sabato 4 novembre 1944
DALLA RSI: MUSSOLINI RICEVE ANFUSO
Mussolini riceve l’ambasciatore Anfuso, giunto ieri da Berlino, e lo
mette al corrente, con dettagliata esposizione, della difficile
situazione in cui si trova il Governo a seguito delle incomprensioni e
le intromissioni germaniche. Anfuso manifesta il suo pensiero: Hitler
vede solo l’interesse della Germania e, a parte l’amicizia personale e
la stima per Mussolini, condivide l’opinione generale delle sfere
politiche e militari tedesche nettamente ostili ad una eccessiva
affermazione del Governo repubblicana.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “Due patrioti,
recatisi di notte nelle vicinanze di Pianiga, in un punto dove i cavi
telefonici della linea internazionale per Vienna, passano sotto un
ponte, protetti da un solido tubo di ferro, con l’ausilio di quattro
etti di dinamite lo facevano saltare rendendo nello stesso tempo
inservibile detto ponte”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Ferrara – A Copparo vengono fucilati tre uomini da un
plotone di esecuzione fascista. Le esecuzioni sono state precedute da
feroci torture di cui è maestro e mandante Carlo De Sanctis,
dell’ufficio politico della questura di Ferrara.
STORIA POSTALE del 4 novembre
Lettera raccomandata con valori Monumenti Distrutti inviata da Este (PD)
a Padova.
Lettera raccomandata espressa per la Svizzera da Milano regolarmente
affrancata 5.25 (1,25 di lettera per estero + 1,50 di raccomandazione +
2,50 di diritto per espresso. Censurata in partenza dalla Commissione
di Milano 81R venne censurata dai tedeschi a Monaco (Ad).
domenica 5 novembre 1944
STORIA POSTALE del 5 novembre
Bolletta Stipel.
lunedì 6 novembre 1944
DALLA RSI: MUSSOLINI RICEVE ANCORA ANFUSO
Durante l’odierno incontro, l’Ambasciatore a Berlino Anfuso, fa a
Mussolini una esposizione sulla situazione interna della Germania e sui
grandi risultati che ivi si attendono dalla mobilitazione generale ed
annunzia il prossimo impiego delle V2 su Londra: Mussolini conclude che
la Germania “ha ancora molte carte da giocare”. Dice inoltre di ritenere
che, sul fronte italiano, non vi saranno importanti novità sino a
primavera.
DALLA RSI: LA BANDA KOCH
Milano – Piero Pisenti, ministro della Giustizia, ordina
l’arresto della banda Koch.
Qualche giorno fa una compagnia della Brigata Muti, per ordine del
questore Bottino, aveva circondata la palazzina in via Uccello, sede
della banda, disarmato le guardie che la presidiavano, e trasferito nel
carcere di San Vittore quarantatré prigionieri che erano ammassati nelle
cantine. Per gli uomini di Koch era stato un primo campanello d’allarme,
ma non si aspettavano l’arresto. Mentre li portano a loro volta a San
Vittore chiedono a gran voce l’intervento dei tedeschi, senza ottenerlo.
La stranezza di questa improvvisa voglia
di legalità da parte fascista viene, da alcuni maligni, interpretata
come una mascherata buona intenzione di Pisenti per fare un favore alla
Muti che non tollera che altri razzolino nel suo orto, incassando il
danaro delle taglie messe sulla testa dei partigiani.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Altro colloquio di Anfuso col Duce me presente. Il Duce è oggi molto
amareggiato. A quanto pare un battaglione della Monte Rosa avrebbe
defezionato e sarebbe passato ai ribelli. Più tardi Zerbino ci dirà che
la notizia non è esatta. Mussolini si interessa molto all’esposizione
che Anfuso gli fa sulla situazione interna della Germania, sulla
mobilitazione generale, oggi assai meno pessimista di quella di ieri
l’altro. Il Duce conferma che la Germania ha ancora molte carte da
giocare e che egli ha la certezza che finirà col vincere la partita. In
quanto al fronte italiano egli pensa che non ci saranno grosse novità
durante l’inverno.
