venerdì 17 novembre 1944
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Fucilati
a Costa Volpino un gruppo di partigiani e tre soldati sovietici
che facevano parte di una pattuglia al comando del tenente Giorgio
Paglia che, catturato sulle colline di San Fermo con i suoi uomini aveva
rifiutato la grazia fascista. Sarà decorato con medaglia d’oro della
Resistenza alla memoria. Nella foto Paglia è l’ultimo a destra
sdraiato.
Provincia di Ferrara – Al caffè del Doro vengono fucilati sette
uomini da un plotone di esecuzione fascista. Le esecuzioni sono state
precedute da feroci torture di cui è maestro e mandante Carlo De Sanctis,
dell’ufficio politico della questura di Ferrara.
Provincia di Reggio Emilia: un reparto misto di tedeschi e
fascisti, guidati da elementi del luogo, circonda il paese di Legoreccio
e, minacciando l’incendio di tutte le case e l’uccisione di parecchi
civili, costringe alla resa i partigiani del distaccamento Fratelli
Cervi. Diciotto vengono massacrati sul posto e altri sei fuori del paese
(uno), a Vercallo (uno) e a Ciano d’Enza (quattro).
Provincia di Torino: a Canavese, per consentire
l’evacuazione dei compagni feriti e dei civili da Pian Audi, un gruppo
di partigiani della 4^ divisione Garibaldi si sacrifica e resta sul
posto impegnando i tedeschi. Questi, alla fine, ne passano per le armi
tre nella zona di Cappella del Bandito e trentatré a Cudine di Corio
Canavese. Quattro civili vengono eliminati in località Ponte Fandaglia.
STORIA POSTALE del 17 novembre
Un piego di ospedale come manoscritti raccomandati 2,70 (1,20
manoscritti + 1,50 di raccomandazione) da Piove di Sacco (PD) a Lignano.
A fianco una cartolina illustrata con firma e convenevoli affrancata
0,30 da Valganna (VA) a Milano.
Una lettera raccomandata intestata della Croce Rossa Italiana inviata da
Domodossola (NO) al Comitato Internazionale della Croce Ross a Ginevra;
regolarmente affrancata 2,75 (1,25 lettera per la Svizzera + 1,50 di
raccomandazione). A proposito di raccomandate occorre ricordare che
nella RSI la raccomandazione era di lire 1,50 sia per l’interno (anche
per la corrispondenza aperta) che per l’estero a differenza della
raccomandazione che nella Luogotenenza, nello stesso periodo tariffario,
costava 2,50.
A fianco una lettera nel distretto di Novara affrancata in eccesso 2,00
con un francobollo pacchi.
sabato 18 novembre 1944
NOTIZIE POLITICO-MILITARI
Nessuna particolare notizia di rilievo per quanto riguarda il lato
politico-militare in data odierna.
STORIA POSTALE del 18 novembre
RSI
– Malgrado i continui richiami e le minacce di gravi sanzioni da parte
delle direzioni provinciali, il personale degli uffici postali oppone
una resistenza passiva non adeguandosi alle disposizioni delle Circolari
che impongono la scalpellatura degli stemmi della ex casa regnante e
della dicitura REGIE dai timbri e suggelli. Oggi viene diramata un nuovo
richiamo nella Circolare N°89 che dice testualmente:
domenica 19 novembre 1944
NOTIZIE POLITICO-MILITARI
Nessuna particolare notizia di rilievo per quanto riguarda il lato
politico-militare in data odierna
STORIA POSTALE del 19 novembre
Lettera semplice regolarmente affrancata 0,50 nel distretto di Milano
con una coppia di gemelli da 0,10: Monumenti Distrutti e Recapito
Autorizzato con sovrastampa fascetto.
Affrancatura di emergenza.
lunedì 20 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Inizia il rastrellamento dell’Est – Cisa Parmense, della Valdantena,
dove viene fatta saltare la canonica di Pracchiola, con estensione fino
a Lagostrello e al Passo del Cerreto.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo - I tedeschi catturano in località Pennino (Val
Tanaro) il sottotenente pilota iugoslavo Miodrag Alecsic, già
prigioniero di guerra, e lo fucilano sulla strada per Valsorda.
STORIA POSTALE del 20 novembre
Lettera raccomandata regolarmente affrancata 2,50 (1,00 lettera +1,50 di
raccomandazione e una cartolina affrancata 0,65 (?) con una coppia di
gemelli da 0,25: Monumenti Distrutti e Provvisoria.
