il tramonto di un regno









pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

12° Periodo dal 16 0ttobre 1944 al 26 aprile 1945.
Territorio a nord della linea del fuoco: Repubblica Sociale Italiana

Ottava parte dal 27 dicembre 1944 al 6 gennaio 1945
 


mercoledì 27 dicembre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Mussolini, che non ha ancora ricevuto alla sua richiesta di ispezionare le divisioni italiane, ridimensiona la sua proposta: questa volta dice che vorrebbe far visita alla divisione bersaglieri Italia, l'ultima delle quattro che, superato il Brennero, è stata fatta scendere dai treni e ha dovuto raggiungere Verona, in larga misura a piedi e senza l'intero armamento tedesco ritirato prima della partenza. Una divisione scassata, come si dice in gergo, mal sistemata e con il morale a terra, sulla quale i tedeschi esprimono giudizi chiaramente negativi (1).
………….
(1) I tedeschi di Jandl si dedicheranno a preparare il piano di marcia per questa visita che però sfumerà come tante altre iniziative del duce.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 27 dicembre
 

 

Un piego comunale come manoscritti a tariffa ridotta affrancato con un 0,30 Provvisoria e una raccomandata da Varazze (SV) a Savona con una cippia di 1,25 Provvisoria.

 

Ancora una raccomandata affrancata 2,50 con una tripletta del 0,75 Miti e un 0,25 Monumenti Distrutti, uso del bollo Rn° anziché l’etichetta di raccomandazione. A fianco una cartolina illustrata affrancata 0,50 con due segnatasse da 0,25 in sostituzione di francobolli ordinari.

 

Una cartolina illustrata e una di Istituto regolarmente affrancate 0,50 con in entrambe la presenza di un 0,30 Provvisoria tiratura di Verona con sovrastampa del colore rosso arancio.

Inizialmente questa versione di sovrastampa in rosso arancio era sembrata piuttosto rara e quindi pregiata ma, nel tempo, si è poi potuto constatare che di questa tonalità di rosso a Verona ne furono emessi molti fogli. Oggi credo si possa asserire che tale sovrastampa è abbastanza comune.

 

giovedì 28 dicembre 1944

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 28 dicembre
 

 

Lettera semplice da Merano a Bolzano affrancata 1,00 con la presenza di due valori gemelli da 0,25. A fianco una raccomandata da Baldichieri (AT) inviata al Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra. Regolarmente affrancato 2,75 (1,25 lettera per la Svizzera + 1,50 di raccomandazione), censurata in partenza e in arrivo dalla censura tedesca.

 

Una lettera espressa da Mantova alla Posta da Campo 845 e un piego di ospedale da Montebelluna (TV) a Istrana regolarmente affrancato 2,70 (1,20 di manoscritti + 1,50 di raccomandazione).
 

 


venerdì 29 dicembre 1944

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 29 dicembre



 


Lettera semplice nel distretto di Torino affrancata con 1,00 della serie Fratelli Bandiera nel primo mese di emissione.







La serie Fratelli Bandiera da considerarsi come la prima serie commemorativa della Repubblica Sociale Italiana fu emessa in data non ben individuata ma la più probabile sembra essere il 6 dicembre. Mentre lo 0,25 non è ben chiaro quale specifica funzione dovesse assolvere (forse come complemento di affrancatura per le missive dirette all’estero assieme all’1,00) il 1,00 serviva per la lettera per l’interno e per quelle dirette in Germania e paesi ad essa asserviti. Il 2,50 avrebbe servito, in uso singolo, per le raccomandate sia per l’interno che per quelle nei dominium tedeschi.
 


 

sabato 30 dicembre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Il Feldmaresciallo Kesselring , tramite il tenente colonnello von Knesebeck, fa recapitare a Mussolini la seguente nota:
"Il 28 dicembre 1944 nella zona a sud - ovest di Fidenza le batterie Aquila e Pietro (la quarta e la sesta del 1° reggimento italiano di artiglieria) sono state attaccate da circa 100 partigiani con armi di fanteria e lanciagranate. Il btg. Pietro ha respinto l'assalto avendo quattro morti e sei feriti. La batteria Aquila, dopo breve scambio di fuoco, è svanita nel nulla, compresi i pezzi ed i cavalli. Due uomini del gruppo di collegamento tedesco sono rimasti sul posto. Fino a che punto la batteria si sia difesa e come sia stata possibile la perdita totale di essa non è ancora chiaro. E' in corso un'inchiesta".
Mussolini incassa e tace.

