martedì 28 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano le grandi operazioni di rastrellamento nella provincia di
Piacenza.
A Torino viene catturato Duccio Galimberti, capo di tutte le
formazioni partigiane Giustizia e Libertà del Piemonte.
STORIA POSTALE del 28 novembre
Una lettera espressa ma
affrancata e viaggiata come lettera semplice essendo affrancata 1,00. A
fianco una raccomandata regolarmente affrancata 2,50.
Una raccomandata espressa
regolarmente affrancata 5,00 (1,00 lettera + 1,50 di raccomandazione +
2,50 di diritto per espresso) e una raccomandata per la Svizzera
affrancata 2,75 (1,25 lettera par la Svizzera + 1,50 di raccomandazione)
mercoledì 29 novembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
La continua, attiva presenza del movimento partigiano nel Pontremolese,
nel Lunense e nell’Alta Versilia, la pericolosa iniziativa, anche se
infruttuosa , di Monte d’Animo, hanno consigliato al Comando Tedesco di
farla finita con la resistenza partigiana: una divisione di alpini
bavaresi, inizia all’alba un massiccio attacco, sostenuto dalle
artiglierie, con lo scopo di spingere a valle le formazioni partigiane
per farle incappare in una fitta maglia di postazioni fisse, affidata
alla fanteria da sbarco tedesca, alle formazioni fasciste, ai
bersaglieri della divisione Italia, e così procedere al loro
annientamento. Ma i partigiani hanno capito il piano tattico tedesco e
reagiscono distribuendo nei punti di cresta le migliori pattuglie che
utilizzando i pochi mitragliatori e le bombe da mortaio disinnescate
come bombe a mano, riescono a ritardare l’avanzata dei tedeschi fino
all’imbrunire. Il buio permette così di uscire dalla terra bruciata
lasciando negli anfratti i feriti e quel nucleo attivo di uomini che
continuerà la resistenza. In questo clima di delusione e in questa
condizione di ambiente matura la decisione di Oldham e Battaglia di
passare le linee per trovare, in campo alleato, il necessario
rifornimento di armi e la possibilità di ritorno in zona a valido aiuto
ai compagni rimasti. Deposte le armi valicano la linea Gotica lungo i
vari sentieri tra la Focoraccia, oltre la Tambura e l’Altissimo mentre
altri lo fanno nella zona di Isola Santa (1).
Continuano le grandi operazioni di rastrellamento nella provincia di
Piacenza.
………….
(1) Giunti in campo alleato chiedono di riattraversare le linee ma
gli viene negato il permesso. Molti, insieme ai compagni delle
formazioni Apuane, verranno condotti dagli americani a Viareggio, quindi
a Firenze e a Pescia in appositi campi di Raccolta. Dopo questo
disastro, la resistenza in Garfagnana non riuscirà più ad avere la
consistenza e l’efficienza mostrata fino a questo momento. Resteranno
attivi la Brigata Apuana e piccoli gruppi sparsi qua e là, in condizioni
spesso penose.
L’AVIAZIONE DEL NORD
Dopo il golpe d'agosto, il gruppo "Faggioni" è stato riordinato,
riequipaggiato con nuovi aerei e considerato pronto per nuove missioni.
La prima viene effettuata oggi nelle acque della Corsica.
STORIA POSTALE del 29 novembre
Lettera in franchigia dalla
Posta da Campo A censurata in partenza dalla stessa Posta da Campo con
fascetta e bollo tondo a doppio cerchio con A al centro. A fianco una
lettera semplice da Tregnago (VR) a Verona affrancata regolarmente 1,00
con la presenza dei gemelli 0,30 Provvisoria e Monumenti Distrutti.
Censura con fascetta e solo bollo del censore della Commissione
Provinciale di Verona 15R.
Cartolina postale Vinceremo
inviata per raccomandata da Vercelli a Torino. La cartolina, fuori corso
dal 15 agosto, venne evidentemente tollerata dall’ufficiale postale che
accettò la raccomandata. A fianco una lettera semplice inviata da Milano
a Nave (BS) dove du censurata con fascetta e bollo 61R della Commissione
Provinciale di Brescia.