Lettera
raccomandata nel distretto di Savona regolarmente affrancata 2,00 (0,50
lettera nel distretto + 1,50 di raccomandazione).
martedì 21 novembre 1944
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONI POLITICO – MILITARE
Continuano le trattative a Monopoli tra i rappresentanti del CLNAI e gli
alleati.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Provincia di Piacenza – Nella odierna relazione della GNR viene
preannunciata un’azione contro le forze partigiane: “La gravità della
situazione derivata dal dilagare in ormai quattro quinti della
superficie di Piacenza delle bande ribelli che hanno preso possesso di
tutti i pozzi petroliferi e di metano, della produzione agricola e
industriale, oltre che rendere estremamente malsicura tutta la via
Emilia, ha finalmente fatto decidere i comandi tedeschi a intraprendere
un’azione di rastrellamento in grande stile…”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A Pontremoli, in una audace azione di sorpresa, i patrioti si portano
presso una stalla delle brigate nere. Nello scontro a fuoco cadono molti
fascisti.
STORIA POSTALE del 21 novembre
Manoscritti nel distretto di Genova regolarmente affrancati 2,10 (0,60
manoscritti nel distretto + 1,50 di raccomandazione) con a fianco un
piego di ospedale come manoscritti raccomandati 2,70 (1,20 manoscritti +
1,50 di raccomandazione).
mercoledì 22 novembre 1944
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Trieste - Risiera di San Sabba (Trieste): le SS fucilano
Ferruccio Stival, della brigata partigiana San Sergio.
STORIA POSTALE del 22 novembre
Affrancatura chiaramente filatelica da Dumenza (VA) alla Svizzera. Di
queste affrancature, tutte partite da Dumenza, ne furono inviate
moltissime che parzialmente sono finite nelle collezioni di Storia
Postale della RSI. Sono sempre molto varie e attraenti (nonché costose)
ma, secondo me, i fatto che furono costruite , toglie al documento il
fattore di affrancatura genuina.
A fianco una “normale” cartolina postale Mazzini affrancata regolarmente
0.50.
giovedì 23 novembre 1944
DALLA RSI: POLITICA ESTERA
Il conte Mazzolini accompagna da Mussolini il Console
marchese Giorgio Gozzi, Incaricato della tutela degli interessi italiani
a Belgrado, che riferisce sulla situazione nei Balcani, e, in
particolare, sulle tristi condizioni dei nostri militari e dei civili
internati e su quanto è stato fatto dalla Rappresentanza della RSI per
alleviarle. Mussolini elogia il marchese Gozzi e dà istruzioni a
Mazzolini di intensificare ogni possibile azione in tal senso sia in
Jugoslavia che negli altri Paesi balcanici.
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Mariano Comense – Alla presenza del maresciallo Graziani,
del gen. Wolff e del colonnello Heldmann, comandante delle forze
presenti, si tiene una grande adunata di SS italiane e tedesche
per onorare i superstiti di Anzio e Nettuno e per consegnare una
medaglia d’argento (un gladio repubblicano) concessa da Mussolini al
battaglione “Vendetta” del primo reggimento delle SS italiane. Dei
seicento uomini delle SS italiane accorsi ad Anzio, trecentoquaranta non
sono tornati. Dopo una prima apparizione nell’attacco tedesco a Boves,
il 9 settembre 1943, le SS italiane si sono battute, tra il marzo e il
giugno 1944, con il battaglione Vendetta sul fronte di Anzio e Nettuno e
con il battaglione “Debica” nella zona di Civitavecchia.
Successivamente hanno partecipato a rastrellamenti in diverse regioni
della RSI e affiancato i tedeschi nei dolorosi episodi di Cumiana,
Caluso e Bardine – San Terenzo. Le SS italiane sono nate subito dopo l’8
settembre, quando alcuni italiani avevano chiesto di poter continuare la
lotta accanto agli stessi soldati tedeschi che avevano liberato
Mussolini dal Gran Sasso, successivamente, la “Legione” SS si è formata
con volontari addestrati nei campi tedeschi di Munzingen e sta, in
questi giorni, rientrando in Italia. Inquadrate in 13 battaglioni, le SS
italiane, sono destinate alla sicurezza interna con dislocazioni varie
in alta Italia.
