giovedì 3 maggio 1945
Territorio a nord
ULTIME RAPPRESAGLIE DEI TEDESCHI
Provincia di Trento: a Cavalese i tedeschi uccidono due
civili e a Castello due partigiani. A Stramentizzo, presso
Molina di Fiemme, una colonna di SS, per rappresaglia contro
l’uccisione di tre tedeschi, entra nelle case e trucida vari civili e
undici partigiani. Dieci case e una segheria vengono completamente
distrutte. Il paesino viene ridotto a una rovina fumante.
Provincia di Udine – A Venzone le SS prelevano il parroco
del paese monsignor Faustino Lucardi e lo uccidono, alle 13, con
scariche di armi automatiche nei pressi del duomo. Il sacrestano
sessantatreenne Antonio Pascolo trasporta il corpo nell’asilo infantile
e ne compone la salma con le suore. Recita il rosario nella propria
abitazione e verso le 17 esce per comprare il latte. Un gruppo di SS gli
spara contro una raffica di mitra. Il poveretto si trascina carponi fino
alla porta di casa e poi muore.
RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Nella zona del Piave la formazione “Nino Nannetti” ha combattuto
ininterrottamente dal 27 aprile ad oggi, ha liberato Vittorio Veneto,
salvato gli impianti di Fedalto, Nove e Canova e ottenuto la resa del
generale von Kemps e del generale von Arnim, comandante del X Corpo
d’armata corazzato.
Territorio a sud
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Gli avvenimenti precipitano anche in Germania. Si parla di colloqui in
corso che dovrebbero preludere alla resa incondizionata dell’esercito
tedesco anche in quel teatro di operazioni.
Viene confermata la morte di Hitler. Ma gli inglesi non ci credono
ancora: vogliono vedere il cadavere”.
GLI ALLEATI STANNO COMPLETANDO L’OCCUPAZIONE DEL NORD
Gli
alleati giungono a Trieste (vedi foto), Bolzano e Fiume.
I tedeschi nel ritirarsi definitivamente da Fiume fanno saltare
la polveriera di Centocelle causando così ancora morti e feriti. Per sei
ore la città rimane in mano alla popolazione, poi arrivano i partigiani
di Tito e danno inizio ad una strage indiscriminata degli abitanti
colpevoli di essere italiani o sospettati di avere collaborato con i
tedeschi. Oltre 500 vengono impiccati, fucilati, strangolati o affogati.
A Trieste, appena arresisi i tedeschi, il comando Jugoslavo fa
affluire ingenti forze e occupa tutti gli edifici pubblici assumendo il
controllo militare e amministrativo della città con a capo il generale
Josip Cerni che emana subito la prima ordinanza. L’azione jugoslava è in
assoluto contrasto con quanto concordato con il generale Alexander e
Tito nel luglio del 1944 a Bolsena e nel febbraio del 1945 a Belgrado.
Gli jugoslavi uccidono Scheffer rappresentante del partito socialista
nel CLN. Gli alleati non reagiscono con la necessaria fermezza e
questa situazione di stallo si protrarrà fino al 12 giugno.
Nella zona di Torino il generale Schlemmer con le sue due
divisioni tedesche, la 34^ e la 5^, che hanno creato non pochi problemi
ai partigiani di Barbato, si arrende agli alleati.
STORIA POSTALE del 3 maggio
Cartolina di ospedale raccomandata 3,60 (1,20 + 2,40 di raccomandazione
aperta) e interessantissimo piego dell’Istituto Nazionale Infortuni
inviato a Boville Enica (Frosinone) a Napoli con tassa a carico come
manoscritti raccomandati 4,80 (2,40 manoscritti + 2,40 di
raccomandazione aperta) affrancato con valori ordinari usati come
segnatasse.
Cartolina semplice fuori distretto con un blocco di sei del 0,15
Imperiale e un 0,30 Roma. A fianco una lettera semplice 2,00 con cinque
0,30 Roma e cinque 0,10 Imperiale; ACS di Chieti.