Lettera
per Via Aerea da Parma a Ginevra. Regolarmente affrancata 2,25 (1,25
lettera per la Svizzera + 1,00 di sovrattassa per via aerea) fu
censurata dai tedeschi.
giovedì 30 novembre 1944
I RAPPORTI CON I TEDESCHI
Il conte Mazzolini prospetta a Mussolini. alcune sue idee
sull’opportunità di approfittare della considerazione acquistata presso
le autorità germaniche per consolidare la posizione del Governo e
diminuire così le interferenze tedesche, arginando inutili violenze e
danni. Raccomanda poi a Mussolini, del quale si dice che stia agendo
ormai su di un piano più “storico” che politico, di riprendere contatto
con il popolo. Mussolini gli risponde che si considera non su un piano
storico, né su un piano politico, ma su un modesto piano amministrativo;
comunque ringrazia Mazzolini per i suoi consigli e gli preannunzia
l’intenzione di recarsi ben presto a Milano, Bologna e Ravenna.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Forlì - Si conclude oggi la vita della resistenza forlivese con una
sfilata delle forze partigiane in armi per la città e un discorso di
elogio del generale americano Coomb che vuole essere insieme un invito a
smobilitare e a dare un addio alle armi.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Aosta - I tedeschi, ad Aosta, fucilano Oscar Carmine
Levi ed Emilio Pietragua, tenenti della formazione Marmore, catturati al
posto di blocco di Cavalou. Durante il trascorso mese di novembre, in
data imprecisata, a Villeneuve (AO) sono stati passati per le
armi i partigiani Aldo (?), Leo (?), Pietro Vitali e Nicola Carlomagno e
in località Ticioun, sopra San Germano.
Provincia di Torino - In Val Pellice, i partigiani Gino
Bounous, Carlo Gallian, Primo Laurenti, Pierino Mensa e Alfonso Zacco,
traditi da una delazione.
STORIA POSTALE del 30 novembre
Raccomandata regolarmente affrancata 2,50 con presenza di due 0,50
Propaganda di Guerra sovrastampati RSI abbastanza inconsueti. A fianco,
lettera semplice da Varazze (SV) a Savona.
Cartolina
illustrata inviata da Buie (Pola) a Pola. La corrispondenza dalla e
nell’Istria, specialmente se affrancata con valori della Provvisoria
sovrastampati è sempre di un certo pregio.
venerdì 1 dicembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Le forze nazifasciste stanno preparandosi a dare l’assalto finale alla
Repubblica del Monferrato (Alba), mentre continuano i rastrellamenti
nella provincia di Piacenza.
STORIA POSTALE del 1° dicembre
Piego del di Palvareto (CR) inviato al Municipio di Piadena (CR)
regolarmente affrancato 0,50 come lettera a tariffa ridotta fra Comuni.
Presenta un bel timbro a targhetta che con la frase “Egli combatte e tu”
e l’immagine di un bersagliere si rivolge ai renitenti alla leva che
cercano di evitare i rischi di una guerra non sentita. Anche la posta
può essere asservita alla propaganda della RSI.
sabato 2 dicembre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE QUATTRO DIVISIONI
Inizia dalla Germania l’afflusso degli uomini della I Divisione
bersaglieri “Italia”, 14.000 uomini al comando del generale di brigata
Guido Manardi, medaglia d’argento della guerra di Spagna (dove ha
combattuto nelle file fasciste a Guadalajara e a Teruel) e dopo l’8
settembre è stato capo di Stato Maggiore del Centro Costituzione Grandi
Unità. La sua destinazione attuale è in Emilia (1).
L’”Italia” è la più debole e la più disorganizzata delle quattro
divisioni di Graziani. In Germania ha dovuto cedere parte delle proprie
armi e dei materiali ad alcune unità tedesche in costituzione per il
fronte francese.
…………
(1) Dove comincerà quasi subito a sciogliersi.
DALLA RSI: NOTIZIE DALL’INTERNO
Muore a Bellagio (CO) Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del
futurismo, accademico d’Italia aderente al partito fascista fin dal
1919.