DELLA GUARDIA NAZIONALE REPUBBLICANA
Nel corso di una breve cerimonia al quartier generale, Mussolini
concede il distintivo “M” ad alcuni reparti della Guardia nazionale
repubblicana: al 63° battaglione Tagliamento (che subito dopo l’8
settembre è stato incorporato nella seconda divisione paracadutisti del
generale Student e che si è distinto nel corso di questo anno nella
lotta contro i partigiani prendendo parte anche alla grande operazione
di rastrellamento sul Monte Grappa), al 29° battaglione Camicie nere
(che, dislocato in Albania, dopo l’8 settembre si era unito ai tedeschi
e, dopo una breve permanenza in Germania, è rientrato in Italia per
partecipare ai rastrellamenti anti partigiani), al battaglione
Ciclisti Venezia Giulia (per le sue prove di eroismo nella lotta
contro i partigiani nelle provincie di Novara e Vercelli) e al Gruppo
Carri Armati Leonessa (anche questo impegnato contro i partigiani
nelle zone di Susa, Ivrea, Lago Maggiore e Piacenza).
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Iniziano le operazioni dei nazifascisti per riconquistare il controllo
dell’Oltrepò ai partigiani.
Attaccato in modo massiccio anche l’Alto Monferrato.
Anche in provincia di Piacenza i nazisti passano all’offensiva
generale come preannunciato nella relazione della GNR del 21. Sulle
strade di fondo valle e nei paesi passano e ripassano automezzi con
potenti altoparlanti: annunciano che una grande operazione d’attacco
avrà corso se la popolazione continuerà a dare rifugio ai partigiani e
se questi non si consegneranno armi e bagagli ai comandi tedeschi. Per
tutta risposta una trasmittente è resa muta dalle raffiche partigiane. E
allora scatta l’imponente dispositivo militare.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Una formazione di una cinquantina di partigiani attacca le Rocchette
(Quota 999) tenuta dalla Monterosa. Sotto la pioggia che cade
fittissima, nel giro di poche ore della mattinata la posizione è
espugnata al prezzo di un caduto. Sessantatré alpini, undici
mitragliatrici e sette muli finiscono nelle mani dei partigiani.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - A Viareggio muore tra le macerie
della casa distrutta dalle cannonate tedesche il ventottenne Febo
Dominici.
Provincia di Savona - A Cengio i tedeschi catturano il
capo squadra partigiano Pier Angelo Barzini e lo passano subito per le
armi. Poi lo decapitano. La testa del giovane viene portata in giro per
il paese, come trofeo, su una picca improvvisata.
STORIA POSTALE del 23 novembre
Lettera
semplice regolarmente affrancata 1,00 con una composizione di valori che
non sembrano proprio messi insieme per comporre un’affrancatura
filatelica ma bensì inseriti per recuperare quanto al momento
disponibile. Direi che il tutto è casuale. Presenti due 0,10 Recapito
Autorizzato e due 0,25 gemelli. Da Melzo (MI) a Milano.
Lettera raccomandata da Nervi (GE) a Schwyz (Svizzera). Regolarmente
affrancata 2,75 (1,25 lettera per la Svizzera + 1,50 di
raccomandazione), fu censurata in partenza con fascetta e bolli della
Commissione provinciale di Genova 47R e ancora, in arrivo dalla censura
tedesca.
venerdì 24 novembre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Mariano Comense – Graziani, affiancato da ufficiali delle SS,
passa in rassegna un battaglione di SS italiane.
ATTIVITA’ CLANDESTINA DEI PARTITI ANTIFASCISTI AL NORD
Milano – Gli operai decidono la lotta ad oltranza per rispondere
alla ondata di terrore che si abbatte su di loro.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Le grandi operazioni di rastrellamento iniziate ieri nella provincia di
Piacenza sono in pieno svolgimento. I tedeschi hanno radunato tutte le
forze disponibili nel retrofronte e si servono anche di elementi spuri
raccolti nelle steppe caucasiche, turchestane e mongole.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca - A Viareggio, a causa dei
bombardamenti tedeschi sull’ospedale dov’è ricoverato, muore il
ventunenne Roveno Benedetti.
RESISTENZA ALL’ESTERO: CEFALONIA
Scacciati i soldati tedeschi dall’isola, 1286 soldati italiani che erano
riusciti a sottrarsi alla cattura nel settembre del 1943 e che hanno
alimentato la guerra partigiana sotto la guida del capitano Renzo
Apollonio uniti ai patrioti, sbarcano oggi a Taranto da due
cacciatorpediniere britannici che sono andati a rilevarli.
