sabato 17 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini Ponce de Leon sottopone a Mussolini alcuni rapporti da
Berlino: Anfuso dà una visione panoramica molto realista e poco
ottimista, nonostante le assicurazioni da parte tedesca di una sicura
ripresa, del prossimo impiego delle armi segrete, della prossima entrata
in efficienza delle fabbriche sotterranee ecc.
DON GIUSTO PANCINO GUIDA SPIRITUALE DI MUSSOLINI
Mussolini incontra per la ventesima e ultima volta il sacerdote. Don
Giusto non ha mai cessato di sollecitare la remissione dei suoi peccati,
ma Mussolini cerca di congedarlo ancora senza nulla di fatto,
gentilmente ma con fermezza: “Padre, salutiamoci qui, perché so che
morirò ucciso”. Il sacerdote fa un ultimo sforzo per convincerlo:
può ascoltare la sua confessioni lì, nello studio sul lago. Ma Mussolini
tergiversa: “Aspettiamo, padre: c’è tempo, c’è tempo…”, gli
risponde.
Don Giusto ha insistito. Se il Duce sente che la morte è imminente, non
vi è più molto tempo: Anche in questo il falso orgoglio trattiene
Mussolini dal confessarsi, dal comunicarsi. Sorridendo gentilmente,
trattiene a lungo le mani del sacerdote che gli sta parlando e don
Giusto pensa che è tempo di giocare l’ultima carta. “Ciano s’è
confessato, s’è messo a posto” gli ricorda. Il dittatore continua a
sorridere, senza rispondere. Nei suoi occhi l’espressione di diniego è
chiara; alla fine don Giusto se ne va.
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Durante la conferenza clandestina della federazione comunista che si è
tenuta oggi a Ferrara, qualche militante ha manifestato le proprie
perplessità di fronte alle direttive di Togliatti, come se parlando di
democrazia progressiva e non di democrazia proletaria si annacquassero i
principi stessi dell’ideologia marxista; come se insistendo sulla
funzione nazionale del PCI si venisse meno agli interessi internazionali
del proletario e si aprisse nel PCI un varco alle influenze del
riformismo piccolo borghese.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Belluno: in piazza Campitello, alla presenza della popolazione
costretta ad assistere, i tedeschi impiccano quattro partigiani. Prima
dell’esecuzione, superando il cordone dei soldati, il vescovo Girolamo
Bortignon sale sul patibolo, bacia a uno a uno i condannati e
somministra loro l’estrema unzione mentre la gente piange e l’ufficiale
tedesco urla:” Basta!”.
STORIA POSTALE del 17 marzo
Lettera raccomandata da Vado Ligure (SV) a Savona affrancato con una
coppia di 1,25 Provvisoria tiratura di Roma.
Piego raccomandato come manoscritti regolarmente affrancato 2,70 (1,20
manoscritti + 1,50 di raccomandazione) con, a fianco, altro piego
ospedaliero affrancato come manoscritti raccomandati in eccesso di 0,05.
domenica 18 marzo 1945
L’ESERCITO DEL NORD: DELLA DIVISIONE “SAN MARCO”
Viene fucilato a Mallare (Savona) il caporale Giuseppe Nebbia, della 2^
Compagnia, che aveva tentato di disertare.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Aosta – A Fenis una pattuglia di tedeschi
cattura e fucila il partigiano Vittorio Viérin della brigata Edelwaiss.
STORIA POSTALE del 18 marzo
Fascetta di giornale affrancata 2,00 da Casteggio (PV) a Rebecco Pavese
lunedì 19 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Anfuso, continua a restare a Berlino e invia notizie e commenti per
illustrare la situazione generale. Oggi Mussolini letto un lungo
rapporto datato 17, dopo averlo allontanato da sé, molto scuro in volto,
dice a bassa voce, quasi fra sé: “Molti nodi vengono al pettine. Il
destino marcia inesorabilmente né vi è modo di sottrarsi e solo ormai un
miracolo può modificarne le linee. La situazione è gravissima. Credo sia
opportuno che, appena possibile, Anfuso venga a Salò”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Brescia – A San Vigilio di Rogno per rappresaglia
all’uccisione di un soldato tedesco e al ferimento di altri sulla via
Emilia, il Comando tedesco di Reggio Emilia commissiona ai brigatisti
neri locali la fucilazione di cinque ostaggi prelevati dal carcere dei
Servi. L’esecuzione avviene fra Masone e Bagno.