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Il Comando generale del CVL emana una direttiva a tutti i comandi
regionali con una sua interpretazione del proclama del generale
Alexander (13 novembre) esprimente la necessità che la guerra partigiana
debba continuare, nonostante il sopraggiungere dell’inverno. La
direttiva firmata da Longo dice: “La battaglia continua e deve
continuare per gli eserciti alleati e anche per le forze partigiane…Noi
dobbiamo prevedere per le prossime settimane e per i prossimi mesi non
una contrazione, non un indebolimento della lotta partigiana, bensì una
sua intensificazione”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Nella lotta alle bande svoltasi fra il 27 novembre ed oggi, i
tedeschi hanno contato 1021 morti, 40 feriti, 1776 prigionieri, 2385
individui sospetti arrestati e 217 renitenti al lavoro coatto catturati.
Ore tre del mattino - I tedeschi, che fin dal 12 novembre, con
una forza di oltre 20000 uomini, hanno continuamente rastrellato la
zona, sferrano oggi un ultimo violento attacco contro la “zona libera
dell’Alto Monferrato” costringendo le forze partigiane a ripiegare.
Nelle prime due ore di battaglia la 9^ divisione, comandata da “Rocca”,
riesce a respingere tutti gli assalti e fucila cinque brigatisti neri
sul posto. I combattimenti sono accaniti. I tedeschi attaccano anche sui
ponti del Tanaro. Le artiglierie battono tutto l’arco del fiume dove si
trova una pattuglia comandata da un sottufficiale dell’esercito inglese.
L’inglese comunica che i nazifascisti stanno attraversando il fiume con
natanti di gomma. La tenaglia tedesca sta stringendosi da ogni lato,
anche nella zona verso Asti dalle divisioni di “Achille” e “Gatto”. A
mezzogiorno, il comando partigiano, a Mombercelli, decide di
rafforzare i plotoni scaglionati intorno a Nizza Monferrato, ma
intanto due autoblinde tedesche hanno raggiunto Montegrosso, a
soli cinque chilometri da Mombercelli. Alle sedici il comando partigiano
riesce ad abbandonare Mombercelli proprio pochi minuti prima della sua
conquista da parte tedesca.
Anche in Lunigiana e sulle Apuane si scatena un attacco
tedesco con una catena di armati che passando per ogni sentiero
setacciano ogni cespuglio con bombe a mano e lanciafiamme alla ricerca
degli uomini della divisione partigiana Luneense. Vengono impiegate
anche le batterie del forte concentramento di artiglieria della Punta
Bianca che concentrano i tiri sulle vette del Pizzo e del Sangro. Ai
tedeschi si aggregano anche reparti di brigate nere provenienti da La
Spezia. I resti della divisione Cuneense vengono così dispersi.
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Genova - A Portofino i tedeschi fucilano 22
patrioti e gettano in mare i loro corpi.
Provincia di Torino – Duccio Galimberti, catturato il 28
novembre, dopo tre giorni di torture a Cuneo, dove era stato reclamato
dagli sgherri di quella città, viene fucilato da militi fascisti sulla
strada Torino – Cuneo.
STORIA POSTALE del 2 dicembre
Lettera dalla Germania a Reggio Emilia dove, quando vi giunse, fu
censurata con fascetta e bollo dalla Commissione Provinciale 21R di
quella Provincia. Passata anche al visto della censura di Monaco Ad.
domenica 3 dicembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Si esaurisce oggi l’attacco tedesco contro le forze partigiane della “zona
libera dell’Alto Monferrato” mentre continuano i rastrellamenti
nella provincia di Piacenza.
Provincia di Ravenna – Alle 19, giunge alla base partigiana
nell’isola degli Spinaroni la notizia dell’attacco alleato su Ravenna e
della liberazione di San pancrazio e di Russi. Il comando, retto da
Bulow, Zalet, Falco, Marcello e Canzio, informato della dislocazione
delle forze alleate e di quelle nemiche, decide l’inizio delle
operazioni, già da tempo predisposte, con obiettivo Ravenna. Partecipano
all’attacco circa 750 uomini che hanno di fronte almeno 2500 tedeschi
dotati di un armamento infinitamente superiore.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo – Duccio Galimberti, comandante piemontese
delle brigate Giustizia e Libertà, viene catturato e fucilato a Cuneo.
