millenario castello Malaspina, sono ospitati, all’insaputa dei tedeschi, centinaia di sfollati dalla città. I tedeschi però sono venuti a conoscenza del fatto e inviano un reparto di “arditi fascisti” perché compiano un'irruzione nel paese per stanare gli sfollati di loro covi. Arrivati in paese, sfoderano le armi automatiche e si mettono a sparare senza tregua uccidendo così quattro persone.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
I partigiani della brigata “giustizia e Libertà” attaccano un convoglio tedesco e uccidono il comandante della 75^ Divisione corazzata e 15 suoi uomini.

Il capitano Napoleone Zo, grande invalido, viene ucciso nel suo letto nel convalescenziario di Stresa (Novara).

In Carnia, dove la resistenza dei partigiani è ormai allo stremo, Il maggiore Nicholson ha perso ogni speranza. Con la sua radio trasmittente invia ai comandi alleati decine di messaggi. Quello di oggi dice: “Restano munizioni sufficienti per sei ore di resistenza” e poi “Può la RAF lanciare rifornimenti qualche volta, o la RAF è un mito?

RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Lucca – A Viareggio, in seguito a un bombardamento tedesco, muore Armida Orlandi, di 56 anni.

A Viso, una località situata nell’alta Val Camonica e sede di un distaccamento garibaldino, un gruppo di tedeschi uccide insieme a dei partigiani almeno 4 civili innocenti.
Le cannonate tedesche provocano un morto e vari feriti a Viareggio.


STORIA POSTALE del 16 ottobre

Una raccomandata probabilmente affrancata dal mittente che presenta un’affrancatura davvero di “emergenza” che, nel rispetto della tariffa di 2,50 (1,00 lettera + 1,50 di raccomandazione), comprende ben tre valori gemelli da 0,20. A destra una cartolina postale Mazzini con un valore aggiunto da 0,30 della Provvisoria tiratura Verona II^ tavola.




martedì 17 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Viene annunciata in arrivo dalla Germania la terza divisione italiana, la Littorio (comandata dal generale Agosti) che si attesterà sul confine alpino con la Francia.

A Gargnano la GNR continua a far piovere sul tavolo di Mussolini rapporti sempre più neri sulla Divisione “San Marco”, come questo odierno:
Il morale delle truppe va affievolendosi. Ciò è dovuto in parte al fatto che i reparti della divisione sono impiegati a piccoli nuclei in difesa costiera, mentre sarebbe desiderio dei soldati essere impiegati in massa.
Gli ufficiali provenienti dai campi di concentramento guardano con ostilità – del resto contraccambiata – gli ufficiali provenienti dall’Italia che a loro volta non hanno fiducia nei primi. Tale dissidio si ripercuote sia nell’inquadramento che nel morale della truppa.
Il disinteressamento degli ufficiali ha portato come conseguenza un rilassamento generale nella disciplina tanto che i militari ne approfittano per compiere soprusi e atti illegali ai danni della popolazione civile
”.

I marò, oltre a disertare, altre volte si fanno “prelevare” dai partigiani. Sempre in data odierna , la GNR segnala:

Un plotone del battaglione Arditi è stato prelevato dai banditi senza colpo ferire. E’ da ritenere che ciò sia avvenuto per la connivenza di alcuni militari che, unitamente con i banditi, hanno sorpreso gli elementi di fede nel sonno”. Secondo la Guardia, fuggono “nella maggior parte elementi venuti alle divisioni attraverso i campi di concentramento o avuti quali complementi della divisione Italia

RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di ImperiaPietrabruna viene cannoneggiata dall’artiglieria tedesca e la frazione di Torre Paponi parzialmente incendiata. Tutto questo per rappresaglia all’uccisione, avvenuta ieri sulla Riviera dei Fiori, di un soldato della Wehrmacht. Complessivamente, fra gli abitanti dei due paesi 23 persone sono rimaste uccise o disperse. Due delle vittime erano sacerdoti. I soldati tedeschi hanno fucilato persino un fascista, sebbene questi si sia fatto riconoscere per tale.

Provincia di Lucca - Nel pomeriggio, dopo aver sostenuto, durante la mattina, uno scontro con i partigiani, alcuni tedeschi scendono dalla zona di Croce sul paese di Terrinca, con il chiaro scopo di compiere un’azione di rappresaglia. Uccidono un uomo che si trova in una selva a raccogliere castagne e ne rastrellano 24 che poi conducono via.