Una lettera e un piego stampe affrancati con presenza di valori
sovrastampati PM
venerdì 4 maggio 1945
Territorio a nord
TEDESCHI
Dollman
e il generale Frido von Senger und Etterling, nominato dopo
la resa Capo della Commissione tedesca per le norme di capitolazione,
vanno a Firenze e vengono ricevuti dal generale Clark. Von Senger, che
parla correttamente inglese, rimarrà a Firenze con gli americani fino al
22 maggio.
Dongo – Un partigiano mostra il cappotto tedesco indossato da
Mussolini.
BOMBARDAMENTI ALLEATI
Ultime azioni aeree alleate incruente. Due Boston del 13° Squadrone
lanciano manifestini su una colonna tedesca a nord di Gemona mentre
Baltimore del 500° Squadrone, da Cesenatico, compiono un volo di
controllo sulle aree di Trieste e di Parenzo occupate dalle forze
partigiane jugoslave.
ULTIME RAPPRESAGLIE DEI TEDESCHI
Provincia di Trento: sulla strada da Centa a Vattaro,
paracadutisti tedeschi delle SS sparano e uccidono sette partigiani
mentre accompagnavano un’altra colonna di tedeschi a Trento per la
consegna al Comando inglese.
Provincia di Udine – A Cividale del Friuli vengono
recuperati a fior di terra dalle fosse esterne alla caserma di viale
Udine, sede del presidio germanico, trenta cadaveri di fucilati. Fanno
parte dei 105 fucilati dai tedeschi (e anche dai fascisti) tra il 2
ottobre 1943 e il 1° maggio 1945. Ne vengono identificati 29. Le
esumazioni continueranno fino al settembre 1947.
Territorio a sud
L’ESERCITO ITALIANO
Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro della difesa Casati,
nomina Capo di Stato Maggiore dell’Esercito il generale di divisione
Raffaele Cadorna (nella foto), figlio di Luigi Cadorna, noto generale
della 1^ guerra mondiale. Cadorna, è stato il comandante generale delle
formazioni Volontari della Libertà dell’Italia settentrionale e il
consulente militare in seno al CLNAI.
STRASCICHI DELLA GUERRA
A Trieste continuano le violenze dei partigiani jugoslavi nei
confronti degli italiani: oltre quattromila vengono arrestati e
deportati; tra questi vi sono fascisti ed ex fascisti, ma vi sono anche
apolitici, numerosi democratici, inclusi dirigenti del CLN. Molti non
torneranno: i loro cadaveri scompariranno nelle foibe.
In Val di Fiemme: Strementizzo e Molina sono distrutte dalle
fiamme (16 morti).
A Riva di Vercelli viene assassinata
Felicita Rigo ex volontaria
repubblichina (nella foto).
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Grande rilievo della stampa e molti commenti verbali al messaggio che
Churchill ha indirizzato a Bonomi: dal tono del documento si dovrebbe
credere che gli alleati stiano per trattarci un po’ meglio. Ma da
qualche parte si eccede in ottimismo fino a voler credere che il
contenuto del messaggio sia quasi una promessa di farci intervenire a
San Francisco”.
NOTIZIE DALL’ESTERO
Montgomery riceve la capitolazione di tutte le forze tedesche
dell’Olanda, Danimarca e Germania Occidentale.
STORIA POSTALE del 4 maggio
Da
“Il Corriere del Mattino” di Firenze:
Rara lettera da Roma a Haifa affrancata regolarmente 5,00 con un valore
da 5,00 Miti e Simboli con sovrastampa PM. Censura inglese.
Una raccomandata affrancata regolarmente 7,00 con una quartina del’1,75
Imperiale sovrastampato PM e una lettera da Torino a Vicenza affrancato
con valori RSI e affidato ai Corrieri Alta Italia con una onerosa
sovrattassa di 14,00 lire, vedi francobollo privato.
Piego raccomandato come lettera affrancato 7,00, ACS di Firenze e
cartolina raccomandata 3,60 con valori Imperiale, sovrastampati PM e
Roma.
Ancora due raccomandate per Roma con valori Imperiale, Miti e
sovrastampati PM
sabato 5 maggio 1945
Territorio a nord
STRASCICHI DELLA GUERRA
A Trieste, ancora occupata dagli jugoslavi, vengono uccisi cinque
dimostranti che stanno seguendo una bandiera tricolore.
A Rosasco (Pavia) viene assassinata l’ausiliaria della RSI
Barbara Forlani (nella foto).
Territorio a sud
ATTIVITA’ POLITICA DELLA RESISTENZA
Una delegazione del CLNAI si incontra a Roma con il primo ministro
Ivanoe Bonomi per trattare i seguenti punti: rapporti di collaborazione
fra i prefetti e i CLN, la ricostruzione del Paese che dovrà essere
sopportata in modo particolare da chi ha tratto profitti dal fascismo
(epurazione), la riforma agraria e la politica estera.
Il CLNAI e i CVL indirizzano ai partigiani un proclama per invitarli a
consegnare li armi agli appositi centri di raccolta.
A Piacenza i maggiori rappresentanti della resistenza piacentina
s’incontrano ancora e per l’ultima volta per partecipare alla rassegna
delle formazioni partigiane in piazza Cavalli. Sulle divisioni Piacenza,
Val d’Arda, Val Nure, sui SAP e sui GAP scrosciano gli applausi,
sventolano le bandiere, piovono messaggi e discorsi. Un messaggio di
John Breit, comandante del 138° reggimento di fanteria USA: “Vi porgo i
sentimenti di tutti i membri di questo
comando per la splendida
collaborazione e per i servizi resi nelle nostre recenti operazioni. In
seguito al vostro valido appoggio nell’aiutarci a scacciare il nemico,
molto tempo è stato risparmiato e noi abbiamo potuto avanzare più presto
e con perfetta comunione d’intenti per poter affrettare la totale
distruzione delle forze nemiche in Italia” .
Arena di Verona - I partigiani depongono le armi (nella foto). Sfila la
brigata partigiana “Luciano Manara”. Su una corona di alloro c’è il nome
di “Paolo” il comandante caduto.
A Venezia sfilata di partigiani in Piazza San Marco con rappresentanze
degli Alleati.
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Alle 9, per incarico del Re vado dal colonnello inglese Pennycuik,
commissario alleato a Napoli, per raccomandargli la ricerca di notizie
sulla Principessa Maria di Borbone.
Parte da Roma il tenente G., comandante del nucleo della scorta reale
per confortare la madre dopo l’arresto del di lei fratello, il generale
dei carabinieri F.T. accusato di essere stato esponente dell’O.V.R.A.
Prima della partenza credo opportuno richiamare l’attenzione del tenente
sulla sua delicata situazione avendo il defunto padre membro del
tribunale speciale e il futuro suocero arrestato come esponente dell’O.V.R.A.:
lo invito a interessarsi con molta discrezione alla sorte dello zio.
Infatti una catena di coincidenze come quelle annodate intorno alla
persona del ten. G. potrebbero servire ottimamente alle sinistre per una
campagna contro le persone che circondano il Sovrano. E oggi ogni
considerazione di carattere personale deve sparire di fronte
all’interesse del Re”.
STORIA POSTALE del 5 maggio
Da
“Il Popolo” di Milano:
Cartolina che presenta i gemelli da 0,50 Imperale e Roma da Mercato
Sanseverino a Napoli e cartolina VINCEREMO 0,30 con affrancatura
aggiunta a 1,20 con valori Imperiale Miti aerea.
Rara cartolina espressa regolarmente affrancata 6,20 (1,20 cartolina
fuori distretto + 5,00 di diritto per servizio espresso) con una coppia
di 0,60 Roma e un 5,00 Miti sovrastampato PM da Firenze a Reggio
Calabria.
domenica 6 maggio 1945
Territorio a nord
GLI ALLEATI GIUNGONO AL PASSO DEL BRENNERO E COMPLETANO L’OCCUPAZIONE
DI TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO.
Si ricorda che nella cartina il colore giallo indica il territorio
italiano amministrato dagli Alleati e il colore arancione quello
restituito al’amministrazione della Luogotenenza
La campagna d’Italia, iniziata l’11 giugno 1943, è costata alle truppe
anglo – americane 31886 morti e 157000 tra feriti, prigionieri e
dispersi.