Provincia di Imperia – A Rio Gordano, un villaggio nel
comune di Castel Vittorio, circa 15 chilometri a nordovest di San Remo,
le truppe d’occupazione tedesche, dopo avere riportato alcune perdite
durante uno scontro con i partigiani, si rivalgono fucilando brutalmente
23 persone fra uomini e donne. Durante la notte gli assassini hanno
strappato dal loro letto le vittime conducendole fuori del paese, dove
senza dare loro la possibilità di difendersi e senza interrogarle le
trucidano a raffiche di mitra.
Provincia di Lucca - A Viareggio muore, in seguito a
cannoneggiamento tedesco, il cinquantunenne Giuseppe Filiè.
STORIA POSTALE del 3 dicembre
Raccomandata
dal Ministero della Cultura Nazionale – Posta Civile 332 a Milano. Bollo
ovale Poste Min. Cult. Naz.
lunedì 4 dicembre 1944
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Provincia di Ravenna – La 28^ brigata Garibaldi comandata da
Arrigo Boldrini (Bulow) collabora attivamente con gli alleati alla
conquista di Ravenna. Secondo gli accordi presi con il capitano Healy
dell’VIII Armata, il comando di brigata assegna ai suoi reparti i vari
obiettivi e alle tre del mattino giunge l’ordine di attaccare tra
raffiche di vento e di pioggia. Alle 14,30 il XII Lancieri canadese e i
volontari del gruppo Garavini comandati da Ateo Minghelli (Regan)
entrano in città da ponente e i corsari di Popsky da levante. La radio
partigiana dà l’annuncio alle 16,30: “Gli inglesi a Ravenna. Saluti a
tutti. Bionda”. In tarda serata Benigno Zaccagnini (Tommaso Moro) e
Bulow parlano alla cittadinanza dal balcone del municipio.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Ravenna - I canadesi e i partigiani che giungono
oggi in località Madonna dell’Albero trovano il bestiame che vaga per i
campi e nei cortili attorno alle case. Tutto sembra normale, ma ben
presto vengono scoperte le buche colme dei cadaveri delle cinquantasei
persone trucidate dai tedeschi il 27 ottobre.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.
DALLA RSI: NOTIZIE DALL’INTERNO
La salma di Filippo Tommaso Marinetti viene trasportata a Milano ed
esposta in una sala della federazione in piazza San Sepolcro.
STORIA POSTALE del 4 dicembre
Una lettera raccomandata da Bra (CN) a Genova e un biglietto postale
Imperiale da 0,25 (fuori corso) usato come supporto con affrancatura
lettera 1,00 con la presenza di due 0,25 Provvisoria provenienti da due
diversi fogli.
martedì 5 dicembre 1944
DALLA RSI: NOTIZIE DALL’INTERNO
Milano – Si svolgono, con grande partecipazione di folla, i
funerali, celebrati a spese dello Stato, di Marinetti.
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLE DIVISIONI “SAN MARCO” E “MONTE
ROSA”
L’odierno ordine del giorno n.54 della divisione “Monte Rosa”, annuncia
con ritardo che un disertore è stato catturato e fucilato il 15
settembre.
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: ATTIVITA’ DELLA X MAS
I battaglioni “Barbarigo” e “Sagittario” entrano, al comando del
colonnello Carallo, in questi primi giorni di dicembre, quasi di
sorpresa in Gorizia.
Sempre in questi giorni, Himmler, scrive al capo delle SS in Italia,
Karl Wolff:
“Ho avuto da Martin Bormann l’allegato promemoria sugli infidi
intrighi massonici nelle Forze Armate della repubblica fascista. Penso
che ne siate in linea generale al corrente. Ma siccome non ne ho
certezza, desidero inviarvi il documento. Circa il principe Borghese, me
ne avete già parlato…In questo momento bisogna stare molto attenti”.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Un alpino della Monterosa cade in un’imboscata (in una zona
imprecisata); prima di essere fucilato scrive queste poche righe: “Pochissime
parole mi spiego le mie idee, e il mio sentimento. Sono figlio di Italia
di anni 21. Non sono di Graziani e nemmeno Badogliano ma sono italiano:
e seguo la via che salverà l’onore d’Italia”. Parole dense di
sentimento, scritte con calligrafia incerta e pesante di chi non ha
dimestichezza con la penna. Nobilitano persino gli errori di ortografia.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.