DALLA RSI: UN BRUTTO EPISODIO
Francesco Moranino (nella foto), capo partigiano protagonista della
resistenza in Piemonte, uccide oggi cinque partigiani “bianchi” e due
delle loro mogli, sospettati di “collusione col nemico” (1).
…………
(1) Alla fine della guerra sarà eletto deputato del PCI e condannato
all’ergastolo dal tribunale di Firenze nel 1956, ma si rifugerà in
Cecoslovacchia per non scontare la pena. Verrà graziato dal presidente
Giuseppe Saragat nel 1965.
STORIA POSTALE del 24 novembre
Lettera raccomandata da Bra (CN) a Genova regolarmente affrancata 2,50
(1,00 lettera + 1,50 di raccomandazione).
sabato 25 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano le grandi operazioni di rastrellamento nella provincia di
Piacenza. Venticinquemila uomini hanno circondato le poche migliaia
di patrioti piacentini e cercano di sgominarli e di distruggere le
formazioni.
STORIA POSTALE del 25 novembre
Cartolina
postale Mazzini inviata da Adria (RO) alla Germania. Regolarmente
affrancata 0,50 (tariffa ridotta per la Germania) fu VERIFICATA PER
CESURA dalla Commissione Provinciale di Rovigo (uso di bollo con
provincia in chiaro usato fino al luglio 1942 prima delle sigle criptate
da un numero e una R. Vistata in transito anche dalla censura di Monaco
Ad.
domenica 26 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Inizia il movimento della divisione Lunense con la marcia di
avvicinamento di 200 uomini al Monte d’Anima primo obbiettivo della
offensiva concordata dal comandante Oldham con gli alleati.
Sulla Cisa resta gravemente ferito Franco Franchini, ispettore del
Comitato Unico Parmense.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Modena - A Pavullo sul Frignano, dopo un processo sommario,
viene fucilata la partigiana Irma Marchiani, medaglia d’oro alla memoria
(vedi foto) e tre civili. E’ stata catturata mentre tentava di passare
le linee. Poche ore prima di cadere sotto il piombo nazista Irma
Marchiani, intrepida combattente, vice comandante di formazione
partigiana ha scritto alla figlia:
“Prigione di Pavullo – 26 novembre 1944 – Ho sentito il richiamo della
Patria per la quale ho combattuto, ora sono qui…fra poco non sarò più,
muoio sicura di aver fatto quanto possibile affinché la libertà
trionfasse”.
Provincia di Novara – A Omegna, nella piazza del municipio, presente la
popolazione, un plotone di brigatisti neri comandata da un ufficiale
tedesco fucila tre ostaggi in quanto non si trova chi ha ferito un
soldato della Wehrmacht. Siccome uno dei tre non muore subito, un
giovanissimo brigatista nero gli si avvicina e gli spara a bruciapelo in
viso.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Dopo un mese di relativa calma, inizia oggi l’offensiva delle forze
nazifasciste contro la zona della Carnia ancora in mano ai partigiani:
la Bassa Carnia mentre continua la grande operazione di rastrellamento
nel Piacentino.
STORIA POSTALE del 26 novembre
Lettera semplice regolarmente affrancata 1,00 che presenta anche un 0,25
sovrastampato GNR.
lunedì 27 novembre 1944
RELAZIONI ITALIANE CON L’ALLEATO
Mussolini partecipa ad un ricevimento offerto dall’ambasciatore tedesco
Rahn in onore degli aviatori tedeschi e della RSI distintisi in
combattimento; sono presenti il maresciallo Graziani, il generale Wolff
e il generale Von Pohl responsabile dell’aviazione germanica sul fronte
italiano.
L’AVIAZIONE ITALIANA DEL NORD
Sempre oggi Mussolini nomina sottosegretario all’Aeronautica il
generale Ruggero Bonomi in sostituzione del generale Carlo Molfese,
dimissionario.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Nella notte sul 27, duecento partigiani scelti iniziano la marcia di
avvicinamento al Monte Anima (Quota 892), per attaccare la Quota 832, un
colle brullo nei pressi di Brucciano che sbarra l’accesso da sud – ovest
al paese di Eglio, su quella via di Castelnuovo che gli americani non
sono riusciti a percorrere dieci giorni prima. Contemporaneamente, altri
partigiani muovono per creare azioni diversive che avranno successo: la
via che da Castelnuovo conduce all’Isola Santa, quella delle Radici, la
zona di Poggio. Ma i tedeschi che, proprio nella notte, hanno rinforzato
il fronte con una compagnia, contrattaccano e costringono, con il fuoco
dei mortai, gli uomini di Oldham a ripiegare. I partigiani cadono a
decine e della Lunense rimane intatta soltanto la 4^ brigata Apuana.