Provincia di Modena: i tedeschi uccidono tre civili in tre
diverse località.
STORIA POSTALE del 19 marzo
Assicurata £.200 da Zoagli affrancata 4,00 con targhetta Sestri Ponente
su probabile targhetta di Zoagli. Inviata a Sestri Ponente sembrerebbe
rispedita a Zoagli (?)
martedì 20 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini Ponce de Leon va, come al solito, a rapporto da Mussolini, il
quale, a proposito dell’ambasciatore Galli e del generale Trionfi (1),
gli dice:
“E’ meglio che restino dove sono e dove, date le circostanze, sono
trattati benissimo. Zerbino mi dice che se saranno lasciati liberi,
nell’atmosfera in cui siamo e con l’attenzione che si sono attirati, non
si è in grado di garantire che qualcuno non rompa loro la testa o faccia
loro peggio”.
…………
(1) Nel febbraio l’ambasciatore Galli era stato arrestato insieme con
il generale Trionfi e il conte Caccia Dominion. Mazzolini aveva ottenuto
da Mussolini, sulla base di informazioni favorevoli sull’atteggiamento e
sui precedenti dei tre arrestati, aveva ottenuto la loro liberazione. Ma
successivamente il Galli e il Trionfi erano stati internati a Lumezzana.
Mellini aveva, il 17 marzo, perorato nuovamente la causa dei due, ma non
aveva avuta una risposta immediata.
STORIA POSTALE del 20 marzo
Raccomandata da Recoaro (VI) a Milano con presenza dei valori gemelli da
una lira Imperiale e Fratelli Bandiera; a fianco una raccomandata con
una coppia di 1,25 Provvisoria tiratura Roma da Albenga a Savona.
Manoscritti
raccomandati aperti da Pinerolo (TO) a Fenestrelle
mercoledì 21 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini Ponce de Leon parla oggi con Mussolini delle denuncie
anonime di interferenze tedesche e atti di atrocità compiute da militari
tedeschi. Praticamente tali segnalazioni servono solo ad inasprire le
relazioni con i tedeschi senza alcun seguito concreto, in quanto,
questi, quando informati e richiamati, rispondono abitualmente che,
senza dati precisi, non è possibile accertare la verità dei fatti
denunciati né prendere provvedimenti a carico degli eventuali
responsabili.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Piacenza – Nei pressi del cimitero suburbano di
Piacenza i fascisti fucilano dieci partigiani.
STORIA POSTALE del 21 marzo
Affrancatura di emergenza per un espresso regolarmente affrancato 3,50
con una tripletta del 1,00 Pacchi e cinque 0,10 Imperiale
giovedì 22 marzo 1945
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Consiglio dei Ministri decide che entro il 21 aprile prossimo,
dovranno essere socializzate tutte le imprese con almeno cento
dipendenti e un milione di capitale versato.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Novara – A Orta San Giulio per rappresaglia
all’uccisione di un loro commilitone durante uno scontro a fuoco, i
tedeschi fucilano in località Corconio un ostaggio prelevato dal
carcere. A Baveno per rappresaglia all’uccisione di un soldato in
uno scontro con una pattuglia partigiana a Solcio di Lesa, i tedeschi
fucilano in un angolo del piazzale del vecchio imbarcadero dieci
partigiani.Poi lanciano sul mucchio dei cadaveri alcune bombe a mano. La
madre dei tre fratelli Beltrami va sul posto, carica i cadaveri dei
figli su un carrettino e li trascina, da sola, finoad Ameno, dov’era la
loro casa.
Provincia di Torino - I tedeschi fucilano due partigiani, uno ad
Alpignano, l’altro a Bussoleno.