Perdura il bel tempo e gli aerei scorrazzano indisturbati per tutta la
mattinata”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - Poiché un plotone della Monterosa non spara
nel cimitero di Castenuovo Garfagnana contro tre uomini e una
donna sospetti di incoraggiamento alla diserzione di alcuni soldati
della stessa divisione, un ufficiale tedesco si sostituisce ai
fucilatori e passa per le armi i quattro civili.
In seguito a un cannoneggiamento tedesco muore nella caserma dei
carabinieri di Viareggio in via Ugo Foscolo il carabiniere
Gerolamo Damonte.
Provincia di Milano - A Legnano Francesco Renda, ferito in
uno scontro presso il posto di blocco fascista, viene seviziato e ucciso
sul posto.
RESISTENZA: ATTIVITA’ POLITICO – MILITARE
Comincia il declino del CCLN. Stanno emergendo le personalità dei
partiti che prendono posizione al di fuori della solidarietà che li
unisce nel patto di Comitato di Liberazione Nazionale. Oggi la direzione
del Partito Comunista denuncia lo scivolamento del governo verso il
conservatorismo.
STORIA POSTALE del 6 novembre
Due lettere raccomandate
affrancate in emergenza di valori ordinari: la prima a sinistra, da
Pola a Udine, presenta la regolare affrancatura di 2,50 composta da
due valori pacchi da 2,00 e da 0,50; la seconda, a destra, mostra due
valori da 1,00 della Imperiale con una striscia di quattro del 0,10
Monumenti Distrutti e il gemello 0,10 del Recapito Autorizzato.
martedì 7 novembre 1944
DALLA RSI: LA BANDA KOCH
Pietro Koch, in stato di fermo, scrive oggi al ministro della
Giustizia, Piero Pisenti. In una lettera di 24 pagine, inviata “per
conoscenza” al ministro dell’interno e la Capo dello Stato, oltre a
protestare per le misure che sono state prese contro il reparto da lui
comandato e dopo avere esaltato i servizi che ha reso, dice a Pisenti di
sapere che il deferimento al tribunale speciale per “sevizie” è dovuto
alle sue pressioni e commenta “devo prenderla sul serio tale questione,
o per scherzo? E’ una farsa o una tragedia?” E ancora, minacciosamente:
“se fosse farsa, dovrei uscire pazzo dalle risate; se fosse tragedia, lo
diventerebbe certamente per qualcuno”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Bologna
– Una vera e propria battaglia campale si svolge oggi in un
fabbricato diroccato nelle vicinanze di Porta Lame (vedi foto)
tre via Riva Reno e via delle Lame. Un gruppo di partigiani
asserragliati tra le rovine regge per venti ore a un attacco al quale
partecipano uomini della Polizia, brigatisti neri. guidati dal federale
Torre e dal gerarca Franz Pagliani, e tedeschi della gendarmeria
appoggiati da pezzi di artiglieria e carri armati. Il fuoco è infernale.
La battaglia continua fino alle 2 dell’8 novembre. Quattro squadre di
gappisti diretti da Barontini, in parte provenienti dall’Ospedale
Maggiore, riescono addirittura ad accerchiare a loro volta gli
assalitori. Quando i nazifascisti riescono a occupare il fabbricato i
partigiani, una cinquantina, sono riusciti a sganciarsi. I partigiani
caduti sono 11, i feriti 14, le perdite dei nazifascisti ammontano a 216
morti e a un numero imprecisato di feriti (Secondo altre fonti i
tedeschi e i fascisti hanno perso solo 12 uomini!).
