lunedì 16 ottobre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Alla Rocca, una piccola borgata che sta dietro il promontorio ove sorge
il millenario castello Malaspina, sono ospitati, all’insaputa dei
tedeschi, centinaia di sfollati dalla città. I tedeschi però sono venuti
a conoscenza del fatto e inviano un reparto di “arditi fascisti” perché
compiano un'irruzione nel paese per stanare gli sfollati di loro covi.
Arrivati in paese, sfoderano le armi automatiche e si mettono a sparare
senza tregua uccidendo così quattro persone.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
I partigiani della brigata “giustizia e Libertà” attaccano un convoglio
tedesco e uccidono il comandante della 75^ Divisione corazzata e 15 suoi
uomini.
Il capitano Napoleone Zo, grande invalido, viene ucciso nel suo
letto nel convalescenziario di Stresa (Novara).
In Carnia, dove la resistenza dei partigiani è ormai allo stremo,
Il maggiore Nicholson ha perso ogni speranza. Con la sua radio
trasmittente invia ai comandi alleati decine di messaggi. Quello di oggi
dice: “Restano munizioni sufficienti per sei ore di resistenza” e
poi “Può la RAF lanciare rifornimenti qualche volta, o la RAF è un
mito?”
RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Lucca – A Viareggio, in seguito a un
bombardamento tedesco, muore Armida Orlandi, di 56 anni.
A Viso, una località situata nell’alta Val Camonica e sede
di un distaccamento garibaldino, un gruppo di tedeschi uccide insieme a
dei partigiani almeno 4 civili innocenti.
Le cannonate tedesche provocano un morto e vari feriti a Viareggio.
STORIA POSTALE del 16 ottobre
Una raccomandata
probabilmente affrancata dal mittente che presenta un’affrancatura
davvero di “emergenza” che, nel rispetto della tariffa di 2,50 (1,00
lettera + 1,50 di raccomandazione), comprende ben tre valori gemelli da
0,20. A destra una cartolina postale Mazzini con un valore aggiunto da
0,30 della Provvisoria tiratura Verona II^ tavola.
martedì 17 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Viene annunciata in arrivo dalla Germania la terza divisione
italiana, la Littorio (comandata dal generale Agosti) che si
attesterà sul confine alpino con la Francia.
A Gargnano la GNR continua a far piovere sul tavolo di Mussolini
rapporti sempre più neri sulla Divisione “San Marco”, come questo
odierno:
“Il morale delle truppe va affievolendosi. Ciò è dovuto in parte al
fatto che i reparti della divisione sono impiegati a piccoli nuclei in
difesa costiera, mentre sarebbe desiderio dei soldati essere impiegati
in massa.
Gli ufficiali provenienti dai campi di concentramento guardano con
ostilità – del resto contraccambiata – gli ufficiali provenienti
dall’Italia che a loro volta non hanno fiducia nei primi. Tale dissidio
si ripercuote sia nell’inquadramento che nel morale della truppa.
Il disinteressamento degli ufficiali ha portato come conseguenza un
rilassamento generale nella disciplina tanto che i militari ne
approfittano per compiere soprusi e atti illegali ai danni della
popolazione civile”.
I marò, oltre a disertare, altre volte si fanno “prelevare” dai
partigiani. Sempre in data odierna , la GNR segnala:
“Un plotone del battaglione Arditi è stato prelevato dai banditi
senza colpo ferire. E’ da ritenere che ciò sia avvenuto per la
connivenza di alcuni militari che, unitamente con i banditi, hanno
sorpreso gli elementi di fede nel sonno”. Secondo la Guardia,
fuggono “nella maggior parte elementi venuti alle divisioni
attraverso i campi di concentramento o avuti quali complementi della
divisione Italia”
RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Imperia – Pietrabruna viene cannoneggiata
dall’artiglieria tedesca e la frazione di Torre Paponi
parzialmente incendiata. Tutto questo per rappresaglia all’uccisione,
avvenuta ieri sulla Riviera dei Fiori, di un soldato della Wehrmacht.
Complessivamente, fra gli abitanti dei due paesi 23 persone sono rimaste
uccise o disperse. Due delle vittime erano sacerdoti. I soldati tedeschi
hanno fucilato persino un fascista, sebbene questi si sia fatto
riconoscere per tale.
Provincia di Lucca - Nel pomeriggio, dopo aver sostenuto, durante
la mattina, uno scontro con i partigiani, alcuni tedeschi scendono dalla
zona di Croce sul paese di Terrinca, con il chiaro scopo
di compiere un’azione di rappresaglia. Uccidono un uomo che si trova in
una selva a raccogliere castagne e ne rastrellano 24 che poi conducono
via.