STORIA POSTALE del 22 marzo
Raccomandata
2,50 su piego ospedaliero da Venezia a Zero Branco (TV)
venerdì 23 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini incontra l’ambasciatore tedesco Rahn il quale lo informa di
avere ricevuto stamani un dispaccio nel quale si richiama la sua
attenzione su alcuni atteggiamenti di Mussolini che sembrano preoccupare
Hitler: Sembra a Berlino che Mussolini stia portando il fascismo verso
forme sociali “che si possono definire ormai di sinistra”. E ciò in
contrasto con l’identità di principi che dovrebbe caratterizzare i due
regimi.
La “socializzazione” è già stata vista con molto sospetto in Germania,
ha continuato Rahn, ora sembra si voglia andare anche più in là. La
costituzione del “Raggruppamento nazionale repubblicano socialista” non
è soltanto un passo verso sinistra, ma un vero e proprio colpo al
principio del partito unico. Si annunzia poi anche la prossima uscita di
un giornale che sarebbe l’organo del partito stesso (1). “Di tutto ciò a
Berlino mi si fa una colpa”, conclude Rahn.
………….
(1) “L’Italia del Popolo” che uscirà a Milano il 28 marzo.
Mussolini
presenzia alla cerimonia del 26° anniversario della fondazione
dei fasci.
Padre Eusebio, un francescano che è il cappellano capo delle Brigate
Nere, commemora la costituzione dei fasci in piazza San Sepolcro a
Milano (nella foto) (1).
…………
(1) Padre Eusebio sarà processato a Milano da una corte d’Assise
straordinaria e condannato a una forte pena detentiva, scontatala
emigrerà nell’America del Sud.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Ferrara – A Berra vengono fucilati due uomini e a
Porotto
sette da plotoni di esecuzione fascisti. Le esecuzioni sono state
precedute da feroci torture di cui è maestro e mandante Carlo De Sanctis,
dell’ufficio politico della questura di Ferrara.
Provincia di Modena – A Boschi di Misano un tedesco vestito in borghese
e accompagnato da una donna uccide a tradimento un partigiano.
Provincia di Parma – A Noceto, 11 chilometri a ovest di Parma, i
tedeschi fucilano un civile.
STORIA POSTALE del 23 marzo
Ricevuta di ritorno di tipo cartaceo regolarmente affrancata 1,00
Piego comunale affrancato
con affrancatrice meccanica a inchiostro rosso e bollo ovale del
Comune che presenta il fascio repubblicano; a fianco una lettera
semplice nel distretto di Genova ma affrancata come fuori distretto
con un 0,50 Monumenti e una coppia di 0,25 Provvisoria tiratura di
Verona individuati nella posizione del foglio con i numeri 59 -60
Raccomandata che presenta
il raro 1,25 della Monumenti Distrutti. Lettera da Trieste a Parma
censurata dalla Commissione Provinciale di Venezia 200R
sabato 24 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini riferisce a Mussolini quanto Rahn gli ha detto durante il
colloquio di ieri provocandone uno scatto d’impazienza. Mussolini molto
adirato, commenta battendo un pugno sul tavolo:
“Ecco in che cosa si perdono in questo momento i signori tedeschi! Si
occupano della politica interna italiana e anche della piccola cucina.
Sarebbe meglio pensassero ai casi loro e cercassero di vincere la
guerra. Il nemico rade al suolo le loro più belle città. Magnifiche e
preziose nuove invenzioni cominciano appena ad entrare in funzione che
il nemico, padrone dell’aria, distrugge fabbriche e prodotti. E con
tutto questo i tedeschi trovano il modo di preoccuparsi del
Raggruppamento Sociale e di quello che scriverà Edmondo Cione. Si
occupino di far la guerra e lascino governare a me l’Italia”,
aggiungendo poi: “O cerchino almeno di capire la portata storica
della “socializzazione” che costituirà in avvenire la sola soluzione
possibile del problema sociale che angustia oggi il mondo”.