Carrara – I tedeschi interrompono una riunione del CLN
provinciale guidati da una donna spia. Vengono però arrestati
erroneamente 18 estranei e la minaccia di fucilazione che incombe su di
loro fa scattare l’allarme nello schieramento partigiano.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Forlì – A Vecchiazzano, a pochi chilometri
dal capoluogo, i nazisti, giunti al podere Serughi, irrompono nella casa
colonica, ne fanno allontanare le donne e senza un motivo apparente
fucilano gli uomini gettandone i corpi in un pozzo. Vittime di questa
strage sono i membri della famiglia Benedetti: il padre di settantatré
anni, due figli, un cognato e due sfollati.
STORIA POSTALE del 7 novembre
Due lettere raccomandate affrancate espresse : la prima a sinistra, da
Vercelli a Posta Civile 350, presenta un’affrancatura in eccesso di 0,05
perché affrancata 5,05 anziché 5,00 e presenta anche una coppia di
gemelli del 0,30; la seconda, a destra, mostra la rara coppia di
gemelli dell’espresso da 1,25.
Un piego comunale regolarmente affrancato a tariffa ridotta 0,50 con la
presenza di un 0,30 Provvisoria tiratura di Verona con sovrastampa
rosso-arancio. A destra una cartoline illustrata regolarmente affrancata
0,50 da Schio (VI) a Bologna che presenta una coppia del Recapito
Autorizzato sovrastampato fascetto.
Una raccomandata da Domodossola a Ginevra regolarmente affrancata 2,75
(1,25 lettera per la Svizzera + 1,50 di raccomandazione) con la presenza
del 2,55 Imperiale, piuttosto raro in uso nella RSI. A destra un
piego affrancato 0,50 inviato a Padova da dove fu rinviato a Belfiore
(VR) e ivi tassato 0,60 con uso di valori della Monumenti Distrutti
anziché segnatasse, affrancatura poco comprensibile.
mercoledì 8 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Carrara – Alle 9,30 i partigiani della brigata Garibaldi
uccidono, in Via Roma, la donna spia che ieri a condotto i tedeschi alla
riunione del CLN. E’ il segnale dell’azione ai danni dello sparuto
presidio tedesco, che, sopraffatto registra la perdita di sette uomini
mentre altri dieci vengono fatti prigionieri. Il timore della
rappresaglia si impossessa poi dei partigiani che decidono, seduta
stante, la calata dell’intera brigata Garibaldi. La brigata dirama
l’ordine a tutte le formazioni a monte di calare verso la città
uccidendo e catturando ogni nemico che opponga resistenza.
Il comando tedesco, colto di sorpresa, incapace di reagire, si
trasferisce verso la periferia portando con se i prigionieri. Per
impedirne un contrattacco, le forze partigiane, bloccano immediatamente
le quattro strade d'accesso alla città: viale XX Settembre, Via Carriona,
via Foce e via Castelpoggio.
Il moto di rivolta della popolazione ha provocato due morti e qualche
ferito tra i soldati tedeschi che si trovavano in città. Sette militari
sono stati catturati e avviati prigionieri presso la formazione “Elio”
con sede al Torrione. Il comando tedesco si è messo in comunicazione col
commissario prefettizio e chiede di incontrarsi con i comandanti
partigiani per aprire trattative Dopo i primi approcci fra ufficiali
tedeschi e il commissario prefettizio, svoltisi nell’ufficio di quest’ultimo,
viene convenuto che le trattative fra il comando germanico e il
comandante della brigata Garibaldi “Ugo Muccini” avrebbero avuto luogo
nel paese di Miseglia domani mattina.
STORIA POSTALE dell’8 novembre
Due lettere dichiarate espresse ma entrambe sotto affrancate. Molto
probabilmente viaggiarono per posta ordinaria.
Una cartolina illustrata regolarmente affrancata 0,50 e una lettera
semplice che mostra una rara coppia di pacchi sovrastampati fascetto.
giovedì 9 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Le formazioni partigiane sono padrone della città di Carrara. Il CLN
invia le proprie staffette ad avvertire gli Alleati che potevano avere
via libera fino a Parma. Ma gli Alleati, evidentemente non pronti a
quest'avventura nella zona con tutto il resto del fronte bloccato sulla
Gotica, rispondono che “se avete preso la città, rimollatela”.