Provincia di Ravenna – Nei dintorni di Massalombarda,
viene minata e fatta saltare la masseria dei Baffè, una numerosa
famiglia contadina. Fra le rovine e le fiamme trovano la morte
diciassette persone, tra cui una donna incinta. “Qui abitava una
famiglia di banditi e assassini” è l’insolente epigrafe che i
tedeschi lasciano a memoria del misfatto.
Sempre a Massalombarda, nel corso d’un rastrellamento notturno
insieme alla locale brigata nera, i tedeschi uccidono quattro fratelli –
Angelo, Adamo, Antonio e Giuseppe Foletti – e il garzone Giuseppe
Cavallazzi. Giuseppe Foletti, novantenne, inveisce mentre viene tirato
fuori dalla casa e viene colpito, a differenza degli altri, a colpi di
tridente e poi buttato, ancora vivo, in un vicino fienile al quale, nel
frattempo, è stato appiccato il fuoco.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Dopo la conclusione di lotta alle bande svoltasi dall’8 ad oggi,
le truppe tedesche comunicano 2341 morti contati, 2503 prigionieri, 1949
individui sospetti arrestati e 10.300 renitenti alla leva inviati al
lavoro coatto.
Il Comando Unico Parmense di Bosco di Corniglio viene attaccato
di sorpresa. Tutti i componenti del vengono uccisi e l’edificio dato
alle fiamme. Fra i caduti il comandante Giacomo Di Crollalanza “Pablo”,
Gino Menconi “Renzi” e il conte Giuseppe Benettini Picedi “Penola” di
Sarzana.
STORIA POSTALE del 17 ottobre
NORD
– Dal “Corriere della Sera”:
Due cartoline postali Mazzini con valori aggiunti della Monumenti
Distrutti a completamento della tariffa dovuta.
Lettera semplice con una coppia di gemelli da 0,20 e una lettera
affrancata con soli 0,50 (il Monumenti Distrutti) e tassata in arrivo
con un valore della Imperiale da 1,00 usato come segnatasse.
mercoledì 18 ottobre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Le truppe tedesche, che stanno procedendo ai rastrellamenti dei
partigiani che si annidano sui monti della Bassa Valtellina sino a
Bergamo, si attestano nelle alte valli di Imagna, di Taleggio, di
Erba e sulle pendici occidentali del Resegone.
In Località Le Casse, a destra dell'abitato Altillone
all'altezza dei sette tornanti, un’avanguardia fascista viene colta di
sorpresa dall'ultima retroguardia partigiana, in procinto di abbandonare
il territorio della Repubblica Partigiana dell’Ossola. Diversi
morti e feriti fra i fascisti.
STORIA POSTALE del 18 ottobre
Cartolina
postale 0,30 Mazzini con valore aggiunto da 0,20 a completamento della
tariffa cartolina fuori distretto.
giovedì 19 ottobre 1944
DALLA RSI: DELLA BRIGATA NERA ALBERTO ALFIERI (PAVIA)
Anche a Pavia si litiga per “vivi contrasti” fra il commissario
federale, il suo vice e il capo di Stato Maggiore della Brigata Nera
locale. La GNR provinciale commenta oggi: “La quasi totalità dei
fascisti è apertamente contro il commissario federale, non ritenendolo
idoneo alla carica che riveste. Di tale situazione si fa ricadere buona
parte di responsabilità sul capo della provincia che, pare, protegge il
federale”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Formazioni autonome e garibaldine entrando in Alba (CN) completano la
liberazione delle Langhe. Si costituisce la “zona libera delle Langhe”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Bassa Valtellina sino a Bergamo: inizia l’attacco tedesco alle posizioni
partigiane della zona. I tedeschi fanno intervenire mortai da 81 mm e
cannoni da 152 mm.. La guerriglia si svolge a Campo de Boj, al Passo del
Fo e alla Bocchetta di Barna.
STORIA POSTALE del 19 ottobre
Piego di ospedale come manoscritti raccomandati 2,70 (1,20 manoscritti +
1,50 dir raccomandazione) .
venerdì 20 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Dall’odierno ordine del giorno n.43 della divisione “Monte Rosa”:
“Sentenze del tribunale di guerra divisionale nella seduta del 10 – 11
ottobre: due alpini condannati a morte per “tentata diserzione e
intelligenza con il nemico” (non dice se la sentenza è stata eseguita);
un disertore condannato a 21 anni e un secondo a 17 anni; poi 13 anni di
carcere ad un alpino che ha tentato, senza riuscirci, di fuggire”.
Inizia il rientro in patria della II Divisione granatieri “Littorio”,
18.000 uomini al comando del colonnello brigadiere Tino Agosti
DALLA RSI: DELLA STAMPA
Il giornalista Giorgio Pini, direttore del Resto del Carlino, viene
nominato sottosegretario al Ministero degli Interni.
I TEDESCHI IN ITALIA
Milano - I tedeschi si apprestano ad entrare negli stabilimenti
della Breda per arrestare e deportare duecento operai a caso fra quelli
in sciopero da due giorni. Il lavoro viene ripreso e la deportazione
annullata.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Inizia oggi l’attività di pattuglie partigiane con la collaborazione
di truppe Brasiliane giunte nella zona di Coreglia (LU).
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
L’operazione Waldlaufer, l’offensiva nazifascista scatenata in Alta
Carnia il 9 ottobre, si conclude oggi con la completa occupazione
della zona. La valida resistenza partigiana ha seriamente impegnato le
forze attaccanti.
RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Udine – A Raspano quattro soldati tedeschi
misti a cosacchi mercenari fucilano alcuni giovani partigiani
costringendo la popolazione ad assistere all’esecuzione.
STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Il Feldmaresciallo Kesselring riceve la visita del Ministro
dell’Armamento, Speer e discute con lui la creazione, nell’Italia del
Nord, di un’autarchia economica suscettibile di rendere le sue armate
indipendenti dal punto di vista dell’armamento e dei trasporti. Entrambi
non sembrano pensare che fra una settimana, fra un mese, i Tedeschi non
avranno più bisogno né di armamento né di trasporti. Evidentemente le
preoccupazioni non intaccano il morale di Kesselring: un capo che
indietreggia ininterrottamente da più di un anno.
STORIA POSTALE del 20 ottobre
Lettera semplice affrancata con una coppia di valori gemelli da 0,50 e
una ricevuta di ritorno regolarmente affrancata 1,00 con un misto di
valori della Imperiale e Monumenti Distrutti.
sabato 21 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Rastrellamento infruttifero tedesco sull’Alpe Stavello.
RESISTENZA AZIONI DEI PARTIGIANI
Gli uomini della brigata Garibaldi “Venezia” annotano oggi sul loro
diario: “Uccisione di un appartenente alle brigate nere – recupero
munizioni ed equipaggiamento.
STORIA POSTALE del 21 ottobre
Un piego comunale come stampe raccomandate 1,70 (0,20 stampe + 1,50 di
raccomandazione) e, a destra, uno piego di ospedale come manoscritti
raccomandati 2,70 (1,20 manoscritti + 1,50 di raccomandazione).
Una lettera del distretto militare di Ivrea inviata, tassa a carico del
destinatario, a Cuorgnè dove fu tassata a tassa semplice 1,00 con i
segnatasse da 0,60 e 0,40 sovrastampati con fascetto, rari. A destra,
una raccomandata da Arona (NO) a San Remo (IM) regolarmente affrancata
2,50.
Lettera raccomandata da Concordia sul Secchia (MO) a Ginevra con censura
della Commissione Provinciale di Modena 64R e censura tedesca.
domenica 22 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A una settimana dalla fine della repubblica dell’Ossola,
riconquistata delle forze della RSI, dopo tredici giorni di accanita
resistenza gli ultimi partigiani superstiti riescono a sconfinare in
Svizzera.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Novara – A Alpe Meccia di Macugnaga in Valle
Anzasca una colonna mista di tedeschi (1) e brigatisti neri partita da
Macugnaga trova, a seguito di una delazione, un gruppo di partigiani che
riposa dopo uno scontro a fuoco. Un partigiano si butta fuori da una
baita e viene falciato, ma permette a due compagni di defilarsi in un
canalone. Gli altri si arrendono e vengono fucilati subito. Sono nove
fra cui una donna..
………..
(1) Provenienti da un presidio a Piedimulera ubicato a ridosso della
montagna, in posizione strategica per l'osservazione e per la difesa e
composto da tedeschi e truppe allogene. Alcuni di loro, come per esempio
i georgiani non esiteranno a passare nelle file partigiane oppure ad
entrare in Svizzera.
STORIA POSTALE del 22 ottobre
Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data
odierna.
lunedì 23 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”.