Intanto, poco dopo l’alba, fanti di colore confluiti in precedenza su
Gallicano e dintorni, attaccano presso Brucciano protetti dai nebbiogeni
e dal tiro dell’artiglieria. Dalle varie posizioni di difesa parte un
fuoco di sbarramento abbastanza vivace che costringe gli americani a
spostarsi verso levante, contro le posizioni del battaglione Uccelli.
Per circa tre ore si susseguono qui scontri a distanza ravvicinata, a
bombe a mano e perfino all’arma bianca, con assalti e contrassalti
presso il villaggio di Montaltissimo, a Croce di Sopra e a Croce di
Sotto.
Nel frattempo, sono entrati in azione gli uomini della Lunense guidati
da Oldham. Hanno preso il Monte d’Anima e costretto un reparto della
compagnia comando del I° alpini e i bersaglieri del gruppo esplorante a
cedere alcune postazioni sulla Quota 832. Dopo alterne vicende, a
mezzogiorno avviene sul Monte d’Anima il contrattacco decisivo sferrato
dalle riserve del Cadele e da reparti tedeschi provenienti da Sassi,
appoggiati dai quattro pezzi da 65 piazzati a Eglio e dai due obici da
75/13 della 5^ batteria del Bergamo distaccati a Scandiano di Sassi.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano le grandi operazioni di rastrellamento nella provincia di
Piacenza.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – A Viareggio muore per le ferite
riportate in seguito al cannoneggiamento tedesco il sessantaquattrenne
Francesco Paiotti.
Provincia di Ravenna - Alla periferia sud di Ravenna, a fianco
dell’argine destro del fiume Ronco, la località di Madonna
dell’Albero (o Villa dell’Albero) è interessante dal punto di vista
militare. Quando, il 10 ottobre, il fronte si è spostato, i tedeschi vi
hanno apprestata una loro retroguardia. Ai primi di novembre hanno
ordinato alla gente di sgomberare, ma tutti sono poi tornati nelle
proprie case per difendere i propri averi. Sono poi arrivati i
partigiani che hanno ucciso alcuni soldati tedeschi e ne hanno presi
prigionieri una trentina. Un portaordini tedesco è stato ucciso in una
casa dalle gente, che ha poi provveduto a farne sparire il cadavere.
Oggi, poco dopo mezzogiorno, una pattuglia di quattro soldati tedeschi
giunge sulla strada di via Nuova ed entrando nelle case dà il via a un
massacro. Comincia probabilmente da casa Rivalta uccidendo il
proprietario Attilio. Quindi è la volta delle case Chiari, Montanari,
Mazzotti, Corbara, Gualtieri, Soprani, Gambi. Poi va a casa Ricci: lì ci
sono dieci persone che vengono fatte uscire nel cortile, da dove il
gruppo viene avviato nell’aia di una casa vicina e rinchiuso in una di
quelle capanne di canne ove i contadini ripongono gli attrezzi di
lavoro. In un angolo c’è una botte interrata sino all’orlo che
probabilmente serve per nascondere la roba, chiusa com’è da un coperchio
di legno. La porta viene sbarrata dai nazisti. Uno dei contadini, Mario
Mazzotti, accosta l’occhio a una fessura e resta impietrito scorgendo un
soldato che sta piazzando un mitragliatore sul davanzale di una finestra
di fronte. Con un balzo scosta il coperchio e si cala nella botte. Pochi
secondi dopo le SS sgranano tre lunghe raffiche con pallottole esplosive
contro la capanna. I prigionieri cadono gli uni su gli altri. Mario
Mazzotti rimuove a fatica i cadaveri che coprono la botte e riesce a
fuggire, è l’unico superstite e testimone della strage. I nuclei
familiari annientati sono quindici, le persone uccise in poche ore
cinquantasei. La pattuglia tedesca non risparmia né donne, né bambini,
né anziani. Finito il “lavoro”, attraversa di nuovo il fiume e scompare.
Verso sera arrivano altri tedeschi e, lavorando con sabbia e terra,
cercano di mimetizzare il massacro.
STORIA POSTALE del 27 novembre
Lettera
raccomandata da Milano a San Giovanni in Persiceto (BO) regolarmente
affrancata 2,50.
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