lunedì 21 maggio 1945
DAL DIARIO DI PUNTONI
“Il conte Tyskievich porta da Roma la notizia, di sicura fonte, che la
Principessa Maria si trova in Lussemburgo, presso il fratello del
Principe Luigi che è il Principe Consorte della Principessa regnante. La
notizia porta un po’ di serenità ao Sovrani, specialmente alla Regina.
La Francia continua a fare pressioni sulle popolazioni delle valli
piemontesi occupate dalle sue truppe. Sarà bene che in avvenire non ci
accusi più di averla pugnalata alla schiena. Noi l’attaccammo mentre
aveva ancora un esercito in piedi alla nostra frontiera; lei ha occupato
le nostre terre quando l’Italia era completamente battuta e non aveva
più neppure una sola baionetta per difendersi, perché vinta da un
avversario potentissimo che aveva impiegato nella guerra sulla Penisola
mezzi eccezionali. Dubito fortemente che questa sia l’alba della pace
universale”.
STORIA POSTALE del 21 maggio
Da “Il Popolo” di Milano:
A sinistra una
cartolina raccomandata da Firenze a Pistoia regolarmente affrancata 3,60
(1,20 cartolina fuori distretto + 2,40 di raccomandazione aperta) con
tutti valori Imperiale. A destra un piego stampe a tariffa ridotta
affrancato con un 0,10 Monumenti Distrutti ex-RSI ancora ammesso in
corso, da Pozzonovo (PD) a Padova.
Busta
manoscritti aperti regolarmente affrancata 2,40. A fianco una
raccomandata fuori distretto da L’Aquila a Roma regolarmente affrancata
7,00.
Raccomandata
doppio porto 9,00 (2,00 +2,00 + 5,00). A fianco una raccomandata nel
distretto di Roma 6,00 (1,00 lettera nel distretto + 5,00 di
raccomandazione).
martedì 22 maggio 1945
DAL DIARIO DI MACMILLAN
Dall’Inghilterra a Caserta – (…) Sono partito da Northolt con Robert
Cecil alle undici e sono giunto a Caserta verso le quattro del
pomeriggio: volo ottimo e veloce. Ho trascorso la serata con il
feldmaresciallo (Alexander) e ho dormito al Padiglione di Caccia”.
STORIA POSTALE del 22 maggio
Da
“Il Corriere d’Informazione” di Milano:
Una
cartoline postale VINCEREMO raccomandata nel distretto di San Martino
Val Caudana (AV) regolarmente affrancata 3,00 (0,60 cartolina nel
distretto + 2,40 di raccomandazione). A fianco una cartolina di
Ospedale raccomandata fuori distretto che presenta valori gemelli da
1,00.
Due
interessanti cartoline postali: a sinistra un infrequente uso di CP da
0,60 aerea con un complemento di affrancatura a 0,90 (tariffa non
comprensibile) e, a destra, una cartolina VINCEREMO da 0,30 con
sovrastampa fascetto di probabile provenienza privata, Da Roma a
Bologna.
Due
documenti attestanti che l’uso di valori ex-RSI era consentito in Alta
Italia.
Una lettera
semplice regolarmente affrancata 2,00 con tre valori di diverse serie
e una piego comunale come manoscritti raccomandati aperti affrancati
4,80 (2,40 manoscritti + 2,40 di raccomandazione aperta.
Lettera
semplice affrancata 2,00 con valori gemelli da 1,00. A fianco una
lettera raccomandata espressa regolarmente affianca 12,00 (2,00
lettera fuori distretto + 5,00 di raccomandazione + 5,00 di diritto
espresso)
Una
cartolina raccomandata 3,60
Un piego comunale quale manoscritti raccomandati 4,80
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Oggi,
salvo nuovi ritrovamenti, abbiamo la prima data d'uso nota francobollo
£.0,50 violetto (538) Novara Imperiale senza fasci e senza filigrana
Per il D.M. valgono le considerazioni fatte per il Novara 0,15
Scadenza validità postale: 31.12.48
ZONE DI DIFFUSIONE
In
uso singolo fino al 30 giugno 1945 e solamente a Nord (della linea
La Spezia - Bologna - Rimini queste incluse), poteva servire per
l'affrancatura della cartolina e della lettera nel distretto secondo le
tariffe ex-RSI rimaste in vigore nella zona in tale periodo. Nei periodi
tariffari successivi, con l'adeguamento delle tariffe a livello
nazionale, l'uso singolo di questo valore si può trovare come per il
517.
Considerazioni sulla sua diffusione.
Come si può riscontrare dalla ricerca statistica sulla zona di sua
diffusione fu usato solamente al Nord e più precisamente in Piemonte,
Liguria, Lombardia. Meno diffuso in Emilia (non l'ho trovato a Bologna,
Ravenna e Forlì) e nel basso Veneto (Verona, Vicenza e Padova). Penso
non sia stato distribuito invece nel Trentino-Alto Adige e Venezia
Giulia.