Provincia di Ravenna – Nei dintorni di Massalombarda, viene minata e fatta saltare la masseria dei Baffè, una numerosa famiglia contadina. Fra le rovine e le fiamme trovano la morte diciassette persone, tra cui una donna incinta. “Qui abitava una famiglia di banditi e assassini” è l’insolente epigrafe che i tedeschi lasciano a memoria del misfatto.
Sempre a Massalombarda, nel corso d’un rastrellamento notturno insieme alla locale brigata nera, i tedeschi uccidono quattro fratelli – Angelo, Adamo, Antonio e Giuseppe Foletti – e il garzone Giuseppe Cavallazzi. Giuseppe Foletti, novantenne, inveisce mentre viene tirato fuori dalla casa e viene colpito, a differenza degli altri, a colpi di tridente e poi buttato, ancora vivo, in un vicino fienile al quale, nel frattempo, è stato appiccato il fuoco.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Dopo la conclusione di lotta alle bande svoltasi dall’8 ad oggi, le truppe tedesche comunicano 2341 morti contati, 2503 prigionieri, 1949 individui sospetti arrestati e 10.300 renitenti alla leva inviati al lavoro coatto.

Il Comando Unico Parmense di Bosco di Corniglio viene attaccato di sorpresa. Tutti i componenti del vengono uccisi e l’edificio dato alle fiamme. Fra i caduti il comandante Giacomo Di Crollalanza “Pablo”, Gino Menconi “Renzi” e il conte Giuseppe Benettini Picedi “Penola” di Sarzana.



STORIA POSTALE del 17 ottobre

 

NORD – Dal “Corriere della Sera”:

 

 

 

 

 

 

 

Due cartoline postali Mazzini con valori aggiunti della Monumenti Distrutti a completamento della tariffa dovuta.

Lettera semplice con una coppia di gemelli da 0,20 e una lettera affrancata con soli 0,50 (il Monumenti Distrutti) e tassata in arrivo con un valore della Imperiale da 1,00 usato come segnatasse.
 

 

mercoledì 18 ottobre 1944

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Le truppe tedesche, che stanno procedendo ai rastrellamenti dei partigiani che si annidano sui monti della Bassa Valtellina sino a Bergamo, si attestano nelle alte valli di Imagna, di Taleggio, di Erba e sulle pendici occidentali del Resegone.

In Località Le Casse, a destra dell'abitato Altillone all'altezza dei sette tornanti, un’avanguardia fascista viene colta di sorpresa dall'ultima retroguardia partigiana, in procinto di abbandonare il territorio della Repubblica Partigiana dell’Ossola. Diversi morti e feriti fra i fascisti.


STORIA POSTALE del 18 ottobre



 

Cartolina postale 0,30 Mazzini con valore aggiunto da 0,20 a completamento della tariffa cartolina fuori distretto.




 

 





giovedì 19 ottobre 1944

DALLA RSI: DELLA BRIGATA NERA ALBERTO ALFIERI (PAVIA)
Anche a Pavia si litiga per “vivi contrasti” fra il commissario federale, il suo vice e il capo di Stato Maggiore della Brigata Nera locale. La GNR provinciale commenta oggi: “La quasi totalità dei fascisti è apertamente contro il commissario federale, non ritenendolo idoneo alla carica che riveste. Di tale situazione si fa ricadere buona parte di responsabilità sul capo della provincia che, pare, protegge il federale”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Formazioni autonome e garibaldine entrando in Alba (CN) completano la liberazione delle Langhe. Si costituisce la “zona libera delle Langhe”.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Bassa Valtellina sino a Bergamo: inizia l’attacco tedesco alle posizioni partigiane della zona. I tedeschi fanno intervenire mortai da 81 mm e cannoni da 152 mm.. La guerriglia si svolge a Campo de Boj, al Passo del Fo e alla Bocchetta di Barna.



STORIA POSTALE del 19 ottobre

 

 

 

 


Piego di ospedale come manoscritti raccomandati 2,70 (1,20 manoscritti + 1,50 dir raccomandazione) .


 

 

 



 


venerdì 20 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Dall’odierno ordine del giorno n.43 della divisione “Monte Rosa”: “Sentenze del tribunale di guerra divisionale nella seduta del 10 – 11 ottobre: due alpini condannati a morte per “tentata diserzione e intelligenza con il nemico” (non dice se la sentenza è stata eseguita); un disertore condannato a 21 anni e un secondo a 17 anni; poi 13 anni di carcere ad un alpino che ha tentato, senza riuscirci, di fuggire”.

Inizia il rientro in patria della II Divisione granatieri “Littorio”, 18.000 uomini al comando del colonnello brigadiere Tino Agosti

DALLA RSI: DELLA STAMPA
Il giornalista Giorgio Pini, direttore del Resto del Carlino, viene nominato sottosegretario al Ministero degli Interni.

I TEDESCHI IN ITALIA
Milano
- I tedeschi si apprestano ad entrare negli stabilimenti della Breda per arrestare e deportare duecento operai a caso fra quelli in sciopero da due giorni. Il lavoro viene ripreso e la deportazione annullata.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Inizia oggi l’attività di pattuglie partigiane con la collaborazione di truppe Brasiliane giunte nella zona di Coreglia (LU).

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
L’operazione Waldlaufer, l’offensiva nazifascista scatenata in Alta Carnia il 9 ottobre, si conclude oggi con la completa occupazione della zona. La valida resistenza partigiana ha seriamente impegnato le forze attaccanti.

RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Udine – A Raspano quattro soldati tedeschi misti a cosacchi mercenari fucilano alcuni giovani partigiani costringendo la popolazione ad assistere all’esecuzione.

STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Il Feldmaresciallo Kesselring riceve la visita del Ministro dell’Armamento, Speer e discute con lui la creazione, nell’Italia del Nord, di un’autarchia economica suscettibile di rendere le sue armate indipendenti dal punto di vista dell’armamento e dei trasporti. Entrambi non sembrano pensare che fra una settimana, fra un mese, i Tedeschi non avranno più bisogno né di armamento né di trasporti. Evidentemente le preoccupazioni non intaccano il morale di Kesselring: un capo che indietreggia ininterrottamente da più di un anno.



STORIA POSTALE del 20 ottobre

Lettera semplice affrancata con una coppia di valori gemelli da 0,50 e una ricevuta di ritorno regolarmente affrancata 1,00 con un misto di valori della Imperiale e Monumenti Distrutti.

 




sabato 21 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Rastrellamento infruttifero tedesco sull’Alpe Stavello.

RESISTENZA AZIONI DEI PARTIGIANI
Gli uomini della brigata Garibaldi “Venezia” annotano oggi sul loro diario: “Uccisione di un appartenente alle brigate nere – recupero munizioni ed equipaggiamento.


STORIA POSTALE del 21 ottobre

Un piego comunale come stampe raccomandate 1,70 (0,20 stampe + 1,50 di raccomandazione) e, a destra, uno piego di ospedale come manoscritti raccomandati 2,70 (1,20 manoscritti + 1,50 di raccomandazione).

Una lettera del distretto militare di Ivrea inviata, tassa a carico del destinatario, a Cuorgnè dove fu tassata a tassa semplice 1,00 con i segnatasse da 0,60 e 0,40 sovrastampati con fascetto, rari. A destra, una raccomandata da Arona (NO) a San Remo (IM) regolarmente affrancata 2,50.

Lettera raccomandata da Concordia sul Secchia (MO) a Ginevra con censura della Commissione Provinciale di Modena 64R e censura tedesca.


 

domenica 22 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A una settimana dalla fine della repubblica dell’Ossola, riconquistata delle forze della RSI, dopo tredici giorni di accanita resistenza gli ultimi partigiani superstiti riescono a sconfinare in Svizzera.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Novara – A Alpe Meccia di Macugnaga in Valle Anzasca una colonna mista di tedeschi (1) e brigatisti neri partita da Macugnaga trova, a seguito di una delazione, un gruppo di partigiani che riposa dopo uno scontro a fuoco. Un partigiano si butta fuori da una baita e viene falciato, ma permette a due compagni di defilarsi in un canalone. Gli altri si arrendono e vengono fucilati subito. Sono nove fra cui una donna..
………..
(1) Provenienti da un presidio a Piedimulera ubicato a ridosso della montagna, in posizione strategica per l'osservazione e per la difesa e composto da tedeschi e truppe allogene. Alcuni di loro, come per esempio i georgiani non esiteranno a passare nelle file partigiane oppure ad entrare in Svizzera.


STORIA POSTALE del 22 ottobre

Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data odierna.

 



lunedì 23 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”.

STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Kesselring effettua una visita al fronte e dallo stallo in atto rileva che l’offensiva alleata si sta esaurendo. In serata durante il trasferimento da Forlì a Bologna, sulla via Emilia, la sua vettura nel sorpassare una colonna di camion investe frontalmente a grande velocità un cannone trainato che sta procedendo in senso inverso: l’urto frontale è tremendo. Gravemente ferito alla testa Kesselring viene trasportato all’ospedale di Ferrara. (1).
……….
(1) Domani sarà sottoposto ad un intervento chirurgico da parte di alcuni specialisti tedeschi, quindi trasferito in aereo a Riva del Garda e successivamente a Merano per il periodo di convalescenza. Rimarrà assente per ben tre mesi durante i quali, al comando del gruppo di armate C, lo sostituirà il generale Von Vietinghoff.

RESISTENZA
Fine della Repubblica dell’Ossola.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTI
Provincia di Novara – Ad Alpe Meccia i tedeschi, che ieri hanno fucilato nove partigiani, prelevano una ventina di valligiani e li obbligano a trasportare i cadaveri, legati mani e piedi a una pertica, a Macugnaga e ad allinearli sulla strada d’ingresso del paese, come monito per tutti.


STORIA POSTALE del 23 ottobre

RSI – Con la fine della Repubblica dell’Ossola cessa anche la breve storia postale della relativa zona.

 

Lettera semplice da Pietra Ligure a Savona.

 

 

 

 


 

martedì 24 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”.

Dall’odierno bollettino della GNR si segnala:

“Nella lotte sul 4 corrente, 70 marinai e un tenente della divisione “San Marco”, in distaccamento a Cogoleto (Genova), hanno abbandonato il reparto e sono passati alle file partigiane, raggiungendo le bande nella zona di Sassello (Savona).
I predetti intendevano costringere anche un capitano tedesco a disertare con loro: l’ufficiale non solo si è opposto ma ha reagito, uccidendo con un colpo di pistola un sergente della San Marco. Dopo tale fatto sono state arrestate diverse persone del centro di Cogoleto, fra cui la moglie dell’ufficiale passato ai banditi”.


LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA
Parte da Bolzano-Gries un convoglio con circa 300 persone catturate dai tedeschi, vi sono fra queste almeno 150 ebrei. Destinazione Auschwitz.

DALLA RSI: I RAPPORTI CON I TEDESCHI
Con un accordo fra i governi tedesco e della RSI, viene stabilito che non saranno più accettati gli assegni circolari emessi dalle Forze armate tedesche in Italia e che la corresponsione del soldo alle truppe tedesche sul territorio italiano dovrà essere fatta esclusivamente in lire.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Treviso – A Pieve di Soligo i tedeschi uccidono la bimba Biancarosa Ferrari, di un anno.



STORIA POSTALE del 24 ottobre

Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data odierna.


 


mercoledì 25 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Partigiani in abiti civili si portano nel centro di Carrara, compiono un vasto rastrellamento e sequestrano diciassette militi della guardia nazionale repubblicana.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo – A Centallo i tedeschi fucilano il partigiano Vincenzo Ferrarelli, di Frosinone.

Provincia di Ravenna – A Ponte sul Senio i tedeschi ricevono dalla brigata nera sette giovani arrestati a Lugo e li fucilano. Poi gettano i loro cadaveri nel fiume in piena (1).
………..
(1) Uno sarà ritrovato il 2 gennaio a San Polito, mentre gli altri sei saranno ripescati nell’aprile 1945.

Provincia di Udine - Reparti cosacchi mercenari saccheggiano le borgate di Intissàns e Chiàici, incendiano tre case e uccidono due anziani e due padri di famiglia (1).
…………
(1) Nei giorni successivi incendiano tutti i casolari ancora in piedi e saccheggiano l’abitato di Pozzis.



STORIA POSTALE del 25 ottobre

Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data odierna.




giovedì 26 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio”. Il rientro incontra enormi difficoltà, con lunghissime marce a piedi per l’interruzione della ferrovia del Brennero in val d’Adige.