STORIA POSTALE del 5 dicembre
Cartolina
illustrata da Sarnico (BG) a Caruso (AO) affrancato in eccesso di 0,10
con due valori di cui il 0,35 Imperiale non molto frequente e un 0,25
Propaganda di Guerra sovrastampato RSI da considerarsi di mmedio-alta
rarità.
mercoledì 6 dicembre 1944
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD: DELLA X MAS
Mussolini invia un messaggio autografo agli ufficiali e ai legionari del
Battaglione Barbarigo della X Flottiglia Mas che avevano partecipato ai
combattimenti di Anzio sventolando sul campo di battaglia la prima
bandiera da combattimento della RSI. Su quel fronte, il battaglione
aveva dovuto registrare 114 morti, 239 feriti e 150 dispersi.
MUSSOLINI E’ DEPRESSO
La notizia della caduta di Ravenna crea una crisi depressiva in
Mussolini. Mazzolini annota oggi nel suo diario: “Il Duce è assai
nervoso oggi. Ha parole amare per la sorte che è riservata all’Italia.
Si lamenta del contegno degli alleati e della sistematica opera di
spoliazione che viene compiuta ovunque”.
UNA VIA D’USCITA IN SVIZZERA
Dall’incontro fra il conte Mazzolini e il signor Troedle del 22 marzo,
che non aveva approdato ad alcun pratico risultato riguardo alla
richiesta se Mussolini ed altri gerarchi della RSI, con relative
famiglie, potevano o meno rifugiarsi in Svizzera in caso di tracollo,
sono passati nove mesi. Infatti soltanto oggi i due diplomatici hanno un
nuovo incontro con lo stesso oggetto per argomento. Stavolta Mazzolini
consegna a Troedle l’elenco definitivo delle persone che potrebbero
chiedere rifugio in Svizzera. Troedle si impegna a riferire la decisione
del suo governo. Intanto continuano anche altri tentativi per cercare
una via d’uscita praticabile. Come una fuga in Spagna.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Ravenna è caduta. Il Duce è assai nervoso oggi. Ha parole amare per la
sorte che è riservata all’Italia. Si lamenta del contegno degli alleati
e della sistematica opera di spoliazione che viene compiuta dovunque”.
RESISTENZA:
AZIONI DEI PARTIGIANI
Ravenna – Nella foto partigiani del distaccamento “T:
Lori” consegnano agli alleati alcuni prigionieri tedeschi catturati a
Porto Corsini durante la battaglia che ha portato alla liberazione della
città.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Aosta – In Valsavarenche viene fucilato dai
tedeschi il partigiano Alfredo Bosoni.
RAPPRESAGLIE DEI PARTIGIANI
Un camion della legione Monte Bianco di Aosta, diretto ad Asti per
prelevare viveri e vino, viene assalito nei pressi di Baldichieri da un
forte gruppo di partigiani armati. I sei militi di scorta vengono
catturati e uccisi dopo essere stati evirati. Uno di questi viene
infilzato su un palo, quindi i cadaveri sono abbandonati.
STORIA POSTALE del 6 dicembre
Lettera semplice regolarmente affrancata 1,00 con la presenza di tre
0,30 Provvisoria con il fascetto spostato in alto e una cartolina del
Genio Civile di Mantova inviataa tassa a carico del destinatario e
pertanto tassata (a tassa semplice come da bollo tondo POSTE T.S.) con
un 0,50 Monumenti usato come segnatasse.
Lettera raccomandata espressa da Genova a Lugano regolarmente affrancata
5,25 (1,25 lettera per la Svizzera + 1,50 di raccomandazione + 2,50 di
diritto per espresso). Censurata in partenza dalla Commissione
Provinciale di Genova 47R con fascetta e bolli.
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