STRATEGIE TEDESCHE PER LA CAMPAGNA D’ITALIA
Kesselring effettua una visita al fronte e dallo stallo in atto rileva
che l’offensiva alleata si sta esaurendo. In serata durante il
trasferimento da Forlì a Bologna, sulla via Emilia, la sua vettura nel
sorpassare una colonna di camion investe frontalmente a grande velocità
un cannone trainato che sta procedendo in senso inverso: l’urto frontale
è tremendo. Gravemente ferito alla testa Kesselring viene trasportato
all’ospedale di Ferrara. (1).
……….
(1) Domani sarà sottoposto ad un intervento chirurgico da parte di
alcuni specialisti tedeschi, quindi trasferito in aereo a Riva del Garda
e successivamente a Merano per il periodo di convalescenza. Rimarrà
assente per ben tre mesi durante i quali, al comando del gruppo di
armate C, lo sostituirà il generale Von Vietinghoff.
RESISTENZA
Fine della Repubblica dell’Ossola.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTI
Provincia di Novara – Ad Alpe Meccia i tedeschi, che ieri
hanno fucilato nove partigiani, prelevano una ventina di valligiani e li
obbligano a trasportare i cadaveri, legati mani e piedi a una pertica, a
Macugnaga e ad allinearli sulla strada d’ingresso del paese, come
monito per tutti.
STORIA POSTALE del 23 ottobre
RSI – Con la fine della Repubblica dell’Ossola cessa anche la breve
storia postale della relativa zona.
Lettera
semplice da Pietra Ligure a Savona.
martedì 24 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”.
Dall’odierno bollettino della GNR si segnala:
“Nella lotte sul 4 corrente, 70 marinai e un tenente della divisione
“San Marco”, in distaccamento a Cogoleto (Genova), hanno abbandonato il
reparto e sono passati alle file partigiane, raggiungendo le bande nella
zona di Sassello (Savona).
I predetti intendevano costringere anche un capitano tedesco a disertare
con loro: l’ufficiale non solo si è opposto ma ha reagito, uccidendo con
un colpo di pistola un sergente della San Marco. Dopo tale fatto sono
state arrestate diverse persone del centro di Cogoleto, fra cui la
moglie dell’ufficiale passato ai banditi”.
LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI IN ITALIA
Parte da Bolzano-Gries un convoglio con circa 300 persone catturate dai
tedeschi, vi sono fra queste almeno 150 ebrei. Destinazione Auschwitz.
DALLA RSI: I RAPPORTI CON I TEDESCHI
Con un accordo fra i governi tedesco e della RSI, viene stabilito che
non saranno più accettati gli assegni circolari emessi dalle Forze
armate tedesche in Italia e che la corresponsione del soldo alle truppe
tedesche sul territorio italiano dovrà essere fatta esclusivamente in
lire.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Treviso – A Pieve di Soligo i tedeschi
uccidono la bimba Biancarosa Ferrari, di un anno.
STORIA POSTALE del 24 ottobre
Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data
odierna.
mercoledì 25 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Partigiani in abiti civili si portano nel centro di Carrara, compiono un
vasto rastrellamento e sequestrano diciassette militi della guardia
nazionale repubblicana.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo – A Centallo i tedeschi fucilano il
partigiano Vincenzo Ferrarelli, di Frosinone.
Provincia di Ravenna – A Ponte sul Senio i tedeschi
ricevono dalla brigata nera sette giovani arrestati a Lugo e li
fucilano. Poi gettano i loro cadaveri nel fiume in piena (1).
………..
(1) Uno sarà ritrovato il 2 gennaio a San Polito, mentre gli altri
sei saranno ripescati nell’aprile 1945.
Provincia di Udine - Reparti cosacchi mercenari saccheggiano le
borgate di Intissàns e Chiàici, incendiano tre case e uccidono due
anziani e due padri di famiglia (1).
…………
(1) Nei giorni successivi incendiano tutti i casolari ancora in piedi
e saccheggiano l’abitato di Pozzis.
STORIA POSTALE del 25 ottobre
Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data
odierna.
giovedì 26 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio”. Il rientro incontra enormi difficoltà, con
lunghissime marce a piedi per l’interruzione della ferrovia del Brennero
in val d’Adige.
Un altro nerissimo rapporto è compilato oggi dalla GNR di Milano sulla
base delle notizie riferite da marò in licenza:
“Essi raccontano che da quando la divisione “San Marco” ha lasciato il
lager germanico per stabilirsi nella riviera ligure, lo spirito
combattivo dei militari si è fortemente depresso per un complesso di
circostanze.
Prima di tutto sembrerebbe che non tutti i militari siano armati; poi
che la dislocazione dei reparti nella riviera – disposta a piccoli
capisaldi – sia quanto mai nociva alla compagine disciplinare, in quanto
gli ufficiali non avrebbero più sottomano gli uomini, inquinati dalla
propaganda sovversiva, capillarmente condotta, specie da parte di donne
più o meno di malaffare. Inoltre risulta che molti militari
(particolarmente quelli che hanno i familiari nel Nord Italia)
disertino, tanto che si sono verificate già parecchie fucilazioni di
quelli che è stato possibile riacciuffare: Infine un vivo malumore
serpeggia tra i militari, per il mancato invio dei sussidi alle famiglie
e più ancora perché ai parenti dei caduti non vengono liquidate le
pensioni di guerra, data la questione, che tutt’ora sembra agitarsi, se
la Divisione “San Marco” dipenda dal ministero della Guerra o da quello
della Marina”.
Per quanto riguarda i frequenti casi di diserzione dalle file delle
divisioni rientrate dalla Germania, c’è una notevole irritazione nei
comandi tedeschi, anche perché essi sono convinti che la polizia
fascista faccia poco e nulla per rintracciare i militari fuggitivi. Il
comandante tedesco della XIV Armata, Lemelsen, osserva che “nella
maggior parte dei casi i comandi di polizia italiani hanno completamente
fallito nelle ricerche dei soldati italiani che si sono resi disertori
dal servizio nelle forze armate tedesche. Da parte loro non è stato
intrapreso nulla in proposito, perché essi contano su di un’avanzata
degli anglo-americani in Italia e vogliono perciò mettersi al sicuro da
questa eventualità”.
Che fare allora? Lemelsen propone oggi:
“Poiché contro tale passiva resistenza non può certo aver successo in
nessun modo un incitamento ad una più intensa attività, si deve soltanto
agire energicamente e senza scrupoli. A questo riguardo sono stati
ottenuti buoni risultati col prelevare famigliari dei disertori. Nella
maggior parte di questi casi i fuggitivi dopo un certo lasso di tempo si
sono presentati “volontariamente”.
Ordino perciò:
1.- Un funzionario della polizia italiana, che in qualunque modo saboti
le ricerche di soldati italiani disertori, si rende colpevole di
favoreggiamento alla diserzione e senza alcun indugio deve essere
consegnato al più vicino comando di polizia locale del servizio di
sicurezza.
2.- Se possono venire rintracciati i famigliari di un soldato italiano
disertore, uno dei genitori deve essere tenuto in prigione, fintanto che
il fuggitivo si è nuovamente presentato”.
STORIA POSTALE del 26 ottobre
Non reperito alcun documento postale con il bollo postale in data
odierna.
venerdì 27 ottobre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Continua dalla Germania l’afflusso degli uomini della II Divisione
granatieri “Littorio” sempre con lunghissime marce a piedi per
l’interruzione della ferrovia del Brennero in val d’Adige.
DALLA RSI: UN RIFUGIO PER IL GOVERNO
Mussolini, di fronte alla manifestata intenzione da parte dei
tedeschi di voler invitare il Governo della RSI a trasferirsi a
Klagenfurt in caso di minacce anglo - americane alla Valle Padana, si
sfoga oggi con Mazzolini e manifesta il suo fermo proponimento di
non abbandonare il suolo della Patria. dice di non volere far parte dei
governi fantasma. Esclamerà: “Non se ne parla nemmeno!”.
Contrariamente alle intenzioni germaniche Mussolini ha dato ordine di
studiare un piano per il trasferimento del Governo, in caso di
necessità, nel trevigiano.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Vado al consueto rapporto dal Duce che trovo preoccupato per le
intenzioni che i tedeschi avrebbero di trasferire il Governo nella zona
di Klagenfurt. Egli intende rimanere in Italia il più a lungo possibile,
non si adatta all’idea del “governo fantasma”. La storia se raccoglierà
nella sua interezza la tragedia che vive questo Uomo Gli renderà
giustizia.
Partecipo poi alla riunione del Comitato Interministeriale presieduta da
Pavolini in cui si esamina appunto il problema del trasloco eventuale.
Si decide di condurre a termine l’organizzazione della zona del
trevigiano come eventuale tappa intermedia”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “In località
Laghetto viene giustiziata una spia”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – Ad Azzano muore, in seguito a
bombardamento tedesco, il civile Enrico Stagi.
STORIA POSTALE del 27 ottobre
Una cartolina illustrata regolarmente affrancata 0,50 da Como a Varenna
(CO) censurata dalla Commissione Provinciale di Como 17R e un piego
comunale da Torino a Corignano (TO) come stampe raccomandate.
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