NOTIZIE DALL’INTERNO
Provincia di Ferrara – A Bondeno (sembra il 18 febbraio) è
esplosa un’esasperata rivolta femminile contro “la fame, il freddo e il
terrore”. Il “Corriere Padano” ne dà notizia oggi con un
comunicato del capo della provincia: “Gruppi di donne delle frazioni
di Montemerlo, Ponte di Spagna, Scortichino, Burana e San Biagio
Ospitale, spinte innanzi da elementi vili che agiscono nell’ombra al
soldo dello straniero, hanno inscenato una manifestazione pubblica per
protestare contro
presunte
deficienze alimentari…Ritenuta ingiustificata ogni lagnanza e
considerata insensata e fuori posto la manifestazione sovversiva (il
prefetto) decreta una multa di 500.000 lire al comune di Bondeno…” A
sua volta “Ferrara repubblicana” definisce la manifestazione “una
sciocca carnevalata organizzata stupidamente e attuata in modo ancora
più sciocca da una quarantina di oche isteriche”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Aosta: reparti mercenari ucraini al soldo dei
tedeschi sorprendono a Chucal, nella media valle del Lys, due
renitenti alla leva che lavorano al taglio e al trasporto del legname.
Uno, Luigi Chincherè, si salva lasciandosi rotolare lungo il sottostante
pendio. L’altro, Adriano Vercueil, viene ripetutamente colpito con il
calcio dei moschetti e ucciso.
STORIA POSTALE del 24 marzo
Cartolina
illustrata regolarmente affrancata 0,50 e busta intestata della
Confederazione Fascista selle Aziende del Credito e dell’Assicurazione
inviata nel distretto di Bologna come stampe affrancata 0,20 con un
infrequente uso del 0,20 Monumenti isolato.
Lettera da
Bassano del Grappa alla Germania regolarmente affrancata 1,00
censurata dalla Commissione Provinciale 60R di Vicenza.
domenica 25 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Terminato il rapporto odierno Mussolini prende una lettera da una
cartella e dice a Mellini Ponce de Leon: “E’ una lettera di una
povera donna che è stata anche troppo provata dalla sventura. Leggetela”.
E’ una lettera della Contessa Carolina Ciano, madre di Galeazzo, nella
quale, dopo un esordio affettuoso, dichiara che il Duce è ancora la sola
persona a cui può ricorrere in momenti difficili. Accenna alle sue
precarie condizioni di salute e alla difficoltà della sua situazione che
la inducono a voler ad ogni costo recarsi in Svizzera a trovare un po’
di pace. Ma i tedeschi le hanno rifiutato il permesso e non può, per la
sua età e il precario stato di salute, permettersi di affrontare un
espatrio clandestino. Mellini, appena terminato di leggerla, guarda
interrogativamente Mussolini, il quale, quasi sottovoce, gli dice. “Che
cosa si potrebbe fare?”. Il diplomatico gli dice che può parlarne
con Rahn, e ne riceve immediata approvazione e gratitudine. Mellini vede
Rahn oggi stesso e lo convince ad interessarsi del caso. Infatti Rahn
gli chiede di lasciargli la lettera, che si impegna a restituire,
assicurando che farà il possibile affinché il visto di espatrio per la
Svizzera sia senz’altro concesso (1).
…………
(1) Il che poi, difatti, avverrà. Ma la lettera della contessa Ciano
non sarà mai restituita a Mellini.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Torino: i tedeschi, dopo averli prelevati dal
presidio di Cuorgné e sfigurati per torture inflitte, fucilano a
Castellamonte, contro il muro del cimitero, quattro partigiani.
Alla periferia di Cuorgné, sulla strada per Santa Lucia, i
tedeschi uccidono il partigiano Celestino Cinotto e poi ne trascinano
nel fango il cadavere fino alla piazza, di fronte al presidio.
Provincia di Ferrara – Eccidio del Fronte della Gioventù.(Cercare
maggiori informazioni).
STORIA POSTALE del 25 marzo
Cartolina
illustrata nel distretto di Torino regolarmente affrancata 0,25.
lunedì 26 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Arriva in Italia l’ambasciatore Anfuso da Berlino.