Nella successiva cartina le linee di avanzata delle Armate Alleate dalla
conquista di Bologna al Brennero
Riepilogo dello sviluppo che ha avuta la Campagna d’Italia
STRASCICHI DELLA GUERRA
A Buglio in Monte (Sondrio), viene assassinata, dopo avere subito
violenza, la terziaria francescana Angela Maria Tam, volontaria della
RSI (nella foto).
Territorio a sud
ATTIVITA’ DEI COMITATI DI LIBERAZIONE NAZIONALE
A Milano, in un convegno dei CLN regionali dell’Alta Italia, viene
richiesta la formazione di un governo che sia l’espressione dei CLN e
che provveda “ad un radicale rinnovamento della direzione politica del
Paese”.
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “Continui colloqui sulla Venezia Giulia. La situazione si muove
con somma rapidità. (…) Ho deciso di rimanere qui a Napoli. Le cose a
Roma vanno benissimo e l’Italia Settentrionale (fatta eccezione per le
azioni di Tito sulla frontiera orientale e quelle dei francesi su quella
occidentale) dimostra si sapersi comportare meglio di quanto sperassi.
Telefono due volte al giorno a Stone e una volta al giorno
all’ambasciatore Charles. Io però devo stare qui per affrontare il
problema Tito.
Purtroppo, gli americani hanno iniziato ad assumere un comportamento
quanto mai irritante. Secondo loro dobbiamo occupare e governare tutta
la Venezia Giulia. Il che è del tutto fuori della realtà. Nel febbraio
scorso, credo che quando il feldmaresciallo è stato in visita da Tito
avrebbe potuto raggiungere un accordo meramente militare circa la linea
di demarcazione fra le nostre forze e le sue. In questo modo Tito
avrebbe avuto Fiume e Pola e noi avremmo avuto Trieste. L’opinione
pubblica italiana sarebbe stata soddisfatta e tutto avrebbe così potuto
restare tranquillo fino a quando non si fosse arrivati al vero e proprio
trattato di pace. Invece ora non so se una cosa del genere sia
possibile. Eppure, anche ora gli americani (per voce del dipartimento di
Stato) vogliono tutto. Il bello è che il dipartimento americano della
Guerra non consente che usiamo soldati americani e il presidente dà
indizi di cominciare a spaventarsi. Se non stiamo molto attenti, ci sarà
un altro caso “Grecia” e, come al solito, dovremo essere noi a cavare le
castagne dal fuoco. Ancora mi sta molto a cuore un accordo Alexander –
Tito sul piano militare, senza riferimento alcuno alle questioni
politiche, come, ad esempio quella della sovranità ecc. Ho paura però
che sia troppo tardi. Al solito dai governo americano e inglese non è
arrivata istruzione alcuna: solo incertezza e silenzio. Intanto, i
neozelandesi occupano le banchine (del porto di Trieste), mentre gli
jugoslavi tengono la città. La prova di forza è in pieno svolgimento.
Abbiamo affidato ad una divisione americana il compito di prendere
Gorizia (Si tratta di un’operazione ben studiata e il feldmaresciallo ha
cercato di predisporla con molto acume). (…)”.
STORIA POSTALE del 6 maggio
Affrancatura filatelica regolarmente viaggiata da Verona a Noale (VE),
l’affrancatura regolarmente di lire 7,00, presenta il raro 3,00
Monumenti Distrutti, due 1,00 Fratelli Bandiera i gemelli (rara
combinazione quando casuale) da 0,50 Novara e Monumenti Distrutti,
quattro pacchi da 0,10 un 0,30 Monumenti. A fianco un piego raccomandato
da Bologna a Novi Ligure (GE) affrancato con la presenza di un valore
Propaganda di Guerra con vignetta asportata.
Cartolina postale Mazzini ex RSI affrancato come supporto con due valori
Novara da 0,35 e 0,15 a nascondere effige e simboli RSI al centro.
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