DALLA RSI: DEL RIDOTTO NELLA VALTELLINA
Mussolini riceve il vicesegretario del Partito Fascista Repubblicano Antonio Bonino con il quale si intrattiene sui dettagli del piano per la costituzione della “ridotta Alpina” in Valtellina. Sembra si stiano facendo rapidi passi avanti per questo progetto che permetterebbe l’ultima eventuale resistenza ad oltranza.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Alessandria – A Novi Ligure i tedeschi fucilano due partigiani. Uno è un russo, ex prigioniero, di cui si conosce soltanto il nome: Alexander.

Provincia di Ferrara – A Codigoro vengono fucilati sei uomini da un plotone di esecuzione fascista. Le esecuzioni sono state precedute da feroci torture di cui è maestro e mandante Carlo De Sanctis, dell’ufficio politico della questura di Ferrara.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 30 dicembre
 

 

Lettera espressa dalla provincia di Verona a san Colombano al Lambro (MI) e lettera semplice da Casale Monferrato a Torino affrancata con due strisce verticali del 0,10 Monumenti Distrutti a formare un’affrancatura abbastanza inconsueta.

 



domenica 31 dicembre 1944

L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Secondo la Guardia Nazionale Repubblicana, a proposito delle diserzioni dalle quattro divisioni, fuggono “nella maggior parte elementi venuti alle divisioni attraverso i campi di concentramento o avuti quali complementi delle divisione Italia”. Ma più numerosi delle fughe sono i mancati rientri dalle licenze. La GNR non ha mancato di rilevarlo in un promemoria a Mussolini e al generale Nicchiarelli:

“Elemento appartenente alla divisione San Marco ha riferito che parecchi militari della divisione stessa inviati in licenza sono rientrati ai reparti con lo spirito depresso ed alcuni hanno poi defezionato: e ciò in seguito alla propaganda contraria assorbita in famiglia e nei loro paesi. Sarebbe pertanto consigliabile sospendere la concessione di licenze e, se possibile, trasferire la divisione in altra sede”.

In proposito, ecco due esempi:
- 1^ Compagnia del III Gruppo Collegamenti: dal rientro in Italia ad oggi: 27 militari fuggiti, 36 non rientrati dalla licenza, totale 63 assenti arbitrari.
- 2^ Compagnia del III Gruppo Collegamenti: dal 18 agosto ad oggi su 83 marò inviati in licenza, ben 33 non sono rientrati e sono stati tutti denunciati.

Per provare a fare un bilancio delle diserzioni nella sola “San Marco” dall’arrivo in Italia (fine luglio 1944) ad oggi, si possono confrontare due dati:
- la forza iniziale della divisione: circa 14.000 (lo conferma, indirettamente, con il rapporto del 16 settembre il generale Ott);
- la forza della divisione ad oggi come risulta da uno specchio della “Dislocazione e forza dei reparti” allegato al diario 1945 della “San Marco” (1). La somma delle forze dei singoli reparti dà 8.320 uomini. Mancano i dati del 2° Battaglione del IV Reggimento fanteria dislocato nella valle del Serchio, sul fronte appenninico (valutabile, per analogia con gli altri due battaglioni, in 700 uomini), per il Deposito Divisionale a Brescia, per il Distaccamento “K” a Sant’Angelo Lodigiano e per il comando tappa ad Alessandria (valutabili in tutto in altri 500 uomini. Totale della forza: 9.320 uomini. Tenendo conto delle perdite nello stesso periodo, come risultano da un ordine del giorno del generale comandante Farina: 189 morti, 389 feriti, più un numero imprecisato di dispersi che si possono fissare a 100 (sicuramente errata per eccesso), si giunge ad un totale generale di circa 10.200 uomini.
Risultano dunque “assenti” all’incirca 3.500 marò, fra disertori e non rientrati dalla licenza. Un dato che sembra attendibile visto che a metà settembre i disertori erano già 1.400. In cinque mesi, dunque, la “San Marco” ha perso il 25% dei suoi uomini.
…………
(1) Naturalmente come dato indicato il 1° gennaio.

ESTERO
L’Ungheria dichiara guerra alla Germania.

DALLA RSI: DELLA GNR
Da oggi la Guardia Nazionale Repubblicana cessa di avere compiti di Polizia.

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
A Milano viene arrestato Ferruccio Parri. E’ un momento di crisi nei rapporti all’interno del Corpo Volontari della Libertà a seguito della nomina a comandante del Generale Raffaele Cadorna.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Zona del Mortarone: i tedeschi catturano un intero distaccamento della “Rosselli”, 36 partigiani. Diciotto vengono fucilati a Introbio, gli altri inviati in Germania o gettati in carcere.

Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE

Provincia di Torino – A Cascinette d’Ivrea sul far della sera, per rappresaglia a uno scontro a fuoco nel quale alcuni loro soldati sono rimasti feriti, i tedeschi fucilano nove partigiani.