La prova che questo valore (come molti altri) non venne distribuito al
Centro-Sud la si può riscontrare anche dal seguente articolo pubblicato
sul quotidiano romano ITALIA NUOVA del 23 09.45:
- UFFICIO FILATELICO - L'ufficio filatelico del Ministero delle
Poste ha in vendita alcuni francobolli italiani stampati a Novara e che
sarebbero altrimenti introvabili nelle rivendite romane. Fra essi
notiamo il 50 e il 60 centesimi del tipo "Italia Turrita".
Si noti che anche chi avesse voluto comporre delle affrancature
"filateliche" con questo valore del nord e quelli in corso al Centro-Sud
non avrebbe comunque potuto farlo nel periodo compreso fra la fine di
maggio (emissione del valore in esame) e oltre metà settembre come
risulta dalla notizia sopra riportata.
Al Centro-Sud si possono trovare alcune sporadiche presenze su missive
partite da Firenze e da Roma dovute a mittenti del nord che le avevano
affrancate nella loro città e impostate in dette località probabilmente
raggiunte nel frattempo o nel corso di un viaggio verso il Sud (vedi
alcuni esempi nelle pagine successive.
Possibili abbinamenti con gli altri valori della Luogotenenza:
- in gemellaggio poteva abbinarsi al Roma (517), combinazione
sicuramente da considerarsi molto rara, solo in Emilia, dove però questo
valore era poco diffuso come poco diffuso era il 517 normalmente
più reperibile a Bologna proprio dove non ho trovate presenze del valore
in esame;
- sempre in gemellaggio era possibile trovarlo con il Lupa (515/A)
avendo entrambi i valori avuta validità fino al 31.12.48 (vedasi il
successivo biglietto del 10.12.46);
- con tutti gli altri valori esiste la possibilità di trovarlo con la
contemporanea presenza dei Roma limitatamente al 0,20 (normale), 0,30
(abbastanza raro), 0,60 Ruota (raro), 1,00 Ruota (normale), 1,20
(infrequente), 2,00 e 5,00 (normale),10,00 (infrequente), 5,00 Espresso
(normale); praticamente impossibile l'abbinamento con il 0,10, 0,60
corona e senza filigrana, 1,00 corona e senza filigrana;
- con i sovrastampati possibile abbinamento solo in Emilia (escluso il
2,50/1,75), mentre sono normali gli abbinamenti con tutti gli altri
Novara.
Seguono alcune scansioni di affrancature particolari con presenza del
valore in esame, fuori cronologia
Lettera fuori distretto raccomandata affrancata lire 2,50 secondo le
tariffe ex-RSI ancora in vigore al Nord. Questa missiva partita da
Genova il 3.6.45 giunse ad Aosta il 13. Nell'affrancatura si nota il
0,50 Novara nei primi giorni di uso ed una coppia orizzontale del 1,00
Novara con fasci.
Lettera semplice per l'Argentina regolarmente affrancata lire 5,00 da
Roma il 05.07.45. Arriverà a destino soltanto l'8 settembre.
Nell'affrancatura risalta il contrasto fra i due valori da 0,50 Novara
(uso solo al Nord) e il 2,50 Sovrastampato (uso solo al Centro-Sud). Lo
0,50 era certamente in possesso del mittente che ha completata
l'affrancatura a Roma.
Siamo nel 1946 in Sicilia e troviamo sia un 0,20 che un 0,50 Novara su
una lettera partita da Graniti (ME) il 7 .6 che giunse a Messina l'8.
Mittente del Nord o avvenuta distribuzione al Sud prima del "tutti fuori
corso" del 30 giugno?
Manoscritti nel distretto raccomandati aperti per complessive lire 3,60
(2,40/2=1,20 di manoscritti + 2,40 di raccomandazione aperta). Partita
da Casamassima (BA) il 25.11.45 venne recapitata il 26. Ancora una
presenza anomala del 0,50 Novara addirittura in Puglia. Completano
l'affrancatura un 2,00 Sovrast., un 0,10 Imperiale e un 1,00 Roma.
I due esemplari del 0,50 Novara che con il 1,00 Roma compongono
l'affrancatura lettera fuori distretto di questa missiva partita da
Milazzo (ME) il 25.08.45, ove i Novara non potevano trovarsi nemmeno
distribuiti allo sportello filatelico. Anche in questo caso dovrebbe
trattarsi di materiale "importato".
Altra lettera per l'estero (Svizzera) affrancata lire 5,00 che presenta
ben quattro serie diverse di francobolli: la Roma con il 0,30, la
Sovrastampata con l'1,20 e il 2,00, la Democratica con il 1,00 e il
"pesce fuor d'acqua" 0,50 Novara a Teramo. Tutti gli altri sono regolari
nella zona anche il mittente è di Teramo. Come poteva possedere il 0,50?
Era forse di provenienza dallo sportello filatelico.
Eccoci ancora nel 1946. Troviamo un raro gemellaggio fra il 0,50 Novara
e il 0,50 Monumenti Distrutti che, nella provincia di Mantova non era
stato riammesso in corso nemmeno nel periodo giugno-ottobre 1945. Si
tratta chiaramente di una "casualità" non rilevata e quindi non tassata.
Affrancatura regolare di lire 4,00 da Volta Mantovana il 03.04.46 a
Genova.
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