Un altro nerissimo rapporto è compilato oggi dalla GNR di Milano sulla base delle notizie riferite da marò in licenza:

“Essi raccontano che da quando la divisione “San Marco” ha lasciato il lager germanico per stabilirsi nella riviera ligure, lo spirito combattivo dei militari si è fortemente depresso per un complesso di circostanze.
Prima di tutto sembrerebbe che non tutti i militari siano armati; poi che la dislocazione dei reparti nella riviera – disposta a piccoli capisaldi – sia quanto mai nociva alla compagine disciplinare, in quanto gli ufficiali non avrebbero più sottomano gli uomini, inquinati dalla propaganda sovversiva, capillarmente condotta, specie da parte di donne più o meno di malaffare. Inoltre risulta che molti militari (particolarmente quelli che hanno i familiari nel Nord Italia) disertino, tanto che si sono verificate già parecchie fucilazioni di quelli che è stato possibile riacciuffare: Infine un vivo malumore serpeggia tra i militari, per il mancato invio dei sussidi alle famiglie e più ancora perché ai parenti dei caduti non vengono liquidate le pensioni di guerra, data la questione, che tutt’ora sembra agitarsi, se la Divisione “San Marco” dipenda dal ministero della Guerra o da quello della Marina”.

Per quanto riguarda i frequenti casi di diserzione dalle file delle divisioni rientrate dalla Germania, c’è una notevole irritazione nei comandi tedeschi, anche perché essi sono convinti che la polizia fascista faccia poco e nulla per rintracciare i militari fuggitivi. Il comandante tedesco della XIV Armata, Lemelsen, osserva che “nella maggior parte dei casi i comandi di polizia italiani hanno completamente fallito nelle ricerche dei soldati italiani che si sono resi disertori dal servizio nelle forze armate tedesche. Da parte loro non è stato intrapreso nulla in proposito, perché essi contano su di un’avanzata degli anglo-americani in Italia e vogliono perciò mettersi al sicuro da questa eventualità”.
Che fare allora? Lemelsen propone oggi:

“Poiché contro tale passiva resistenza non può certo aver successo in nessun modo un incitamento ad una più intensa attività, si deve soltanto agire energicamente e senza scrupoli. A questo riguardo sono stati ottenuti buoni risultati col prelevare famigliari dei disertori. Nella maggior parte di questi casi i fuggitivi dopo un certo lasso di tempo si sono presentati “volontariamente”.
Ordino perciò:
1.- Un funzionario della polizia italiana, che in qualunque modo saboti le ricerche di soldati italiani disertori, si rende colpevole di favoreggiamento alla diserzione e senza alcun indugio deve essere consegnato al più vicino comando di polizia locale del servizio di sicurezza.
2.- Se possono venire rintracciati i famigliari di un soldato italiano disertore, uno dei genitori deve essere tenuto in prigione, fintanto che il fuggitivo si è nuovamente presentato
”.



STORIA POSTALE del 26 ottobre

Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data odierna.



venerdì 27 ottobre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione granatieri “Littorio” sempre con lunghissime marce a piedi per l’interruzione della ferrovia del Brennero in val d’Adige.

DALLA RSI: UN RIFUGIO PER IL GOVERNO
Mussolini, di fronte alla manifestata intenzione da parte dei tedeschi di voler invitare il Governo della RSI a trasferirsi a Klagenfurt in caso di minacce anglo - americane alla Valle Padana, si sfoga oggi con Mazzolini e manifesta il suo fermo proponimento di non abbandonare il suolo della Patria. dice di non volere far parte dei governi fantasma. Esclamerà: “Non se ne parla nemmeno!”. Contrariamente alle intenzioni germaniche Mussolini ha dato ordine di studiare un piano per il trasferimento del Governo, in caso di necessità, nel trevigiano.

DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Vado al consueto rapporto dal Duce che trovo preoccupato per le intenzioni che i tedeschi avrebbero di trasferire il Governo nella zona di Klagenfurt. Egli intende rimanere in Italia il più a lungo possibile, non si adatta all’idea del “governo fantasma”. La storia se raccoglierà nella sua interezza la tragedia che vive questo Uomo Gli renderà giustizia.
Partecipo poi alla riunione del Comitato Interministeriale presieduta da Pavolini in cui si esamina appunto il problema del trasloco eventuale. Si decide di condurre a termine l’organizzazione della zona del trevigiano come eventuale tappa intermedia”.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “In località Laghetto viene giustiziata una spia”.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – Ad Azzano muore, in seguito a bombardamento tedesco, il civile Enrico Stagi.



STORIA POSTALE del 27 ottobre

Una cartolina illustrata regolarmente affrancata 0,50 da Como a Varenna (CO) censurata dalla Commissione Provinciale di Como 17R e un piego comunale da Torino a Corignano (TO) come stampe raccomandate.
 

 

 

 

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