Provincia di Reggio Emilia - Nel corso del trascorso mese di dicembre, in data imprecisata, i tedeschi hanno fucilato cinque civili a Ciano d’Enza.

Provincia di Ravenna - A Sant’Alberto di Ravenna, dopo una breve occupazione partigiana della località, terminata il 5 dicembre a causa delle preponderanti forze tedesche, in date imprecisate, è stato impiccato Bruno Beltrami e fucilato Ulderico Ferrari.
 



Storia Postale del 31 dicembre
 

 

Cartolina postale Mazzini affiancata 0,50 con una coppia di Recapito Autorizzato da 0,10 come affrancatura aggiunta, censurata dalla Commissione Provinciale di Milano 81R. A fianco un biglietto postale espresso con due 1,25 Espresso Provvisoria della tiratura di Verona II^ tavola.
 





lunedì 1 gennaio 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.

 

Storia Postale del 1° gennaio
Non reperito alcun documento postale timbrato in data odierna




martedì 2 gennaio 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI

Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.


Storia Postale del 2 gennaio
 

Una raccomandata espressa regolarmente affrancata 5,00 (1,00 lettera + 1,50 di raccomandazione + 2,50 di espresso) con una bella combinazione di valori, raro l’uso del 3,70 Imperiale in RSI. A fianco una cartolina illustrata con due 0,25 Fratelli Bandiera.




mercoledì 3 gennaio 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.


Storia Postale del 3 gennaio
 

 

Un piego comunale affrancato come lettera fuori distretto con due coppie gemelle del 0,25 Monumenti e Fratelli Bandiera. A fianco una raccomandata dal Comune di Revere (VR) a Gardun affrancata solo con un pacchi da 1,00 (?)
 


 

Lettera espressa che presenta la contemporanea presenza di gemelli da 0,50 della Provvisoria Verona e della Monumenti Distrutti, da Aosta a Torino. Censura con fascetta della Commissione Provinciale di Torino 33R.





 





giovedì 4 gennaio 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 4 gennaio
 

 

Due cartoline postali Mazzini: la prima in eccesso di affrancatura (0,60 anziché 0,50) e l’altra espressa con regolare affrancatura di 3,00 (0,50 cartolina fuori distretto + 2,50 di espresso)
 

 

Una raccomandata espressa di sospetta natura filatelica per la presenza non casuale di ben tre valori gemelli da 1,00: Fratelli Bandiera + Monumenti Distrutti + Imperiale. A fianco una cartolina commerciale con una coppia di 0,25 Provvisoria tiratura di Verona.

 



venerdì 5 gennaio 1945

DALLA RSI: IL PROCESSO CONTRO I GENERALI
Brescia – Il generale Gambara viene chiamato per deporre dinanzi al Tribunale Speciale nel processo contro i generali Gariboldi e Robotti accusati di abbandono dei rispettivi Comandi di Armata.

L’AVIAZIONE DEL NORD
Il gruppo "Faggioni" compie un’altra azione di attacco nell'Adriatico meridionale con affondamento di navi sorprese senza scorta (1).
…………..
(1) Sarà l'ultima azione del gruppo "Faggioni". La fine della guerra coglierà il gruppo fra Ghedi, Lonato Pozzolo e Malpensa con una dotazione di una ventina di SM. 79 poi recuperati dall'aviazione del sud. I risultati ottenuti comprendono 14 missioni di siluramento e 16 di ricognizione armata, i siluri lanciati sono stati 54, il TSL. (tonnellaggio stazza lorda) affondato pari a 115.000, i velivoli perduti 59 con 86 caduti fra piloti e specialisti.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Reggio Emilia – A Ciano d’Enza i tedeschi fucilano due civili.

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza.



Storia Postale del 5 gennaio


 

Piego di ospedale come manoscritti raccomandati affrancato 2,70 con tutti valori della Monumenti.






 




sabato 6 gennaio 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Continuano i rastrellamenti nella provincia di Piacenza. Inizia oggi il rastrellamento nelle valli piacentine. Due divisioni tedesche, precedute da spazzaneve e dai reparti di sciatori mimetizzati, si addentrano ancor più profondamente nel territorio montano, provocando l’esodo in massa di famiglie contadine e la disintegrazione quasi totale dei centri di resistenza partigiana.




Storia Postale del 6 gennaio
 

 

Piego raccomandato affrancato 2,50 con cinque 0,30 Provvisoria da Cittadella a Curtarolo. A fianco una raccomandata da Sussa (Fiume) a Karlavac (città croata a circa 130 chilometri da Fiume sulla strada per Zagabria) affrancata 2,50 come per l’interno passata dalla censura Ag (di Parigi -?).
 


 

 

 

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori