domenica 7 gennaio 1945
DALLA RSI: SUL DISCORSO DEL LIRICO
I rapporti odierni dell’ambasciatore a Berlino, Anfuso, sulle
ripercussioni nella stampa tedesca del discorso al Lirico di Milano,
mettono Mussolini di pessimo umore. Egli lamenta che sia stato
omesso nei riassunto dati alla stampa germanica proprio quella parte del
suo discorso nella quale “tentava di scagionare il popolo italiano
dall’accusa di tradimento”.
DALLA RSI: UN COMMOVENTE EPISODIO
Rientra in Italia, inaspettatamente, un reparto di 100 militari
italiani, in pieno assetto di guerra e con ottimo aspetto marziale, che
sotto la guida del maresciallo Bohr dell’esercito tedesco, di loro
iniziativa e tra mille pericoli e sacrifici, sono arrivati dalla Grecia
con tutti i mezzi di locomozione possibili e con lunghe marce a piedi,
sempre arrangiandosi, per presentarsi al loro ex comandante , il
capitano Tebaldi, che si trova a Salò.
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Il Duce prende visione di alcuni rapporti di Anfuso sulle ripercussioni
del discorso di Milano sulla stampa tedesca, che lo mettono di pessimo
umore. Mussolini vuol scagionare il popolo italiano dell’accusa di
tradimento e proprio quella parte del suo discorso è stata omessa nei
riassunti germanici. Il Duce pronunzia parole assai amare a questo
proposito. Gli presento poi Tebaldi e il Maresciallo tedesco Bohr che ha
condotto da Atene fin qui, durante una marcia di tre mesi, un centinaio
di soldati italiani che in Grecia erano agli ordini di Tebaldi ed il
loro Comandante hanno voluto raggiungere in Patria. Il Maresciallo Bohr,
bel tipo di prussiano, ha parole di riconoscimento pel valore e la bontà
del soldato italiano. Nel pronunziarle si emoziona e piange. Il Duce
rimane assai impressionato e mi ordina di condurgli domani il reparto
che è accantonato a Brescia, di consegnare a ciascuno mille lire, di
organizzare un rancio, di preparare un regalo pel Maresciallo e di
imbastire una pratica per la decorazione dell’Aquila Romana”.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – A Viareggio muore colpita da una
granata tedesca la bambina Maria Luisa Francesconi, di 6 anni. La madre
resta ferita.
Storia Postale del 7 gennaio
Raccomandata
espressa affrancata 5,05 in eccesso di 0,05 (1,00 lettera fuori
distretto + 1,50 di raccomandazione + 2,50 di espresso) inviata da
Vercelli a Posta Civile 350. Preseenta una coppia di gemelli da 0,30:
Monumenti e Provvisoria.
lunedì 8 gennaio 1945
DALLA RSI: IL SEGUITO DEL COMMOVENTE EPISODIO
Mussolini incontra il maresciallo Bohr, che ha accompagnato i 100
soldati italiani rientrati dalla Grecia, e dopo averli passati in
rivista gli rivolge un breve discorso annunciando loro che li farà
incorporare nella sua Guardia.
Storia Postale dell’8 gennaio
Raccomandata da Torino a Bergamo regolarmente affrancata 2,50.
martedì 9 gennaio 1945
DALLA RSI: LE PREOCCUPAZIONI DI MUSSOLINI
Mussolini scrive a Graziani:
Maresciallo!
Gli eventi precipitano. Ho una lettera di Hitler, datata 2 gennaio 1945.
Il suo comportamento mi convince poco. La sua pretesa di ritirarci in
caso di bisogno al Nord, molto a Nord, è un sintomo chiaro. Il suo
consiglio di portare con me tutti gli incartamenti della cui esistenza
gli feci cenno, e che proposi di sfruttare, parlano (sic) chiaro.
Sono seriamente preoccupato. Le vicende della guerra non mi illudono
più. Io non faccio questione della mia persona, ma quello che mi
preoccupa è il pensiero di vedere in un prossimo futuro l'Italia
interamente occupata dagli Angloamericani.
Al momento ritengo di grande importanza portare al sicuro questi
incartamenti, in primo luogo lo scambio di lettere e gli accordi con
Churchill. Questi saranno i testimoni della malafede inglese. Questi
documenti valgono più di una guerra vinta, perchè spiegheranno al mondo
le vere, le sole ragioni del nostro intervento a fianco della Germania.
Ho bisogno di vederVi. Vi attendo per stasera.
Storia Postale del 9 gennaio
Cartolina postale
VINCEREMO usata come supporto in quanto fuori corso, regolarmente
affrancata 0,50 con valori della Monumenti Distrutti. A fianco una
bolletta Stipel da Padova a Ospedaletto Euganeo.
mercoledì 10 gennaio 1945
DALLA RSI: I TEDESCHI CONTINUANO A INTROMETTERSI
In un lungo colloquio con il Console Generale Moellhausen, capo
dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata germanica, il conte Mazzolini
gli manifesta le sue preoccupazioni per il malcontento di Mussolini
e di molti altri membri del Governo per le continue intromissioni delle
autorità tedesche nella vita del Paese. Accenna anche all’ondata di
impopolarità che si sta accentrando sul Ministro dell’Interno, Buffarini
– Guidi, e sull’intenzione di Mussolini di sostituirlo.
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Parma – A Varano de’Melegari in località
Dordia, i tedeschi fucilano diciassette partigiani.
Storia Postale del 10 gennaio
Raccomandata da Domaso
(CO)a Modena affrancata con un 2.50 Fratelli Bandiera isolato. A
fianco una raccomandata da Dozza Bellunese (BL) alla Germania
regolarmente affrancata 2,50 con tutti valori della Monumenti
Distrutti, censura tedesca.
giovedì 11 gennaio 1945
Non reperita documentazione storico militare di qualche interesse.
Storia Postale dell’11 gennaio
Raccomandata espressa
affrancata con un 5,00 Imperiale isolato, piuttosto rara affrancatura.
A fianco una cartolina postale Mazzini espressa regolarmente
affrancata 3,00.
Lettera in franchigia
dalla Posta da Campo 85858/0 a Casstenuovo di Verona (VR). Censura con
fascetta della Commissione Provinciale di Verona 75R.
venerdì 12 gennaio 1945
RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
A un mese esatto dagli accordi raggiunti con il comando dell’VIII
armata, la ricostituita XXVIII Brigata “Mario Gordini” si schiera sul
Senio, fra Casa Balladora e Sant’Alberto. La comanda Bulow, affiancaro
dai commissari politici Gino Gatta (Zalet) ed Ennio Cervellati (Cervi);
dai vicecomandanti Ateo Minghelli (Regan) e Mario Verlicchi (Vladimiro);
da Pellegrino Montanari (Rino), da Tino Ghiselli (Franco) e dal medico
Alfredo Badiali. Una compagnia di brigata, la XIV, è formata da
volontari del partito repubblicano. La brigata annovera 800 uomini. Per
molti di loro, dopo la lunga latitanza in gruppi e in distaccamenti
isolati, questa guerra “regolare” sembra perfino facile se confrontata
alla guerriglia. A fianco dei garibaldini combattono i soldati e gli
ufficiali della gruppo da combattimento “Cremona”.
RESISTENZA: AZIONI DEI NAZIFASCISTI
Nella notte sul 12, in seguito a tradimento, vengono arrestati i
principale esponenti del Comando Raggruppamento Divisioni Garibaldine di
Lecco.
Storia Postale del 12 gennaio
Estratto conto
dell’ospedale Civile di Padova inviato a Brugine (PD). A fianco un
piego comunale affrancato 0,50 a tariffa ridotta da Piadena (CR) a
Palvareto (CR), bollo comunale ovale con fascio repubblicano.
Una lettera semplice
aperta nel distretto affrancata 0,25. Piego comunale da Longare (VI) a
Nanto (VI) regolarmente affrancata 0,50 per tariffa ridotta con valori
di tre diverse serie, Bollo comunale con fascio repubblicano.
sabato 13 gennaio 1945
Non reperita documentazione storico militare di qualche interesse.
Storia Postale del 13 gennaio
Busta del Servizio
Notificazione Atti Giudiziari come sempre raccomandata con ricevuta di
ritorno raccomandata affrancata con valori di tre diverse serie in
corso. A destra una cartolina del Comune di Crespino affrancata in
eccesso 0,60 anziché 0,50.
Lettera
espressa regolarmente affrancata 3,50 dalla provincia di Varese a Savona
dove venne censurata con fascetta e sigillo della Commissione
Provinciale 26R.
domenica 14 gennaio 1945
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Alessandria - Casale Monferrato – Tredici elementi della
banda partigiana comandata da Antonio Olearo detto Tom, un panettiere di
24 anni, vengono catturati nella notte sul 14 dalla GNR e da un reparto
della Brigata Nera di Alessandria. Fra loro anche Tom. Dal paese di
Casorzo, dopo avergli sfilato gli scarponi e le calze, vengono fatti
marciare nella neve e nel fango gelato a piedi nudi fino a Casale, per
chilometri e chilometri. Arrivati a Casale vengono fatti sfilare per le
strade della cittadina affinché tutti potessero vederli, a Tom, i
repubblichini hanno dato da reggere un cartello con la scritta: ”Ecco i
leoni della banda di Tom”. Condotti nelle carceri di via Leardi, nelle
notte, vengono tutti condannati a morte da un improvvisato tribunale.
Provincia di Ferrara – Le esecuzioni sommarie di presunti partigiani
sono state quasi sempre precedute da feroci torture di cui è maestro e
mandante Carlo De Sanctis, dell’ufficio politico della questura di
Ferrara. Tali segnalati servizi del De Sanctis e del suo manipolo
vengono anche premiati dal prefetto di Ferrara, Altini, che in un suo
odierno rapporto fa presente che essi “hanno dimostrato eccezionali doti
di zelo, sagacia, costanza, spirito di sacrificio, spinti soprattutto
dalla loro fede non comune…Propongo che De Sanctis sia promosso al grado
di commissario di pubblica sicurezza per meriti eccezionale e che riceva
un cospicuo premio in danaro”.
Provincia di Milano – Gappisti del Fronte della Gioventù vengono
fucilati al campo Giuriati a Milano.
Storia Postale del 14 gennaio
Busta
del Servizio Notificazione Atti Giudiziari da Montebelluna a
Castelfranco Veneto, affrancata 3,70.
lunedì 15 gennaio 1945
RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Alessandria - A Casale Monferrato, all’alba, vengono
fucilati al poligono di tiro tredici partigiani della banda di Tom
catturati ieri. Tra di loro un prigioniero inglese, Harry Harboyoire. A
Tom non viene concesso di salutare la madre, rinchiusa nella stessa
prigione di via Leardi (1).
………….
(1) I corpi rimarranno nella neve per due giorni, sorvegliati da
sentinelle affinché i parenti non possano avvicinarsi. Viene concesso
fotografarli ma non seppellirli.
Provincia di Parma – A Varano Marchesi i tedeschi fucilano due civili.
Provincia di Udine – Nel capoluogo, per rappresaglia all’uccisione del
funzionario Kursass, consigliere tecnico dell’organizzazione Todt,
sedici ostaggi vengono prelevati dalle carceri di via Spalato ed
eliminati a gruppi in aperta campagna. Il più giovane è un sedicenne di
Roma, Carlo Adriano. Quindici degli staggi vengono fucilati. Il
sedicesimo, Silvio Lena, viene impiccato davanti alla moglie e i tre
figli.
Storia Postale del 15 gennaio
Non reperito alcun documento postale timbrato in data odierna
martedì 16 gennaio 1945
DAL DIARIO DEL CONTE MAZZOLINI
“Anfuso mi telefona da Berlino. La situazione militare è guardata in
quegli ambienti con tranquilla fiducia. Gli comunico che il Duce
desidera vederlo. Mi risponde che preferirebbe venire ai primi di marzo
a situazione schiarita. Nel pomeriggio mi incontro con Rahn col quale ho
uno scambio di vedute sulla situazione e su determinati problemi. Rahn è
ottimista ed, almeno a parole, non tralascia occasione per professare la
sua amicizia al nostro Paese e la sua fedeltà al Duce”.
TEDESCHI
Hitler, dopo il fallimento della controffensiva tedesca nelle Ardenne,
va a Berlino, a seppellirsi nei sotterranei delle Cancelleria.
L’ESERCITO ITALIANO DEL NORD
Mussolini è tornato alla carica per una sua visita alle truppe italiane,
il tenente colonnello Jandl informa Berlino che il duce è pronto a
visitare la divisione Italia prima dell'impiego al fronte. Una visita
della durata dai due ai cinque giorni.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
A Comano, in Alta Lunigiana, partigiani comunisti uccidono don Sante
Fontana davanti alla sua chiesa odiato per le sue prese di posizione a
favore del fascismo e per questo sospettato come spia.
Storia Postale del 16 gennaio
Due cartoline postali Mazzini, una espressa da Vittorio Veneto (TV) a
Padova, l’altra raccomandata da Venezia a Padova.
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