Intanto la formazione “Lucetti”, comandata da Ugo Mazzucchelli, è stata
incaricata di predisporre un servizio di vigilanza intorno al paese di
Miseglia, luogo delle trattative. I tedeschi hanno chiesto che i sette
soldati fatti prigionieri debbono trovarsi sul luogo della trattativa
con le loro armi al completo. In Miseglia è stato portato un grosso
automezzo tedesco, caduto nelle mani dei partigiani durante il
rastrellamento della città, la quale continua ad essere presidiata dai
patrioti. Le strade d’accesso, cioè quella per Massa, quella per
Fosdinovo, il viale XX Settembre, la via Carriona, sono guardate da
squadre di partigiani ai quali si sono aggiunti nuclei di “gappisti” e
un certo numero di cittadini che sono stati armati per la circostanza.
In alcuni edifici adatti alla difesa sono state piazzate delle
mitragliatrici. Ma nel complesso la città conserva una certa calma.
Al mattino, in Miseglia, cominciano le trattative per lo scambio degli
ostaggi carraresi con i prigionieri tedeschi. I due ufficiali tedeschi
giungono scortati da un camion di soldati, immediatamente seguito da un
altro mezzo carico di partigiani. La Resistenza è rappresentata dal
presidente del CPLN Alberto Bondielli, dal rappresentante del PCI Romeo
Landini, dal comandante della brigata Alessandro Brucellaria,
accompagnato dal capitano Carlo Cucchiari con funzioni di interprete. La
trattativa non si limita soltanto allo scambio dei prigionieri ma verte
anche su altre cose molto importanti. La situazione della città è giunta
ad un punto insostenibile. Manca il pane da più giorni perché non vi
sono mezzi di trasporto per la farina che la prefettura, rifugiata a
Pontremoli, fornisce per i 50 grammi di pane ai cittadini.
Dopo avere risolto i problemi della liberazione dei prigionieri, viene
affrontato anche quello dei mezzi di trasporto e i due ufficiali
tedeschi si impegnano a mettere a disposizione del commissario
prefettizio, presente alla trattativa, un certo numero di automezzi per
il rifornimento dei viveri. Poi, i tedeschi, propongono di realizzare
due zone distinte della città: una per le pattuglie partigiane con
incarichi di servizio di polizia e un’altra oltre la quale i soldati
tedeschi non potranno andare. Si tratta di una specie di tregua che,
viste le tragiche condizioni in cui si trovano più di centomila persone,
è una saggia risoluzione che, per il succedersi delle circostanze
belliche, non potrà durare molto. Il comando partigiano stabilisce così
in quattro giorni il ritorno graduale dei reparti alle loro sedi
montane.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Modena: a Sant’Anna Pelago cinque donne
vengono trucidate, sono tutte madri e con undici figli in totale. E’ un
sergente a compiere l’eccidio: le suppone spie e le insegue per strada
uccidendole. A sua volta viene eliminato da un capitano che, saputo il
fatto, lo giudica un assassino e non un soldato. Lo stesso capitano si
consegnerà poi prigioniero agli angloamericani.
Provincia di Treviso: a Resana i tedeschi impiccano i
partigiani Remo Mezzolionetto, Giovanni Pillon e Bruno Vedelago della
brigata Cesare Battisti, battaglione P.F. Venezze.
STORIA POSTALE del 9 novembre
Un piego stampe raccomandate con valori della Monumenti Distrutti e una
raccomandata da Sannazzaro (PV) a Ginevra affrancata con una coppia di
1,00 della Monumenti con il gemello 1,00 Imperiale censurata in partenza
dalla Commissione Provinciale di Pavia 116R e in arrivo dai tedeschi. La
lettera venne aperta dai due lati per le relative ispezioni.