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
A Torino si tiene una riunione tra il CLN piemontese e il
sottosegretario al ministero dell’Italia occupate, Medici – Tornaquinci
(1).
…………
(1) La riunione si protrarrà fino al 28 e segna il primo contatto
ufficiale fra il governo e il CLNAI.
STORIA POSTALE del 26 marzo
Cartolina postale MAZZINI
espressa da Trieste a Udine e piego comunale da Arzignano a Montorso
Vicentino come manoscritti a metà tariffa fra comuni
martedì 27 marzo 1945
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Verona – A Cavaion Veronese un’unità composta
quasi tutta da giovani arruolati a forza e alloggiati nella ex caserma
dei carabinieri decide di disertare nelle file partigiane. Inquadrata,
simula una marcia di trasferimento, ma i tedeschi la bloccano tra
Peschiera e Pacengo, la riconducono a Cavaion e aprono un processo,
malgrado l’intervento del parroco del luogo, don Luigi Tamellini. Il
tribunale tedesco pronuncia quattro condanne a morte. Le esegue un
plotone di brigate nere venuto da Garda. Muoiono, contro il muro della
facciata dell’ex caserma, il caporale Bruno Bianchini e i soldati
Roberto Cordari, Sante Mazzotti e Giacomo Zanardini. Il prete viene
sottoposto a una finta fucilazione e muore per trauma psichico.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
I partigiani del “battaglione alleato” effettuano un audace colpo di
mano notturno contro il comando del 51° Korps tedesco alle Botteghe
di Albinea, presso Reggio Emilia, ove è il laboratorio
cartografico del comando tedesco, che viene dato alle fiamme. Secondo la
fonte partigiana i tedeschi subiscono anche fortissime perdite ed ecco,
invece, come il “Solco Fascista” commenterà l’azione: “La notte del 27
marzo una banda composta da forti gruppi partigiani, agli ordini di
ufficiali inglesi, ha attaccato un accantonamento tedesco in quel di
Albinea. La sentinella che era di guardia ha dato immediatamente
l’allarme. Nel conflitto che è intervenuto si sono avuti 3 morti
inglesi, 5 partigiani, 21 feriti fatti prigionieri. I tedeschi non hanno
subito nessuna perdita”.
STORIA POSTALE del 27 marzo
Lettera
intestata del Partito Fascista Repubblicano inviata da Celle Ligure (SV)
a Savona
Cartolina postale MAZZINI da Vicenza alla Germania regolarmente
affrancata 0,50 e censurata dalla Commissione Provinciale 60R di Vicenza
a fianco una lettera raccomandata da Mantova a Sondrio.
mercoledì 28 marzo 1945
DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
L’ambasciatore Anfuso, parlando con Mellini Ponce de Leon, lo fa
partecipe della sua intenzione di intrattenere l’ambasciatore tedesco
Rahn sulla necessità che sia fatto tutto il possibile per evitare danni
non indispensabili al Nord Italia e perché siano date assicurazioni
circa la sorte delle industrie e delle opere pubbliche.
DELLA STAMPA
Esce a Milano il primo numero dell’ “Italia del Popolo”, diretto
da Edmondo Cione.
ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD
Lo sciopero in molti complessi industriali a Milano, segna
il crollo del fascismo nella capitale del nord. Alla testa delle
agitazioni i gruppi Difesa della Donna e il Fronte della Gioventù. Lo
sciopero a Milano, epicentro della lotta resistenziale, è stato
accuratamente preparato: una rete di circa mille uomini in bicicletta è
pronta ad accorrere in difesa degli operai delle fabbriche direttamente
prese di mira dai nazifascisti.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Province di Cremona e Parma: i tedeschi uccidono a Casalmaggiore
e Sacca di Colorno due partigiani.
STORIA POSTALE del 28 marzo
Ricevuta di ritorno regolarmente affrancata 1,00 con una striscia
verticale di cinque del 0,20 Monumenti Distrutti e stemma reale cassato
con un timbretto a cinque righe azzurro.
Cartolina
illustrata affrancata 0,50 con soli valori della Monumenti Distrutti II^
serie.
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