Una cartolina raccomandata regolarmente affrancata 2,00 (0,50 cartolina
fuori distretto + 1,50 di raccomandazione) inviata da Cremona a Godesco
(CR), bollo di arrivo Ca’ de Mari (CR). A fianco altra cartolina
raccomandata da 2,00 con i gemelli 1,00 Monumenti e Imperiale.
martedì 10 novembre 1944
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Nasce un’organizzazione unitaria dei giovani chiamata Fronte della
Gioventù per condurre la lotta contro i nazifascisti. Eugenio
Curiel è fra i principali animatori. Il F d G otterrà il
riconoscimento del Comitato di Liberazione Nazionale.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A seguito degli accordi presi fra tedeschi e partigiani, continua
l’occupazione di Carrara da parte delle forze partigiane che però
si stanno predisponendo al graduale ritorno alle loro sedi montane.
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “Una
squadra si reca a Marcon e alle 21,30, bloccate le strade entra in
municipio, incendia il locale anagrafe e lascia la zona solo dopo
essersi accertata che l’incendio era diventato un rogo”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Brescia - A Edolo le SS massacrano a
rivoltellate un partigiano catturato al passo del Tonale, sulle scale
della cantina della caserma di via Cesare Battisti.
Provincia di Torino - A Nole, per rappresaglia
all’uccisione di un tedesco sulla ferrovia Ciriè – Lanzo, vengono
fucilati quattro partigiani sui binari della stazione ferroviaria.
STORIA POSTALE del 10 novembre
Una cartolina postale Mazzini usata come avviso di ricevimento con il
0,80 Posta Aerea come valore aggiunto in eccesso di tariffa. Piuttosto
raro l’uso del 0,80 Aerea. A fianco una cartolina regolarmente
affrancata 0,50 da Rovigo a Venezia.
sabato 11 novembre 1944
I TEDESCHI IN ITALIA
Gargnano
– Mussolini riceve il gen. Vietinghoft (nella foto), che ha
sostituito Kesselring nel comando supremo delle truppe tedesche in
Italia. Entrambi si dichiarano ottimisti riguardo alle prospettive della
guerra in Italia.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “Alle ore 14, in
località Favaro, viene disarmato un maggiore della GNR di rivoltella e
gli viene requisita la bicicletta”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Mentre continua l’occupazione di Carrara da parte delle forze
partigiane, che si stanno predisponendo al graduale ritorno alle loro
sedi montane, i tedeschi, nelle prime ore del mattino, sparano sui
civili nella periferia della città (ad Avenza) uccidendone undici
sull’argine del Carrione.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Torino - A Canavese un ufficiale tedesco cade in
un’imboscata sulla carrozzabile Salassa – Valperga. Per rappresaglia
viene fucilato il civile Andrea Variotto sospettato di essere il
responsabile della morte dell’ufficiale.
STORIA POSTALE dell’11 novembre
Raccomandata Via Aerea regolarmente affrancata 3,50 (2,50 della
raccomandata + 1,00 tassa aerea) da Nervi (GE) a Vienna, censurata dalla
Commissione Provinciale di Genova 47R e dai tedeschi. A fianco un
modello cartaceo di Ricevuta di Ritorno del tipo ex regno.
domenica 12 novembre 1944
DALLA RSI: MUSSOLINI RICEVE VIETINGHOFF
Il generale Vietinghoff, successore di Kesselring nel Comando generale
delle truppe tedesche operanti nel teatro di guerra italiano, incontra
Mussolini e gli manifesta, fra l’altro, il suo convincimento che gli
mettessero a disposizione altre sei divisioni, sarebbe sicuro di
respingere gli anglo – americani sino a Napoli.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dopo quattro giorni di libertà assaporata dai carraresi, le formazioni
partigiane si ritirano nuovamente sulla montagna e le cose stanno
tornando come prima.
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “Viene disarmato un
soldato e requisito un manzo che viene distribuito fra le famiglie degli
appartenenti alle formazioni e alle famiglie povere”.
Il bollettino del comando dell’VIII brigata, dà conferma oggi, con
malcelata amarezza della diffidenza, soprattutto inglese, verso il
movimento partigiano. Si teme che il nostro paese, attraverso la lotta
antifascista, possa conquistarsi meriti sufficienti da far valere al
tavolo della pace. Ecco il testo del bollettino odierno: “La mattina del
giorno 9 le truppe alleate sono entrate in Forlì.
Alla brigata Romagna è stato fatto divieto formale di partecipare alle
operazioni d’occupazione. Pertanto solo alcune pattuglie della nostra
brigata sono entrate in città con le truppe alleate e sono state
calorosamente accolte dalla popolazione che aspettava di vedere tutti i
partigiani”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Nella zona di Alba oltre ventimila tedeschi danno inizio ad
rastrellamento anti partigiano abbandonandosi a distruzioni e uccisioni.
STORIA POSTALE del 12 novembre
Non reperiti documenti postali passati per posta in data odierna.
lunedì 13 novembre 1944
I TEDESCHI IN ITALIA
Visto l’atteggiamento passivo del governo fascista, che dovrebbe far
rispettare la legge contro gli scioperi ma ne è chiaramente trattenuto
dalla sua politica sociale ormai dichiaratamente classista, intervengono
con la forza e serrano alcuni tra i principali stabilimenti industriali
italiani del nord, tra i quali la Marelli, la Caproni e la Falck.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Si completa oggi l’evacuazione delle forze partigiane dalla città di
Carrara. L’occupazione della città è stata rapidamente conosciuta in
tutto il mondo per opera di radio Londra. Gli alleati non si sono però
mossi, malgrado abbiano più volte fatto promesse in tal senso. Il
comandante maggiore Holdan e il commissario politico, Roberto Battaglia,
della Divisione “Lunense” dalla quale la brigata “Muccini” dipende,
hanno censurato l’atto come prematuro ma non conoscono le condizioni in
cui si è verificato.
STORIA POSTALE del 13 novembre
Non reperiti documenti postali passati per posta in data odierna.
martedì 14 novembre 1944
DALLA RSI: MUSSOLINI HA SCRITTO A HITLER
Probabilmente a seguito del colloquio avuto il 12 con il generale
Vietinghoff, Mussolini consegna all’ambasciatore Mazzolini
la copia di una sua lettera per il Fuhrer, affidata al figlio Vittorio,
nella quale lo invita ad inviare sul fronte italiano le truppe
necessarie per una controffensiva invernale che potrebbe dare buoni
frutti e, in ogni caso, allontanare la minaccia di un’occupazione della
Valle Padana, copia destinata all’ambasciatore giapponese Hidaka. Da poi
istruzioni al conte Mazzolini di interessare, insieme con gli altri
ministri competenti, l’ambasciatore Rahn circa la soluzione di alcuni
problemi di alimentazione per le popolazioni civili.
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONI POLITICO – MILITARE
Al termine di un lungo viaggio una delegazione del CLNAI composta dal
suo presidente e tesoriere A. Pizzoni, da l’azionista Ferruccio Parri,
il comunista Giancarlo Pajetta e Edgardo Sogno, agente di collegamento
tra partigiani e Alleati, si incontra prima a Napoli (Caserta), poi a
Roma con i rappresentanti, del CLN e del governo per discutere i
problemi riguardanti il movimento partigiano. Problemi che si sono
aggravati per le presumibili conseguenze psicologiche che saranno
provocate dal messaggio di “smobilitazione” trasmesso proprio ieri dal
generale Alexander. E’ possibile immaginare in quale stato d’animo si
trovino gli uomini di questa delegazione che sono venuti a conoscenza di
questo nuovo problema quando erano già in viaggio di trasferimento dal
Nord al Sud.
“L’incontro degli uomini piovuti dal Nord con l’ambiente ufficiale
napoletano non è stato cordiale” testimonia Franco Catalano. “Essi
credevano che la loro lotta fosse seguita con viva partecipazione e
invece hanno dovuto constatare, con amarezza, che non questa non
risveglia alcuna eco e che gli animi rimangono insensibili a tanti
sacrifici e tante sofferenze”.
A Roma vengono ricevuti da Bonomi con cortesia un po’ formale. Durante
tutto il colloquio il presidente del consiglio si trincera dietro la
volontà degli Alleati, i quali gli impedirebbero di intervenire in
maniera decisa a favore della Resistenza. “Il governo italiano non
c’entra per nulla – assicura Bonomi – dovete cercare di chiarire la
situazione con gli Alleati”. Così Pizzoni, Parri e Pajetta devono
recarsi a Monopoli dove ha sede la N° 1 Special Force, ossia il comando
direttamente preposto alla guerra partigiana.
Intanto, proprio oggi, in una delle solite trasmissioni indirizzate ai
patrioti, Radio Londra comunica:
“Gli eserciti del generale Alexander hanno combattuto senza posa in
Italia, dall’11 maggio, contro un nemico testardo e abile nel risolvere
ogni situazione minacciosa. Con il sopraggiungere dell’inverno i
patrioti italiani hanno un altro nemico da affrontare. L’estate è
finita. La stagione invernale sarà dura per loro. Essi si troveranno a
malpartito per i vettovagliamenti e per i rifornimenti che non potranno
più essere lanciati. Bisogna quindi che i patrioti si adattino e si
rassegnino ad affrontare i rigori del clima e le conseguenti dure
condizioni di vita”.
DALLA RSI
Mussolini scrive ancora a Hitler:
Fuhrer!
Sono profondamente indignato per il discorso di Vittorio Emanuele a
Napoli. Egli fa l'occhietto ai greci e fa figurare la Grecia come
vittima del Fascismo. Lo fa però con l'intenzione di portare ulteriori
dissensi tra gli italiani della Repubblica, per aizzare gli odii.
Non si ricorda più, l'impostore, delle sue dimostrazioni di entusiasmo
al momento del nostro intervento in Grecia? Non si ricorda degli
abbracci da Giuda che ebbe per me, quando il giorno prima del nostro
intervento in Grecia, gli riferivo dettagliatamente sulla situazione?
Ora a paura e ipocritamente si finge anche lui vittima!
Non è questo il fatto che mi avvilisce, bensì il fatto che io,
nonostante la lunga continua collaborazione, il giornaliero contatto con
lui e compagnia non abbia riconosciuto il suo tradimento, il suo vero
volto.
Come già Vi ebbi a dire, persino al momento in cui - nel maggio 1940 -
gli riferivo sulla lettera di Churchill, sulle offerte di trattative di
quest'ultimo, fatte di comune accordo con Roosvelt, persino allora
dunque, si dichiarò d'accordo con me, nel declinare ogni offerta anglo -
americana.
Ed io gli credetti!
Gli eventi prendono il corso voluto dal destino, ma la storia non potrà
essere falsificata. Il giorno del rendiconto verrà. E verrà il giorno e
l'occasione per porre nella vera luce il Savoia!!
Fuhrer, comprendete la mia indignazione. Unicamente codesta mi costringe
a scrivere la presente!
STORIA POSTALE del 14 novembre
Piego come manoscritti raccomandati in eccesso di 0,05 e lettera a
tariffa ridotta dal Comune di Monselice (PD) a Solesino.
mercoledì 15 novembre 1944
DALLA LUOGOTENENZA: DEL GENERALE ROATTA
I giornali segnalano l’avvenuto arresto dell’ex Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito, generale Roatta, accusato di “avere
personalmente commesso e ordinato l’esecuzione di atrocità durante
l’occupazione della Jugoslavia. Nessun accenno alle sue responsabilità
per il disastro dell’8 settembre 1943.
ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD
A Torino uno sciopero generale paralizza la città cogliendo di
sorpresa gli occupanti tedeschi.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Bologna
– Ha luogo oggi quella che verrà ricordata come “la battaglia di
Porta Lame”. 1000 tedeschi e fascisti con 16 carri armati e armi
pesanti, attaccano il comando della 7^ Brigata GAP costituito da poco
più di 200 uomini che si è asserragliato nelle rovine dell’ospedale
Maggiore (vedi foto).
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Dal diario del battaglione veneto GAP “Felisatti”: “Due nostri
garibaldini, con altri due della “Mazzini”, alle ore 20 fanno
brillare un ordigno esplosivo alla questura di Mestre, facendo crollare
l’edificio. Contemporaneamente alla suddetta azione una squadra di
garibaldini ha requisito alla “Latteria Sociale” di Carpenedo q.li 29 di
burro ivi accantonato per il comando tedesco di Mestre. E’ stato
distribuito fra la popolazione povera di Venezia e provincia”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo – A Clavesana, Matteo Repetto, della
banda di Boves, benché ferito quattro volte, resiste e rifiuta le resa.
I tedeschi, imbestialiti, gli spaccano la testa a colpi di calcio di
fucile.
STORIA POSTALE del 15 novembre
Lettera semplice regolarmente affrancata 1,00 con una combinazione
casuale che presenta una coppia di 0,30 gemelli. A fianco piego
manoscritti raccomandati regolarmente affrancato (2,70 1,20 manoscritti
+ 1,50 di raccomandazione) da Piove di Sacco a Legnaro.
giovedì 16 novembre 1944
DALLA RSI: DODICESIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI
Nel corso della odierna dodicesima riunione del Consiglio dei
ministri viene presentato il bilancio consuntivo per l’esercizio
1943 – 44 e quello preventivo per 1944 – 45. I ministri indicano come
necessità primaria la difesa della capacità di acquisto della lira,
“presidio e garanzia dei risparmiatori e delle categorie a reddito
fisso”, sollecitano la messa in atto di una politica di potenziamento
della finanza pubblica e lanciano un appello al popolo perché collabori
“con tutti i mezzi e soprattutto con la sua fiducia e con la volontà di
combattere ogni speculazione, alla difesa della moneta nazionale,
simbolo e strumento fondamentale della capacità economica e della
potenza politica del Paese”. La parola d’ordine deve essere: “Impedire
l’inflazione”.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Fa oggi un anno dal giorno in cui da Roma mi trasferii a Salò alla
direzione del Ministero. Se torno indietro con la memoria ritrovo lavoro
affannoso alimentato di passione e di fede e motivo di tranquillità e di
conforto per la coscienza del dovere compiuto senza risparmio al
servizio della Patria tradita”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
In località Mignegno, presso Pontremoli, i partigiani
danno l’assalto a un accantonamento di alpini catturandone dieci, oltre
a un notevole bottino di materiale bellico.
RAPPRESAGLIE DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Ravenna - In località Madonna dell’Albero,
alla periferia di Ravenna, un ragazzo di 19 anni muore dilaniato da una
mina. Il parroco, don Mario Turci, che per segnalare gli ordigni aveva
deposto su di essi delle frasche, viene sorpreso da una pattuglia
tedesca e portato via. Non tornerà mai più.
STORIA POSTALE del 16 novembre
Una raccomandata da Sissa (PR) a Parma con impronta di censura della
Commissione Provinciale di Parma 84R. A fianco una raccomandata inviata
dalla Germania a Reggio Emilia, vistata dalla censura di Monaco Ad e
censurata in arrivo dalla Commissione Provinciale di Reggio Emilia 21R.
Lettera affrancata con singolo valore da 2,55 della Imperiale inviata da
Bottino Sera (BS) a Berna (Svizzera) a fianco una cartolina espressa da
Milano a Gorizia regolarmente affrancata 3,00 (0,50 di cartolina + 2,50
di diritto espresso), sul fronte il bollo 81R della Commissione di
censura di Milano.
|